giovedì 29 gennaio 2015

Calendario Liturgico - Parrocchia S. Giovanni di K. - Castrovillari



             

PARROCCHIA CRISTIANA ORTODOSSA
PATRIARCATO DI MOSCA
SAN GIOVANNI DI KRONSTADT
CASTROVILLARI  (CS)


CALENDARIO LITURGICO ORTODOSSO
PASQUA   2015



Febbraio  

01   D       Domenica del Pubblicano e del Fariseo – Entrata nel Triodion  -  Tono   I
               Luca: 18,10-14       II° Tim.: 3,10-15   
  
08   D      Domenica del Figlio prodigo   -   Tono   II
               Luca 15,11-32        I Cor. : 6,12-20

09   L      Inizia la settimana dei defunti       
              (Ogni sera con inizio alle ore 18.00  Panichida in suffragio dei defunti)                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   
14  S     Sabato dei defunti (ore 16.30  Panichida in suffragio dei defunti) - Vespro
15  D     Domenica di Carnevale     -   Tono   III
              Presentazione al Tempio di N.S.G.C.
              Matteo 25,31-46      I° Cor.: 8,8- 9,2

21  S      Commemorazione dei defunti  e  Vespro (vecernie)

22  D     Domenica dei Latticini   -   Tono   IV
              Matteo 6,14-21             Romani 13,11-14,4 


Lunedì 23 febbraio inizio della Santa Quaresima

Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì
preghiera del Drande Apodipnon  (Compieta)
Venerdi
Piccolo Apodipnon (Compieta) e I Stasis dell’Inno Akathistos


28   S     Commemorazione dei defunti  e  Vespro (vecernie)

Marzo

01   D     Domenica  prima di quaresima - dell’Ortodossia   -   Tono   V
                Giovanni 1,43-51       Ebrei 11,24-26,32
Processione con le Sacre Icone

Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì
preghiera del Drande Apodipnon  (Compieta)

Venerdi
Piccolo Apodipnon (Compieta) e II Stasis dell’Inno Akathistos

07  S      Commemorazione dei defunti  e  Vespro
08  D   Domenica seconda di quaresima – San Gregorio Palamas  -  Tono  VI 
Marco 2,1-12       Ebrei 1,10 – 2,3

Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì
Preghiera del Drande Apodipnon  (Compieta)

Venerdi
Piccolo Apodipnon (Compieta) e III Stasis dell’Inno Akathistos


14   S    Commemorazione dei defunti  e  Vespro

15   D    Domenica terza di quaresima  -  Adorazione della preziosa e vivificante Croce  
             Tono VII

  Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì
Preghiera del Drande Apodipnon  (Compieta)

Venerdi
Piccolo Apodipnon (Compieta) e IV Stasis dell’Inno Akathistos

21  S    Commemorazione dei defunti  e  Vespro
22  D    Domenica quarta di quaresima  -  San Giovanni  Climaco  -  Tono VIII
             Marco  9,17-31           Ebrei  6,13-20

Lunedì, Martedì, Giovedì
Preghiera del Drande Apodipnon  (Compieta)

Mercoledì
Piccolo Apodipnon (Compieta) e dopo si recita il Grande Canone
di San Andrea di Creta

Venerdi
Piccolo Apodipnon (Compieta) ed intero Inno Akathistos


28  S   Commemorazione dei defunti e Vespro
29 D    Domenica quinta di quaresima  -  S. Maria Egiziaca   -          Tono I                                  
             Marco 10,32-45                 Ebrei 9,11-14 

Aprile

04  S   Sabato di Lazzaro – Vespro (Vecernie) delle Palme
05  D    Domenica delle Palme – Ingresso di N.S.G.C. a Gerusalemme  
           Giovanni 12,1-18            Filippesi  12,28   - 13,8


La sera, ore 18.00, ufficatura  del Nimfios  (Mattutino)

INIZIO DELLA GRANDE E SANTA SETTIMANA

(Tutte le ufficiature della Settimana Santa inizieranno alle ore 18.00)

  06   L       La sera Ufficatura del Nimfios    (Mattutino)
  07  M     La sera Ufficatura del Nimfios    (Mattutino)
  08  M     La sera Ufficatura del Nimfios    (Mattutino)
  09  G      Mattutino e 12 evangeli
10  V    Ufficio delle Grandi Ore e Epitafios Trinos 
           (Sante sofferenze del Signore) - Processione
11  S      Mattutino di Pasqua


  12  D                            PASQUA  DI  RISURREZIONE

DIVINA  LITURGIA    ORE  09.30


ХРИСТОС ВОСКРЕСЕ     ВОИСТИННУ ВОСКРЕСЕ
                                   HRISTOS A ÎNVIAT        ADEVARAT A ÎNVIAT

                                 CRISTO Ė RISORTO      VERAMENTE Ė RISORTO

                                      KRISTOS ANESTI           ALITHOS ANESTI
KRISHTI U NGJALLË     VIRTETA U NGJALLË


A TUTTI  I  FEDELI  ORTODOSSI

B U O N A   P A S Q U A

Ваша во Христе  (In Cristo)

Padre  Giovanni  Capparelli
Domenica prossima, 1 febbraio 2015, per la Chiesa Ortodossa mondiale, iniziano le 4 domeniche in preparazione della Santa e Grande Quaresima. Questa prima domenica è dedicata dalla Chiesa al ricordo "del pubblicano e del fariseo", due modi diversi di vivere la vita terrena. 
In nostro confratello di Bologna - Ravenna, Padre Seraphim, ci ricorda come affrontare queste quattro settimane:
"Vi ricordo le regole del digiuno per le prossime settimane:
- settimana dal 1 all'8 febbraio "sploshnaia" si può mangiare tutto tutti i giorni.
- settimana dal 9 al 15 febbraio digiuno il mercoledì e il venerdì
Domenica 15 febbraio: Domenica del carnevale ultimo giorno in cui si può mangiare la carne.
- settimana dal 16 al 22 febbraio "maslinitza" si può mangiare tutto tutti i giorni tranne la carne.
Domenica 22 febbraio Domenica dei latticini, ultimo giorno in cui si mangiano pesce, uova, latte e derivati.
- lunedì 23 febbraio inizio della grande quaresima".
Prossimamente la nostra Parrocchia Ortodossa "San Giovanni di Kronstadt" del Patriarcato di Mosca a Castrovillari (CS - Calabria - Italia) posterà il calendario pre e quaresimale delle Ufficiature che si effettueranno in Chiesa. 
Inoltre ricorda a tutti i Fedeli ortodossi della nostra zona che domenica 1 febbraio, del pubblicano e del fariseo, la Divina Liturgia si celebrerà a Castrovillari con inizio alle ora 9, 30 circa.
Il Signore Vi benedica e la Genitrice di Dio Vi protegga sotto il suo manto. Amìn

martedì 27 gennaio 2015

Avevo chiesto, tempo addietro, a Padre Antonij, Segretario del nostro Arcivesco Vladica Marc, un incontro a Roma, presso la nostra Chiesa Ortodossa Russa del Patriarcato di Mosca "Santa Caterina", per recarmi a ritirare un poco di Santo Miron in quanto quello che mi avevano dato dopo la mia ordinazione a Roma (30 dicembre 2007) era quasi esaurito. E non volendo e potendo rimanere senza avevo chiesto udienza a Roma. Esaminando le nostre disponibilità di tempo, abbiamo convenuto che sarei salito a Roma, essendo libero da impegni di lavoro, lunedì 26 gennaio in quando anche Lui era disponibile a ricevermi. Parto a mezzanotte con il pullman da Castrovillari e di buon mattino sono già a Roma, pronto all'incontro con P. Antonij. Alle 10.00, puntuale, mi faccio trovare presso la Chiesa di Santa Caterina e dopo i saluti fraterni ci sediamo per l'incontro. Per me è stata una grande gioia, anche perchè mai me lo avrei aspettato, quando P. Antonij con grande enfasi mi comunica la decisione del nostro Vladica Marc, di darmi questa "bellissima" onoreficienza di portare la croce pettorale. Oltre a consegnarmi il decreto (che posterò), mi ha fatto anche dono della stessa Croce. 
Il nostro colloquio prosegue per circa tre quarti d'ora, dove abbiamo discusso di tante cose e dove abbiamo anche parlato dei problemi che si incontrano nello svolgere il nostro ministero di prete.
Ho comunicato, ma questo lo posteremo in senguito tra pochi giorni, che la nostra Chiesa per dare sollievo spirituale a tanti altri fedeli ortodossi di varie giurisdizioni, aprirà una nuova Missione che metterà sotto la protezione di Sant'Arsenio di Cappadocia. Ho chiesto la benedizione dell'Arcivescovo e dopo aver ricevuto il Santo Miron e fatte le foto di rito, mi sono commiatato per ritornare nella giornata stessa in Calabria.
Ringrazio il Signore perchè si è ricordato del suo servo, ringrazio Vladica Marc per l'onoreficienza, ringrazio tutti i fedeli, che grazie alla loro presenza, mi permettono di poter continuare l'opera nell'immensa vigna del buon Dio. 





sabato 17 gennaio 2015

Ufficiature Teofania 2015

Allora, per tutti i Fedeli Ortodossi della zona del Pollino...ed oltre....ricapitoliamo quello che succederà presso la Parrocchia Ortodossa del Patriarcato di Mosca ( e ribadisco il concetto perchè qualche duro di orrecchio lo ascolti e lo comprenda).....del PATRIARCATO DI MOSCA... ( Unico Patriarcato in Calabria a seguire il vecchio calendario giuliano) sita in Castrovillari, Palazzo Gallo - Piazza Vittorio Em. II : 
Domani Divina Liturgia con inizio alle ore 10, presso la Missione "S. Nicola di Mira" a Lauropoli;
Domani sera (a Castrovillari): con inizio alle ore 16.00 celebrazione delle Grandi Ore e Vespro (Vecernie) in preparazione della Santa Teofania Ortodossa;
Lunedi 19 gennaio: Divina Liturgia della Santa Teofania del Signore e benedizione delle Acque, inizio ufficiature ore 10.00

venerdì 16 gennaio 2015

Sempre dal sito del nostro confratello P. Ambrogio di Torino.

Arciprete Andrew Phillips: Il nuovo anno
 

Ogni giorno nel mondo migliaia di persone muoiono di malattie (in Africa ogni giorno muoiono molti di più per la facilmente curabile malaria che non per Ebola); ogni giorno migliaia di corpi appena assassinati vengono bruciati negli inceneritori degli aborti del mondo occidentale (chi ha detto che i nazisti non hanno vinto?); ogni giorno centinaia di persone vengono uccise per mano di terroristi armati dall'Occidente in Siria e in Iraq, ogni giorno ottanta persone muoiono uccise da armi negli Stati Uniti; ogni giorno 24 ex militari statunitensi si suicidano perché non possono vivere in pace con la loro coscienza, dopo l'Iraq e l'Afghanistan; ogni giorno diversi ucraini muoiono per mano della giunta nazista installata dall'Occidente a Kiev. In mezzo a tutta questa morte viene l'attuale isteria ipocrita e grossolana manipolazione in Francia.
'Charlie Hebdo', di proprietà di un miliardario ebreo, non era affatto una rivista satirica, ma un pezzo di puro anticlericalismo e pornografia (15 anni di vita a Parigi me lo hanno insegnato), tanto intollerante da non avere mai deriso se stesso, né il giudaismo, né Israele, ma in compenso ha bestemmiato ogni settimana contro Cristo, la Madre di Dio e anche l'islam. È di fatto il crepuscolo dell'Europa. Le forze che governano il mondo sono state tanto rapide a manipolare questi omicidi barbari a Parigi, che alcuni teorici della cospirazione leggermente folli hanno cominciato perfino a scrivere che l'intera atrocità è stata intenzionale e gli psicopatici sono stati manipolati.
A causa di questa atrocità dicono che ora l'Europa occidentale diventerà uno stato di polizia militarizzato come lo sono diventati gli Stati Uniti dal 2001; che oggi l'Europa occidentale non criticherà mai più il genocidio di Israele a Gaza; che oggi l'Europa occidentale (in particolare la Francia) non toglierà mai le sanzioni anti-russe – proprio quando cominciava ad allontanarsi dalle politiche americane e unirsi all'asse Pechino-Mosca; che oggi l'Europa occidentale diventerà una semplice schiava di Washington, debilitata da una guerra civile continua tra musulmani e non musulmani, tra jihad e McWorld. In ogni caso, i preparativi per la venuta dell'Anticristo sono chiaramente in corso in Europa occidentale.
Qualunque sia la verità dietro la manipolazione di massa in Francia e in Europa occidentale, una cosa è chiara: il 2015 si apre con la continuazione della guerra mondiale che l'Occidente ha cominciato lo scorso anno. La fase in corso di questa guerra mondiale, che è chiaramente scoppiata in Iraq, la Siria e l'Ucraina, ma è latente da Parigi alla Nigeria e dall'Afghanistan a Hong Kong, ha anche dato origine alla politica economica della terra bruciata da parte della Federazione Russa. Provocato dall' invasione NATO dell'Ucraina dello scorso anno, questa politica consiste nel ritirarsi, guardando economicamente a est verso l'Unione economica eurasiatica e la Cina, e quando il tempo sarà maturo, prendere la NATO in contropiede nel settore economico.
Era stata questa stessa politica della terra bruciata, nella sua manifestazione militare, che aveva portato in un primo momento la ritirata verso est e poi le truppe russe a liberare Parigi nel 1814 e Berlino nel 1945. È la stessa politica che può portare ora la Federazione russa a liberare l'Europa occidentale dalla sua isteria di massa. L'attacco dell'informazione contro la Russia attraverso la patetica propaganda occidentale sulla massa ingenua e controllata, l'attacco economico contro la Russia attraverso le sanzioni, l'attacco della valuta contro il rublo russo, l'attacco contro le risorse del petrolio russo attraverso l'incoraggiamento dei fanatici musulmani in Arabia Saudita a pompare petrolio, stanno continuando tutti. L'Unione Europea, vassallo di Washington, si sta mandando in bancarotta. Ora è una questione di tempo su chi vincerà.
Dalla caduta dell'Unione Sovietica, il mondo occidentale è impazzito, e la sua aggressione millenaria non è più tenuta sotto controllo da qualsiasi opposizione. Ora, sulle rovine dell' Unione Sovietica atea e screditata e sulle rovine causate dal materialismo occidentale in quell'Unione Sovietica e nella rabbia dei laici occidentali e atei, possiamo vedere il ritorno sulla scena mondiale di una Russia imperiale rinata e della sua cultura cristiana ortodossa. I russi sono sopravvissuti alle conseguenze micidiali dell'ateismo occidentale e così lo hanno respinto; il mondo occidentale sta entrando di propria volontà in quella cultura atea, deliberatamente ignorando le lezioni apprese dalla Russia riguardo a tale cultura.
'La Russia è un paese che confina con Dio', ha scritto il poeta Rilke. E il tedesco baltico Walter Schubart ha aggiunto: 'Solo la Russia è in grado di rendere spirituale l'umanità, che è sprofondata nel materialismo ed è stata rovinata dalla sete di potere'. Ora, al Natale ortodosso, dal Monte Athos uno degli anziani più importanti della Russia contemporanea, lo ieroschimonaco Rafail (Berestov) ha scritto che dobbiamo prendere coraggio di fronte alle sofferenze del presente conflitto mondiale. Tuttavia, l'anziano Rafail ci ha anche consolato, affermando che durante questa guerra apparirà il prossimo tsar-conquistatore ortodosso russo, e tutti i cuori ortodossi lo riconosceranno. Quando sarà unto, saranno illuminate tutte le menti ortodosse. San Serafino di Sarov gli sarà testimone e riceverà il suo globo e il suo scettro dalla Madre di Dio che li ha custoditi dal 1917 e seguirà una grande purificazione. Così sia!

venerdì 9 gennaio 2015

Ancora sulla pelle degli Arbresh.

La storia è una cosa seria e si deve dare alla nostra storiografia...SERIA :
"""Nelle diversificazioni di fede, di appartenenza , di rito all'interno della religione Cristiana, dopo la sciagurata divisione del 1054, i cristiani hanno cambiato denominazione. I Patriarcati d'Oriente hanno continuato a chiamarsi Ortodossi, mentre il patriarcato d'Occidente Roma, ha cambiato denominazione assumendo il titolo di "cattolica". Ma cattolica è anche la Chiesa Ortodossa, è Cattolica ed è anche e sopratutto ortodossa cioè della Retta Fede. Quindi devo dire all'amico Panajotis che al tempo in cui i nostri Avi vennero in Italia, non esisteva la così detta Chiesa Uniata, nata a Brest, cioè associata a Roma, ma esistevano solo le due denominazioni di cui ho parlato sopra. Noi arbresh, che fino al Concilio di Trento eravano sotto la giurisdidione ecclesiastica dell'Arcidiocesi di Okrida (Costantinopoli era caduta in mano turca), abbiamo perso il titolo di ORTODOSSI, subito dopo il concilio, perchè Roma non permise a questi vescovi, che sappiamo avere giurisdizione da Pescara fino ad Agrigento, di poter ordinare "ortodossamente" parlando i nostri presbiteri. Da allora diventammo, non uniati, ma semplicemente asserviti al Vaticano, in quanto nessuno di noi arbresh ha mai firmato una abdicazione alla Santa Fede Ortodossa (Questo lo scriveva tempo fa sul periodico Lajme anche l'ex vescovo di Lungro). Per ragioni di appartenenza siamo stati chiamati "Greco-cattolici" ed infatti se andiamo a vedere le insegne delle nostre due Diocesi possiamo constatare la scritta "Diocesi greco-cattilica di rito bizantino". Greco perchè la stragrande maggioranza dei nostri paesi proviene dalle regioni greche; cattolica perchè è sotto la giurisdizione ecclesiatica di Roma, di Rito, perchè il nostro Rito non è quello latino ma ortodosso, quindi per diversificarsi venne dato il titolo di 'bizantino', che sia storicamente, sia giurisdizionalmente, sia patriarcalmente non significa nulla. Bisanzio prima della conquista di Costantino era un villaggio pagano, senza nessuna chiesa e nenza nessun impero, con il nome di Costantinopoli poi ebbe sia l'uno che l'altro: impero romano d'oriente e Patriarcato di Costantinopoli. Ecco perchè cari amici Panajotis e Vincenzino noto che volendo aggrapparvi sugli specchi cercate di stravolgere quel poco di storia "Patria arbresh" che ancora rimane in noi. Essere arbresh, come prima del 1580 circa era appartenere al patriarcoto di Costantinipoli, infatti tutti i preti, con buona pace di Panajotis, durante la liturgia nominavano il Patriarca di Costantinopoli e non il Papa di Roma.....questa è storia scritta e non favole. Ma considerato che si ha paura di parlare di noi arbresh e della nostra storica verità intermini seri e concreti allora per gli "IGNORANTI" cioè coloro che ignorano va bene il termire bizantino........... E così sia !!!!!!!!!"""

domenica 4 gennaio 2015

NATALE ORTODOSSO !!!!

Martedì 6 Gennaio
Vigilia di Natale

ore 16.00 - Veglia del Natale (Celebrazione delle
Grandi ore e Vespro (Vecernie)
(nessuna funzione durante la notte)
Mercoledì 7 Gennaio 
NATALE DEL SIGNORE
ore 10 - Divina Liturgia del Natale
Buon Natale! Cu Nașterea Domnului! С Рождеством Христовым!

sabato 3 gennaio 2015

Messaggio di Natale del Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus'


 
Agli arcipastori, pastori, monaci e a tutti i fedeli figli della Chiesa Ortodossa Russa

Sacratissimi arcipastori, reverendi padri,
venerabili monaci e monache, cari fratelli e sorelle!
A tutti coloro che vivono in diverse nazioni, città e paesi, ma costituiscono la sola Chiesa ortodossa della Rus', mi rivolgo in questa notte santa e di cuore mi congratulo con voi per la festa del Natale che porta la salvezza del mondo. Vi saluto cordialmente, miei cari, e in preghiera auguro che tutti noi siamo pieni di gioia spirituale nella partecipazione congiunta a questa grande festa e che godiamo di una festa della fede come figli e figlie di Dio e amici di Cristo (Gv 15,15).
Ora contemplando il mistero dell'Incarnazione, cerchiamo di capire quale sia il significato degli eventi che hanno avuto luogo duemila anni fa a Betlemme, e che cosa questo abbia a che fare con noi e con i nostri contemporanei.
Il santo apostolo Paolo scrive: "Quando venne la pienezza dei tempi, Dio mandò il suo Figlio (unigenito), nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, perché ricevessimo l'adozione a figli" (Gal 4, 4-5). E cosa ha preceduto questa pienezza dei tempi? Tutta la storia dell'umanità prima della Natività di Cristo, infatti, è una storia di ricerca di Dio, in cui i migliori intelletti hanno cercato di capire chi è la fonte di quelle forze soprannaturali, di cui ognuno sente in un modo o nell'altro la presenza nella vita.
Sul sentiero delle persone in cerca di Dio che cercano di trovare la verità, si cade in tutti i tipi di errori. Ma né la paura dell'uomo primitivo dei fenomeni terribili della natura, né la divinizzazione di elementi naturali, di idoli, e qualche volta di se stessi, e nemmeno le poche intuizioni che illuminavano i filosofi pagani, hanno portato la gente al vero Dio. E "il mondo con la sua sapienza non ha conosciuto Dio" (1 Cor 1, 21), Dio stesso si è compiaciuto di farsi vicino alla gente. Con gli occhi spirituali contempliamo un grande mistero di pietà: il Creatore si mette al livello della creatura, prendendo la natura umana, subendo umiliazioni, morendo sulla croce e risorgendo. Tutto questo la supera comprensione umana ed è un miracolo che rivela la pienezza della rivelazione che Dio fa di se stesso alla gente.
Cristo è nato – e il mondo ha trovato la speranza, Cristo è nato – e l'amore regna per sempre, Cristo è nato – e il cielo si china sulla terra, Cristo è nato – e la stella di Betlemme segna un percorso infallibile verso Dio, Cristo è nato – e che nessuno creda al trionfo del male, perché siamo salvati per grazia mediante la fede, e ciò non viene da noi, ma è dono di Dio (Ef 2,8).
In attesa e anticipazione della venuta del Messia, il profeta Isaia esclama: "Dio è con noi" (Is 8, 10). La sua parola ispirata fino a oggi è fonte di gioia indicibile per milioni di cristiani. Nato a Betlemme, il Signore nasce nei nostri cuori e vive con noi, se gli siamo fedeli e formiamo la sua Chiesa. È con noi quando facciamo buone azioni. È con noi quando aiutiamo gli altri. È con noi quando proviamo compassione e simpatia. È con noi quando riconciliamo gli avversari. È con noi quando perdoniamo, e non teniamo a mente i torti. È con noi quando preghiamo e partecipiamo ai sacramenti, soprattutto al sacramento stesso del ringraziamento, la Santa Eucaristia.
La festa della Natività di Cristo ci dice la cosa più importante: siamo chiamati a imparare ad amare e servire Dio, nostro Salvatore, che ha dato questa salvezza a tutti i popoli e in ogni tempo, e che ora estende le sue braccia verso ciascuno di noi. Formando l'abitudine di una vera adorazione di Dio e di una riverente supplica verso di lui, allo stesso tempo, impariamo a servire i nostri vicini, mostrando la fede che opera per mezzo della carità (Gal 5,6).
E a noi resta poco da completare – rispondere alla grazia salvifica di Dio con la nostra obbedienza, la nostra fiducia nelle parole del Signore, il nostro desiderio di obbedire ai suoi comandamenti. Se impariamo questa grande verità, allora molto cambia, non solo in noi stessi, ma intorno a noi. Saremo in grado di impostare correttamente le priorità dei valori, potremo tranquillamente, serenamente e con fiducia percorrere la strada della vita preordinata per noi, dando lode e grazie a Dio.
E per raggiungere questo stato d'animo, dobbiamo essere un popolo ortodosso non solo nelle indagini sociologiche, ma nelle nostre convinzioni profonde e nello stile di vita, come erano accesi di fedele ed amore per Dio i nostri pii antenati. Tra questi un posto particolare è occupato dal battezzatore della Rus', il santo grande principe Vladimir, pari agli apostoli. Quest'anno si festeggia il 1000° anniversario della sua beata morte. È a lui che si deve il fatto che noi siamo portatori di un'alta vocazione cristiana, e, insieme, costituiamo una sola famiglia di popoli fratelli ortodossi della Rus' storica. Così è stato, è e sarà. E nessun problema o prova temporanea, nessuna forza esterna può terminare questi secolari legami spirituali e culturali degli eredi del fonte battesimale di Kiev.
In questi giorni santi del Natale la preghiera di tutta la Chiesa e la mia intenso preghiera vanno alla pace nella terra ucraina. Indipendentemente dal luogo di residenza dei loro figli, dalle loro opinioni politiche o preferenze, la Chiesa ortodossa russa compie una missione importante, che le ha lasciato Cristo stesso (Mt 5,9). Ha fatto e sta facendo tutto il possibile per unire le persone e aiutarle a superare le conseguenze dell'odio.
Al centro di ogni confronto, odio e divisioni sta il peccato, che, secondo il venerabile Justin di Ćelije, "con tutta la sua forza compie una sola cosa: allontana l'uomo da Dio, e lo disumanizza" (venerabile Justin (Popović), Abissi filosofici). E noi vediamo in quale condizione infernale talvolta abita l'uomo che ha perso la dignità conferita dal Creatore.
La Chiesa, in nome di Dio, proclamando costantemente alla gente la grande gioia (Lc 2,10) della nascita del Salvatore, esorta tutti coloro che sono nati sulla terra a credere e a cambiare per il meglio. Offre un cammino di ascesa verso Dio – dalla ricerca di Dio alla conoscenza di Dio, dalla conoscenza di Dio alla comunione con Dio, dalla comunione con Dio – alla somiglianza con Dio. Sant'Atanasio il Grande, vissuto nel IV secolo ad Alessandria, ha espresso in parole meravigliose lo scopo della venuta del Salvatore nel mondo: "Dio si è fatto uomo perché l'uomo si facesse Dio". Non per propria natura, ma per grazia di Dio. Tutta l'esperienza secolare della Chiesa lo dimostra: si compie una vera trasformazione, una deificazione per un atto di grazia attraverso la volontaria co-operazione di Dio e dell'uomo. Ed è difficile da raggiungere, in obbedienza al Creatore, senza cadere nella tentazione diabolica del serpente, che ha offerto ai nostri primi progenitori di partecipare dell'albero della conoscenza del bene e del male, e di diventare subito come dei. (Genesi 3,5). Chiunque vive di fede sa che è proprio la fedeltà a Dio che lo tiene lontano da cattive azioni e pensieri, che proprio la fede lo ispira a gesta e a fatiche per la gloria di Dio e per il bene degli altri.
Congratulandomi con tutti voi per la grande festa di Natale e per il nuovo anno, vorrei augurarvi sinceramente buona salute, pace, prosperità e una generosa assistenza dall'alto, in una sequela senza inciampo del nostro Signore e Salvatore.
Il Dio di ogni grazia, che vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo Gesù, egli stesso... vi ristabilirà, vi confermerà, vi rafforzerà, vi darà solide fondamenta. A lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen (1 Pt 5,10-11).
+ KIRILL, Patriarca di Mosca e di tutta la Rus'
Mosca, Natività di Cristo 2014/2015