Chiesa Ortodossa Russa
XX edizione del Congresso di Natale
Il 23 gennaio è stata inaugurata a Mosca la XX edizione dell’annuale
Congresso di Natale sul tema: “Educazione e moralità: le sfide della
Chiesa, della società e dello Stato”.
La cerimonia di apertura e la prima sessione plenaria sono state
presiedute da Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia
Kirill, che ha tenuto un discorso di apertura.
Al forum hanno partecipato Sua Beatitudine Christophor, Metropolita
delle Terre Ceche e di Slovacchia, il metropolita Juvenalij di
Krutitsky e Kolomna, il metropolita Varsonofij di Saransk e della
Mordovia, responsabile della Gestione centrale del Patriarcato di Mosca,
il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per
le relazioni esterne, il metropolita Kliment di Kaluga e Borovsk,
presidente del Consiglio Editoriale della Chiesa ortodossa russa, il
metropolita Merkurij di Rostov e Novocherkassk, presidente del
Dipartimento sinodale per l’educazione religiosa e la catechesi, diversi
altri presuli, numerosissimi chierici e laici, rappresentanti delle
autorità statali, del mondo della cultura.
Il saluto del Presidente della Russia D. Medvedev è stato letto dal
metropolita Merkurij di Rostov e Novocherkassk. Il Presidente ha scritto
tra l’altro: «Il tema del Congresso di Natale di quest’anno,
“Educazione e moralità: le sfide della Chiesa, della società e dello
Stato”, è di grande importanza per il presente e per il futuro della
Russia. Gli obiettivi di sviluppo del nostro paese richiedono una
costante attenzione alle problematiche legate all’istruzione,
all’educazione delle giovani generazioni, al rispetto dei valori morali e
degli ideali patriottici. Questa è la base per il consolidamento della
pace civile e dell’armonia etnica, ed è estremamente importante per
aumentare l’interazione tra governo, organizzazioni pubbliche e
religiose».
Un notevole intervento è stato quello del metropolita Christophor delle
Terre Ceche e della Slovacchia. Egli ha parlato dell’istruzione
religiosa in questi due paesi. L’insegnamento della religione non è
obbligatorio nelle scuole statali della Repubblica Ceca, mentre in
Slovacchia gli studenti delle scuole dell’obbligo studiano le basi della
Religione anche se possono scegliere al posto di questa disciplina
l’insegnamento della morale.
Secondo Sua Beatitudine questo deriva dal fatto che nella Repubblica
Ceca vi è una mancanza di interesse per l’argomento da parte dei
genitori, mentre in Slovacchia la maggior parte della popolazione è
cristiana, così l’insegnamento della Religione è inserito nelle scuole
pubbliche. L’insegnamento della Religione è regolato da un’apposita
legge.
Il metropolita Christopher ha anche detto che l’istruzione e
l’aggiornamento professionale degli insegnanti di Religione sono
assicurati dalla Chiesa ortodossa in stretta collaborazione con la
Facoltà Teologica Ortodossa dell’Università degli Studi di Prešov. Tutte
le spese relative alla formazione sono finanziate dallo Stato. I libri
di testo sono pubblicati dal Ministero della Pubblica Istruzione della
Repubblica Slovacca.
Alla cerimonia di inaugurazione Sua Santità ha conferito l’Ordine del
Santo Principe Daniele di Mosca (I grado) a ND Nikandrov, e ha invitato
il presidente dell’Accademia Russa per l’Istruzione a tenere la sua
relazione su “Fondamenti di cultura ortodossa” nelle scuole superiori.
Alla fine delle prolusioni sono stati premiati i vincitori del concorso
relativo all’educazione dei bambini e dei giovani, tenuto ogni anno dal
Ministero dell’Istruzione e della Scienza della Federazione Russa in
collaborazione con il Dipartimento per l’Educazione Religiosa e la
catechesi della Chiesa ortodossa russa. I premi sono stati consegnati
dal metropolita Merkurij, presidente del Dipartimento di Educazione
Religiosa e catechesi della Chiesa ortodossa russa, insieme al
presidente dell’Accademia Russa per l’Istruzione N. Nikandrov.
Nella seconda sessione plenaria, il metropolita Hilarion, presidente del
Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di
Mosca, ha tenuto una relazione su “Valori morali e futuro
dell’umanità”.
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