tag:blogger.com,1999:blog-56158650551292529072024-03-13T16:38:03.992+01:00 ARBERIA ORTODOSSAPadre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.comBlogger2476125tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-21009860502676419062024-02-26T16:02:00.001+01:002024-02-26T16:02:15.821+01:00<p> </p><div><div class="" dir="auto"><div class="x1iorvi4 x1pi30zi x1swvt13 xjkvuk6" data-ad-comet-preview="message" data-ad-preview="message" id=":Rlataql9l9aqqd9emhpapd5aqH2:"><div class="x78zum5 xdt5ytf xz62fqu x16ldp7u"><div class="xu06os2 x1ok221b"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u x1yc453h" dir="auto"><div class="xdj266r x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs x126k92a"><div dir="auto" style="text-align: start;">Ho trovato in archivio questa mia riflessione del 2007</div><div dir="auto" style="text-align: start;">la rimetto nuovamente in rete affinchè qualche italo-albanesi si scrolli di dosso la sua servizievole inclinazione ai papisti e torni ad onorare l'insegnamento dei suoi Avi.</div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a"><div dir="auto" style="text-align: start;">“KRISHTIN NA KEMI ME NE ……”</div><div dir="auto" style="text-align: start;">KUR EDHËTIN PRINTË TON NDË TALLIET ISHIN GJITHË ORTODOSË</div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span><a tabindex="-1"></a></span>SUALLTIN ME TA: BESIN – LIRIN – FLAMURIN</div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a"><div dir="auto" style="text-align: start;"> QISHA ORTODOSE PIR ARBËRESHTË:</div><div dir="auto" style="text-align: start;">"ME TË JEMI MË SHËPIT TON" !!!</div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a"><div dir="auto" style="text-align: start;">Già nel recente passato, o Fratelli italo-albanesi, vi ho informato ed erudito sulla nostra condizione riguardo la vera ed unica Fede. Quella Fede che i nostri Avi venendo dalle regioni della Grecia e dell’Albania nel Regno delle Due Sicilie, hanno portato e mantenuto con grandi stenti e patimenti a causa delle mire distruttrici ed espansionistiche sia dei vescovi latini, sia dei signorotti locali alleati dei vescovi.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">Quella non era altro che l’Unica, Santa ed Apostolica Fede di N.S.G.C., e lo è ancora, per cui valeva la pena combattere tenacemente (esempio lampante il Santo Martire di Spezzano Albanese Arciprete Padre Nicola Basta) in quanto riusciva ad unire un popolo, stremato da decenni di guerre contro i turchi, in terre straniere e non sempre ospitali.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">Non dobbiamo dimenticare tanti nostri sventurati paesi che non sono riusciti, nonostante abbiano combattuto fortemente contro un avversario subdolo, ad arrivare a mantenere ciò di cui andavano orgogliosi (S. Caterina Alb., Spezzano Alb., Cerzeto ecc.).</div><div dir="auto" style="text-align: start;"> Purtroppo loro hanno dovuto soccombere ed in alcuni casi oltre a perdere la Fede, hanno subito anche la sfortuna e la beffa di dover dimenticare la lingua.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">FEDE - LINGUA: un binomio inscindibile ed indissolubile per non perdere in modo definitivo ciò che resta della nostra Cultura, delle nostre Tradizioni, delle nostre Memorie, del nostro Patrimonio Linguistico e della nostra ricchezza Spirituale.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">LINGUA: ovvero quel poco che ancora riesce ad essere parlata nei nostri poveri paesi da chi, tuttora, con tenacia la insegna ai propri figli.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">E certamente la nostra lingua parlata non è quella che si può evidenziare nei cartelli stradali presa in prestito dallo Shqip; questa è una lingua importata che serve soltanto a qualcuno per prendere in giro un intero popolo e che grazie alla legge 482/99 guadagnarsi qualche euro.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">FEDE: ovvero quella per cui ancora, in molti, nei nostri paesi continuano a sperare di ritornare a “combattere”, per dimostrare prima a se stessi e poi a chi sappiamo noi che vale veramente la pena di lottare per riportare nella sua originaria dimensione ciò che nel corso dei secoli è diventato: <soltanto un mantello che serve esclusivamente per coprire ciò che di falso è nascosto sotto>.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">La nuova fede, che ci hanno inculcato con la forza e con l’inganno, di cui ci riempiamo la bocca in alcuni momenti (mai raccontata in termini corretti dal punto di vista storico) e quando siamo costretti a Folklorizzare il nostro Essere italo-albanesi anche dal punto di vista religioso con Messe a destra e a manca, non è quella per cui abbiamo sofferto e per cui molti nostri avi sono stati martirizzati.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">Ciò di cui noi dobbiamo andare fieri è celato nel nostro intimo, nel nostro spirito battagliero, nel nostro essere dalla testa ai piedi ARBËRESHË, sicuramente nascosto, al quale manca solo l’imput giusto perché esploda.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">Forse è arrivato o sta per arrivare il momento, solo Dio lo sa, che l’orgoglio di essere stati e di essere diversi dagli altri, orgoglio che ci ha caratterizzati in questi cinque secoli e che testardamente ci ha fatto sentire “gjaku jonë i shëprishur” ci farà urlare a squarcia gola, anche se a qualche latino travestito da arbëresh non piacerà, con nome e cognome quella profetica parola che molti, anzi pochissimi, non vogliono sentire, tantomeno nominare e di cui hanno una terrore bestiale: ORTODOSSIA.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">È una parola che fa paura, è un incubo da esorcizzare, è una parola spaventosa, è una parola impronunciabile e diabolica: guai se il popolo italo-albanese, tenuto nell’ignoranza da chi ha sempre saputo, si appropriasse di qualcosa di cui si è persa la memoria, guai se la nostra gente si impossessasse di ciò di cui è stata espropriata e spogliata. Fratelli Italo-albanesi: molte verità dalle fondamenta di sabbia, che finalmente molti autori scavando in profondità, con una dose di raro coraggio, stanno svelando (Vittorio Elmo, Matteo Mandalà, Nando Elmo, Costantino Marco e qualche insigne Professore universitario), cadrebbero portandosi appresso tanti privilegi di cui il povero popolo italo-albanse non ha mai saputo e tanto meno goduto.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">ORTODOSSIA: un tabù da sfatare, una gioia interiore da rivivere, un figlio da ritrovare, un amore da coltivare, una moglie da amare.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">In altre parole l’ORTODOSSIA: l’unica, la vera, l’originale, la sicura, la certa, la reale, l’inconfutabile, l’indistruttibile, l’innegabile, l’indiscutibile FEDE di Gesù Cristo, degli Apostoli e dei Santi Padri e per noi il non reciso cordone ombelicale che ancora potrà legarci al nostro passato, alla nostra cultura, alla nostra lingua, alle nostre radici, ai nostri Martiri, ai nostri Santi Padri, al nostro essere Figli dell’Oriente.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">Noi meraviglioso POPOLO ARBËRESHË, per grazia di Dio, non abbiamo abiurato a questa Fede, non abbiamo venduto la nostra primo genitura per un pugno di lenticchie, siamo stati annessi questo si, ma non ci siamo mai genuflessi e inchinati a nessuno. Neanche chi continua a sorreggere l’insostenibile, potrà sostenere il contrario quando diciamo che la Verità ci è stata nascosta, occultata, negata per i motivi che tutti conosciamo. ALLORA ? </div><div dir="auto" style="text-align: start;">Già si intravedono all’orizzonte le prime crepe di questo castello costruito sulla sabbia, le prime scosse di questo terremoto che si chiama Ortodossia stanno dando i loro frutti: la gente vuole sapere e molti dovranno dare delle spiegazioni che non sono quelle fino ad ora rifilate ad un popolo martoriato e martirizzato. Tutto questo sta compiendosi “Quando venne la pienezza dei tempi ……” e la nostra umile Chiesa, che è principalmente la vostra, è convinta, più che mai, che il torto da noi subito sta per essere lavato e purificato.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">La Santa Chiesa Cristiana Ortodossa, di cui mi onore di appartenere e di essere Presbitero, sarà lieta di offrirvi tutto ciò che fino ad ora vi è stato negato. Cari Fratelli arbëreshë, da noi sarete a casa vostra e nessuno potrà mai buttarvi fuori, perché qui voi siete quel figlio che si era perduto e che è stato ritrovato.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">D’ora in avanti, solo nella Chiesa Ortodossa potete dire con orgoglio: <U jam arbëreshë e jo litì>. Il binomio “ARBËRESHË – ORTODOSSIA” è inscindibile e l’Ortodossia ha un solo significato: RETTA FEDE. Quindi l’Arbëreshë e l’Ortodossia sono indissolubili ed indivisibili e portatori dell’unica Verità.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">San Basile, 15,09,2007</div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a"><div dir="auto" style="text-align: start;"> Padre Giovanni Capparelli</div><div dir="auto" style="text-align: start;"> Presbitero Ortodosso</div><div dir="auto" style="text-align: start;"> Patriarcato di Mosca</div><div dir="auto" style="text-align: start;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgizAMXXxiWFXrZ6PtQdZvJAsVDgQDCZzoyeJSc-O_7yorUmDOlVgFcV5AYAxwVI3cGOpeCxMHTQDQHVdhKpZAs81XGO7WYRjYIUwNNk03pIFkQUm_thUAezgNA6g8nx2S2NAe3iUbYFnTQXHStTYn5jkS1uaYLsSTP13unwNJmk3xbOBjltMamaFz0cs1b/s303/via.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="296" data-original-width="303" height="296" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgizAMXXxiWFXrZ6PtQdZvJAsVDgQDCZzoyeJSc-O_7yorUmDOlVgFcV5AYAxwVI3cGOpeCxMHTQDQHVdhKpZAs81XGO7WYRjYIUwNNk03pIFkQUm_thUAezgNA6g8nx2S2NAe3iUbYFnTQXHStTYn5jkS1uaYLsSTP13unwNJmk3xbOBjltMamaFz0cs1b/s1600/via.jpg" width="303" /></a></div><br /> </div></div></span></div></div></div></div></div>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-69721867941407527132024-02-20T16:23:00.000+01:002024-02-20T16:23:10.880+01:00<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ1cpi5M0wB_fQwqpHCU0BBaguwoWKFJZX_NsM-8tP4zSfIxFgJQ1bDfpjb8HFvmlCJ05161ifUKvh84Smig5CyZI5ebuhWQZ5kw2oswWzdXay_faRWZivjT0d6r2wWVQmteyEAvjkHzDb_72Zc9KYVRSsDanPppfqAm3zItG6_qG_qDWLKbXHacbmtIb3/s303/via%20chiesa.bmp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="296" data-original-width="303" height="329" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ1cpi5M0wB_fQwqpHCU0BBaguwoWKFJZX_NsM-8tP4zSfIxFgJQ1bDfpjb8HFvmlCJ05161ifUKvh84Smig5CyZI5ebuhWQZ5kw2oswWzdXay_faRWZivjT0d6r2wWVQmteyEAvjkHzDb_72Zc9KYVRSsDanPppfqAm3zItG6_qG_qDWLKbXHacbmtIb3/w337-h329/via%20chiesa.bmp" width="337" /></a></div><br /><p></p><div style="text-align: justify;"><div class="" dir="auto"><div class="x1iorvi4 x1pi30zi x1swvt13 xjkvuk6" data-ad-comet-preview="message" data-ad-preview="message" id=":Rlataql9l9aqqd9emhpapd5aqH2:"><div class="x78zum5 xdt5ytf xz62fqu x16ldp7u"><div class="xu06os2 x1ok221b"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u x1yc453h" dir="auto"><div class="xdj266r x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs x126k92a" style="text-align: left;"><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large;">Ricordo a chi frequenta la nostra Chiesa Parrocchiale ed anche a chi in chiesa non si avvicina mai, per motivi personali, che domenica 25 febbraio la Chiesa ortodossa entra nel Triodion. Iniziano le 4 domeniche di preparazione alla Santa e Grande Quaresima ( 18 marzo lunedi). Domenica prossima è dedicata al Figlio dissoluto o prodigo.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large;">La Liturgia, come sempre, presso la nostra Parrocchia avrà inizio alle ore 9,30. </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large;">Vi aspetto !!!!</span></div></div></span></div></div></div></div></div>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-56859688463218934412024-02-06T15:26:00.000+01:002024-02-06T15:26:04.539+01:00Dal sito di Padre Ambrogio di Torino<p> <b><span style="color: red;">Cos'era il pedomàzoma (devşirme) e chi erano i giannizzeri?</span></b> <br />
</p><p style="margin-bottom: 0cm;">
da <a href="https://www.orthodoxyandworldreligions.com/2023/10/what-was-paidomazoma-devshirme-and-who.html"><i>Orthodoxy and World Religions</i></a>, 5 ottobre 2023</p><p style="margin-bottom: 0cm;"> </p><p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="https://www.ortodossiatorino.net/Images/2024/pedomazoma1.jpg" style="height: 600px; width: 452px;" /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Di Marios Novakopoulos, Internazionalista</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Pedomàzoma, ovvero il rapimento di massa
di bambini. Questa parola risuona ancora oggi come uno dei ricordi più
dolorosi dell'occupazione turca, che sia come tragedia umana che come
strumento di oppressione biologica tormenta la coscienza dei greci.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Pedomàzoma (<i>devşirme</i> in turco) è
il reclutamento obbligatorio dei figli dei sudditi cristiani dell'Impero
Ottomano, per l'esercito e l'amministrazione del sultano. Il corpo più
famoso che assorbì le vittime del pedomàzoma fu la famosa guardia dei
giannizzeri.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il sistema del pedomàzoma fu introdotto
intorno al 1430 dal sultano Murat I, ma le coscrizioni individuali erano
iniziate già dai tempi del sultano Bayezid nel 1395. Ma perché gli
ottomani attuarono una tale politica? La risposta sta nelle esigenze più
profonde della politica del Sultanato.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">A spese dell'Impero Romano e di altre
potenze cristiane alle quali gli ottomani devono le loro conquiste,
all'inizio della loro esistenza combatterono duramente contro gli altri
emirati turchi dell'Asia Minore. Per assicurarsi il trono, il sultano
aveva bisogno di una forte forza combattente, ma che non avesse
interesse e lealtà altrove e soprattutto non fosse collegata agli altri
clan e casate nobili turche. Reclutando cristiani, che ovviamente si
convertivano all'islam ed erano educati presso la corte del sultano a
essere fanaticamente leali, gli ottomani risolsero questo problema.</span></p>
<p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="https://www.ortodossiatorino.net/Images/2024/pedomazoma2.jpg" style="height: 600px; width: 445px;" /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">A seconda del periodo, il pagamento del
pedomàzoma veniva effettuato ad intervalli regolari o ogniqualvolta ce
ne fosse la necessità. Di conseguenza, c'erano grandi differenze
nell'età dei bambini. Nell'immaginario popolare c'è l'immagine del
bambino che i turchi strappano dalle braccia della madre, per poi
dimenticarla e poi ritornare nemico e carnefice. Infatti gli Ottomani
erano soliti reclutare adolescenti, tra i 15 ed i 20 anni. C'erano varie
norme che limitavano il pedomàzoma, escludendo solo le famiglie con un
figlio, gli orfani, le persone sposate; ecco perché i romani cercavano
di far sposare i propri figli in età molto giovane. Sono state escluse
anche le famiglie di artigiani e i residenti nelle grandi città. Anche
questi termini, però, furono spesso violati dalle autorità ottomane.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">I giovani reclutati avevano fortune
diverse, a seconda delle circostanze o delle capacità. Alcuni furono
venduti come schiavi ai contadini turchi. Coloro che erano fisicamente
più forti si unirono ai giannizzeri, mentre coloro che erano inclini
alle lettere entrarono a far parte della burocrazia di Costantinopoli. I
giannizzeri islamizzati seguivano la dottrina della confraternita
Bektashi, che differiva significativamente dal tradizionale Islam
sunnita e includeva la venerazione dei santi cristiani.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il pedomàzoma si è manifestato
maggiormente nei Balcani e la vittima principale è stata la popolazione
ortodossa. Anche gli armeni erano reclutati raramente, mentre gli ebrei
erano esclusi.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">La coscrizione forzata dei loro figli era
una delle maggiori preoccupazioni dei cristiani, che facevano di tutto
per evitarla, per esempio corrompendo gli ottomani funzionari. La nostra
tradizione popolare ha registrato lamenti strazianti e storie tragiche
di pedomàzoma, nonché violente resistenze alla sua attuazione. Fu la
rivolta di Naoussa del 1705 a costringere la Sublime Porta ad abolire
questa istituzione. Ma c'erano casi di famiglie molto povere che
donavano i propri figli volontariamente, o di giovani che cercavano
fortuna arruolandosi nell'esercito ottomano. Come abbiamo già detto,
molti giovani furono reclutati quando erano adolescenti, e conservavano
la memoria delle loro famiglie, col risultato che alcuni di loro
aiutarono o portarono con sé i loro familiari in città, quando già si
erano insediati nel corpo dei giannizzeri. o nel palazzo del Sultano.
Per ironia della sorte, ci furono musulmani che si lamentavano
costantemente del fatto che i loro figli erano esclusi dal processo,
mentre l'aristocrazia cristiana bosniaca si convertiva all'islam solo a
condizione che i loro figli potessero prestare servizio nei palazzi.
Alla fine del XVII secolo i turchi riuscirono a essere accettati nei
giannizzeri, e poco dopo il reclutamento dei cristiani cessò.</span></p>
<p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="https://www.ortodossiatorino.net/Images/2024/pedomazoma3.jpg" style="height: 377px; width: 600px;" /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">I giannizzeri (dal turco ottomano <i>yeniçeri</i>,
"nuova milizia") erano la punta di diamante del potere ottomano, e
regalarono all'impero gloriose vittorie e grandi conquiste. Dopotutto,
furono l'unità che riuscì finalmente a sfondare le mura della regina
delle città il 29 maggio 1453. Erano ottimamente equipaggiati, fanatici e
disciplinati, tra i migliori guerrieri dell'epoca. Tuttavia, con la
cessazione della coscrizione e l'introduzione dei turchi nei loro
ranghi, la guarnigione iniziò a diminuire. La carica divenne ereditaria,
mentre l'aumento numerico minò il carattere dei giannizzeri come unità
d'élite. Invece di difendere il sultano, iniziarono a favorire i propri
membri, come facevano i pretoriani nell'antica Roma. D'altra parte i
giannizzeri si trasformarono in un corpo parassitario di droni ben
pagati che si rifiutavano di combattere mentre l'impero decadeva. Erano
anche un elemento reazionario in ogni tentativo di riforma e
modernizzazione, di cui lo stato ottomano aveva così tanto bisogno.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">I giannizzeri erano quasi assenti al
tempo della rivoluzione greca, in cui riposavano nelle loro caserme. Il
depresso sultano Mahmut II decise di sbarazzarsi di loro. Nel 1826 i
giannizzeri si ribellarono alla costituzione di un esercito regolare. Ma
il sultano li intrappolò nelle strade di Costantinopoli, li circondò
con l'artiglieria e li massacrò. In un bagno di sangue, l'Impero
Ottomano spazzò via il suo orgoglio, un tempo grande, ponendo fine a un
corpo militare leggendario con radici molto, molto oscure.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><i>Tradotto da John Sanidopoulos.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>Nota aggiuntiva:</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Nel sinassario della Santa Nuova Martire Akylina di Zagliveri si menziona quanto segue:</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Quando suo padre si convertì all'islam, lei e sua madre si vestirono di nero e lo piansero come se fosse morto.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">I resoconti storici del pedomàzoma
riferiscono di un'abitudine degli sfortunati genitori che avevano perso i
loro figli di tenere funerali e servizi commemorativi per i loro figli,
perché dopo la loro conversione all'islam erano considerati perduti da
Cristo, era come se fossero morti e perduti per sempre. Tuttavia,
organizzando un funerale rapidamente prima della loro conversione,
speravano che i bambini sarebbero stati considerati morti come cristiani
battezzati e ricordati come cristiani.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Per i cristiani ortodossi perdere Cristo è peggio della morte.</span></p>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-8260135451950584752024-02-04T15:42:00.000+01:002024-02-04T15:42:42.899+01:00https://www.ortodossiatorino.net<p>
<b><span style="color: red;">Gli anatemi reciproci degli ortodossi e dei cattolici sono stati effettivamente tolti?</span></b> <br />
</p><p style="margin-bottom: 0cm;">
di Nikolaos Mannis</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://spzh.media/en/zashhita-very/78570-were-mutual-anathemas-of-the-orthodox-and-the-papists-actually-lifted"><i>Unione dei giornalisti ortodossi</i></a>, 26 gennaio 2024</p><p style="margin-bottom: 0cm;"> </p><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="https://www.ortodossiatorino.net/Images/2024/revoca_anatemi.jpg" style="height: 343px; width: 600px;" /></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><i>papa Paolo VI e il patriarca Atenagora I di Costantinopoli. Foto: sito web della Chiesa greco-cattolica ucraina</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Considerati gli attuali colloqui tra i
capi della Chiesa cattolica romana e del Fanar sull’imminente
unificazione, è utile ricordare il contesto storico delle relazioni
ortodosso-cattoliche.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Come è noto, il 7 dicembre 1965 ebbe
luogo la famosa "revoca degli anatemi reciproci" (come la chiamano loro)
tra ortodossi e cattolici. "L'annullamento" delle scomuniche fu
intrapreso dal patriarca ortodosso Atenagora I di Costantinopoli e da
papa Paolo VI. Il primo ha dichiarato in concilio che "secondo la nostra
Grande Chiesa, [la scomunica] è, da questo momento, affidata all'oblio e
allontanata dalla Chiesa", <b>[1]</b> e il papa ha concordato,
affermando che "anche noi abbiamo il desiderio di impegnarci all'oblio e
di sollevare gli anatemi allora lanciati". <b>[2]</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Da allora, i sostenitori della
"unificazione delle Chiese", storicamente conosciuti come uniati e ora
definiti "ecumenisti", hanno creduto che gli anatemi tra ortodossi e
cattolici fossero stati effettivamente tolti e che la strada verso
"l'unione" fosse aperta.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Allo stesso tempo, alcuni ingenui
"zeloti" credevano che questo atto di cosiddetta "revoca dell’anatema"
avesse davvero una tale forza da significare essenzialmente l'abolizione
del divieto di comunione e il ritorno allo stato prima del 1054. <b>[3]</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Tuttavia, sia gli ecumenisti che gli zeloti si sbagliano gravemente per due ragioni.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">In primo luogo perché, come notava un
grande teologo del VI secolo, "l'anatema dell'eresia del papato contro
l'Ortodossia si ritiene non sia mai esistito", mentre "la revoca
dell'anatema della Chiesa cattolica ortodossa contro l'eresia del
papismo è intrinsecamente impossibile perché l'eresia non può, in
nessuna circostanza, essere intesa come una virtù ed essere abolita
dall'Ortodossia". <b>[4]</b> Il defunto professor Panaiotis Trembelas è
d'accordo con questo punto di vista, affermando che "l'anatema della
Chiesa ortodossa del 1054, pur revocato, non è stato revocato". <b>[5]</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">In secondo luogo, tra ortodossi e
cattolici sono stati lanciati altri anatemi, che non sono stati
revocati. Consideriamone alcuni.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">A nome degli ortodossi:</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">(a) Il Concilio di Costantinopoli del 1484 anatemizza coloro che accettano la novità papale del <i>Filioque</i>:
"Da coloro che pensano diversamente sulla processione dello Spirito
Santo, o predicano, o, come diciamo, credono contro la verità, e si
impegnano in chiacchiere inutili, noi ci allontaniamo come dagli eretici
e li consegniamo all'anatema". <b>[6]</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">b) Il Santo e Grande Concilio
panortodosso del 1593, con il suo Canone VIII, rinnova il Primo Canone
del Concilio di Antiochia e lancia un anatema ai cattolici per aver
ritardato la Pasqua: "Noi desideriamo che ciò che è stato decretato dai
Padri riguardo alla santa e salvifica Pasqua rimanga incrollabile: Il
Concilio di Nicea emanò davanti al devoto imperatore Costantino, amato
da Dio, un decreto sulla santa e preziosa celebrazione della Pasqua. Se
dunque qualcuno osa ignorare questo decreto del santo e grande Concilio,
siano scomunicati ed espulsi dalla Chiesa. Questo decreto riguarda i
laici". <b>[7]</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">c) San Cirillo Lucaris, allora patriarca
di Alessandria, nel suo famoso Tomos anatemizza coloro che accettano le
novità latine: il <i>Filioque</i>, il rifiuto della comunione al sangue del Signore, l'uso dei pani azzimi nell'Eucaristia, il purgatorio e il primato del papa. <b>[8]</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">A nome dei cattolici:</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">a) Il Concilio di Trento (1545-1563) criticò e anatemizzò coloro che non accettano il <i>Filioque</i>, compresi coloro che credono sia necessario ricevere entrambi i tipi di comunione (Corpo e Sangue) durante l'Eucaristia <b>[9]</b> e coloro che ritengono che anche i bambini debbano ricevere la comunione. <b>[10]</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">b) Il Concilio Vaticano I (1869-1870) ha
anatemizzato coloro che non riconoscono il pieno e supremo potere di
giurisdizione su tutta la Chiesa, che si presume sia stato conferito da
Cristo a Pietro, attraverso il quale è stato accettato da tutti i suoi
successori, i papi. <b>[13]</b> Ha anatemizzato anche coloro che mettono in dubbio questo potere <b>[14]</b> e coloro che credono che il papa, quando parla ex-cathedra, non sia infallibile. <b>[15]</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">In conclusione, si può dire che gli
anatemi reciproci degli ortodossi e dei cattolici non possono essere
sciolti con gesti di "buona volontà", ma solo con il pentimento!</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Lasciamo che entrambe le parti esaminino la Scrittura e la Sacra Tradizione <b>[16]</b>
su chi sono gli illusi e osino fare un passo che rimuova veramente gli
anatemi: confessare e accettare la Verità senza paura e passione,
rifiutando delusioni e vizi!</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>Note</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>[1]</b> Ioannis Karmiris, <i>Monumenti dottrinali e simbolici</i>, volume II, Graz 1968, pp. 1029 [1109].</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>[2]</b> Testo originale: "Praeterea
sententiam excommunicationis tunc latam ex Ecclesiae memoria evellere
volumus ac de eius medio movere, atque eam volumus oblivione contectam
et obrutam" (Karmiris, <i>op. cit.</i>, p. 1030 [1110]).</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>[3]</b> Athanasios Sakarellos, <i>L'unificazione delle chiese è avvenuta nel 1965!</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>[4]</b> Aristotele Delimpasi, <i>Sinodo pan-ortodosso</i>, Atene, 1976, p. 11, pp. 74-75.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>[5]</b> Aristotele Delimpasi, <i>L'eresia dell'ecumenismo</i>, Atene 1972, p.11.250.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>[6]</b> Nathanael Giha, <i>Manuale del primato del papa</i> (a cura dell'archimandrita Andronikos Dimitrakopoulos), Lipsia, 1869, pp. k-ib.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>[7]</b> Dositeo di Gerusalemme, <i>Tomos d'amore</i>, Iasi 1698, pagina 11. P. 547.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>[8]</b> <i>Op. cit.</i>, pag. 11, pp. 552-554.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>[9]</b> "Se si partecipa ai misteri
del Santissimo Sacramento dell'Eucaristia secondo il comandamento di
Dio, questo sia anatema" (Canoni e insegnamenti del Santo Concilio
Ecumenico di Trento, Roma 1583, p. 103).</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>[10]</b> "Se le parole della comunione
eucaristica sono necessarie ai bambini piccoli per discernere questa
venuta, questo sia anatema" (<i>ibid</i>.).</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>[11]</b> Testo originale della recensione: <a href="https://www.totustuustools.net/concili/vat1.htm">https://www.totustuustools.net/concili/vat1.htm</a></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>[12]</b> "Perciò se qualcuno dirà che
il beato apostolo Pietro non è stato costituito da Cristo signore,
principe di tutti gli apostoli e capo visibile di tutta la chiesa
militante; ovvero che egli direttamente ed immediatamente abbia ricevuto
dal signore nostro Gesù Cristo solo un primato d'onore e non di vera e
propria giurisdizione: sia anatema".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>[13]</b> "Se, quindi, qualcuno dirà
che non è per istituzione dello stesso Cristo signore, cioè per diritto
divino, che il beato Pietro ha sempre dei successori nel primato su
tutta la chiesa; o che il Romano pontefice non è successore del beato
Pietro in questo primato: sia anatema".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>[14]</b> "Perciò se qualcuno dirà che
il Romano pontefice ha solo un potere di vigilanza o di direzione, e
non, invece, la piena e suprema potestà di giurisdizione su tutta la
chiesa, non solo in materia di fede e di costumi, ma anche in ciò che
riguarda la disciplina e il governo della chiesa universale; o che egli
ha solo una parte principale, e non, invece, la completa pienezza di
questa potestà; o che essa non è ordinaria ed immediata, sia su tutte le
singole chiese, che su tutti i singoli pastori: sia anatema".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>[15]</b> "Noi, quindi, aderendo
fedelmente ad una tradizione accolta fin dall'inizio della fede
cristiana, a gloria di Dio, nostro salvatore, per l'esaltazione della
religione cattolica e la salvezza dei popoli cristiani, con
l'approvazione del santo concilio, insegniamo e definiamo essere dogma
divinamente rivelato che il Romano pontefice, quando parla <i>ex cathedra</i>,
cioè quando, adempiendo il suo ufficio di pastore e maestro di tutti i
cristiani, in virtù della sua suprema autorità apostolica definisce che
una dottrina riguardante la fede o i costumi dev'essere ritenuta da
tutta la chiesa, per quell'assistenza divina che gli è stata promessa
nel beato Pietro, gode di quella infallibilità, di cui il divino
Redentore ha voluto dotata la sua chiesa, allorché definisce la dottrina
riguardante la fede o i costumi. Quindi queste definizioni sono
irreformabili per virtù propria, e non per il consenso della chiesa. Se
poi qualcuno – Dio non voglia! – Osasse contraddire questa nostra
definizione: sia anatema".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>[16]</b> La Sacra Tradizione è tutto ciò che, secondo la tradizione, scritto o non scritto, è coerente con la Sacra Scrittura.</span></p>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-83110865239464805452024-01-31T14:57:00.001+01:002024-01-31T14:57:12.831+01:00www.ortodossiatorino.net<p style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">
<b><span style="color: red;">La nostra battaglia comune per la Santa Rus'</span></b></span> <br />
</p><p style="margin-bottom: 0cm;">
dal <a href="http://www.events.orthodoxengland.org.uk/our-common-battle-for-holy-rus/">blog del sito <i>Orthodox England</i></a>, 17 gennaio 2024<img alt="" height="217" id="articlesarticle_foto" src="https://www.ortodossiatorino.net/image.php/image-name.jpg?width=200&image=/Images/2013/fr-andrew-phillips.jpg" width="266" /></p><p style="margin-bottom: 0cm;">
<i style="font-size: 16px;">La Chiesa è uno spazio di amore, libertà e verità in Cristo, piuttosto che un apparato amministrativo, burocratico e punitivo.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>Mosca e New York: la doppia tragedia dei modernisti e dei settari</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Padre Aleksej Uminskij è un noto prete
liberal-modernista di Mosca, tipico di molti ex idealisti hippy che
furono ordinati sacerdoti in Russia dopo la caduta dell'URSS negli anni
'90. Ne abbiamo incontrati diversi e abbiamo sentito parlare per la
prima volta delle sue attività circa quindici anni fa. È un pastore
sincero, nessuno può dubitare della sua sincerità, anche se ha delle
visioni strane, frutto del suo inebriante intellettualismo. Pochi giorni
fa il Tribunale diocesano di Mosca ha deciso che fosse deposto, anche
se il documento che conferma questa decisione, che a molti sembra molto
dura, non è stato firmato dal patriarca. È nostra convinzione personale
che padre Aleksej non sia un uomo cattivo, ma solo un uomo molto
ingenuo, che si è lasciato abusare più e più volte dai nemici della
Russia, compresi i numerosi agenti lì finanziati dagli Stati Uniti.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il suo ultimo errore è rifiutarsi di
pregare per la vittoria della Santa Rus' sui suoi nemici. Come gli altri
discepoli molto ingenui del defunto metropolita Antony Bloom e di altri
liberali russi parigini come padre Alexander Schmemann, ad Amsterdam,
Madrid, Antiochia (via Lisbona, dove uno ha chiamato i suoi fedeli
"streghe ortodosse" e di conseguenza è stato licenziato) e altrove, che
per la maggior parte hanno lasciato la Chiesa russa e si sono rivolti ai
greci sostenuti dagli Stati Uniti, padre Aleksej non capisce cosa sia
la Santa Rus'. Pacifista, immagina che Santa Rus' significhi l'entità
politica temporanea della Federazione Russa, ma non è affatto così.
Nonostante abbia condotto un'operazione per proteggere i russi che
vivono in Ucraina dal genocidio nazista, la Federazione Russa non ha mai
dichiarato guerra all'Ucraina. Tuttavia, l'Occidente ha dichiarato
guerra alla Russia attraverso gli agenti nazisti che ha installato e
armato fino ai denti, creando la tragedia. La speranza della Chiesa
russa è che con l'unione della Rus' possa rinascere l'ideale della Santa
Rus'.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Tuttavia, padre Aleksej e altri come lui
non sono gli unici a fraintendere la Santa Rus'. Oggi gran parte della
Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia, con sede a New York, è stata
occupata da settari. Questi sono i discendenti spirituali di quelli di
quello stesso frammento della Chiesa che sostenne apertamente i nazisti
nella Seconda Guerra Mondiale – quegli stessi nazisti che presero il
controllo dell'Ucraina. Quei traditori erano conosciuti come vlasoviti e
i nuovi vlasoviti hanno le loro stesse opinioni e quindi esprimono
apertamente il sostegno americano al nazismo in Ucraina. Che sia
ottant'anni fa o oggi, il tradimento rimane lo stesso. Che appartengano
al partito nazista o alla CIA (che era in gran parte composta da "ex"
nazisti quando fu fondata nel 1947), coloro che presero e prendono il
potere e il denaro del nemico sono contaminati dalla stessa malattia.
Questi estremisti rifiutano la Santa Rus', l'Ortodossia dei fedeli, e le
sue pratiche e tradizioni ortodosse universali. Sostengono solo un
certo settarismo reazionario, imposto dall'alto, di destra.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>La fine della vecchia storia</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Dopo la caduta dell'URSS, i leader
americani sembrano aver perso la testa. La follia ha preso il posto
della ragione con la voglia arrogante di dividere il mondo intero
attraverso il caos, per poterlo meglio governare e spogliare. Il loro
caos, ingiustizia e genocidio sono stati visti in Jugoslavia, Caucaso
settentrionale, Iraq, Afghanistan, Palestina, Libano, Georgia, Egitto,
Libia, Siria, Bielorussia, Ucraina, Yemen, Iran, Taiwan, Kazakistan,
Pakistan, Armenia... l'elenco potrebbe continuare in tutti i paesi
dell'Eurasia e del Nord Africa.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Negli ultimi trent'anni l'Europa
occidentale ha a sua volta scelto di voltare le spalle alla Russia e di
piegarsi alla follia dei leader statunitensi. Di conseguenza, oggi la
Russia ha voltato le spalle all'isolata Europa occidentale e si è
rivolta al 90% del mondo, dove è stata accolta calorosamente, a
differenza dell'Europa occidentale. Ma cosa significa questo per
"l'indispensabile" Europa occidentale, soprattutto nel prossimo futuro,
quando l'Europa occidentale si renderà conto che nemmeno gli Stati Uniti
la vogliono e che la Russia non ha alcun interesse a invaderla e
liberarla? L'Europa occidentale non vale una goccia di sangue russo, non
è più abbastanza importante. La Russia ha liberato Parigi da Bonaparte
nel 1814 e Berlino da Hitler nel 1945, non invierà più un solo soldato
per liberare l'Europa occidentale dai suoi demoni americani. Quando è
troppo è troppo. Gli elettori locali devono liberarsi da questi demoni
smettendo di votare per criminali di guerra, atei e pervertiti, per
quanto i loro zombificanti media statali dicano loro di farlo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il dominio millenario e lo sfruttamento
del resto (del mondo) da parte dell'Occidente stanno ora giungendo al
termine – con il suicidio occidentale. L'Occidente si sta uccidendo. Il
millennio dell'Occidente è finito. Non sorprende affatto che alcuni
sostengano addirittura che il portabandiera dell'Occidente, il papa di
Roma, sarà l'ultimo papa. Per quanto riguarda l'attuale ideologia
dell'Occidente, non è cattolicesimo o americanismo, è perversione
sessuale, apparentemente in qualche modo ora sostenuta da quel papa,
sebbene rifiutata dagli africani e da altri cattolici sani. Tale è
l'ignominia che si profila alla fine del millennio dell'apostasia
occidentale. L'unica via da seguire è, paradossalmente, tornare al tempo
precedente l'inizio di quel disastroso millennio.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>L'inizio della nuova storia</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Come cristiani ortodossi abbiamo una
visione mistica del mondo, mistica nel senso di veramente cristiana.
Crediamo che gli affari del mondo esterno siano definiti dallo stato
interiore delle anime umane. Dove c'è fede nell'esistenza del mondo
dello spirito, cioè del mondo reale oltre il velo che sta alla base
della vita quotidiana ed è il mondo a venire, ci sono valori diversi dai
valori di questo mondo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">In Ucraina il presidente Zelenskij è un
attore, il cui copione è terminato dopo l'omicidio, avvenuto la
settimana scorsa, del giornalista americano Gonzalo Lira in una prigione
della polizia segreta ucraina. È stato lasciato morire dagli Stati
Uniti perché diceva la verità. In Russia è in corso la lotta contro la
quinta colonna. Ricordiamo molto bene quel periodo oscuro in cui il KGB
si è infiltrato nella Chiesa russa e come noi abbiamo resistito. Ora si è
infiltrata la CIA – e noi resistiamo allo stesso modo, davanti al mondo
intero. La Chiesa russa, come la Russia, è popolata da patrioti, ma
anche da coloro che sono stati colonizzati spiritualmente
dall'Occidente, guidato dalla CIA. Alcuni adesso finalmente si stanno
svegliando. È in corso la grande purificazione della Chiesa russa.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">I tre obiettivi russi in Ucraina erano la
smilitarizzazione, la denazificazione e la liberazione del Donbass dal
nazismo genocida. Dopo la folle interferenza occidentale, questi tre
obiettivi hanno dovuto essere ampliati in qualcosa di molto più grande:
la smilitarizzazione di tutta la NATO attraverso le sue armi offerte per
la distruzione in Ucraina; la denazificazione del mondo occidentale da
parte dell'opposizione del 90% del mondo che non è d'accordo con i
leader occidentali e si unisce ai BRICS multipolari; la liberazione
dell'intera Ucraina, e non solo del Donbass, dal nazismo genocida.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>Inghilterra: la vittoria della nuova Russia Bianca</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Vogliamo tutti la vittoria della Santa
Rus' sull'ateismo senza spirito, sull'indifferenza, sul modernismo di
sinistra e sulla quinta colonna di settari di destra che si sono
infiltrati nella Chiesa. Questa quinta colonna è composta da americani
sostenuti dalla CIA, che sono anche nemici della Santa Rus' e hanno
fatto tutto il possibile per cercare di distruggerci negli ultimi sette
anni, fallendo completamente. Abbiamo lavorato tutta la vita per la
vittoria della Santa Rus', anzi, vogliamo il suo prolungamento. Come <a href="http://www.orthodoxengland.org.uk/atcouncil.htm">abbiamo dichiarato al quarto e ultimo Concilio della Chiesa fuori dalla Russia</a>, allora ancora libera, a San Francisco nel 2006:</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">Nella Rus' Carpatica un uomo anziano mi
ha chiesto: "Padre, dov'è la sua parrocchia?" Ho risposto: "A
Felixstowe". Mi ha fatto una seconda domanda: "In che provincia è?" Ho
risposto "Nella provincia inglese". Sì, sono felice di servire nella
provincia inglese della Santa Rus'. Credo che siate felici anche voi,
che servite e pregate nelle province americana, argentina, australiana,
belga, brasiliana, canadese, danese, francese, tedesca, indonesiana,
coreana, russa, svizzera, ucraina e venezuelana della Santa Rus'.
Qualunque sia la lingua che usiamo, qualunque siano i santi locali che
veneriamo, ci sforziamo di preservare lo spirito della Santa Rus', lo
spirito di Cristo, le nostre radici ortodosse.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">La Santa Rus' è sfidata dagli estremisti
di destra e di sinistra, come è sempre stato. Per tutto questo tempo
siamo stati in prima linea, letteralmente sulla strada militare,
combattendo dalle trincee contro tutti loro. Preghiamo per la
liberazione della Santa Rus', nella Federazione Russa, in Ucraina, in
Bielorussia e ovunque, dagli Stati Uniti e dai suoi vassalli, siano essi
LGBT liberali o nazisti settari. Aspettiamo e preghiamo per la
liberazione della Chiesa, infiltrata da oligarchi avidi di denaro,
omosessuali pervertiti e agenti della CIA infatuati di se stessi.
Inoltre sappiamo che vinceremo, perché anche se l'uomo propone, Dio
dispone. Dio è con noi!</span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"> </p>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-11698455654256325872024-01-23T16:46:00.001+01:002024-01-23T16:46:28.399+01:00https://www.ortodossiatorino.net<p><span style="font-family: verdana;"><i><b><span style="font-size: medium;">
<span style="color: red;">Sul segno della croce e sul gesto della non-croce</span></span></b></i></span> <br />
</p><p style="margin-bottom: 0cm;">
di Kirill Aleksandrov</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://spzh.media/en/zashhita-very/78501-about-the-sross-sign-and-the-non-cross-gesture"><i>Unione dei giornalisti ortodossi</i></a>, 22 gennaio 2024</p><p style="margin-bottom: 0cm;"> </p><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="https://www.ortodossiatorino.net/Images/2024/non-croce1.jpg" style="height: 343px; width: 600px;" /></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><i>il "decano" della "Chiesa ortodossa
dell'Ucraina" M. Torbakhevych traccia su se stesso delle linee parallele
invece del segno della croce. Foto: Unione dei giornalisti ortodossi</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>La croce è un'arma contro il demonio.
Ma cosa succede se una persona la distorce e la trasforma in una presa
in giro? Anche questa è una confessione – ma confessione di cosa?</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Sequestri di chiese con la violenza,
trattamento inumano dei credenti: questo è un sacrilegio contro i luoghi
di culto. Ma non è tutto. I sequestratori vanno oltre e commettono
azioni blasfeme contro il simbolo principale del cristianesimo: la
preziosa e vivifica Croce.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">L'immagine qui sotto mostra lo schema del
movimento del "segno della croce" da parte dell'"arciprete" della
"Chiesa ortodossa dell'Ucraina" Mykhailo Torbakhevych, che ha
partecipato al sequestro del luogo di culto della Chiesa ortodossa
ucraina a Ladyzhyn dedicato alla Madonna di Kazan'.</span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="https://www.ortodossiatorino.net/Images/2024/non-croce2.jpg" style="height: 338px; width: 600px;" /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Siamo abituati al fatto che alcuni
rappresentanti della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" (e non solo) si
facciano con noncuranza il segno della croce. Ma ricordiamo come
dovrebbe effettivamente apparire. L'Unione dei giornalisti ortodossi ha
paragonato la croce ortodossa a ciò che Torbakhevych raffigura su se
stesso. La differenza è impressionante.</span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="https://www.ortodossiatorino.net/Images/2024/non-croce3.jpg" style="height: 465px; width: 600px;" /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Ed ecco un altro fotogramma con il
deputato Mykola Knjazhytsky, del partito dell'ex presidente Petro
Poroshenko "Solidarietà europea", che entra in una chiesa sequestrata a
Lviv.</span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="https://www.ortodossiatorino.net/Images/2024/non-croce4.jpg" style="height: 354px; width: 600px;" /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Invece di farsi il segno della croce, si
disegna una specie di triangolo sulla pancia. Per di più alla maniera
cattolica, da sinistra a destra. M. Knjazhytsky è uno dei propagandisti
più attivi del Tomos della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" e ha in odio
la Chiesa ucraina. Nel 2022 ha sottoposto all'esame della Verkhovna Rada
il disegno di legge più odioso sulla proibizione della Chiesa
ortoodossa ucraina, dove ha scritto che solo coloro che fanno parte
della struttura di Sergij Dumenko possono chiamarsi ortodossi in
Ucraina. Potreste pensare che il triangolo sia stato fatto per caso, che
la mano fosse ferita o qualcos'altro. Ma altri fotogrammi confermano
solo che il deputato, che si considera uno specialista in questioni
religiose, fa su se stesso esattamente lo stesso segno. Ecco un'immagine
proveniente da una chiesa nei Carpazi.</span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="https://www.ortodossiatorino.net/Images/2024/non-croce5.jpg" style="height: 412px; width: 600px;" /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Qui Kniazhytsky si fa uno zigzag invece del segno della croce – questo almeno da destra a sinistra.</span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="https://www.ortodossiatorino.net/Images/2024/non-croce6.jpg" style="height: 356px; width: 600px;" /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Inoltre, tutti questi fotogrammi non sono
scatti di spionaggio dell'Unione dei giornalisti ortodossi . Questi
screenshot provengono da un documentario di Knjazhytsky intitolato
"Chiesa senza Cristo" (da lui "dedicato" alla Chiesa ortodossa ucraina).
In altre parole, è lo stesso Knjazhytsky che li ha resi pubblici.
Pertanto deve aver fiducia che non ci siano problemi con il suo "segno
della croce".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Va detto che i casi di Knjazhytsky e
Torbakhevych sono emersi per caso nel campo dei "media". In realtà ce ne
sono molti altri. Un certo numero di predoni di chiese usano gesti di
non-croce per benedirsi.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Come esattamente bisogna farsi il segno
della croce su se stessi è indicato nel Salterio, il libro che i santi
Padri raccomandano ai cristiani di leggere quotidianamente: "Quanto a
come il cristiano ortodosso, secondo l'antica tradizione dei santi
Apostoli e dei santi Padri <...> dovrebbe fare su se stesso il
segno della croce <...> Eccolo: il primo punto sulla nostra
fronte, l'estremità superiore della croce, il secondo sul nostro ventre
(addome), l'estremità inferiore, il terzo sulla nostra spalla destra, e
il quarto a sinistra, e i punti trasversali della croce sono quelli
delle estremità della croce, sulla quale è crocifisso per noi il nostro
Signore Gesù Cristo, che stende le mani per raccogliere assieme tutte le
genti sparse da ogni parte".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Nel libro "Legge di Dio" viene mostrato
visivamente come farsi il segno della croce su se stessi. Gli autori del
libro mettono rigorosamente in guardia dal rappresentare in modo errato
la Croce del Signore, perché questo causa solo la gioia dei demoni.</span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="https://www.ortodossiatorino.net/Images/2024/non-croce7.jpg" style="height: 368px; width: 600px;" /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Pensiamo a cosa significa veramente il segno della croce per un cristiano.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">"Signore, come arma contro il diavolo ci
hai dato la tua Croce. Egli ne freme e trema, non sopportando la vista
della sua potenza, poiché hai risuscitato i morti e hai abolito la
morte. Per questo adoriamo la tua sepoltura e risurrezione" (dalle
Stichire delle Lodi domenicali, Tono 8°).</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">La Croce è un'arma contro il demonio,
contro il quale questi non solo non può nulla ma non la può nemmeno
guardare. Questo è l'insegnamento della Chiesa, espresso da tanti santi
Padri, ma ci limiteremo alle opere di san Giovanni Crisostomo, per non
sovraccaricare l'articolo. Questo santo parla di dove un cristiano
dovrebbe rappresentare il segno della croce: "Con grande zelo tracciamo
la croce sulla nostra abitazione, sui muri, sulle finestre, sulla fronte
e nella mente. Questo segno è la nostra salvezza, la libertà universale
e la misericordia del Signore".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Si noti che san Giovanni Crisostomo dice
che la Croce dovrebbe essere raffigurata non solo sulla fronte, cioè sul
nostro corpo, ma anche nella mente. Benedicendosi con il segno della
croce, il cristiano eleva il pensiero al Golgota, al Salvatore
crocifisso, a quel grande sacrificio mediante il quale siamo redenti dal
peccato e dalla morte. In un altro punto delle opere di Giovanni
Crisostomo, troviamo una spiegazione per questo: "Quando imprimi la
croce su te stesso, rappresenta mentalmente l'intero significato della
croce e placherai la rabbia e tutte le altre passioni".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Ma cosa succede se una persona disegna su
se stessa dei triangoli o delle linee del tutto incomprensibili? A cosa
eleva la sua mente, cosa immagina? San Giovanni insegna che anche il
segno della croce rappresentato correttamente non ha alcun potere se una
persona manca di fede e determinazione nel seguire Cristo. Scrive: "Non
tracciare la croce solo con un dito, ma prima con la volontà, con
grande fede, e solo allora benedirai con essa il tuo volto. Nessun
demone immondo potrà starti vicino, vedendo quella spada con la quale fu
trafitto a morte".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">La descrizione del segno della croce come
spada contro i demoni maligni si trova in molti santi Padri e in
numerosi testi liturgici. Innumerevoli casi di santi asceti e credenti
comuni descritti nella letteratura cristiana testimoniano il potere del
segno della croce.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">San Giovanni Crisostomo scrive: "Il segno
della croce, anche tra i nostri antenati, apriva le porte chiuse,
distruggeva i veleni mortali, infrangeva il potere della cicuta e
guariva i morsi degli animali dannosi. Se ha aperto le porte
dell'inferno, ha scosso le volte del cielo, ha rinnovato l'ingresso al
paradiso e ha tagliato le insidie del diavolo, cosa c'è di sorprendente
nel fatto che vincerà i veleni mortali, le bestie e tutto il resto?
Traccialo nella tua mente, abbraccia la salvezza delle nostre anime.
Questa croce ha trasformato l'universo, ha dissipato l'illusione, ha
rivelato la verità, ha trasformato la terra in cielo e ha trasformato
gli uomini in angeli. Perciò i demoni non sono più temibili ma
meritevoli di disprezzo, e la morte non è più morte ma sonno; tutto ciò
che si oppone a noi è abbattuto e calpestato".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Ciò che accade a una persona che non si
segna con il segno della croce o lo fa con noncuranza è ampiamente
descritto anche nella letteratura spirituale. Come esempio, c'è la
storia di sant'Isacco delle Grotte di Kiev, che nel suo cammino ascetico
affrontò una forte tentazione demoniaca. I demoni gli apparvero sotto
forma di bellissimi giovani e chiesero adorazione. E poiché Isacco non
si segnò con il segno della croce, il loro trucco funzionò
perfettamente. Così lo racconta il "Patericon delle Grotte di Kiev":</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">"Una volta, quando venne la sera,
cominciò, come al solito, a prosternarsi e a cantare salmi fino a
mezzanotte. Stanco, spense la candela e si sedette al suo posto. Ed
ecco, all'improvviso, brillò nella grotta una luce splendente come il
sole, insopportabile agli occhi, e due demoni si avvicinarono a lui in
forma di bellissimi giovani; i loro volti splendevano come il sole, e
gli dissero: Isacco, noi siamo angeli, ed ecco Cristo che viene a te con
altri angeli. Alzandosi, Isacco vide una moltitudine di esseri i cui
volti splendevano come il sole. Uno di loro splendeva più di tutti e dal
suo volto uscivano raggi. Dissero al santo: Isacco, questi è Cristo;
inchinati e adoralo. Isacco, non comprendendo l'azione demoniaca e
dimenticandosi di proteggersi con il segno della croce, si prostrò
davanti a lui come a Cristo. I demoni allora lanciarono un forte grido e
gridarono: Tu sei nostro, Isacco".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Ribadiamo: questo descrive le conseguenze
se una persona dimentica di benedirsi con il segno della croce. Ma cosa
succede se distorce questo segno? A questo proposito, il libro "La
Legge di Dio" ci dice quanto segue: "Il segno della croce ci dà una
grande forza per respingere e vincere il male e compiere il bene, ma
dobbiamo ricordare che la croce deve essere fatta correttamente e
deliberatamente; altrimenti, non sarà un'immagine della croce ma un
semplice gesto della mano, di cui solo i demoni si rallegrano. Facendo
con noncuranza il segno della croce, mostriamo la nostra mancanza di
rispetto verso Dio: pecchiamo, e questo peccato si chiama blasfemia."
Pertanto, il gesto di "suono della chitarra" che osserviamo nelle azioni
di molti invasori delle chiese ortodosse è considerato una bestemmia.
La Sacra Scrittura esprime un'affermazione ancora più forte: "Maledetto
colui che compie l'opera del Signore fiaccamente..." (Ger 48:10).</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Pertanto, coloro che si segnano con
noncuranza con il segno della croce si sottopongono a questa
maledizione. Giovanni Crisostomo dice riferendosi all'immagine della
Croce: "Nessun demone immondo potrà stare vicino a te, vedendo quella
spada con la quale fu colpito...". Quindi, secondo le parole del santo, è
vero anche il contrario: i demoni impuri i circondano chi non si
protegge con il segno della croce e, a maggior ragione, chi bestemmia
facendolo con noncuranza.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Un altro pensiero di san Giovanni
Crisostomo è: "Ogni volta che ti fai scudo con il segno della croce, sii
pieno di grande audacia e offri te stesso interamente come sacrificio
gradito a Dio". Ciò significa che chi fa il segno della croce eleva
correttamente la propria mente a Dio e si offre a lui come sacrificio.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Cristo è stato crocifisso sulla Croce per
ciascuno di noi; Egli è il "sacrificio vivente, l'Agnello di Dio che
prende su di sé i peccati del mondo" (9a Ode del Canone del Sabato
Santo). Quanti difendono le loro chiese con la preghiera e il segno
della croce gli assomigliano in questa impresa sacrificale. Ma a cosa
somigliano coloro che attaccano queste chiese e tracciano su se stessi
strani simboli? A tutto tranne che alla Croce di Cristo.</span></p>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-64233116937825812642024-01-22T14:29:00.002+01:002024-01-22T14:29:22.544+01:00https://www.ortodossiatorino.net<p><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;"> <b><span style="color: red;">La Grecia e il matrimonio omosessuale: il paese è sull'orlo dell'esplosione?</span></b></span></span> <br />
</p><p style="margin-bottom: 0cm;">
di Konstantin Shemljuk</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://spzh.media/en/zashhita-very/78467-greece-and-same-sex-marriage-is-the-country-on-the-verge-of-explosion"><i>Unione dei giornalisti ortodossi</i></a>, 19 gennaio 2024</p><p style="margin-bottom: 0cm;"> </p><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="https://www.ortodossiatorino.net/Images/2024/Hieronymos_scelte.jpg" style="height: 343px; width: 600px;" /></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><i>l'arcivescovo Hieronymos si trova di fronte a una scelta difficile. Foto: Unione dei giornalisti ortodossi</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;"><b>Il governo greco ha promesso di
legalizzare il matrimonio omosessuale a febbraio. I vescovi sono
unanimemente contrari; il Sinodo tace; la gente ribolle. Come può
finire?</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">La situazione relativa alla
legalizzazione del matrimonio omosessuale nella Grecia ortodossa ha
raggiunto un punto critico all'inizio del 2024. Quasi tutti i
metropoliti greci si oppongono fermamente alla proposta di legge, che
consentirà agli omosessuali non solo di registrare le loro unioni
omosessuali come "famiglie" ma anche di adottare bambini.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">Nell'ultima sessione del Sinodo, la
Chiesa greca si è espressa contro l'adozione di bambini da parte di
persone gay, affermando che "i bambini non sono animali domestici", ma
non ha fatto una dichiarazione chiara riguardo al matrimonio
omosessuale. Allo stesso tempo, la stragrande maggioranza dei vescovi
greci ha condannato con forza l'imminente disegno di legge, e i fedeli
greci sono pronti a scendere in piazza per protestare. Ciò non
sorprende, dato che alcuni metropoliti esortano direttamente i greci
ortodossi a "lottare contro la legalizzazione dei matrimoni omosessuali.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">L'arcivescovo Hieronymos ha gettato
benzina sul fuoco assicurando che "la Chiesa non prenderà le armi", cioè
non darà inizio a rivolte di massa. Tuttavia, la dichiarazione stessa,
in cui una persona con un gregge di molti milioni di persone alle spalle
menziona le armi, sembra molto allarmante, e indica che si sta almeno
parlando di rivolte. Tuttavia, il governo, aderendo ad alcuni accordi
"con i partner occidentali", è determinato ad approvare il disegno di
legge indipendentemente dall'opposizione.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">Allora, cosa sta succedendo in Grecia, e come potrebbe finire?</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;"><b>Chiesa e politica: sinfonia o cacofonia?</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">Secondo la Costituzione, la Grecia è un
paese ortodosso. La posizione della Chiesa su varie questioni nel paese è
molto significativa e, nella maggior parte dei casi, è in linea con lo
Stato perché la Chiesa è sovvenzionata dal bilancio statale.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">Tuttavia, nella storia del paese, ci sono
stati casi in cui la "sinfonia" visibile tra la Chiesa e lo Stato è
stata interrotta, portando non solo a una "cacofonia" ma anche a un
serio confronto. Uno di questi casi è stata la voce "religione" nei
documenti di identità.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">Nel 2000, il governo ha deciso di
rimuovere questa registrazione dai documenti. Tuttavia, l'allora capo
della Chiesa greca, l'arcivescovo Christodoulos di Atene, si oppose a
questa decisione. La sua ferma posizione su questo tema ha portato a
massicce proteste ad Atene e Salonicco, e la Chiesa ha raccolto oltre 3
milioni di firme per chiedere di non rimuovere la voce "religione" dai
passaporti. Vale la pena notare che a quel tempo l'intera popolazione
della Grecia ammontava a poco più di 10 milioni di persone e che 3
milioni di firme erano più del numero di voti ricevuti dal partito PASOK
(movimento socialista panellenico) per salire al potere nel paese.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">Allora (come in tanti altri casi) la
Chiesa ha perso il confronto con i politici, ma tutti tremano ancora al
pensiero che gli eventi del 2000 possano ripetersi. D'altronde dopo il
2000 i politici si sono resi conto che la Chiesa ha un ruolo decisivo
nella questione elettorale, il che significa che nessuno vuole litigare
con lei.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">Ma non nel caso della legalizzazione del matrimonio omosessuale.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">Il 19 gennaio 2024, il primo ministro
greco Kyriakos Mitsotakis ha dichiarato che un disegno di legge sul
matrimonio omosessuale sarebbe stato approvato all'inizio di febbraio.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">In effetti, all'unisono con questa
dichiarazione, è stato riferito che il 23 gennaio 2024 si terrà una
riunione straordinaria del Sinodo della Chiesa ortodossa di Grecia. Si
prenderà in considerazione solo una questione: il matrimonio gay e la
reazione ad esso. Il Sinodo, secondo lo Statuto della Chiesa di Grecia, è
stato convocato dall'arcivescovo Hieronymos. Tuttavia, come si è
scoperto, lo ha fatto per un motivo preciso.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;"><b>Politica nella Chiesa o Chiesa nella politica?</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">È importante capire che l'arcivescovo
Hieronymos sta cercando di "bilanciare" opinioni direttamente opposte.
In una delle sue recenti interviste, ha affermato che in materia di
"unione omosessuale", non si dovrebbe pensare in termini di posizioni di
"destra", "sinistra" e "centro", ma piuttosto considerare "che tipo di
società e di famiglia avremo domani". Allo stesso tempo, per spostare la
responsabilità personale e della Chiesa, ha dichiarato che la questione
dei matrimoni omosessuali dovrebbe essere decisa in un referendum
nazionale.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">In questa situazione, il primate della
Chiesa greca cerca di agire non solo come leader religioso ma anche come
politico. Rispondendo ai giornalisti sulla sua posizione sul matrimonio
omosessuale, l'arcivescovo Hieronymos ha detto: "In tali questioni,
l'arcivescovo non può prendere posizione da solo, né può farlo il primo
ministro". Questo è il motivo per cui non abbiamo sentito alcuna dura
dichiarazione da parte sua, e probabilmente non la sentiremo. Egli si
aspetta che anche il Sinodo della Chiesa di Grecia si astenga dal fare
dichiarazioni forti fino all'adozione del disegno di legge, che è già al
Parlamento greco dopo aver superato tutte le procedure necessarie per
il voto.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">In altre parole, l'arcivescovo Hieronymos
spera di "sedersi" e poi, dopo l'approvazione della legge, affermare
che "la Chiesa non può fare nulla".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">Naturalmente, la mancanza di ferme
convinzioni su una questione così ovvia per un credente come
l'atteggiamento nei confronti del peccato di Sodoma provoca molto
malcontento non solo tra i credenti comuni, ma anche tra i vescovi
greci, che si permettono sempre più di criticare l'operato del primate.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;"><b>Cosa c'è dietro la convocazione del Sinodo?</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">Pertanto, alcuni metropoliti si sono
indignati per il fatto che l'arcivescovo Hieronymos, senza informare il
Sinodo e la gerarchia, abbia incontrato il primo ministro greco
Mitsotakis. I media greci definiscono questo incontro "segreto",
sostenendo che i colleghi vescovi chiedono conto al capo della Chiesa
greca di quanto accaduto durante l'incontro. Insomma, uno scandalo è
evidente.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">Uno scandalo ancora più grande si sta
diffondendo per il fatto che il Sinodo del 23 gennaio è stato convocato
dall'arcivescovo Hieronymos, ma a quanto pare, non per sua volontà.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">Il fatto è che un gruppo di vescovi
greci, figli spirituali e ammiratori del già menzionato arcivescovo
Christodoulos di Atene e di tutta la Grecia (predecessore di
Hieronymos), hanno iniziato a raccogliere firme per l'immediata
convocazione del Sinodo. Hanno raccolto 25 firme di questo tipo.
Tuttavia, la lettera non è stata inviata in tempo all'arcivescovo, che
ha saputo della raccolta e, anticipando gli eventi, ha convocato lui
stesso il Sinodo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">Tuttavia, secondo la stampa greca, un
gruppo di vescovi della Chiesa greca accusa ora l'arcivescovo di non
aver adempiuto ai suoi doveri di guida spirituale della nazione. I
vescovi sostengono che il Primate flirta con le autorità e cerca di
"manovrare" su una questione di principio. Per questo motivo hanno
chiesto che convochi un Sinodo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;"><b>L'omosessualità non è un peccato?</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">A loro volta, i rappresentanti del
governo greco affermano costantemente che l'opinione della Chiesa su
questo tema non ha alcuna importanza. Per esempio, appena un'ora dopo
che l'arcivescovo aveva suggerito di indire un referendum, il portavoce
del governo greco ha dichiarato, in primo luogo, che la Chiesa non
avrebbe dettato ai politici come votare e, in secondo luogo, che "le
questioni relative ai diritti umani non si decidono nei referendum".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">I credenti sono anche indignati dal fatto
che le autorità stiano cercando di spostare la questione del
riconoscimento delle famiglie omosessuali da una questione puramente
politica a un problema spirituale. Un rappresentante del governo, ad
esempio, ha affermato che "l'omosessualità non è un peccato" e che è
"triste nel sentire" l'opinione opposta che, secondo lui, "non
rappresenta né i credenti né la Chiesa".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">Tali parole del funzionario sono state
percepite come un tentativo da parte dello Stato di dettare alla Chiesa
cosa dovrebbe essere considerato un peccato e cosa no. Il problema è
ulteriormente aggravato dal fatto che praticamente tutti i vescovi greci
vedono il riconoscimento del matrimonio omosessuale solo come il primo
passo verso la distruzione dei valori cristiani e non percepiscono
l'omosessualità come una "caratteristica biologica" di una persona.
Inoltre, si sentono sempre più voci secondo cui le stesse persone che
recentemente sostenevano che la famiglia tradizionale è un'istituzione
completamente inutile e obsoleta stanno sostenendo la legalizzazione del
matrimonio gay. Secondo i vescovi, sembra che se la famiglia è
un'istituzione obsoleta, allora chi promuove le unioni omosessuali sta
distruggendo questa "istituzione".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">* * *</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">Vedremo presto a cosa porterà tutto
questo. Probabilmente il 23 gennaio la Chiesa ortodossa di Grecia
prenderà una decisione ferma sulla questione dei matrimoni omosessuali.
Il metropolita Nektarios di Corfù ha già invitato i suoi fratelli a
condannare la prossima legge. È anche molto probabile che il governo
greco non presterà alcuna attenzione alla posizione della Chiesa e che
la legge sarà approvata. Cosa accadrà dopo nel paese (proteste, raduni,
manifestazioni) non è noto.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;">Tuttavia, ciò che è certo è che i
politici del paese stanno lentamente e inesorabilmente distruggendo le
radici e le tradizioni ortodosse di quello stesso popolo che avevano
promesso di servire.</span></p>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-31608255309561428832024-01-09T15:12:00.004+01:002024-01-09T15:12:31.764+01:00https://www.ortodossiatorino.net<p><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
<b><span style="color: red;">Perché Zelenskij deve perseguitare i cristiani. Sarebbe stupido per lui non farlo</span></b></span></span> <br />
</p><p style="margin-bottom: 0cm;">
di Charles Bausman</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://russian-faith.com/why-zelensky-has-persecute-christians-it-would-be-stupid-him-not-n7590"><i>Russian Faith</i></a>, 23 dicembre 2023</p><p style="margin-bottom: 0cm;"> </p><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
</p><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><img height="204" src="https://www.ortodossiatorino.net/Images/2024/Zelenskij_persecutore.jpg" style="height: 383px; width: 600px;" width="320" /></p><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">La persecuzione della principale
denominazione cristiana dell'Ucraina si è trasformata in uno sfacelo
delle pubbliche relazioni per Zelenskij e per il suo regime tirannico.
Voci potenti con un pubblico enorme e influente lo denunciano: Tucker
Carlson, Glenn Greenwald, Elon Musk, Alex Jones e molti altri, ma non
c'è tregua. L'orrore del genocidio e dei crimini di guerra a Gaza lo
hanno cancellato dai titoli dei giornali, ma le repressioni e la
brutalità continuano.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">La reazione e il dibattito occidentale
rivelano profonde incomprensioni della realtà ucraina, della storia
ucraina e russa, della natura del regime di Zelenskij e del
cristianesimo stesso, e sono, a mio avviso, molto superficiali. Di
solito si limitano ai critici di cui sopra che concludono che: "Z. non è
un democratico, dopo tutto", "è un cattivo soggetto" e "ecco un'altra
ragione per cui non dovremmo sostenerlo".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Ciò che non capiscono è che Zelenskij
agisce in modo completamente razionale e non ha davvero altra scelta, e
nessuna reazione di pubbliche relazioni in Occidente giustificherebbe un
cambiamento di rotta. Non si rendono conto che la Chiesa ucraina è
davvero una minaccia alla sicurezza di Kiev. Nonostante tutti i discorsi
sulla sua totale autonomia e lealtà al regime ucraino, questo non è del
tutto vero, o addirittura possibile, sia a livello spirituale che
razionale.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">La confusione deriva dalla mancanza di
conoscenza dell'etnia russa e "ucraina", della storia, del potente ruolo
del cristianesimo in entrambi i paesi e della natura del cristianesimo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">In primo luogo, l'errata percezione
etnica. Questa persiste anche tra la maggior parte degli occidentali che
simpatizzano con la Russia in questo conflitto, che vedono la malvagità
intrinseca del regime di Zelenskij e dei suoi burattinai globalisti
negli Stati Uniti. I nomi che ho menzionato sopra, e molti altri critici
di spicco – si pensi a Mearsheimer, Ritter, Duran, MacGregor, e così
via – si riferiscono abitualmente al "popolo ucraino", come se questo
fosse un'etnia, una nazionalità o un'identità nel senso consueto del
popolo ucraino. termine. Ma nel profondo non è così, e questa è una
delle prime bugie che devono essere scartate per capire perché la
repressione della Chiesa è la politica logica per il compagno Zelenskij.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">In ogni misura di ciò che definisce "un
popolo": lingua, religione, DNA, storia secolare condivisa, gloria e
sacrificio militare condivisi, governanti del passato e figure di
spicco, nemici storici, tragedie condivise e trionfi condivisi, legami
economici, legami familiari, letteratura, cultura, architettura, cucina,
ecc., le persone che abitano quella che attualmente viene chiamata
"Ucraina" sono tutt'uno con quelle della Russia. È completamente
insensato credere il contrario. Lo stesso vale per la Bielorussia.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Gli attuali confini politici sono
artificiali e arbitrari, il risultato di una serendipità politica in due
momenti, in primo luogo i confini interni effettivamente privi di
significato stabiliti durante i primi anni dell'URSS, e in secondo luogo
i confini politici decisi, volenti o nolenti, da una manciata di
imbroglioni dei partiti comunisti che non rappresentavano nessuno nel
1991. Alla popolazione non è mai stato chiesto di quale paese volessero
far parte, piuttosto i confini sono stati presentati come un fatto
compiuto. Questo è tutto ciò che rappresentano questi confini, che
contraddicono i precedenti 400 anni di formazione dello Stato e del
popolo russo. Molti in Occidente ancora non lo comprendono appieno.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Questo è un grosso problema per il regime
di Kiev, che non è russo, ma piuttosto ebreo, una pura creatura di
un'impresa criminale globalista ebraica che domina negli Stati Uniti e
in Europa. Questo regime estraneo e oppressivo deve fare tutto il
possibile per reprimere la verità di cui sopra, da qui tutte le lusinghe
sulla lingua "ucraina" (falsa), sulla letteratura "ucraina"
(inesistente), su questo e quello "ucraino". È tutto falso, inventato e
un esempio piuttosto perfetto delle infinite bugie sfornate dalle élite
occidentali praticamente su ogni aspetto della vita.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Per le ricevute su quanto sia falsa la
"lingua ucraina", fate una ricerca per "украинский язык искусственный"
(lingua ucraina falsa) su Yandex e sfogliate i risultati utilizzando
Google Translate. Gli studiosi russi hanno esaurientemente demolito
quella particolare menzogna.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Questa verità è il vantaggio finale della
Russia nell'intero collasso dell'Ucraina, perché quando arriverà la
fine per questi occupanti stranieri, e la fine sembra avvicinarsi
rapidamente, questi legami fraterni scoppieranno, e tutti quei
"nazionalisti ucraini" sperimenteranno una drammatica scelta tra
cambiare idea o scappare a gambe levate. I loro commissari ebrei saranno
i primi a fuggire.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Di tutti gli elementi sopra elencati che
definiscono le persone, nel caso della Russia, quello più galvanizzante e
determinante è la loro fede, in misura molto maggiore rispetto alla
maggior parte dei paesi. Tale fede è letteralmente il collante che ha
tenuto unita la Russia nei secoli precedenti la rivoluzione. È l'unica
ragione per cui la Russia esiste, salvandola continuamente da una
distruzione certa. Ha un pantheon di santi (nessuno dei quali parlava
"ucraino", anche se molti di loro vivevano sul posto), che dicevano
tutti la stessa cosa: che il popolo russo ha un ruolo speciale da
svolgere nella storia, e quel ruolo è definito dal cristianesimo
ortodosso. Questa è stata per secoli l'ideologia statale, con gli
imperatori che vedevano se stessi e il popolo che era d'accordo con loro
in quanto custodi e difensori del cristianesimo ortodosso,
innanzitutto. Lo stato, il popolo e la cultura russi segnano la loro
nascita a partire dalla conversione al cristianesimo avvenuta 1000 anni
fa.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Si sente spesso dire che l'America e
Israele sono gli unici paesi al mondo fondati sulle idee, quindi
aggiungeremo la Russia alla lista. Tale idea è il cristianesimo, una
patria intellettuale ben più avvincente, attraente, completa e ben
definita di quella dell'America o di Israele. In effetti, negli ultimi
15 anni qui si è parlato molto del fatto che la Russia soffre della
mancanza di una "idea nazionale", di un'ideologia ufficiale, non avendo
escogitato nulla dopo l'eliminazione del comunismo se non "patriottismo"
e "prosperità". La risposta ovvia è proprio davanti ai loro nasi:
l'idea in questione è il cristianesimo, come è sempre stato, salvo
durante l'interregno comunista. Nient'altro ha senso qui.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Quindi Zelenskij non ha scelta, davvero. I
cristiani sono di fatto una minaccia al suo potere. E nessuna protesta
da parte loro sul fatto che siano leali, che sostengano la guerra, che
siano completamente autonomi dalla Chiesa russa, ecc. ecc., significa
molto, perché, prima di tutto, sono dichiarazioni fatte dalla parte
della canna di un fucile mitragliatore, e in secondo luogo, perché
contraddicono il buon senso. Tutti in Ucraina e in Russia lo capiscono,
soprattutto Zelenskij e i suoi delinquenti, che agiscono in modo
assolutamente razionale. Naturalmente preti, vescovi e fedeli ucraini
per la maggior parte nutrono simpatie filo-russe, anche se cercano di
nasconderle, e sarebbe ingenuo pensare che non lo facciano. E quindi lo
smantellamento della Chiesa deve avvenire. È essenziale per mantenere il
potere. Nessun danno alle pubbliche relazioni in Occidente può
controbilanciare questo semplice calcolo del potere.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Oltre all'identità nazionale, un'altra
evidente minaccia da parte della Chiesa, un fatto scomodo per i demoni
di questo mondo, è che il cristianesimo comanda ai suoi figli di non
rendere falsa testimonianza, di aderire alla verità, come meglio si può,
di respingere le menzogne e il male, anche quando questo porta
persecuzioni e sofferenze. Il regime di Zelenskij si trova dalla parte
sbagliata di questa altalena. È un'altra ragione molto potente per cui i
cristiani onesti in Ucraina non lo sostengono e sono i primi candidati
ai sentimenti filo-russi.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">L'ultimo elemento dell'equazione è il
carattere ebraico del regime di Zelenskij, che lo dispone a odiare tutto
ciò che è cristiano e russo, a cercare di distruggere il cristianesimo
in ogni occasione, a vederlo come il suo nemico finale. In questo,
Zelenskij è decisamente dalla parte dei suoi predecessori che hanno
perseguitato il popolo russo: i bolscevichi. Entrambi gli elementi sono
ebrei ed entrambi nutrono un odio innato per il cristianesimo. I
finanziatori neoconservatori di Zelenskij a Washington e a Londra odiano
il cristianesimo non meno di lui, come dimostrato dalle loro stesse
politiche interne, il cui esempio non fa altro che incoraggiarlo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Zelenskij è infatti in grande svantaggio,
perché quando reprimi il cristianesimo, ottieni solo resilienza, come
quando spingi un pallone da spiaggia sott'acqua, quindi sebbene la
repressione sia politicamente opportuna, persino necessaria, a breve
termine, gli farà solo male a lungo termine. Non può ricorrere
all'annientamento e al terrore selvaggi e totali come le sue anime
gemelle bolsceviche, e tutto ciò che questa repressione otterrà sarà il
rafforzamento spirituale della stessa forza che lui teme di più. Quando
arriverà la fine, e arriverà, ciò accelererà la sua morte e le ingiurie
da parte del <i>narod</i> (popolo). Deve saperlo, ma probabilmente non
gli importa, perché, secondo me, e ancora una volta questo è
sottovalutato in Occidente, l'intero conflitto è stato prima di tutto
una truffa, un massiccio piano di appropriazione indebita che si è
concluso con Zelenskij e i suoi co- cospiratori che trovano grande
conforto tra le loro stoviglie placcate in oro da qualche parte in
Israele.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">La confusione e le percezioni errate su
questi fatti in Occidente (ma non in Russia o in "Ucraina") derivano da
una mancanza di conoscenza della storia russa, da un'ignoranza quasi
totale sulla storia, sul ruolo e sull'insegnamento del cristianesimo
ortodosso nell'Impero Russo e oggi, e da una mancanza di apprezzamento
di quanto siano importanti i concetti cristiani negli affari mondiali,
oggi relegati a una menzione, quando in realtà sono centrali.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Quindi le repressioni continueranno fino
al collasso. Accuse inventate contro preti e vescovi, espulsione di
nonne dai loro amati santuari da parte di corpulenti nazionalisti,
espulsioni di monaci dai monasteri, torture e incarcerazioni
occasionali, confisca di proprietà e reliquie, profanazione di altari,
attacchi militari alle chiese, strani omicidi o incendi dolosi. Potete
trovare il resoconto quotidiano di queste schifezze su <i>orthochristian.com</i> e altrove se volete tenervi aggiornati.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Cercare di comprendere gli eventi
politici senza una visione cristiana del mondo ci lascia perplessi e
confusi, e ci fa chiedere come le cose siano mai degenerate in un
disastro così tragico. Indossate l'armatura di Dio e tutto avrà
perfettamente senso.</span></p>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-56081586925144615652024-01-08T15:43:00.002+01:002024-01-08T15:43:58.541+01:00http://www.eleousa.net/<p> </p><div class="testo_evento">06/01/2024</div><div class="titolo_evento">Russia - Messaggio di Natale del Patriarca Kirill</div>
<br /><br />
Mosca, 6 gennaio 2024 - Messaggio di Natale del Patriarca di Mosca e di
tutta la Rus’ Kirill agli arcipastori, ai pastori, ai diaconi, ai monaci
e alle monache e a tutti i figli fedeli della Chiesa ortodossa russa.
<br />Arcipastori amati nel Signore, reverendi presbiteri e diaconi, devoti monaci e monache, cari fratelli e sorelle!
<br />
<br />L’ineffabile amore di Dio ora ci ha radunati perché possiamo,
«nell'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace» (Ef 4, 3),
celebrare una delle feste più solenni e al contempo più misteriose della
Chiesa – il Natale del Signore nostro Gesù Cristo. Glorificando la
venuta del Salvatore nel mondo, rivolgo a voi, miei cari, gli auguri più
sentiti in occasione di questo evento gioioso, che ha aperto una nuova
epoca nelle relazioni fra Dio e gli uomini.
<br />
<br />Ogni volta che guardiamo ciò che avvenne duemila anni fa, cerchiamo
di comprendere la grandiosità del miracolo dell’Incarnazione e non
cessiamo di stupirci per la bontà e la carità del nostro Salvatore. Per
molti secoli l’umanità languì nell’attesa intensa di Colui al quale «è
dovuta l’obbedienza dei popoli» (Gen 49, 10): «il Re giusto e
vittorioso» (Zc 9, 9), «e per la sua dottrina saranno in attesa le isole
(Is 42, 4). E quando finalmente compì la pienezza dei tempi, «un
Bambino è nato per noi» (Is 9, 5), «perché chiunque crede in Lui non
muoia, ma abbia la vita eterna» (Gv 3, 16). L’amore di Dio «che sorpassa
ogni conoscenza» (Ef 3, 19) non mandò nel mondo un intercessore, né un
angelo o un governatore forte e potente, come pensavano gli uomini, ma
Dio stesso si incarnò per liberare l’uomo dal potere del peccato e del
male.
<br />
<br />È degno di meraviglia che il più grande evento della storia,
preannunciato dai profeti veterotestamentari e presentito persino dagli
illustri pensatori dell’antichità, avvenne in un modo così modesto e del
tutto inosservato. Betlemme dormiva. Gerusalemme dormiva. Dormiva tutta
la Giudea. Il Signore Onnipotente – il Re dei re e il Signore
dell’universo – nacque nel mondo non accompagnato dal suono solenne
degli «squilli di tromba» (Sal 150, 3) e dell’esultanza di tutti, ma
umile e mite, nel silenzio notturno di una povera caverna, lodato da una
schiera di angeli e da pochi pastori, che vennero a vedere «questo
avvenimento» (Lc 2, 15).
<br />
<br />Sin dall’inizio del suo cammino terreno, il Signore vuole «nei
limiti dell’umiliazione mostrare il modello di virtù», riflette San
Giovanni Crisostomo. In un modo così nobile si comporta solo l’amore
perfetto che «non cerca il suo interesse» (1Cor 13, 5), non si mette in
mostra e non chiede onore né gloria, ma è pronto a sopportare tutti i
dolori e le privazioni per il bene del prossimo. «Il Signore assume il
mio corpo», continua il dottore universale della Chiesa, «affinché io
accolga la sua Parola, e, assunta la mia carne, mi dà il suo Spirito per
comunicarmi così, prendendo e donando, il tesoro della vita» (Sermone
del Natale). In questo ci è stato rivelato il sovrabbondante amore di
Dio perché abbiamo ricevuto il vero tesoro della vita – lo stesso
Signore, «da Lui, grazie a Lui e per Lui sono tutte le cose» (Rm 11,
36).
<br />
<br />L’amore è la vera causa e la forza movente dell’azione di Dio. Egli
creò il mondo e l’uomo, conferendogli generosamente tanti doni. Per
amore venne a salvarlo, quando l’uomo si era separato dalla comunione
con il suo Creatore. Secondo la predestinazione del Creatore, il senso
della vita umana è che ci amiamo gli uni gli altri (cfr. Gv 13, 34). Ma
come realizzare questa vocazione in un mondo pieno di male e odio? Prima
di tutto, bisogna aprire e donare il proprio cuore a Dio. Solo Lui può
cambiarlo e allargarlo affinché, seppur adesso così impotente e
limitato, diventi capace di abbracciare i vicini e i lontani, i nostri
benefattori e i nostri offensori, tutti coloro che siamo chiamati ad
amare secondo il comandamento di Cristo, imitando la perfezione del
nostro Padre celeste (cfr. Mt 5, 48).
<br />
<br />Inchinandoci in preghiera davanti al Bambino neonato, pensiamo quale
dono possiamo presentare al Signore dell’universo? Può esserci qualcosa
degno e adeguato alla grandezza del Creatore eterno? Sì, c’è un tale
dono prezioso che il Signore desidera più di tutti: il nostro cuore
umile, caritatevole e misericordioso. Glorifichiamo il Cristo incarnato
non solo con bei canti e messaggi di auguri, ma prima di tutto con le
buone opere. Condividiamo la luminosa gioia del Natale con i bisognosi,
riscaldiamo con la nostra cura il prossimo, visitiamo i malati e i
sofferenti. Consoliamo e sosteniamo i depressi, abbracciamo con
preghiera «tutti coloro che sono in confusione e tristezza».
<br />
<br />La grande e salvifica forza dell’amore guarisce l’indifferenza e la
cattiveria, medica l’odio e le offese. Ammorbidisce i temperamenti
feroci e corregge molte distorsioni dei rapporti sociali! Se ci
comportiamo in questo modo, veramente eseguiamo la nostra vocazione
altissima di essere cristiani, poiché con questa «effusione di amore»,
secondo sant’Isacco di Ninive, «diventiamo simili a Dio» (Sermoni
ascetici, 48).
<br />
<br />Il mistero dell’Incarnazione è il mistero della presenza reale di
Dio nel mondo. San Giovanni apostolo ed evangelista, prevedendo la vita
del secolo che verrà, testimonia la permanenza completa del Signore con
gli uomini: «Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed
egli sarà il Dio-con-loro» (Ap 21, 3). Eppure, questo ineffabile mistero
della presenza divina comincia a realizzarsi già adesso, sulla terra,
poiché con il Natale del Salvatore «il tempo è compiuto e il regno di
Dio è vicino» (Mc 1, 15). Noi entriamo in questa realtà in modo
visibile, formando una e santa Chiesa di Cristo, tramite la quale noi
tutti, miei cari, siamo messaggeri e rappresentanti di questo supremo
Regno di amore. Questa mirabile e profonda esperienza del «Dio con noi»
forma l’essenza della vita mistagogica ed arcana della Chiesa.
<br />
<br />Ricordiamoci questo: se l’Onnipotente - l'Alfa e l'Omega, il Primo e
l'Ultimo, il principio e la fine – ha abbracciato la storia umana e ha
promesso di essere con noi «tutti i giorni, fino alla fine del mondo»
(Mt 28, 20), allora non dobbiamo temere le circostanze preoccupanti dei
nostri tempi. Rispondendo al grande amore del Salvatore, impariamo ad
abbandonarci al Signore e a sperare nella sua buona Provvidenza affinché
possiamo, fino alla seconda venuta di Cristo in gloria, testimoniare
con coraggio e gioia alle «nazioni lontane» (Is 8, 9) che «Dio è con
noi!».
<br />
<br />+Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’
<br />
<br />Natale di Cristo
<br />
<br />2023/2024
<br />
<br />Mosca
Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-24399678862967815432024-01-08T15:41:00.007+01:002024-01-08T15:41:38.775+01:00http://www.eleousa.net<div style="text-align: center;"><br /></div><p style="text-align: left;"> </p><div class="testo_evento" style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;">07/01/2024</span></span></div><div class="titolo_evento" style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;">Russia - Il grande peccato di Costantinopoli</span></span></div><div class="titolo_evento" style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;"> </span></span></div><p>
<br /></p><p></p><p></p><p><img height="316" id="lightboxImage" src="http://www.eleousa.net/immagini/2024_01_08_01_33_31jpeg" style="opacity: 0.999999;" width="474" /> </p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><b><span style="font-size: large;">Mosca, 7 gennaio 2024 - Sua Santità il
Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill, rispondendo alle domande
del direttore generale della TASS A.O. Kondrashov durante la sua
intervista di Natale del 7 gennaio 2024, ha osservato che il Patriarca
di Costantinopoli è sotto la forte influenza di «coloro che detengono il
potere in questo mondo» e il suo sostegno allo scisma in Ucraina non è
solo un errore, ma «il suo grande peccato».
<br />«Fattori politici hanno portato alla creazione di una “chiesa”
scismatica in Ucraina; purtroppo è stata sostenuta dal Patriarca di
Costantinopoli. È fortemente influenzato da coloro che detengono il
potere in questo mondo. Non ha alcun sostegno, non ha un proprio gregge
nel luogo in cui si trova (intendo la Turchia); non è davvero facile per
lui», - ha detto il Patriarca Kirill.
<br />«Con ogni probabilità, questo contesto sfavorevole costituisce la
posizione del Patriarca di Costantinopoli, con la quale molti trovano
impossibile essere d'accordo. E quindi sostenere lo scisma in Ucraina
non è solo un errore del Patriarca di Costantinopoli, è il suo grande
peccato», - ha aggiunto il Primate della Chiesa ortodossa russa.
<br />«Quando iniziarono i processi scismatici, dietro di loro, non ho
dubbi, c’era la volontà politica non solo dei nemici della Russia, ma
anche dei nemici dell’Ortodossia. Perché strappare la Chiesa russa alle
Chiese del Medio Oriente significa innanzitutto indebolire quelle
Chiese. Ma, per grazia di Dio, la maggior parte dei leader ortodossi
sono persone sagge e non soccombono a questo tipo di pressione, sebbene
questa pressione venga esercitata e alcuni stiano rinunciando alle loro
posizioni. Tuttavia, alcuni capi di Chiese si oppongono coraggiosamente a
questo», - ha concluso Sua Santità il Patriarca.
</span></b></span><br /></p><p>
<br />(Fonte: Dipartimento sinodale per le relazioni della Chiesa con la società e i media/Patriarkhija.ru)
<br /></p>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-20369399962709286902023-11-09T22:44:00.000+01:002023-11-09T22:44:24.435+01:00<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyFx0QhUwz2u2L06YqxMsuQDigP6jdDTJSB7m2dZNMS-EQHNQ32a044gQABavo1Hetd0cvw5l087ONnOUlZSuvL8qoz1DkS581v53cOxaLFeu4hEwc88EU8lpXF_x76H5Z0vID830Y-1QM0U_a1MC0pcns6UuN2q_8SsZZxY6FVNIyu2DSGD6vsrHlcKMW/s800/Croce%20nera.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="800" height="149" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyFx0QhUwz2u2L06YqxMsuQDigP6jdDTJSB7m2dZNMS-EQHNQ32a044gQABavo1Hetd0cvw5l087ONnOUlZSuvL8qoz1DkS581v53cOxaLFeu4hEwc88EU8lpXF_x76H5Z0vID830Y-1QM0U_a1MC0pcns6UuN2q_8SsZZxY6FVNIyu2DSGD6vsrHlcKMW/w199-h149/Croce%20nera.jpg" width="199" /></a></div><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u x1yc453h" dir="auto"><span style="font-size: x-large;">Desidero
solamente ricordare a tutti i fedeli ortodossi che orgogliosamente
continuano ad osservare il calendario giuliano e non si sono piegati
alle lusinghe del papaismo, seguendo il suo calendario riformato, ovvero
il calendario gregoriano, che il 28 di questo mese, martedi, ha inizio
il Digiuno di Natale.</span></span><p></p>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-41457175954742695312023-10-26T16:51:00.001+02:002023-10-26T16:51:44.153+02:00<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp1fidhNBHcdkze8YG7-F42i6uenko6BD_aB8wcc8KmnVXKyldXcwTgzFhC6y_lClWGPWKYxTuoE1j-GCEKfERqnBGH_s5I3OZ4_bYp049UzQoSWMW_O5vaMwarF4KIAs7vQpPtqmPYXkR6-fI6_OI4o4hw-yoUmiECsDN0Sk9FdkyQkPwrnPfDc4kolib/s500/Bandiera%20Patriarcato.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="499" height="244" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp1fidhNBHcdkze8YG7-F42i6uenko6BD_aB8wcc8KmnVXKyldXcwTgzFhC6y_lClWGPWKYxTuoE1j-GCEKfERqnBGH_s5I3OZ4_bYp049UzQoSWMW_O5vaMwarF4KIAs7vQpPtqmPYXkR6-fI6_OI4o4hw-yoUmiECsDN0Sk9FdkyQkPwrnPfDc4kolib/w243-h244/Bandiera%20Patriarcato.jpg" width="243" /></a></div><p><span style="font-size: large;">DESIDERO RICORDARE A TUTTE LE FEDELI ED A TUTTI I FEDELI ORTODOSSI DELLA PARROCCHIA "SAN GIOVANNI DI KRONSTADT", DEL PATRIARCATO DI MOSCA, UNICA CHIESA CANONICA DELLA NOSTRA GIURISDIZIONE ECLESIASTICA RICONOSCIUTA DAL SANTO SINODO DELLA CHIESA RUSSA IN PROVINCIA DI COSENZA, CHE IL GIORNO 1° NOVEMBRE SI TERRA' LA FESTA PATRONALE IN ONORE DI SAN GIOVANNI. LA DIVINA LITURGIA SARA' CELLEBRATA CON INIZIO ALLE ORE 9,30 circa. DOPO LA LITURGIA SI TERRA', IN ONORE DEL NOSTRO PATRONO, LA PROCESSIONE CON L'ICONA DEL SANTO. </span></p><p><span style="font-size: large;">NON SI ACCETTARANNO SCUSE PER NON ESSERE PRESENTI ALLA LITURGIA. IL NOSTRO SANTO PATRONO, NEL GIORNO DELLA SUA SOLENNITA', DESIDERA ESSERE ONORATO CON LA PRESENZA FISICA DEI SUOI FEDELI. </span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK_74tHD-2nbW-hOC9VrYfgnOodemi8wbFibANy0canG4N_oly0Xj2PyJ_u39skpRetRU2c28m2uGHWTF1sZ83yr34IwMwC6Na7hOZIzR2EWX8GB6waw_hzRQy2AjKqkjkDo8ixNmcnNrGvuIrSv3HaD-eUXefwlLyZ1vQUFDy3r3yqpHLW2N1QFgheLR6/s960/patrono.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="728" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK_74tHD-2nbW-hOC9VrYfgnOodemi8wbFibANy0canG4N_oly0Xj2PyJ_u39skpRetRU2c28m2uGHWTF1sZ83yr34IwMwC6Na7hOZIzR2EWX8GB6waw_hzRQy2AjKqkjkDo8ixNmcnNrGvuIrSv3HaD-eUXefwlLyZ1vQUFDy3r3yqpHLW2N1QFgheLR6/s320/patrono.jpg" width="243" /></a></span></div><span style="font-size: large;"><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgY9BOwhrt43V2O-giOxtpBdjX3WUBxgcPAOUBbcvdgEbAec1MWWffOu1ViF4qKj44cuSHVHjgZcJXBt6W_NGJmOIm9QT4dBhCmPzyUpGfEJK3Xn8PK6mfbRrfF7yRMEPVZCJLcRmnh_PKhe0BsW-VgaflfEYWdzn84DybavaJg8WyAoREe4jRKkHL5A3xd/s882/XB12.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="882" height="261" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgY9BOwhrt43V2O-giOxtpBdjX3WUBxgcPAOUBbcvdgEbAec1MWWffOu1ViF4qKj44cuSHVHjgZcJXBt6W_NGJmOIm9QT4dBhCmPzyUpGfEJK3Xn8PK6mfbRrfF7yRMEPVZCJLcRmnh_PKhe0BsW-VgaflfEYWdzn84DybavaJg8WyAoREe4jRKkHL5A3xd/s320/XB12.jpg" width="320" /></a></div><br /></span><p></p><p style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> <br /></span></p><p></p><p><span style="font-size: large;"> </span><br /></p>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-43631051365438487302023-10-24T17:13:00.001+02:002023-10-24T17:13:14.801+02:00Nessun problema, il Signore Iddio saprà come ricompensare questi personaggi, attendiamo fiduciosi....... (Chiesa ortodossa di Torino)<p>
<b><span style="color: red;">La proibizione della Chiesa ortodossa ucraina: suicidio su scala nazionale</span></b> <br />
</p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
di Jaroslav Nivkin</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://spzh.news/en/zashhita-very/76562-prohibition-of-the-uoc-suicide-on-a-national-scale"><i>Unione dei giornalisti ortodossi</i></a>, 20 ottobre 2023</p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;"> </p><p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="http://www.ortodossiatorino.net/Images/2023/suicidio_nazionale_Ucraina.jpg" style="height: 343px; width: 600px;" /></p>
<p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><i>Putin accoglie con favore la decisione della Rada, ne è contento. Foto: Unione dei giornalisti ortodossi</i></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>La Rada ha bandito senza alcuna
ragione la denominazione più grande del paese, con milioni di credenti.
Vediamo perché questo è un suicidio per un paese in guerra.</b></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il giorno 19 ottobre 2023 è già diventato
parte della storia dell'Ucraina. Oggi la Verkhovna Rada ha votato a
favore del disegno di legge 8371 che, di fatto, implica la messa al
bando della Chiesa ortodossa ucraina, la più grande denominazione del
paese, con almeno 5 milioni di aderenti ucraini.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Come è successo:</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">L'atmosfera nella Rada somigliava più a
quella di un pub che a quella del parlamento di uno stato europeo. I
parlamentari che hanno cercato di sostenere che il divieto della Chiesa
contraddice la Costituzione sono stati fischiati e messi a tacere.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Nel contempo, i sostenitori del divieto si sono espressi liberamente, anche se hanno presentato evidenti falsità.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il deputato Oleksandr Alyksiychuk,
deputato del gruppo "Servitore del popolo": "Di quali altri fatti
abbiamo bisogno per vietare finalmente l'attività degli agenti dell'FSB
in Ucraina?"</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il deputato Ihor Huz: "L'ultimo avamposto di Mosca qui è la Chiesa russa. Tutti in questa sala lo sanno".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il deputato Ivan Krulko: "Questa legge
mira a eliminare finalmente l'Ucraina dalla feccia pro-Mosca dell'FSB,
che qui fa di tutto per la vittoria di Mosca".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Anche un deputato greco-cattolico ha parlato liberamente, citando il metropolita uniate Sheptitskij.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il deputato Pavel Bakunets: "Andrij
Sheptitskij, il grande architetto del popolo ucraino, disse 100 anni fa:
'Se non esiste una religione ucraina, libera dall'influenza dei nemici,
allora gli affari statali non possono svilupparsi con successo'."</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Un totale di 267 deputati ha votato a
favore del divieto della Chiesa ortodossa ucraina, mentre solo 15 sono
stati contrari. Avrebbe potuto essere diverso oggi? Difficilmente. Non
molto tempo fa, il leader del gruppo "C14" e altri radicali hanno
minacciato pubblicamente di uccidere i deputati che non avessero votato
contro la Chiesa ortodossa ucraina. Il capo del comitato per la politica
dell'informazione della Rada ha invitato a stilare elenchi pubblici di
tali deputati. Essenzialmente, sono stati dichiarati nemici del popolo.
Chi vorrebbe essere un nemico del popolo in un paese in guerra?</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Anche prima del voto i colleghi hanno minacciato apertamente i parlamentari della Rada.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il deputato Ihor Huz: "Decine di milioni
di ucraini guarderanno i nomi che voteranno tra pochi minuti. Quelli di
voi che non premono questo pulsante possono considerarsi sostenitori di
Mosca!"</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">La deputata Solomiya Bobrovska: "Vergognatevi (quelli che non votano per il divieto della Chiesa ortodossa ucraina, <i>ndc</i>). I vostri nomi saranno conosciuti da tutti gli ucraini nelle strade delle città, dei villaggi, ecc."</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Da quasi un anno va avanti una frenetica
propaganda contro la Chiesa ortodossa ucraina, a partire dai passi verso
l'indipendenza spirituale dichiarati da Zelenskij, che hanno portato a
perquisizioni di massa da parte della SBU nelle chiese e nei monasteri
della Chiesa ortodossa ucraina. Una campagna senza precedenti per
diffamare la Chiesa si è svolta nei media, dove sono state ripetutamente
ventilate bugie secondo cui la Chiesa ortodossa ucraina è una struttura
nemica controllata da Mosca, composta solo da traditori, collaboratori e
agenti dell’FSB.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Un tipico esempio di tale propaganda è il
film "Una Chiesa senza Cristo" del deputato Mykola Kniazhytsky del
partito "Solidarietà Europea", che ha presentato alla Rada il disegno di
legge per la proibizione della Chiesa ortodossa ucraina. Il suo video è
stato diffuso solo un paio di giorni prima del voto.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">La prima tattica è chiamare la Chiesa
ortodossa ucraina "russa" e "controllata da Mosca". Tuttavia, non si
troveranno questi nomi in nessun documento religioso o statale ucraino. È
una falsità.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">La seconda tattica è mentire agli
ucraini, sostenendo che la Chiesa ortodossa ucraina è composta da russi e
da nemici che hanno occupato il territorio ucraino.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il deputato Mykola Kniazhitsky: "Vi
racconterò una storia molto interessante sull'organizzazione pubblica
più ricca dell'Ucraina. Partecipa alla guerra contro il nostro Stato.
Solo a Kiev possiede 1520 ettari di terreno. Cos'è questa
organizzazione? Si chiama Chiesa ortodossa russa. Opera non solo a Kiev
ma in tutta l'Ucraina."</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">La terza tattica è mentire dicendo che i chierici della Chiesa ortodossa ucraina hanno commesso innumerevoli crimini.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il deputato Mykola Kniazhytsky: "L'elenco
dei crimini commessi dai preti di Mosca, che la SBU ha iniziato a
documentare nel dicembre 2022, ha scioccato il paese. La portata dei
loro crimini ha scioccato l'Ucraina".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">La cosa è scioccante, ma nel senso
opposto. La Chiesa ortodossa ucraina conta 12.500 sacerdoti, 4.550
monaci e oltre un centinaio di vescovi, per un totale di oltre 17.100
persone. Per questo numero, la SBU ha avviato 68 casi e solo 19 persone
hanno ricevuto condanne. Per metterlo in prospettiva, uno su mille
vescovi, sacerdoti o monaci della Chiesa ortodossa ucraina è stato
dichiarato colpevole. E questa cifra è davvero scioccante, ma proprio al
contrario. La SBU ha condotto oltre 1.300 perquisizioni all'interno
della Chiesa ortodossa ucraina. Sotto il nuovo capo Maljuk, le forze di
sicurezza hanno chiaramente scavato in profondità per trovare qualsiasi
traccia di sporco sulla Chiesa ortodossa ucraina. E la SBU dispone di
ampie risorse per questo. Qual'è il risultato? Quasi niente.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Un anno fa, nel luglio 2022, Zelenskij
annunciò che erano stati avviati oltre 650 procedimenti penali relativi
ad accuse di tradimento e collaborazione dello Stato contro pubblici
ministeri, investigatori e altri funzionari delle forze dell’ordine.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Dopo aver perso la Crimea, il 98% di
tutti i dipendenti della SBU si è trasformato in traditori, ovvero oltre
1.300 persone. Queste cifre sono davvero scioccanti. Perché Kniazhytsky
non avvia una legislazione per vietare la SBU? Rispetto a questi
numeri, 68 casi e 19 condanne su 17.100 rappresentanti della Chiesa
ortodossa ucraina sono una goccia nell'oceano.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il deputato Evhen Shevchenko: "Abbiamo
più traditori nella SBU e nella polizia che nella Chiesa ortodossa
ucraina. Quindi ora accanto alla Chiesa dovremmo bandire la SBU e la
polizia?"</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">A proposito, Kniazhytsky è un uniate,
come lo sono molti altri deputati della Rada. Nel 2019 costoro hanno
sostenuto ardentemente Poroshenko. Ma ora si accontentano di Zelenskij.
Inoltre, alcuni altri non sono meno contenti di Zelenskij.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il deputato Artem Dmytruk: "Chi trae
vantaggio da questo divieto? In primo luogo, questo divieto avvantaggia
Putin, che dirà: 'Vi avevo detto che stanno perseguitando i cristiani
ortodossi in Ucraina, ed eccomi qui a proteggerli.' Con questo divieto,
stiamo solo giocando con le sue morbose ambizioni. Capisco i vantaggi di
votare per questo disegno di legge per il precedente presidente che ha
perso le elezioni. Capisco i vantaggi per la "Chiesa ortodossa
dell'Ucraina". Ma non capisco quale sia lo scopo utile di questo disegno
di legge per il nostro paese."</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Invece di unirsi e consolidarsi, il
governo, gratuitamente, sta approvando una legge che causerà una
colossale esplosione interna, non solo in Ucraina.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il deputato Artem Dmytruk: "Molti
credenti della nostra Chiesa stanno combattendo in prima linea. Come lo
percepiranno? la Chiesa ortodossa ucraina non è un nemico; è composta da
6 milioni di cittadini ucraini che, in questo terribile periodo di
guerra, difendono il nostro Paese sul fronte in prima linea e lavorano
sul fronte interno. In tempo di guerra dovremmo unirci, ma purtroppo
vediamo che molti lavorano contro l'Ucraina".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">In realtà, 267 persone stanno commettendo
azioni sovversive contro lo Stato ucraino, contro un paese che oggi si
trova ad affrontare gravi sfide. Milioni di credenti non accetteranno
mai che la loro fede venga loro portata via ingiustamente e
sfacciatamente. Questi milioni non scompariranno; diventeranno
un'opposizione interna. A sua volta, mettere al bando la Chiesa potrebbe
diventare un vergognoso atto di suicidio di Stato.</span></p><p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
</p><p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;"><br /></p>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-57105619136930799652023-10-16T15:54:00.006+02:002023-10-16T15:56:01.491+02:00http://www.ortodossiatorino.net<p><span style="font-size: large;"> <b><span style="color: red;">Nessuno tranne la Chiesa ortodossa ucraina vuole la pace religiosa in Ucraina</span></b></span> <br />
</p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
di Ivan Brovko</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://spzh.news/en/news/76440-priest-no-one-but-the-uoc-wants-religious-peace-in-ukraine"><i>Unione dei giornalisti ortodossi</i></a>, 13 ottobre 2023</p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;"> </p><p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="http://www.ortodossiatorino.net/Images/2023/Sidor_pace_religiosa.jpg" style="height: 343px; width: 600px;" /></p>
<p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><i>l'arciprete Dimitrij Sidor. Foto: screenshot dalla pagina Facebook della cattedrale della santa Croce a Uzhgorod</i></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>L'arciprete Dimitrij Sidor ha
affermato che nessuno, tranne la Chiesa ortodossa ucraina, suggerisce
una convivenza religiosa pacifica in Ucraina.</b></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il rettore della cattedrale della santa
Croce a Uzhgorod, l'arciprete Dimitrij Sidor, ha affermato che nessuno
in Ucraina suggerisce la pace religiosa tranne i credenti della Chiesa
ortodossa ucraina. Lo ha detto in un sermone in occasione della festa di
san Michele, pubblicato sulla pagina Facebook della cattedrale.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Secondo lui, la Chiesa ortodossa ucraina
chiede agli ucraini di restare uniti, mentre tutti gli altri chiedono
una guerra di religione.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">"Ognuno chiede il proprio: inventare una
nuova religione, chiedere di bandire la nostra Chiesa, invocare una
guerra di religione. Come bandire 5-6 milioni di persone? Come bandire
chiese dove ci sono 12.000 preti, 5.000 monaci, 17.000 chierici e
milioni di credenti? Al contrario, noi diciamo che in questo momento
difficile si scopre chi è più santo, e restiamo uniti", ha detto il
sacerdote.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il rettore della cattedrale ha anche
esortato i fedeli della Chiesa ortodossa ucraina a unirsi e a non cedere
alle calunnie che oggi sono attribuite alla Chiesa.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">"Siamo ufficialmente perseguitati,
picchiati, ci sono attribuite cose terribili che non faremmo neppure nei
nostri sogni. Ma i calunniatori hanno così tanto potere che oggi non
possiamo punirli rivolgendoci a un tribunale. Cerchiamo di eludere le
calunnie, cerchiamo di evitarle, di perdonarle, di sopportarle", dice.
"Dio dice: 'Voi cristiani siete una luce per questo mondo. Non
sorprendetevi. I vostri persecutori o sono analfabeti o non si rendono
conto di quello che fanno infrangendo le leggi. Ma voi siete la luce e
dovete far risplendere la vostra luce davanti alle persone con buone
azioni, buona fede e pazienza".</span></p>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-72766940619625437692023-10-02T13:51:00.000+02:002023-10-02T13:51:03.170+02:00http://www.ortodossiatorino.net<p>
<b><span style="color: red;">Perché i sacerdoti della Chiesa ortodossa russa sono stati espulsi dalla Bulgaria?</span></b> <br />
</p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
di Konstantin Shemljuk</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://spzh.news/en/zashhita-very/76183-why-were-the-roc-priests-actually-expelled-from-bulgaria"><i>Unione dei giornalisti ortodossi</i></a>, 28 settembre 2023</p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;"> </p><p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="http://www.ortodossiatorino.net/Images/2023/Zmeev_ragioni_espulsione.jpg" style="height: 343px; width: 600px;" /></p>
<p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><i>le autorità bulgare non hanno spiegato
il motivo per cui hanno espulso dal paese i sacerdoti della Chiesa
ortodossa russa. Foto: Unione dei giornalisti ortodossi</i></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>Le autorità bulgare hanno espulso dal
paese il rettore della chiesa ortodossa russa di Sofia, accusandolo di
spionaggio. Padre Vassian è una spia o ci sono altri motivi per la sua
espulsione?</b></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">La situazione relativa alla chiesa di san
Nicola in Bulgaria e l'espulsione dei sacerdoti della Chiesa ortodossa
russa dal Paese potrebbero non solo mettere a dura prova i rapporti tra
la Chiesa ortodossa russa e il Patriarcato bulgaro, ma potrebbero anche
influenzare la cosiddetta "questione ucraina", in particolare il
riconoscimento della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" da parte della
Chiesa bulgara. Analizziamo perché noi crediamo che sia così.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>Spionaggio o promozione della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"?</b></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il 12 settembre le autorità della
Macedonia del Nord hanno vietato l'ingresso nel loro paese
all'archimandrita Vassian (Zmeev), capo del metochio della Chiesa
ortodossa russa in Bulgaria. Questa decisione è stata presa in seguito
alle informazioni ricevute dalle autorità competenti, che suggerivano
azioni da parte dei russi che violavano la Convenzione di Vienna sulle
relazioni diplomatiche.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Pochi giorni dopo, il 21 settembre 2023,
le autorità bulgare hanno deciso di espellere l'archimandrita Vassian e
altri due rappresentanti della Chiesa ortodossa russa, definendoli una
"minaccia alla sicurezza nazionale della Bulgaria".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il Ministero degli Affari Esteri russo ha
definito questo incidente un "atto scandaloso e ostile da parte delle
autorità bulgare" e ha affermato che l'obiettivo della Bulgaria era
quello di "rompere le relazioni tra le Chiese ortodosse russa e
bulgara".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">In risposta, il primo ministro bulgaro
Nikolai Denkov ha spiegato l'incidente affermando che la decisione di
espellere i sacerdoti della Chiesa ortodossa russa dalla Bulgaria si
basava su un rapporto riservato. Allora, qual è la "colpa"
dell'archimandrita Vassian?</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Risulta che sul sito web della chiesa di
san Nicola sono stati pubblicati estratti del libro di Olga Reshetnikova
sulla storia della chiesa russa a Sofia. A prima vista, questo potrebbe
non sembrare problematico. Tuttavia, Olga Reshetnikova è la moglie del
generale russo in pensione Leonid Reshetnikov, che è stato per un
periodo a capo dell'Istituto per gli studi strategici sotto
l'amministrazione del presidente russo. Il generale Reshetnikov ha
guadagnato notorietà in Bulgaria quando nel 2016 ha predetto con
precisione il nome del futuro presidente della Bulgaria – Radev – in
un'intervista allo "Slavi's Show".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Nel 2019, il rapporto politico
dell'Unione Europea ha collegato Reshetnikov alla figura
dell'opposizione bulgara Nikolaj Malinov, leader del movimento nazionale
"russofili", che sostiene il miglioramento delle relazioni tra Mosca e
Sofia. Malinov è stato accusato di spionaggio e a Reshetnikov è stato
vietato l'ingresso in Bulgaria. Ora, un destino simile è toccato
all'archimandrita Vassian per aver pubblicato i capitoli del libro di
Olga Reshetnikova sul suo sito web. Tuttavia, è improbabile che la
semplice pubblicazione su un sito web giustifichi l’espulsione da un
paese. Chiaramente ci sono ragioni più profonde per l'espulsione di
Zmeev. Cosa potrebbero essere?</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">A nostro avviso, ciò potrebbe essere
legato agli sforzi volti al riconoscimento della "Chiesa ortodossa
dell'Ucraina" da parte delle Chiese ortodosse bulgara e macedone.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>Il mancato riconoscimento della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" come argomento di persecuzione</b></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il capo della Chiesa ortodossa macedone,
l'arcivescovo Stefan, ha ripetutamente affermato che dopo aver ricevuto
l'autocefalia dalla Chiesa ortodossa serba, anche i macedoni hanno
bisogno di un Tomos del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli.
Tuttavia, il Patriarcato ecumenico non si è affrettato a concedere
questo ambito documento, forse lasciando intendere che esso debba essere
"guadagnato". Un modo per ottenere potenzialmente il riconoscimento
potrebbe essere attraverso il riconoscimento della "Chiesa ortodossa
dell'Ucraina".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Nell'aprile 2023 la Chiesa macedone ha annunciato il suo rifiuto di concelebrare con la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" .</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Fu in questo periodo che le pubblicazioni
sulla stampa ecclesiastica e quasi ecclesiastica macedone iniziarono a
suggerire che questa decisione fosse stata presa dal Sinodo di Skopje
con il coinvolgimento dell'archimandrita Vassian (Zmeev), il capo del
metochio della Chiesa ortodossa russa a Sofia, in Bulgaria.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Zmeev era stato nominato capo del
metochion nel 2018 a seguito di uno scandalo diplomatico-ecclesiastico
che aveva coinvolto il presidente della Bulgaria, Radev, e il patriarca
Kirill della Chiesa ortodossa russa. Radev ha affermato che la Bulgaria è
stata liberata dal dominio ottomano non solo dalle forze russe ma anche
dai rappresentanti di molte altre nazioni.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il patriarca Kirill ha corretto il
presidente bulgaro, sottolineando che proprio la Russia è stata la
liberatrice della Bulgaria, e non la Polonia, la Lituania o altri paesi.
Ha dichiarato il sostegno alla verità storica e ha rifiutato qualsiasi
tentativo di distorcerla o metterla a tacere per ragioni politiche o
pragmatiche. Queste dichiarazioni hanno suscitato indignazione negli
ambienti politici bulgari, che vedevano la Chiesa ortodossa russa come
un avversario ideologico.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Fino a oggi non ci sono prove concrete
del coinvolgimento dell'archimandrita Vassian nello spionaggio. Tutte le
accuse si basano su supposizioni e "coincidenze".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Per esempio, i media macedoni hanno
riferito che nel maggio 2023, appena due giorni dopo che l’arcivescovo
Stefan aveva inviato una lettera al capo del Patriarcato ecumenico
richiedendo un Tomos per la Chiesa macedone, l'archimandrita Vassian
(Zmeev) è arrivato a Skopje senza preavviso per un incontro. I
giornalisti hanno ricordato che Zmeev non solo ha supervisionato la
visita del metropolita Antonij a Sofia nel 2022, subito dopo l'inizio
della guerra in Ucraina, ma ha anche organizzato la visita di
quest'ultimo a Skopje, a seguito della quale la Chiesa macedone ha
annunciato il suo rifiuto di concelebrare con la "Chiesa ortodossa
dell'Ucraina".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Come prova della "influenza" di Zmeev su
alcune decisioni sinodali macedoni, hanno citato la sua concelebrazione
con due vescovi influenti nel paese: il metropolita Grigorij di Kumanovo
e Osogovo e il metropolita Petar di Prespa e Pelagonia.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Forse vi chiederete cosa c'è di insolito
nella concelebrazione tra sacerdoti e vescovi di diverse Chiese
ortodosse. Tuttavia, in Macedonia, la situazione sembra essere vista
diversamente.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Si scopre che il metropolita Grigorij di
Kumanovo e Osogovo è considerato un "agente d'influenza della Chiesa
ortodossa russa" perché è stato visto mentre assisteva a una funzione a
Jasenovac, in Croazia, dove era in "compagnia di rappresentanti dello
Stato e della Chiesa russa".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">È interessante notare che prima di ciò il
presidente della Macedonia del Nord, Stevo Pendarovski, aveva
menzionato di aver ricevuto un avvertimento da parte della leadership
della NATO sui vescovi macedoni che "giocavano un ruolo" nelle relazioni
tra Russia e Macedonia.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Oltre a questi vescovi, i media macedoni
hanno riferito che "due o tre personalità della Chiesa ortodossa russa,
con sede nei Balcani", hanno influenzato in modo significativo le
relazioni tra le Chiese. Sebbene l'identità di queste "figure" rimanga
poco chiara, un nome è noto con certezza: l'archimandrita Vassian
(Zmeev).</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Naturalmente non è appropriato accusare
qualcuno di spionaggio sulla base della sua conoscenza con Reshetnikov,
tanto meno per aver ospitato l'ambasciatrice russa in Bulgaria, Eleonora
Mitrofanova, nella chiesa di san Nicola. Tuttavia, esercitare
"influenza" sui vescovi in Macedonia e Bulgaria riguardo al
riconoscimento non canonico della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"
potrebbe essere considerata un'accusa grave nel contesto odierno.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>La Bulgaria riconosce la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"?</b></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">La "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" è
vista come una creazione del Dipartimento di Stato americano, ed è
naturale che il riconoscimento di questa struttura rientri nella sfera
degli interessi geopolitici americani. Abbiamo più volte scritto della
pressione esercitata dai rappresentanti dei servizi segreti statunitensi
sui vescovi di altre Chiese autocefale riguardo al riconoscimento della
"Chiesa ortodossa dell'Ucraina". Pertanto, la situazione di Zmeev è
solo un'altra prova in questo senso.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">D'altro canto, già oggi il mancato
riconoscimento della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" costituisce motivo
sufficiente per avviare un’azione legale o una persecuzione contro un
individuo. Esempi di ciò includono i vescovi ucraini che vengono
perseguiti per aver rifiutato di chiamare bianco il nero. Quindi, la
storia di Zmeev non è sorprendente.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Ciò che è interessante, tuttavia, è quanto lontano si spingerà.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">La situazione tra la Chiesa ortodossa
bulgara e quella russa continua ad aggravarsi. Dopo l'espulsione dei
sacerdoti della Chiesa ortodossa russa da Sofia, l'ambasciata russa ha
annunciato la chiusura della chiesa di san Nicola. Tuttavia, subito
dopo, il patriarca bulgaro Neofit ha nominato personalmente dei preti
bulgari in questa chiesa, affermando sostanzialmente di essere il
proprietario della chiesa.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">A conferma di questa posizione, il
metropolita Naum di Rusenski del Patriarcato bulgaro ha dichiarato che
la chiesa di san Nicola a Sofia è di proprietà della Chiesa ortodossa
bulgara. A prova di ciò, il metropolita Naum ha menzionato che la chiesa
fu costruita con la benedizione del patriarca di Bulgaria nel 1914 (il
che non è una prova molto forte). Ha anche scritto che "negli ultimi
anni i preti bulgari sono stati allontanati dalla chiesa di san Nicola
senza giustificati motivi", cosa che egli trova assurda.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Naturalmente la Chiesa ortodossa russa
non chiuderà un occhio di fronte alla nomina dei sacerdoti e alla
"acquisizione" della chiesa di san Nicola. Ciò è dovuto principalmente
al fatto che tali azioni da parte del Patriarcato bulgaro indicano
chiaramente "ostilità" nei confronti della Chiesa russa. Ricordiamo che
qualcosa di simile è accaduto a Mosca quando la Chiesa ortodossa russa
ha effettivamente preso il controllo della chiesa di san Nicola a
Kulishki dal Patriarcato di Alessandria, che ha riconosciuto la "Chiesa
ortodossa dell'Ucraina".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Ed è una coincidenza che lo stesso giorno
in cui il Patriarca Neofit ha nominato i sacerdoti nella parrocchia
della Chiesa ortodossa russa a Sofia, lo ha visitato una delegazione
ufficiale del Patriarcato di Alessandria?</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Sorprendentemente, oltre al metropolita
Emmanuel di Ptolemaidos, che guidava la delegazione, facevano parte
della delegazione l'archimandrita Vartholomaios, l'abate del monastero
athonita di Nuovo Esphigmenou e l'archimandrita Apostolos. Entrambi i
monaci athoniti sono ardenti sostenitori del patriarca Bartolomeo e
sostenitori delle sue idee, in primo luogo il riconoscimento della
"Chiesa ortodossa dell'Ucraina".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Presumiamo che lo scopo della visita
della delegazione del Patriarcato di Alessandria sia proprio quello di
convincere il patriarca Neofit della necessità di riconoscere la "Chiesa
ortodossa dell'Ucraina", come gli è già stato suggerito dal metropolita
Emmanuel di Calcedonia del Patriarcato di Costantinopoli.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Tutto quanto sopra indica che il
Patriarcato ecumenico (Costantinopoli) continua a muoversi in modo
persistente e sistematico verso il suo obiettivo di costringere le
Chiese autocefale a riconoscere la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Ci riuscirà?</span></p>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-37716218107699279472023-09-26T16:47:00.000+02:002023-09-26T16:47:07.376+02:00http://www.ortodossiatorino.net/<p><span style="font-size: large;"> Uno spaventoso precedente: i chierici della rappresentanza russa a Sofia deportati dal paese</span></p><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="GridIceOrtodosso"><tbody><tr><td colspan="2">
</td>
</tr>
<tr>
<td colspan="3"> </td>
<td colspan="2"><span style="font-size: xx-small;">Pubblicato : Padre Ambrogio</span></td><td colspan="2"><span style="font-size: xx-small;"> </span></td><td colspan="2"><span style="font-size: xx-small;"> </span></td><td colspan="2"><span style="font-size: xx-small;"> </span></td><td colspan="2"><span style="font-size: xx-small;"> </span></td><td colspan="2"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></td><td colspan="2"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></td><td colspan="2"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></td><td colspan="2">
<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 95%;">
<tbody><tr>
<td class="text">
<p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" height="293" src="http://www.ortodossiatorino.net/Images/2023/Vassian_Zmeev_Sofia.jpg" style="height: 400px; width: 600px;" width="440" /></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
Il 21 settembre 2023, il capo della rappresentanza della Chiesa ortodossa russa in Bulgaria, l'archimandrita Vassian (Zmeev, <i>nella foto</i>),
il segretario della rappresentanza, l'arciprete Evgenij Pavelchuk, e
l'arciprete Aleksij (gli ultimi due di nazionalità bielorussa) sono
stati sommariamente convocati al servizio d'immigrazione, dove è stato
detto loro che rappresentavano una minaccia per la sicurezza nazionale
bulgara e che dovevano lasciare il paese il giorno stesso (si noti che
"il giorno stesso" sarebbe quello della Natività della Madre di Dio, in
cui la comunità ortodossa russa di san Nicola il Taumaturgo a Sofia si
radunava per la celebrazione della festa); quindi sono stati caricati su
un furgone della polizia e portati alle loro case e in chiesa per
raccogliere le loro cose prima di essere scaricati al confine con la
Serbia, con una interdizione al rientro in Bulgaria per cinque anni.</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
Pochi giorni prima, anche la Macedonia del Nord aveva vietato
l'ingresso a padre Vassian, che l'anno scorso era stato nominato
rappresentante della Chiesa russa presso la nuova Chiesa ortodossa
macedone autocefala.</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
I servizi segreti bulgari hanno giustificato la loro azione
(inqualificabile perfino nei confronti di persone sospette di legami con
la criminalità organizzata) con un'impagabile supercazzola: "ci sono
informazioni sulle azioni di queste persone legate all'attuazione di
vari elementi della strategia ibrida della Federazione Russa per
influenzare intenzionalmente i processi socio-politici nella Repubblica
di Bulgaria a favore degli interessi geopolitici russi".</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
Potete notare, dal modo in cui è formulata la supercazzola, che
QUALSIASI gesto di influenza geopolitica (anche un'affermazione in
pubblico della fratellanza dei popoli russo e bulgaro) potrebbe essere
considerato come "atto di strategia ibrida" passibile di deportazione:
questo crea un terrificante precedente legale in molti paesi dell'Unione
Europea, anche se si spera che negli altri paesi non si voglia prendere
<a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Bay_Ganyo">Baj Ganjo</a> come modello delle relazioni diplomatiche internazionali.</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
Il primo ministro bulgaro Nikolaj Denkov sembra essersi accorto che
qualcuno l'ha fatta fuori del vaso, e ha scaricato la patata bollente
dell'espulsione su un rapporto riservato dell'agenzia statale per la
sicurezza nazionale, che lui avrebbe solo esaminato, dichiarando di non
essere direttamente coinvolto nel prendere questa decisione. Ancora una
volta, il nostro plauso ai bulgari per il fantastico umorismo delle loro
autorità: "che volete da me, io non conto nulla, sono solo il primo
ministro del paese..."</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
Il fatto che la Chiesa ortodossa bulgara non sostenga le azioni del proprio governo è ben espresso dalle <a href="https://spzh.news/en/news/76087-bulgarian-church-reacts-to-expulsion-of-russian-priests-from-sofia">parole di rammarico</a>
del metropolita Daniil di Vidin, che sottolinea l'impermanenza delle
istituzioni politiche di fronte alla Chiesa come incarnazione di Cristo.</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
Sulla pagina Facebook dell'Ambasciata russa in Bulgaria si legge che la
chiesa della rappresentanza russa a Sofia in questo momento cesserà le
sue attività e che il suo futuro sarà deciso dalla Chiesa ortodossa
russa. Il fatto è particolarmente doloroso per i fedeli bulgari che sono
abituati a recarsi in pellegrinaggio alla chiesa di san Nicola per
venerare le reliquie del santo arcivescovo Serafim (Sobolev).</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
L'ambasciatrice della Russia a Sofia, Eleonora Mitrofanova, ha
osservato: "A Mosca nessuno intraprenderà azioni speculari contro la
Chiesa ortodossa bulgara. Perché non siamo barbari".</p>
</td>
</tr>
</tbody></table>
</td></tr></tbody></table>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-3845978860329036122023-09-10T00:32:00.001+02:002023-09-10T00:32:17.303+02:00Dal sito del confratello Padre Ambrogio di Torino<p style="text-align: center;"><span style="font-family: trebuchet;"><span style="font-size: large;"> <b><span style="color: red;">ll gioco dei troni della Chiesa: Bartolomeo ingiudicabile e smemorato</span></b></span></span> <br />
</p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
di Jaroslav Nivkin</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://spzh.news/en/zashhita-very/75796-games-of-church-thrones-bartholomew-unjudgeable-and-forgetful"><i>Unione dei giornalisti ortodossi</i></a>, 3 settembre 2023</p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;"> </p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;"> </p><p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="http://www.ortodossiatorino.net/Images/2023/ingiudicabile_e_smemorato.jpg" style="height: 343px; width: 600px;" /></p>
<p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><i>il patriarca Bartolomeo è fiducioso di non poter essere giudicato dalle altre Chiese. Foto: Unione dei giornalisti ortodossi</i></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>Il patriarca Bartolomeo ha rilasciato
una nuova serie di dichiarazioni scandalose che richiedono commenti.
Analizziamo le sue tesi principali.</b></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il 1 settembre 2023, durante la
celebrazione dell'Indizione (capodanno ecclesiastico) secondo il nuovo
stile, il patriarca Bartolomeo ha pronunciato un veemente discorso alla
presenza di Sergij Dumenko. Ha dichiarato la non sottomissione del Fanar
alle altre Chiese, ha affermato che non ci sarebbe stato alcun Concilio
pan-ortodosso riguardo all'Ucraina, ha criticato la Chiesa ortodossa
russa per un'interruzione "inaccettabile e inspiegabile" della comunione
eucaristica e ha rivelato il numero di soldati ucraini che sarebbero
morti in guerra.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>Noi facciamo ciò che riteniamo giusto e non spetta a voi, servi, giudicarci</b></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">"Noi, da parte nostra, facciamo ciò che
riteniamo giusto. Diverse Chiese sorelle ci sfidano e invitano il
Patriarcato ecumenico a convocare ancora una volta una Conferenza
panortodossa o un Sinodo dei primati ortodossi per affrontare la
questione ecclesiastica ucraina e il nostro Patriarcato respinge queste
proposte perché non è disposto a sottoporre a giudizio delle altre
Chiese un atto canonico (il Tomos della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina",
<i>ndc</i>)…. Non convocheremo un Sinodo panortodosso né un Sinodo dei
primati perché non desideriamo sottoporre le decisioni e le iniziative
del Patriarcato ecumenico al giudizio di una nuova ecclesiologia", ha
affermato il patriarca Bartolomeo.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Ha ribadito ancora una volta che il Fanar
ha fatto tutto per bene dando un Tomos a ucraini non ordinati e non
convocherà alcun Concilio pan-ortodosso sulla questione ucraina. E se
Bartolomeo non ha detto nulla di nuovo sul Concilio stesso, la tesi
sulla "non giurisdizione" del Fanar verso le altre Chiese suona
abbastanza nuova. Ha detto che esclude di sottoporre le decisioni del
Fanar "al giudizio di una nuova ecclesiologia", riferendosi alla
"teologia della guerra" della Chiesa russa. E in effetti ci sono motivi
per criticare la Chiesa ortodossa russa, ma qui va menzionato quanto
segue.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">1. Il sostegno della Chiesa russa alla
guerra non giustifica l'illegalità "ucraina" del capo del Fanar, che nel
2018 ha "nominato" come vescovi e metropoliti uomini non ordinati,
nonostante questi uomini stiano conducendo una "guerra" "contro la
Chiesa ortodossa ucraina canonica.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">2. La necessità di convocare un Concilio
pan-ortodosso è stata discussa non solo nella Chiesa ortodossa russa, ma
anche dai primati e dai gerarchi di molte altre Chiese locali che non
sostengono una "teologia della guerra" e, di conseguenza, non hanno
alcuna relazione con una "nuova ecclesiologia".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">3 Per accusare qualcuno di un peccato
bisogna esserne completamente liberi. Basti ricordare la lettera del
capo del Fanar al presidente turco Erdogan a sostegno dell'invasione
militare della Siria nel 2018: "Preghiamo con tutto il cuore Dio
Onnipotente affinché l'operazione Olive Branch fornisca l'opportunità di
stabilire la pace in Siria... Auguriamo il successo personalmente e
alle forze armate turche, ed esprimiamo la nostra speranza che
l'operazione Olive Branch porti la pace nella regione e diventi una
speranza per un futuro sicuro per la popolazione."</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Migliaia di curdi sono stati uccisi e
centinaia di migliaia di civili hanno perso le loro case a seguito di
questa operazione militare. Sì, quella in Ucraina è su scala più ampia.
Ma il problema è che il cittadino turco Bartolomeo sostiene
l'aggressione della Turchia così come il patriarca Kirill approva quella
della Russia.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Pertanto, lo stesso capo del Fanar non è
affatto estraneo a quella stessa "nuova ecclesiologia" di cui accusa
così ferventemente la Chiesa ortodossa russa. Pertanto, se mettiamo da
parte il tono moralizzante inappropriato di Bartolomeo, vediamo solo
un'altra manifestazione di papalismo fanariota: "Non spetta a voi,
servi, giudicare il padrone".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>L'interruzione della comunione eucaristica è consentita solo a noi, abitanti del cielo</b></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">"La rottura della comunione eucaristica
tra la Chiesa russa e il Patriarcato ecumenico è inaccettabile e
inspiegabile. Non possiamo usare la Divina Eucaristia come strumento per
fare pressioni a vicenda e costringere le altre Chiese ad aderire a
questa nuova ecclesiologia", ha affermato il Patriarca Bartolomeo .</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Ricordiamo che la decisione di rompere la
comunione eucaristica con il Fanar da parte della Chiesa ortodossa
russa e della Chiesa ortodossa ucraina è stata presa in risposta alle
azioni del Fanar in Ucraina, che alla fine hanno portato a repressioni e
vere e proprie persecuzioni dell'episcopato, del clero e dei credenti
della Chiesa ortodossa ucraina.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Ma ancora una volta, per accusare qualcuno di azioni illecite, bisogna essere un esempio di liberà da quelle azioni stesse.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Ricordiamo brevemente un paio di esempi
di tali azioni da parte della Chiesa di Costantinopoli durante il
mandato del Patriarca Bartolomeo.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il capo del Fanar convoca un Concilio
"ellenico" con la partecipazione delle Chiese di Alessandria, Grecia e
Cipro, dedicato alla condanna del patriarca Diodoro di Gerusalemme. Il
motivo formale della convocazione del Concilio era la decisione della
Chiesa di Gerusalemme di istituire parrocchie in Australia, una diaspora
che il Fanar considerava propria. Una delle decisioni di questo
Concilio è stata la rottura della comunione eucaristica con il patriarca
della Chiesa di Gerusalemme.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Una storia simile si è verificata con la
Chiesa greca nel 2004, quando il Fanar ha rotto la comunione eucaristica
con l'arcivescovo Christodoulos a causa di disaccordi sulla nomina e
l'approvazione dei vescovi nei cosiddetti "territori nuovi", che hanno
una doppia subordinazione a Costantinopoli e alla Chiesa greca. A causa
delle pressioni di Bartolomeo i greci furono costretti a fare delle
concessioni.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Pertanto, le parole odierne del capo del
Fanar "Non possiamo usare la Divina Eucaristia come strumento per
esercitarci pressione a vicenda" appaiono, per usare un eufemismo,
ciniche. Dopotutto, il patriarca Bartolomeo si è impegnato precisamente
in tali pressioni. È stato lui di fatto a introdurre questa pratica come
"arma" contro le altre Chiese.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>Piccole manipolazioni "ucraine".</b></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">"La concessione dell'autocefalia alla
Chiesa ucraina con i suoi 44 milioni di fedeli rientra nel quadro dei
diritti e delle responsabilità ministeriali del Patriarcato ecumenico...
Il fratello metropolita di Kiev e di tutta l'Ucraina è colui che soffre
(a causa della guerra, <i>ndc</i>). Vede il suo gregge decimato, città e
villaggi distrutti, chiese, scuole e ospedali rasi al suolo... ", ha
affermato il patriarca Bartolomeo.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Ufficialmente, attualmente ci sono circa
29 milioni di residenti in Ucraina. Tra loro non ci sono molti credenti
ortodossi, e certamente non molti sotto Dumenko. La "Chiesa ortodossa
dell'Ucraina", escludendo le chiese sequestrate alla Chiesa ortodossa
ucraina, conta circa 6.500 parrocchie, con una frequentazione molto
bassa. Se la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" conta 60-80.000
parrocchiani effettivi in tutto il paese, si tratta di una stima molto
ottimistica. La Chiesa ortodossa ucraina, secondo le stime del governo,
conta circa 6 milioni di credenti, e sono questi credenti che hanno
sofferto di più a causa della guerra.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">I dati ufficiali indicano che circa 240
chiese della Chiesa ortodossa ucraina sono state parzialmente o
completamente distrutte, mentre per la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"
il numero è di 36.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Da dove prende queste manipolazioni il
Patriarca Bartolomeo? La risposta è semplice: nella sua "visione del
mondo", la Chiesa ortodossa ucraina non esiste affatto. A suo avviso
tutte le chiese e i credenti appartengono alla struttura di Dumenko.
Bartolomeo ritiene quindi di aver fatto tutto per bene in Ucraina, e che
non sia necessario alcun cambiamento. Ha addirittura deciso di
sfruttare a suo vantaggio le sofferenze degli ucraini causate
dall’invasione russa.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Disinformazione sulle perdite militari dell'Ucraina</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">"In questa guerra sono morti circa
100.000 soldati ucraini e innumerevoli civili. Ripeto, questa è una
tragedia. Ciò certamente si ripercuote anche sui rapporti delle
corrispondenti Chiese sorelle ortodosse", ha affermato il capo del Fanar
.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Proprio di recente, il segretario del
Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina, Danilov, ha
definito "disinformazione" la cifra di 70.000 vittime ucraine riportata
dai media occidentali. In questo contesto, le parole del patriarca
Bartolomeo appaiono ancora più fuorvianti. Non è chiaro da dove abbia
preso questa cifra, ma è evidente che, dal suo punto di vista, si tratta
di un nuovo tentativo di usare la guerra in Ucraina come arma nella sua
lotta contro la Chiesa ortodossa russa. Da qui l'affermazione che gli
ucraini morti in guerra "hanno un impatto sui rapporti delle
corrispondenti Chiese sorelle ortodosse".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>Conclusioni</b></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Nel 2018, il Fanar, concedendo
l'autocefalia a dei non ordinati, ha sostanzialmente dato il via libera
alle repressioni contro la Chiesa ortodossa canonica ucraina. Non tutti
nel mondo ortodosso hanno osato condannare apertamente questa mossa, ma
l'autorità morale del patriarca Bartolomeo ne ha sofferto molto. Era
evidente a tutti che il Fanar si stava comportando come un aggressore
illegale.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Ma nel 2022 la Russia ha invaso
l’Ucraina. Sono stati distrutti sobborghi a Kiev, Zhitomir, Chernigov,
Sumy, Kharkov, Zaporozh'e e così via. Ci sono morti e sofferenze di
civili in Ucraina. In questa situazione, la Chiesa ortodossa russa ha
preso una posizione ben nota.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Questa posizione della Chiesa russa è
divenuta un dono inestimabile per il Fanar. In questo contesto, tutte le
trasgressioni canoniche del Patriarca Bartolomeo sembrano
improvvisamente svanire e diventare in qualche modo "non così gravi" né
spaventose.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">E ora il Fanar parla di una "nuova
ecclesiologia" per cui "non ha alcun desiderio" di sottoporre le proprie
decisioni al giudizio di altre Chiese locali.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Tutto questo è una manifestazione di papalismo? Indubbiamente.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">E ora ci troviamo in una situazione in
cui, da un lato, il comandamento "non uccidere" viene ignorato e,
dall'altro, un nuovo "papa" commette illegalità e confida nella sua
immunità dall'autorità delle altre Chiese. Da un lato, morti e
sofferenze sono giustificate da alcuni obiettivi geopolitici
"metafisici" e compiti statali; e d'altra parte, un dittatore
ecclesiastico giustifica le sue azioni con il fatto che anche gli altri
peccano.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">E gli ucraini ortodossi sono diventati
ostaggi di questi "giochi dei troni". Da un lato, è una situazione molto
difficile. D'altra parte, per qualche ragione, Dio ha inviato tali
prove ai fedeli della Chiesa ortodossa ucraina. Vediamo già che queste
prove portano i loro frutti: guerre e persecuzioni stanno trasformando
il Vangelo nel nostro manuale, e Cristo è vicino a noi oggi come non
mai.</span></p>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-8727934704578810702023-08-28T18:11:00.004+02:002023-08-28T18:11:32.483+02:00http://www.eleousa.net<p> </p><div class="testo_evento">08/08/2023</div><div class="titolo_evento"><span style="font-family: verdana;"><b><span style="font-size: large;">Russia - Sospesi trattati con Paesi ostili</span></b></span></div>
<br /><br />
Mosca, 8 agosto 2023 - La Russia sospenderà alcuni punti degli accordi
fiscali con Paesi ostili, sul portale delle informazioni legali è stato
pubblicato il decreto firmato dal presidente Vladimir Putin.
<br />«Sulla base della necessità di adottare misure urgenti in relazione
alla commissione di azioni ostili da parte di un certo numero di Stati
stranieri contro la Federazione Russa, i suoi cittadini e le persone
giuridiche, decido: <...> sospendere le seguenti disposizioni dei
trattati internazionali», - dice il testo.
<br />
<br />Pertanto, l'attuazione delle principali norme degli accordi bilaterali relative alla tassazione è bloccata:
<br />
<br />• beni mobili e immobili;
<br />• dividendi;
<br />• percentuale;
<br />• proventi da servizi e diritti d'autore;
<br />• commissioni;
<br />• reddito da lavoro dipendente;
<br />• tassazione del capitale.
<br />
<br />Inoltre, il decreto presidenziale fa riferimento ad articoli sugli
incentivi fiscali, nonché a norme non discriminatorie, che consentono di
non pagare tasse più gravose.
<br />
<br />Restano ferme le norme dei trattati relative all'eliminazione delle
doppie imposizioni. Pertanto, i contribuenti registrati nei paesi
aderenti agli accordi potranno compensare in Russia gli importi pagati
all'estero.
<br />
<br />Il documento sospende i punti principali degli accordi fiscali con
38 Paesi: Usa, Polonia, Corea del Sud, Bulgaria, Svezia, Lussemburgo,
Romania, Gran Bretagna, Ungheria, Irlanda, Slovacchia, Albania, Belgio,
Slovenia, Croazia , Canada, Montenegro, Svizzera, Repubblica Ceca,
Danimarca, Norvegia, Italia, Finlandia, Germania, Francia, Macedonia,
Cipro, Spagna, Lituania, Islanda, Austria, Portogallo, Grecia, Nuova
Zelanda, Australia, Singapore, Malta e Giappone.
<br />
<br />Il Ministero degli Esteri è stato incaricato di inviare opportune
comunicazioni a questi Paesi e il governo deve presentare alla Duma un
disegno di legge sulla sospensione degli accordi.
<br />
<br />(Fonte: RIA Novosti)
Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-46302852557187857772023-08-28T18:08:00.005+02:002023-08-28T18:08:33.962+02:00http://www.ortodossiatorino.net<p style="text-align: center;"> <span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
<b><span style="color: red;">Non ha vergogna? La Chiesa serba
condanna la risposta egocentrica del patriarca Theodoros alla sofferenza
degli ortodossi ucraini</span></b></span></span> <br />
</p><p style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://orthochristian.com/155694.html"><i>Orthochristian.com</i></a>, 25 agosto 202</p><p style="margin-bottom: 0cm;"> </p><p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="http://www.ortodossiatorino.net/Images/2023/Theodoros_Porfirije.jpg" style="height: 244px; width: 600px;" /></p>
<p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><i>il patriarca Theodoros (a sinistra), il patriarca Porfirije (a destra)</i></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Alla fine del mese scorso, sua Santità il
patriarca Porfirije, primate della Chiesa ortodossa serba, si è rivolto
ai suoi colleghi primati ortodossi e ad altri leader religiosi e
mondiali, invitandoli a fare tutto ciò che è in loro potere per ottene
il rilascio dell'abate della Lavra delle Grotte di Kiev, a quel tempo
detenuto in un centro di custodia cautelare a Kiev.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Per fortuna, l'abate, sua Eminenza il
metropolita Pavel di Vyshgorod, è stato rilasciato dal centro di
detenzione, anche se lo Stato continua un procedimento persecutorio
contro di lui, che rimane agli arresti domiciliari.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il patriarca Theodoros di Alessandria ha
risposto rapidamente al patriarca Porfirije. Tuttavia, il primate
alessandrino, che un tempo era un difensore degli ortodossi ucraini
canonici ma ora è in comunione con gli scismatici, ha scelto di
concentrarsi sui problemi interni alla propria Chiesa piuttosto che
sulle sofferenze dei fedeli ortodossi ucraini.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il patriarca Theodoros "osserva con
dolore" che il patriarca Porfirije è venuto in difesa del metropolita
Pavel ma non alla difesa del Patriarcato di Alessandria contro
l'Esarcato africano della Chiesa russa.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">La Chiesa ortodossa serba ha pubblicato oggi un saggio in cui esamina la posizione del primate alessandrino.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">"È difficile credere che un primate
ortodosso di rango così elevato come il patriarca di Alessandria possa
abbassarsi a [tale] livello", scrive l'autore.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il saggio recita integralmente :</span></p>
<p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>E io?</b></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il patriarca di Alessandria Theodoros ha
risposto con una lettera all'appello in cui sua Santità il patriarca
Porfirije intercede per il metropolita ucraino Pavel di Vyshgorod e
Chernobyl, che è ingiustamente imprigionato mentre i fedeli in Ucraina
sono perseguitati e i loro diritti umani quotidianamente violati. Questo
gesto nobile, profondamente cristiano e davvero umano, di sua Santità
Porfirije, di appellarsi alla coscienza dei leader religiosi mondiali a
nome di coloro che sono perseguitati a causa della loro fede cristiana e
dell'appartenenza all'unica Chiesa ortodossa canonica in Ucraina
risuona in ogni cuore fedele. Ma non sembra tanto risuonare in quello
del oatriarca di Alessandria.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">È semplicemente sorprendente che il
Patriarca di Alessandria abbia sfruttato un'occasione simile, un appello
alla sofferenza del popolo fedele dell'Ucraina, solo per attirare
l'attenzione su di sé e lamentarsi della presunta invasione della sua
giurisdizione da parte dei russi. Egli paragona la sofferenza dei fedeli
in Ucraina alla presunta sofferenza del suo gregge, alcuni dei quali,
tra parentesi, si sono trasferiti alla giurisdizione russa in modo del
tutto volontario e di propria iniziativa. Il patriarca di Alessandria è
stato il primo a violare la giurisdizione territoriale della Chiesa
russa riconoscendo un'organizzazione ecclesiale illegittima per la
Chiesa legittima in Ucraina. Per questo motivo alcuni membri del suo
gregge hanno ritenuto questo atto non canonico, hanno dissentito e hanno
chiesto invece di essere accettati nella Chiesa russa.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">È difficile credere che un primate
ortodosso di così alto rango come il patriarca di Alessandria possa
abbassarsi al livello di un tentativo a buon mercato di coinvolgere la
santa Chiesa ortodossa serba in una disputa che egli ha personalmente
con la Chiesa ortodossa russa. Una disputa causata, bisogna aggiungere,
soltanto dalle sue stesse azioni. E inoltre, tentare tutto questo su una
questione così incontrovertibile come l'intercessione del patriarca
serbo per un fratello vescovo che è imprigionato in violazione di tutte
le norme civili.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">Non si può fare a meno di chiedersi se
l'Ortodossia istituzionale sia davvero compromessa a tal punto da poter
tollerare un egoismo di questa portata unito a una completa assenza di
qualsiasi senso di giustizia, dove espressioni come quelle del patriarca
di Alessandria possono essere messe per iscritto e diffuse in tutto il
mondo. Non ha nemmeno una traccia di vergogna? Come si possono
paragonare il saccheggio e l'incendio delle chiese, le percosse e il
terrore sui chierici e sui fedeli, la privazione dei diritti civili e
umani e perfino della cittadinanza, le deportazioni, le incursioni, gli
imprigionamenti e cose simili, al passaggio volontario di un certo
numero di sacerdoti a un'altra giurisdizione?</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">Se il patriarca di Alessandria volesse
parlare della sofferenza del suo gregge, potrebbe forse citare esempi di
come egli stesso abbia proibito al "suo gregge" l'accesso all'unico
pozzo di acqua potabile come punizione per essersi trasferito in
un'altra giurisdizione. O forse come alcuni abbiano rubato gli antimensi
russi solo per scattare foto e deriderli, o come i suoi vescovi abbiano
reagito in vari modi contro il clero dissenziente e contro molte simili
violazioni dei loro diritti e persino della fondamentale dignità umana.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">Ma no, il patriarca di Alessandria ha
invece scelto di richiamare pubblicamente e quasi condannare sua Santità
il patriarca serbo per il suo appello a rispettare i diritti umani di
un fratello in Cristo ingiustamente condannato, di altri sacerdoti e
fedeli, del corpo sofferente di Cristo in Ucraina. Il patriarca di
Alessandria ha utilizzato questa solenne occasione nel modo più
vergognoso e sconveniente per dire semplicemente: "e io?".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">Vedran Gagić</span></p>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-35086203191121415082023-08-16T16:24:00.006+02:002023-08-16T16:24:51.565+02:00http://www.ortodossiatorino.net<p>
<b><span style="color: red;">Procedimento penale aperto contro il metropolita Luka di Zaporozh'e</span></b> <br />
</p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://orthochristian.com/155393.html"><i>Orthochristian.com</i></a>, 11 agosto 2023</p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;"> </p><p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="http://www.ortodossiatorino.net/Images/2023/Luka_procedimento_penale.jpg" style="height: 359px; width: 600px;" /></p>
<p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><i>foto: screenshot di Telegram</i></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il focoso e schietto metropolita di
Zaporozh'e è l'ultimo obiettivo della persecuzione statale contro la
Chiesa ortodossa ucraina canonica.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Sua Eminenza il metropolita Luka di
Zaporozh'e è stato convocato ieri per un interrogatorio, dopo il quale
ha rivelato che contro di lui è stato aperto un procedimento penale.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">La notizia arriva pochi giorni dopo che i
tribunali hanno condannato sua Eminenza il metropolita Ionafan di
Tulchin a cinque anni di carcere con la confisca dei suoi beni.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Sulla base di un esame linguistico dei
suoi post su Telegram, lo stato lo accusa di incitamento all'inimicizia
religiosa, che è la stessa accusa che muove contro qualsiasi vescovo o
chierico nel mirino. Sono in corso anche casi simili contro sua Eminenza
il metropolita Pavel di Vyshgorod, l'abate della Lavra delle Grotte di
Kiev, e sua Eminenza il metropolita Feodosij di Cherkassy.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">"Mi hanno mostrato i risultati di un
esperto di filologia", spiega il metropolita Luka in un video pubblicato
dopo l'interrogatorio. "Forse questa persona capisce la filologia, ma
non capisce assolutamente la teologia, i canoni della Chiesa,
l'ecclesiologia, la vita della Chiesa".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">"Per esempio, mi stanno accusando di
usare la frase 'bestemmia contro lo Spirito Santo'," ha detto sua
Eminenza, riferendosi a Mt 12:31-32.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il metropolita Luka spiega che gli è
stato chiesto anche del suo atteggiamento nei confronti del tomos
concesso alla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" scismatica dal Patriarcato
di Costantinopoli e personalmente nei confronti del "metropolita"
Epifanij Dumenko.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">il metropolita della Chiesa ortodossa
ucraina ha spiegato che solo quattro delle 16 Chiese ortodosse locali
hanno riconosciuto la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" e Dumenko, il che
dimostra che egli stesso è dalla parte della pienezza della Chiesa.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Quando gli è stato chiesto dello scopo del suo canale Telegram, il metropolita Luka ha spiegato:</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il canale è stato creato con un solo
scopo: proteggere la mia Chiesa madre, trasmettendo a ciascuno di voi la
parola della verità, affinché il peccato che causa la morte eterna
dell'anima non tocchi il vostro cuore. Questo è il mio dovere. Sono
obbligato a farlo come pastore della Chiesa. Proprio a questo sono
chiamato dall'apostolo Paolo, da tutta la pienezza della Chiesa, dai
santi della Chiesa. Sono obbligato a farlo. È mio dovere.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Ha anche sottolineato che dice verità ortodosse, ma senza parole offensive o odiose:</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">Io non insulto nessuno. Mostratemi almeno
una parola ingiuriosa - a differenza di quelle parole che volano contro
di me, contro la mia Chiesa madre... Io condanno il peccato, ma non
condanno l'uomo. L'uomo, qualunque esso sia, è immagine di Dio, ma
questa immagine può essere oscurata dal peccato. E devo parlarne, non ho
il diritto di tacere. Cristo chiama tutti all'amore, e io chiamo
all'amore, non all'odio. Chiamo tutti a una cosa, miei cari, alla
salvezza delle nostre preziose anime immortali.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">In conclusione, il metropolita invita il suo gregge a rimanere fedele alla Chiesa.</span></p>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-31864820927298038232023-08-05T14:38:00.005+02:002023-08-05T14:38:47.295+02:00http://www.ortodossiatorino.net<p>
<b><span style="color: red;">La Chiesa russa piange per ogni chiesa distrutta nel Donbass e in Ucraina</span></b> <br />
</p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://gorthodox.com/en/news-item/russkaya-cerkov-skorbit-o-kazhdom-razrushennom-hrame-v-donbasse-i-na-ukraine"><i>Global Orthodox</i></a>, 2 agosto 2023</p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;"> </p><p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="http://www.ortodossiatorino.net/Images/2023/Kirill_chiese_distrutte.jpg" style="height: 315px; width: 600px;" /></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">La Chiesa ortodossa russa piange per ogni
chiesa distrutta e vandalizzata nel territorio del Donbass e
dell'Ucraina, ha detto il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus'
in una lettera di risposta al vicario della diocesi di Odessa,
l'arcivescovo Viktor di Arziza, che ha scritto una lettera aperta al
primate della Chiesa ortodossa russa in relazione alla distruzione della
cattedrale della Trasfigurazione a Odessa.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il 23 luglio, l'arcivescovo ha scritto un
appello aperto al patriarca Kirill e ai membri del Santo Sinodo della
Chiesa ortodossa russa in relazione alla distruzione della Cattedrale
della Trasfigurazione di Odessa a seguito di un attacco missilistico.
L'arcivescovo ha scritto, in particolare, che ogni razzo della
Federazione Russa in arrivo sul territorio dell'Ucraina è percepito dai
suoi residenti come una "benedizione ai propri figli" del primate della
Chiesa ortodossa russa.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">"Il tono aspro ed estremamente audace da
lei scelto per esprimere i suoi sentimenti, lo posso solo spiegare con
lo stato di forte shock emotivo in cui si trova a causa della tragedia
avvenuta. La notizia della distruzione della cattedrale della
Trasfigurazione di Odessa ha ha causato grande dolore e profonda
tristezza nel mio cuore", ha detto il patriarca in una lettera
pubblicata sul sito web della Chiesa ortodossa russa.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il patriarca ha ricordato all'arcivescovo
che nel 2010 ha consacrato personalmente la cattedrale della
Trasfigurazione con il grande rito. "Pertanto, non ci sono parole ora
per descrivere l'amarezza che ho provato quando ho saputo del danno
arrecato alla chiesa. Capisco quanto la vista della distruzione della
cattedrale della Trasfigurazione abbia ferito la sua anima. Condivido
pienamente il dolore di tutti i residenti ortodossi della città, così
come la loro gioia per il fatto che l'oggetto sacro principale della
chiesa – l'icona della Madre di Dio Kasperskaja – miracolosamente non ha
sofferto danni ed è stato ritrovato intatto", ha scritto il patriarca.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il patriarca Kirill ha osservato che le
accuse e i rimproveri mossi contro di lui personalmente e contro i
vescovi della Chiesa ortodossa russa sembrano "per usare un eufemismo,
infondati e ingiusti". "Un approccio selettivo ai fatti in tali
situazioni è del tutto inappropriato. La distruzione delle chiese, la
morte e la sofferenza dei civili sono iniziate nove anni fa nel
Donbass... L'intero pleroma della Chiesa russa piange per ogni luogo
santo distrutto o vandalizzato", ha sottolineato il patriarca Kirill.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Ha osservato che in tutti questi anni la
Chiesa ortodossa russa ha fatto tutto il possibile per aiutare i
bisognosi e le persone colpite, indipendentemente dalla loro fede,
nazionalità e convinzioni politiche. "Comprendo bene le difficoltà degli
arcipastori e del clero della Chiesa canonica ucraina, che ora vivono
in condizioni tali in cui una normale congratulazione o cordoglio
diventa motivo per avviare un procedimento penale. Per questo motivo,
non posso dirle molto in questa lettera", ha concluso il patriarca.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">In precedenza, il Ministero della Difesa
della Federazione Russa ha smentito le informazioni del regime di Kiev
sui danni nella cattedrale della Trasfigurazione a Odessa a seguito
dell'uso di armi ad alta precisione nella notte di luglio 23, Secondo il
ministero, la più probabile causa della distruzione del tempio è stata
la caduta di un missile antiaereo ucraino a seguito di azioni da
analfabeti degli operatori di quei sistemi di difesa aerea che le forze
armate ucraine hanno intenzionalmente sistemato in aree residenziali.</span></p>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-10997913258425996252023-07-28T13:47:00.005+02:002023-07-28T13:47:54.262+02:00Dal sito del confratello P. Ambrogio di Torino<p style="text-align: center;">
<b><span style="color: red; font-size: x-large;">Il raddoppio di Elpidophoros</span></b> <br />
</p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
di George Michalopulos</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://www.monomakhos.com/how-not-to-win-friends-and-influence-people-2/"><i>Monomakhos</i></a>, 26 luglio 202</p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;"> <span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span> <br /></p><p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="http://www.ortodossiatorino.net/Images/2023/episcopato_albanese.jpg" style="height: 300px; width: 600px;" /><span> <span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span></span></p><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> <br /></span><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Secondo <i>Orthodox Times</i>, la Chiesa ortodossa d'Albania non è molto contenta dell'ordinazione sacerdotale di padre Theophan Koja avvenuta ieri al Fanar.</span></b></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Per chi non lo sapesse, Koja è stato
consacrato vescovo di Philomelion, l'eparchia di etnia albanese del
Patriarcato ecumenico. Ha due parrocchie. (L'esarcato albanese dell'OCA,
d'altra parte, ha undici parrocchie).</span></b></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Ecco il conciso comunicato del Santo Sinodo su questa recente consacrazione:</span></b></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<b><span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Questa è una ricompensa senza precedenti per chi mina l'unità della Chiesa ortodossa autocefala d'Albania.</span></b></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<b><span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">questa è una conferma senza precedenti della sua inidoneità a pascere un gregge ortodosso.</span></b></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<b><span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Theofan Koja, nel momento critico della
sua ordinazione episcopale, presieduta dall'arcivescovo Elpidophoros
d'America al Fanar il 25 luglio 2023, ha recitato il Credo aggiungendo
il 'filioque'.</span></b></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">In linguaggio diplomatico ortodosso, sono tre ammonimenti per errori.</span></b></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Non occorre essere diplomatici per
supporre che queste preoccupazioni siano state espresse in anticipo al
Patriarcato ecumenico. Certo che lo sono state. Preoccupazioni che –
vista la prepotenza che ci si aspetta dalla Chiesa di Costantinopoli –
purtroppo sono state ignorate dal patriarca Bartolomeo e dal suo esarca
in America, Elpidophoros.</span></b></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">C'è, però, un'altra questione più critica
che riguarda il nuovo vescovo. Come si può vedere dalla dichiarazione
sopra, Koja ha recitato il Credo con la famigerata clausola del <i>Filioque</i>.
Inutile dire che questo è un fallimento per quanto riguarda
l'Ortodossia (anche molte eparchie uniate di Roma hanno eliminato quella
clausola). Oserei dire che il protocollo appropriato a quel punto
sarebbe stato quello di fermare immediatamente la procedura della
consacrazione.</span></b></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Indipendentemente da ciò, la consacrazione è continuata.</span></b></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Questo ovviamente porta a una domanda
pertinente: il Fanar vede tali dottrine come sottigliezze teologiche?
Quale altra osservazione si può trarre dall'apparente indifferenza che
era evidente alla consacrazione di Koja?</span></b></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Gli albanesi non se la prendono comoda.
Come si può vedere dalla seguente dichiarazione, intendono portare la
questione a un concilio pan-ortodosso.</span></b></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Ecco cosa dicono nello specifico:</span></b></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<b><span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Il parere responsabile della Chiesa
ortodossa autocefala d'Albania è espresso nella corrispondenza
ecclesiastica ufficiale, negli annunci del segretariato principale, e
sarà sottoposto direttamente all'organo competente, il Concilio
pan-ortodosso o Sinassi, che, secondo il principio di sinodalità, è
l'unico in grado di risolvere i problemi fondamentali e assicurare
l'unità e la pace della Chiesa ortodossa nel mondo.</span></b></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Come andrà a finire tutto questo è
difficile da dire. Tuttavia, è chiaro che né la Chiesa ortodossa russa
né la Chiesa ortodossa ucraina canonica sono le uniche Chiese che hanno
preoccupazioni significative per il modo in cui il patriarca ecumenico
si è comportato sulla scena mondiale.</span></b></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Senza dubbio, ce ne sono altre.</span></b></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Detto questo, dal momento che il
patriarca Bartolomeo considera il suo ufficio come l'unico che può
convocare un Concilio pan-ortodosso, ovviamente non si sente sotto
pressione per farlo.</span></b></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: verdana; font-size: 16px;">Se tutti fossero uguali, potrebbe avere ragione. Cioè, tuttavia, se tutti fossero <em>davvero</em> uguali. Personalmente, ho l'impressione che gli eventi storici dimostreranno il contrario.</span></b></p><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> <br /></span>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-68417043981923093572023-07-01T14:49:00.000+02:002023-07-01T14:49:13.231+02:00http://www.ortodossiatorino.net/<p> </p><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="GridIceOrtodosso"><tbody><tr><td> <br /></td>
<td colspan="2">
<h1>Dichiarazione/giuramento dei serbi del Kosovo nel giorno di san Vito (Vidovdan)</h1>
</td>
</tr>
<tr>
<td colspan="3"> </td>
<td colspan="2"><span style="font-size: xx-small;">Pubblicato : Padre Ambrogio</span> / <span style="font-size: xx-small;"> Vedi >
<a href="http://www.ortodossiatorino.net/Blog.php?id=11176" id="IncludeBlogblogsPanelBlogLink6_1">Apri la notizia del blog</a>
</span>
</td>
</tr>
<tr>
<td colspan="3"> </td>
<td colspan="2">
<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 95%;">
<tbody><tr>
<td class="text">
<p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="http://www.ortodossiatorino.net/Images/2023/dichiarazione_Vidovdan2023.jpg" style="height: 337px; width: 600px;" /></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
"Noi, serbi e donne serbe del nord del Kosovo e Metohija, a Vidovdan
2023, per obbligo verso i nostri gloriosi antenati, i loro sacrifici e
le loro imprese, e per responsabilità verso i nostri figli e le
generazioni future, verso tutta la Serbia e l'intera comunità, diciamo:</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
Da più di due decenni, e soprattutto negli ultimi mesi, noi serbi del
Kosovo e della Metohija, da Štrpce a Leposavic, ci troviamo di fronte a
una violenza senza precedenti, che, sia per le motivazioni che per il
modo in cui viene condotta, non può essere definita nient'altro che
fascista. Dall'inizio dell'anno, sei nostri connazionali, tra cui due
bambini, sono stati feriti con armi da fuoco in un'esplosione di odio
etnico. Milun, Dušan, Nemanja, Dalibor, Uroš, Nenad muoiono nelle
prigioni di Priština, senza colpa, solo perché non sono d'accordo che il
nome serbo di Kosovo e Metohija scompaia silenziosamente e senza
resistenza. La terra ancestrale serba viene confiscata in modo che i
nostri carcerieri possano costruirvi le loro basi. I nostri santuari
vengono profanati per distruggere ogni traccia della nostra esistenza in
queste zone. I nostri comuni e le nostre città sono occupati con la
forza e i fucili, da quelli che, anche in base ad accordi raggiunti con
mediazioni e garanzie internazionali, qui non hanno nulla da esigere.
Chiediamo alla comunità internazionale di compiere passi decisivi per
calmare le tensioni, perché non possiamo più tollerare questa crudeltà!</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
Il nostro popolo sofferente ha posto la sua fiducia in un domani
migliore, attraverso la costituzione della Comunità dei comuni serbi,
garantita anche dalla comunità internazionale. Da dieci anni aspettiamo
il nostro diritto a una vita degna di un essere umano nel XXI secolo,
per la nostra permanenza e sopravvivenza in queste zone. È giunto il
momento che la verità venga portata alla luce e che in questo Vidovdan
sia chiaramente affermato che avremo la ZSO o altrimenti, sappiamo cosa
fare.</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
Consapevoli che ciò che accade qui, nella culla statale e spirituale
della nostra nazione, avrà inevitabilmente conseguenze per tutti i
cittadini della Serbia e per l'intera Serbia, ci impegniamo a continuare
la nostra giusta lotta per la sopravvivenza in Kosovo e Metohija con
saggezza e responsabilità, sempre lasciando un ragionevole spazio al
dialogo e al compromesso. In questa lotta legittima, contiamo sull'aiuto
e il sostegno del nostro unico paese, la Serbia, e del nostro
presidente, A. Vučić, che è sempre stato un nostro difensore.</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
Il popolo serbo, dopo due guerre mondiali, nelle quali, combattendo
dalla parte del bene e contro il male del mondo, ha compiuto sacrifici
indicibili ed è arrivato anche sull'orlo della sopravvivenza, dopo
essere stato recentemente perseguitato nei propri focolari e bombardato
al di là di ogni diritto e legge, è fermamente impegnato per la pace.
Purtroppo stiamo assistendo al fatto che la pace è messa in pericolo da
chi ha sangue serbo versato ogni giorno davanti ai nostri occhi.</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
Ecco perché stiamo dicendo da questo luogo all'intera comunità, che
vogliamo vivere in pace con i nostri vicini albanesi e costruire un
futuro comune su basi umane e democratiche, perché il futuro di nessuno è
mai stato costruito sulla sfortuna di qualcun altro.</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
Vivendo qui e senza voler fare del male a nessuno, chiediamo il diritto
alla vita e al futuro, e non permetteremo a nessuno di negarci tale
diritto. I serbi non lasceranno mai, a nessun costo, quella che è la
nostra terra per diritto umano e spirituale.</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
Alla vigilia di Vidovdan, quando tutto si vede, e quando ogni parola
data diventa un giuramento, noi serbi e donne serbe del nord del Kosovo e
Metohija diciamo che, se la crudeltà contro il nostro popolo
continuerà, saremo costretti a rispondere a tutti coloro che ci
provocano del male, a coloro che sognano la guerra invece della pace,
sappiano che noi saremo uniti nella nostra giusta lotta per restare e
sopravvivere in queste aree e difendere le nostre case e famiglie".</p>
</td>
</tr>
</tbody></table>
</td></tr></tbody></table>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-84123674176629083342023-07-01T14:47:00.001+02:002023-07-01T14:47:17.928+02:00http://www.ortodossiatorino.net<p style="text-align: justify;"> <b><span style="color: red; font-size: large;">Qualunque cosa accada, la Liturgia sarà
celebrata! – il metropolita Luka prepara il clero per la potenziale
chiusura di tutte le chiese</span></b> <br />
</p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://orthochristian.com/154518.html"><i>Orthochristian.com</i></a>, 28 giugno 2023</p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;"> </p><p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<img alt="" src="http://www.ortodossiatorino.net/Images/2023/Luka_avviso_chiusura.jpg" style="height: 600px; width: 450px;" /></p>
<p align="CENTER" lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><i>foto: hramzp.ua</i></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Il Consiglio comunale di Zaporozh'e
voterà oggi sulla possibilità di privare la Chiesa ortodossa ucraina
canonica di tutti i suoi edifici ecclesiastici in tutta la città.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Alla luce del voto imminente, sua
Eminenza il metropolita Luka di Zaporozh'e ha pubblicato ieri un
discorso al suo clero per prepararlo a questa possibilità.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Soprattutto, il metropolita chiama il suo clero e il suo gregge a rimanere fedeli al Signore e a seguirne l'esempio.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">"Vi chiedo di non soccombere alle
provocazioni e ad altre tentazioni diaboliche, ma di seguire i canoni
della nostra madre Chiesa... Vi esorto tutti a non mormorare e a non
disperare!", scrive il metropolita Luka.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Esorta inoltre i sacerdoti a considerare
come e dove potrebbero servire la Liturgia senza chiese e li invita a
proteggere tutti i loro oggetti liturgici.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">E nel suo caratteristico stile focoso,
sua Eminenza invita quei funzionari pubblici che vorrebbero chiudere le
chiese a essere onesti davanti al popolo e a rinnegare semplicemente il
proprio Battesimo e Cresima.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Leggete l'appello completo di vladyka Luka:</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">Beneamati fratelli e sorelle nel Signore!</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">Domani, 28 giugno, si terrà una sessione
ordinaria del Consiglio comunale di Zaporozh'e, in cui i deputati
dovrebbero esaminare una proposta per rescindere tutti i contratti
conclusi con la diocesi di Zaporozh'e della Chiesa ortodossa ucraina.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">Dichiarano ovunque che la società esige
l'eliminazione della nostra Chiesa, in cui la maggior parte degli
ucraini è stata battezzata, una Chiesa che aiuta tutti, anche quando le
viene apertamente impedito di farlo. Dov'è questa società che esige la
nostra chiusura e la privazione della comunione eucaristica dei nostri
parrocchiani, loro costituenti? Non assomiglia alla folla ammaestrata da
coloro che erano invidiosi di Cristo – in realtà, dai misantropi – al
cui insegnamento la folla gridava: "Crocifiggilo, crocifiggilo!"?</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">Gli stessi ideologi di questa follia,
riferendosi alla "richiesta della società", pensano solo a sedersi dopo
tutto ciò che sta accadendo e ridere dell'incomprensione di quella
stessa "società", spartire tra loro le vesti di Cristo e gettare la
sorte sulle sue vesti. (cfr Gv 19:23-24; Ps 21:19)</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">Mi rivolgo a ciascuno di voi con le
parole del Salvatore: perdonali; perché non sanno quello che fanno (Lc
23:34)! Tutti saranno responsabili per le loro decisioni terrene davanti
al trono del tremendo Giudizio di Cristo. Ricorda che "regna l'Ade, ma
non per sempre sul genere umano" (Canone del Sabato Santo, Ode VI).</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">Vi chiedo di non soccombere alle
provocazioni e ad altre tentazioni diaboliche, ma di seguire i canoni
della nostra madre Chiesa. Tutte le decisioni prese nel nostro mondo
sono solo temporanee, terrene, e di ognuna di esse dovranno rispondere i
persecutori della Chiesa davanti agli occhi del Signore. Noi siamo
responsabili della conservazione delle nostre anime. E a coloro che si
rivolgono a noi con proposte insensate per cambiare la nostra
affiliazione confessionale, proponiamo che siano completamente diretti, e
non mentano al popolo, e rinuncino apertamente ai sacramenti del
Battesimo e della Cresima che sono stati celebrati su di loro nelle
nostre chiese!</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">Figli fedeli della diocesi di Zaporozh'e,
cari al mio cuore! Conoscendo l'esperienza delle persecuzioni avvenute
nel XX secolo, disposte dal regime comunista, la cui esperienza si sta
ripetendo oggi tra i persecutori della nostra Chiesa, esorto il clero e
tutti i parrocchiani a considerare la possibilità di celebrare i servizi
divini in luoghi al di fuori delle chiese e non così dipendenti dai
mutevoli ordini dei "servi del popolo".</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">In questa situazione, esorto tutti voi a
non mormorare e a non disperare! Non date al nemico del genere umano una
ragione per trovare quella scappatoia attraverso la quale può
trascinarvi con sé! Date un'occhiata alla schiera dei nuovi martiri e
confessori di Zaporozh'e, la cui memoria celebriamo il 26 giugno.
Guardandoli, non vediamo la disperazione, solo l'altezza del loro
spirito, il potere della loro preghiera e la fiducia in Dio.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">Chiedo al clero di custodire
diligentemente i propri antimensi, il santo Crisma e gli utensili
liturgici nel caso che la parrocchia sia costretta a lasciare la sua
chiesa. Ricordate che cantiamo: "Che ogni respiro lodi il Signore".
Potete officiare non solo in una bella chiesa, ma anche in qualsiasi
luogo dove sacerdoti e parrocchiani possono offrire le loro fervide
preghiere a Dio "con un solo cuore e una sola bocca". Non è il luogo che
adorna un uomo, ma viceversa.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">"Fratelli, state insieme! Pace e bene
saranno per voi", ci chiama l'apostolo Giovanni il Teologo. Anche se
siete costretti a lasciare la vostra parrocchia per "motivi legali"
appena creati, sappiate e crediate: la Liturgia sarà celebrata! La cosa
più importante nel nostro tempo è non scoraggiarsi, ma rimanere saldi
nella nostra fede, sostenerci a vicenda e rimanere uniti in Cristo!</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">La nostra forza sta nella solidarietà e nell'unità attorno al calice di Cristo!</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">Dio è con noi! Lo è e lo sarà sempre!</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">Con amore nel Signore, invoco su di voi la benedizione di Dio,</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1cm;">
<span style="font-size: 16px;">† LUKA, METROPOLITA DI ZAPOROZH'E E MELITOPOL'</span></p>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5615865055129252907.post-7764699404851340972023-06-10T22:57:00.000+02:002023-06-10T22:57:40.032+02:00http://www.ortodossiatorino.net<p>
<b><span style="color: red;">Subito dopo l'ecumenismo è arrivata l'omosessualità</span></b> <br />
</p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span lang="it-IT">Capitolo 1 dell'opuscolo </span><span lang="it-IT"><i>Beata disobbedienza o cattiva obbedienza?</i></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
dell'arciprete Theodoros Zisis</p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://russian-faith.com/explaining-orthodoxy/blessed-disobedience-or-evil-obedience-chapter-1-n3319"><i>Russian Faith</i></a>, 8 giugno 2023</p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;"> <img alt="" id="articlesarticle_foto" src="http://www.ortodossiatorino.net/image.php/image-name.jpg?width=200&image=/Images/2023/ecumenismo_LGBT.jpg" /> </p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;"> <br /></p><p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span lang="it-IT" style="font-size: 16px;">Valutando oggettivamente la
situazione in cui si trova oggi la Chiesa, va riconosciuto che essa si è
fortemente discostata dalla Tradizione, partecipando al movimento
ecumenista eretico. </span><span lang="it-IT" style="font-size: 16px;"><b>[1]</b></span><span lang="it-IT" style="font-size: 16px;">
Il risultato di ciò sono state altre deviazioni. Quindi, nell'ambiente
ecclesiale c'è un rapido declino della morale, molti chierici
abbandonano completamente il Vangelo e lo stile di vita patristico, e
una parte considerevole dell'episcopato si circonda di lusso, spesso
superando in questo anche i laici.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><span lang="it-IT">Tutto questo,
ovviamente, è il risultato di un raffreddamento della fede. Tuttavia,
gli attuali stretti contatti della Chiesa con i cattolici, gli onori e i
ricevimenti resi al papa in Grecia </span><span lang="it-IT"><b>[2]</b></span><span lang="it-IT"> e in altri paesi ortodossi, </span><span lang="it-IT"><b>[3]</b></span><span lang="it-IT">
probabilmente danno anche a molti sacerdoti motivo per l'adozione dello
stile di vita secolarizzato del clero cattolico e giustificano il
completo edonismo, privo di ideali evangelici e patristici, nella "vita"
di alcuni dei nostri moderni pastori e arcipastori.</span></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Più di recente abbiamo scritto che il
pontefice è venuto in Grecia e che ci è rimasto. Si scopre che se n'è
andato ancora. Ma, lasciando la Grecia, ci ha lasciato tanti "papi", di
varia grandezza e dignità, seminando ovunque la pace cattolica.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Particolarmente spaventosa è la
penetrazione nel muro della chiesa del peggior peccato di Sodoma:
l'omosessualità. Tali scandali, legati ai nomi di alcuni vescovi,
lasciati negli anni senza la dovuta attenzione e considerazione, senza
alcuna guarigione spirituale, screditano i presbiteri onesti e provocano
sfiducia nella parola della Chiesa. Chi crederà ora in noi pastori
quando parleremo di modestia, povertà, disprezzo per tutte le cose
mondane e terrene, ascetismo, astinenza e verginità?</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Tuttavia, per la maggior parte i chierici
avevano già smesso di parlarne da molto tempo, perché essi stessi non
credono in tutto questo. Altri si proclamano ipocritamente virtuosi a
parole, ma le loro azioni testimoniano il contrario.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><span lang="it-IT">La terribile ira di
Dio si riversò sui sodomiti a causa della loro sodomia, un fuoco dal
cielo bruciò completamente Sodoma e Gomorra, </span><span lang="it-IT"><b>[4]</b></span><span lang="it-IT">
cancellando queste antiche città dalla faccia della terra. Parole
rabbiose contro l'omosessualità sono tuttavia contenute nella lettera
del santo apostolo Paolo ai Romani, come in altri testi sacri. Dopo aver
appreso del caso di fornicazione tra parenti stretti a Corinto, </span><span lang="it-IT"><b>[5]</b></span><span lang="it-IT">
l'apostolo esige che il lascivo sia espulso dalla comunità ecclesiale
affinché il suo esempio non diventi cattivo lievito. Come possiamo osare
giudicare il mondo, sostiene l'apostolo delle lingue, quando noi stessi
lasciamo intatto il peccato nel corpo della Chiesa? "Vi ho scritto di
non mescolarvi con chi si dice fratello, ed è impudico o avaro o
idolàtra o maldicente o ubriacone o ladro; con questi tali non dovete
neanche mangiare insieme. Spetta forse a me giudicare quelli di fuori?
Non sono quelli di dentro che voi giudicate? Quelli di fuori li
giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi!" (1 Cor 5:11-13)</span></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Poteva l'apostolo, tuttavia, come altri
discepoli di Cristo e santi Padri, immaginare che sarebbe venuto un
tempo in cui il Vangelo sarebbe stato violato e la legge di Dio non
avrebbe avuto potere? Che non solo i fornicatori non sarebbero stati
scomunicati dalla Chiesa, ma che ai sodomiti sarebbe stato permesso di
salire in cattedra, di toccare i vasi sacri con le loro mani sporche e
cattive? I santi di Dio avrebbero potuto pensare che avremmo partecipato
al Consiglio Ecumenico delle Chiese e non solo avremmo pranzato, ma
anche recitato preghiere congiunte con pseudo-cristiani, con
rappresentanti di cosiddette chiese che sono cadute così lontano dalla
verità che hanno iniziato a benedire il matrimonio tra persone dello
stesso sesso?</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Oggi nostri vescovi non osano combattere
con coraggio contro il peccato di Sodoma (che i predicatori del cupo
Rinascimento occidentale cercano di imporre all'Ortodossia), poiché essi
stessi calpestano il Vangelo, tollerando sodomiti, fornicatori e
pedofili nella comunità ecclesiale e non rimuovendoli dal corpo della
Chiesa.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Pertanto, l'acuto insegnamento della
Chiesa contro l'omosessualità rimbalza su coloro che osano pronunciarlo,
con l'aiuto di una tale contro-argomentazione: "Perché non notate la
vostra spudoratezza? Perché non vedete in mezzo a voi un vizio
vergognoso e innaturale?"</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Sfortunatamente, oggi i gerarchi
ecclesiastici preferiscono mantenere buoni rapporti con i poteri
costituiti, obbedendo ai loro piani mondani: sincretisti, globalisti,
ecumenisti, ambientalisti e socialisti (ipocriti, appunto).
Apparentemente hanno dimenticato che non c'è niente di più caro e
prezioso di Dio e della vera fede; che solo Cristo è la Luce del mondo e
che il loro ministero e la loro missione più importante è testimoniare,
predicare e rivelare questa Luce, che risplende invariabilmente
nell'unica santa Chiesa cattolica (universale) e apostolica. E tutto al
di fuori della Chiesa è la "Galilea dei pagani, un popolo che giace
nelle tenebre" (Mt 4:15-16), che dovrebbe essere portato alla luce, e
non lasciato nelle tenebre dell'empietà, dell'errore e dell'eresia.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Nessun essere umano può essere esso
stesso fonte di luce, non può emettere luce propria. Credendo con aria
di sfida di emettere luce, una persona del genere in realtà addenserà
solo l'oscurità. Anche riguardo al più grande dei nati di donna, san
Giovanni Battista, l'evangelista scrive che "non era la luce, ma [era
stato mandato] a testimoniare la Luce. Era venuto per dare
testimonianza, per testimoniare la luce, affinché tutti credessero per
mezzo di essa" (Gv 1:7–8).</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Chi non crede che la salvezza in Cristo
sia possibile solo nella Chiesa, ma crede che si possa trovare nelle
adunanze eretiche, non solo non è salvato, ma soffre anche costantemente
in se stesso l'ira castigatrice di Dio: "Chi crede in il Figlio ha la
vita eterna, ma chi non crede nel Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di
Dio dimora su di lui" (Gv 3:36).</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">La luce di Cristo, che illumina tutti e
risplende invariabilmente nella Chiesa, ha qualcosa in comune con le
tenebre dell'ecumenismo, che eguaglia ed equipara tutte le religioni e
le confessioni di fede? Preferiamo l'asceta, uguale agli angeli e il
precursore celeste, o i leader ecumenisti appartati e mondani?
Obbediremo a loro – attraverso i quali l'antico tentatore, che una volta
sussurrò a Cristo, sussurra a noi benedizioni terrene, vanità e potere?</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Non siamo più la luce del mondo, perché
non risplendiamo della purezza della nostra vita, né il sale della
terra, perché non proteggiamo il mondo dal crescente decadimento morale.
E quindi, in quanto spiritualmente inadatti, siamo disprezzati e
calpestati dalle persone: "Voi siete il sale della terra; ma se il sale
perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro
serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini". (Mt 5:13)</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><span lang="it-IT">In precedenza, la
nostra Chiesa, la nostra Ortodossia ascetica, santa e immacolata, grazie
alla vita virtuosa dei pastori ortodossi, aveva il diritto morale di
denunciare lo stile di vita prodigo del clero cattolico romano, come,
per esempio, fece san Simeone di Tessalonica il Mistagogo </span><span lang="it-IT"><b>[6]</b></span><span lang="it-IT">:
"E anche la fornicazione non è affatto punita dai loro sacerdoti, ma
tengono apertamente concubine e giovani per la dissolutezza, e allo
stesso tempo agiscono come sacerdoti ... E vivono una vita contraria al
Vangelo, perché nessuno dei piaceri e delle dissolutezze tra loro è
soggetto a censura, e non è considerato qualcosa di inammissibile per i
cristiani".</span></span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">E oggi il nostro clero, che è diventato
un focolaio di sodomiti e pervertiti, è già afflitto dal decadimento
morale. La gerarchia, tuttavia, non si preoccupa affatto di come
proteggere i giovani dalla seduzione che li svia, o di come impedire
ogni loro comunicazione con personalità perverse, specialmente nel
recinto della chiesa. Invece, impiega la giustizia ecclesiastica contro
quelli che hanno a cuore l'Ortodossia, la sua purezza; li accusa di
disobbedienza e addirittura di provocare uno scisma di quanti sono
fedeli alla Tradizione.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">Ma l'affermazione di tali fatti, che
testimoniano il sempre crescente declino della morale tra i chierici,
può effettivamente confondere e insultare i credenti, può essere una
tentazione?</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;">In effetti, le nostre osservazioni sulle
questioni di fede e di vita ecclesiale preoccupano molti, e forse li
deprimono. Ma noi solleviamo questi problemi con le migliori intenzioni,
e non per ostilità personale verso qualcuno. Onorando la dignità
episcopale e i buoni arcipreti, non abbiamo mai incitato nessuno allo
scisma. E non intendiamo farlo neanche in futuro.</span></p>
<p lang="it-IT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><b>Note</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><span lang="it-IT"><b>[1]</b></span><span lang="it-IT">
Il movimento ecumenico, o altrimenti ecumenismo (dal greco ecumene – il
mondo abitato, l'universo), è il movimento delle confessioni cristiane
verso l'unità nella fede, verso l'eliminazione della disunione tra di
esse e la mobilitazione delle forze ecclesiastiche su scala
internazionale. È sorto su iniziativa delle chiese protestanti negli
Stati Uniti e nell'Europa occidentale all'inizio del XX secolo. Gli
obiettivi dichiarati del movimento ecumenico sono il rafforzamento
dell'influenza della religione e lo sviluppo di un programma sociale
cristiano comune adatto ai credenti che vivono in paesi con sistemi
sociali diversi, nonché la cooperazione con cristiani di diverse fedi
nella sfera sociale, in vari programmi di natura umanitaria. Secondo
un'altra opinione, l'ecumenismo è una tendenza religiosa che mira a
unire attraverso compromessi, concessioni reciproche di tutti i
movimenti religiosi esistenti, prima i cristiani, e poi tutti gli altri,
in un'unica chiesa ecumenica. A causa del fatto che l'ecumenismo è
inteso in modo diverso nel mondo protestante, e molto di ciò che è
accettato dal CEC non corrisponde agli insegnamenti della Chiesa, i
rappresentanti ortodossi preferiscono parlare non di partecipazione al
movimento ecumenico, ma di dialogo teologico tra i cristiani, nella
speranza del ritorno dei perduti in seno alla Chiesa. Tuttavia, la
Conferenza di Mosca dei capi e dei rappresentanti delle Chiese ortodosse
autocefale nel 1948 diede una valutazione negativa del movimento
ecumenico nel suo insieme e lo considerò inappropriato per la
partecipazione della Chiesa ortodossa russa.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><span lang="it-IT"><b>[2]</b></span><span lang="it-IT"> La visita del pontefice romano in Grecia è avvenuta il 4 maggio 2001.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><span lang="it-IT"><b>[3]</b></span><span lang="it-IT">
Oltre alla Grecia, il defunto papa Giovanni Paolo II ha visitato anche
altri paesi ortodossi: Georgia, Bulgaria, Romania e Ucraina.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><span lang="it-IT"><b>[4]</b></span><span lang="it-IT">
Le città di Sodoma e Gomorra sono diventate un simbolo di depravazione e
immoralità, nonché di punizione divina; Sodoma è associata, in
particolare, al peccato di sodomia; tuttavia, entrambe queste città si
distinguevano per la depravazione degli abitanti e il maltrattamento
degli estranei. Secondo il libro della Genesi (Gen19: 24-28), il Signore
fece piovere zolfo e fuoco sulle città della pianura di Sodoma e
Gomorra dopo che il giusto Abramo non riuscì a trovare a Sodoma nemmeno
dieci giusti. Oltre a queste città, Adma, Seboim e, a quanto pare, Sigor
furono sterminate. La posizione esatta di queste città rimane
sconosciuta, e questo suggerisce che si trovino sul fondo della parte
meridionale del Mar Morto, l'unico mare in cui la vita è assente.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><span lang="it-IT"><b>[5]</b></span><span lang="it-IT">
Corinto è una città e porto della Grecia, sull'istmo a nord-est del
Peloponneso. Secondo la mitologia, il fondatore della città, Sisifo, per
la sua astuzia, fu successivamente punito dagli dei a far rotolare per
sempre un'enorme pietra su per la montagna, che, appena raggiunta la
cima, ricadeva ogni volta (da qui il espressione "fatica di Sisifo"). Il
santo apostolo Paolo (+ 67) predicò a Corinto, rimanendo in città per
un anno e mezzo; da qui, nei primi anni '50, inviò due delle sue lettere
a Tessalonica.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 16px;"><span lang="it-IT"><b>[6]</b></span><span lang="it-IT">
San Simeone di Tessalonica († c. 1429): Teologo bizantino e scrittore
ecclesiastico, arcivescovo di Salonicco (dopo il 1410). Guidò la difesa
della città dai conquistatori turchi (Salonicco si arrese durante il
secondo attacco solo dopo la sua morte, nel 1430). Conosciuto come
autore di numerose opere polemiche, nonché opere che rivelano in
dettaglio e interpretano simbolicamente tutti gli aspetti del culto
ortodosso e della vita ecclesiale, spiegando lo scopo e il significato
di vari riti e oggetti sacri.</span></span></p>Padre Giovanni Capparelli (Firmozioti)http://www.blogger.com/profile/15041550752175751435noreply@blogger.com0