lunedì 28 luglio 2014

Un articolo trovato su un floppi disk, che avevo messo da parte e che avendolo riesumato lo voglio postare per la gioia di....tutti. Leggiamolo.....e WWW l'ecumenismo.

Ecumenismo ultima eresia. Un cattolico tradizionalista accusa
E l’accusa colpisce anche il papa. Un libro di Enrico Maria Radaelli critica a fondo il cattolicesimo d’oggi. Con l’avallo di un prete filosofo dell’Opus Dei
di Sandro Magister                                   








ROMA – La foto qui sopra fissa un gesto famoso del pontificato di Giovanni Paolo II: il suo farsi giudeo coi giudei, a Gerusalemme, inserendo il foglietto con la preghiera nella fessura del muro del tempio.

I più, da tutto il mondo, hanno osannato questo gesto ecumenico. Ma c’è anche chi – pur essendo cattolico fedele – lo contesta in radice. Enrico Maria Radaelli, milanese, ha pubblicato in questi giorni un libro importante. Importante perché arricchisce la sequenza dei volumi di critica teologica al cattolicesimo d’oggi scritti da autori “tradizionalisti” di solido spessore. L’autore più rappresentativo di questa tendenza è stato Romano Amerio, filosofo e filologo svizzero, di Lugano, i cui libri “Iota unum” e “Stat veritas”, entrambi editi in Italia da Riccardo Ricciardi, sono due pietre miliari della critica al Concilio Vaticano II e alla Chiesa dopoconciliare in nome della Grande Tradizione. Ma non vanno dimenticati il cardinale Giuseppe Siri con il suo volume intitolato “Getsemani” e, più di recente, il teologo romano Brunero Gherardini con “Una sola fede, una sola Chiesa”.

Radaelli ha intitolato il suo libro “Il mistero della Sinagoga bendata”: ossia il mistero di chi non vede in Gesù il Figlio di Dio. Prototipo di questa cecità furono gli ebrei increduli sotto la croce. Ma è soprattutto dentro la Chiesa cattolica d’oggi, e persino ai suoi massimi vertici, che egli vede in atto un generale offuscamento della fede.

Teologi, monaci, cardinali cadono sotto la critica severa e argomentatissima di Radaelli. Tra i cardinali viventi i più presi di mira sono Roger Etchegaray, Edward Cassidy, Carlo Maria Martini, Joseph Ratzinger. Il solo risparmiato è Camillo Ruini, citato ad honorem per aver ricordato che la Santa Trinità è il cuore della fede cristiana.

Quest’ultima, infatti, è la tesi centrale del libro. Radaelli contrappone «l’articolo di fede che asserisce esservi nei cieli solo la santissima Trinità», unico Dio vero, ai tre «falsi» monoteismi che secondo l’ecumenismo alla moda accomunerebbero le tre religioni cristiana, ebraica e musulmana.

Giovanni Paolo II cade anch’egli sotto la critica. Prevedibile l’accusa ai suoi incontri interreligiosi di Assisi. Meno prevedibile, ma ancora più forte, è però quella che Radaelli concentra sul «giudaizzare» del papa a Gerusalemme, col suo gesto al muro del tempio: perché «come potremo poi rimproverare i giudei di non credere nel Nuovo Tempio di Cristo, se proprio noi corriamo a pregare nel tempio loro, morto, vuoto e ormai solo idolatrico?».

Come nei primi secoli della Chiesa il manicheismo e il pelagianesimo, così oggi Radaelli vede incombere una nuova grande eresia: l’ecumenismo.

E nell’introduzione al libro, Antonio Livi gli dà ragione. Riconosce all’autore il pieno diritto di dissentire dall’odierno magistero ecumenico della Chiesa. Perché questo magistero – spiega – è per sua stessa definizione «pastorale, non dogmatico» e quindi contestabile, mentre il dogma infallibile sta dalla parte della Grande Tradizione – quella degli apostoli e dei padri della Chiesa – alla quale Radaelli si richiama in ogni pagina del suo libro.

Livi non è figura di secondo piano. È professore ordinario e decano della facoltà di filosofia della Pontificia Università Lateranense, quella che ha per Gran Cancelliere il cardinale Ruini, ed è sacerdote dell’Opus Dei.

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Il libro:

Enrico Maria Radaelli, “Il mistero della Sinagoga bendata”, introduzione di Antonio Livi, Effedieffe, Milano, 2003, pagine 416, euro 30,00.

domenica 27 luglio 2014

Mi sono accorto, mio malgrado, di essere un uomo di poca...FEDE !!!!

Questa mattina andando in Chiesa per la celebrazione della Divina Liturgia ero alquanto giù di morale, perchè la nostra corista Elena, per lo slavonico, era assente. Pensavo: "Ed ora in tutta fretta dove e come la vado a rimpizzare ?" Questa domanda mi preoccupava assai. Intanto scendevo, anche distrattamente, e percorrevo la ex 105 che da San Basile scende fino a Castrovillari. Dopo aver aperto le porte dellaChiesa ed issato le bandiere, inizio la preparazione. Però il mio pensiero era fisso sul coro della parte slavonica......... Ma si vede che non aveva fatto i conti con l'oste, il quale non poteva permettersi che la Divina Liturgia della domenica dei Santi Padri dei primi concili e del Santo apostolo Aquila rimanesse monca. SLAVA BOGU !!!! DOXA TO THEO' !!! GLORIA A DIO !!! ecco che entra in Chiesa una bella nutrita famigliola. Le vado a dare il benvenuto, in quanto era la prima volta che la vedevo e dopo le presentazioni d'istinto chiedo alla Signora: "Ma lei canta la Liturgia ???" Certo mi rispone con gioia !!!!! In quel momento si sono aperti i cieli ed un angelo sotto le spoglie di ELENA (questo è il nome della signora) ha preso subito posto nella parte del coro diciamo russo. L'angelo che il Signore ci ha inviato ha cantato le lodi al Signore in modo divino, fantastico e stupendo con una voce a dir poco angelica.
Tutto questo racconto perchè ?? Semplicemente che dobbiamo avere una grande fiducia in Cristo; si chiude una porta, ma si apre un portone.
Ricordiamo che avere Fede nel Signore, sarà per noi, miseri uomini, una manna dal cielo......... quotidiana. Amìn !!

sabato 26 luglio 2014

Parrocchia Ortodossa di Torino

120.000 pellegrini visitano la tomba           dell’anziano Paisios nel ventennale          del suo decesso

Nel ventesimo anniversario del suo decesso, avvenuto il 12 luglio 1994, 120.000 pellegrini si sono radunati a pregare presso la tomba dell’anziano Paisios a Souroti, dove molti hanno atteso in coda per circa quattro ore.
Alla sera dell’11 luglio è iniziata una Veglia di tutta la notte al monastero di san Giovanni il Teologo a Souroti, dove è sepolto l’anziano, con una’ampia folla di fedeli, soprattutto giovani. Secondo i rapporti della polizia, 50.000 fedeli hanno partecipato alla Veglia, mentre 120.000 fedeli hanno visitato la tomba dell’anziano il 12 luglio.

 

venerdì 25 luglio 2014

Distorsioni della storia contro Russia e Serbia (Sito della Chiesa Ortodossa di Torino)

 




Il commento del 20 giugno di Gray Falcon intitolato "Failure to Communicate" contiene questo brano, che conduce a un articolo estremamente anti-russo e anti-serbo, partendo da premesse già inclinate in quella direzione:
"L'ultimo esempio di questo 'cambio di copione' è un articolo di New Republic, che paragona Putin a Milosevic. In realtà, è l'Occidente che agisce verso la Russia nello stesso modo in cui ha agito nei confronti dei serbi due decenni fa. Ho sostenuto in precedenza che Putin è consapevole di questo, anche se in Russia il pubblico e i media in generale, possono non esserlo".
Sia che il problema sia in Caucaso o in Ucraina, nessuno ha pensato di bombardare la Russia, a differenza di quanto ipocritamente è toccato alla Serbia. Lo status nucleare della Russia le fornisce maggiore copertura.
Contrariamente a quanto suggerisce il citato articolo da New Republic, "La storia si ripete", di questo passato 19 giugno, le controversie che coinvolgono la Russia e la Serbia, non sono state semplici istanze di azione sgradevole da parte dei due paesi contro altri paesi meno colpevoli. Sul tema della Serbia e in contrasto con quel pezzo di New Republic, mi ricordo del commento su First Things dell'agosto 1999 "La condiscendenza dell'Occidente cristiano", che è stato scritto da un sostenitore della cosiddetta "rivoluzione arancione" e più di recente delle proteste dell'Euromaidan in Ucraina. (Cito l'articolo di First Things senza necessariamente d'accordo con tutto quello che vi si dice).
L'articolo di New Republic in questione sottolinea le distorsioni evidenti prevalenti all'interno dei circoli che appoggiano i neoliberisti e i neoconservatori. La sua analogia negativamente imprecisa tra il presidente russo Vladimir Putin e il defunto leader jugoslavo/serbo Slobodan Milosevic non è una novità. L'ex funzionario dell'amministrazione Clinton Christopher Hill aveva già tessuto quell'immagine. E non è affatto solo, tra le fonti istituzionali occidentali della politica estera, che sostanzialmente forniscono la copertura per il nazionalismo estremo a cui si oppongono i serbi, i russi e alcuni altri patriotticamente ragionevoli.
Il confronto dell'articolo di New Republic tra le chiese ortodosse russa e serba (viste con negatività), con le varianti dei croati cattolici e degli ucraini greco-cattolici (viste in modo più favorevole), è uno dei tanti esempi. Il periodo della seconda guerra mondiale e quello successivo, hanno visto notevoli sentimenti pro-ustascia nella Chiesa cattolica croata, che ha visto il capo del campo di concentramento di Jasenovac, Dinko Sakic, e il leader supremo degli ustascia Ante Pavelic, apertamente lodati da alcuni cattolici croati. Allo stesso modo, il sentimento pro-OUN/UPA. Che ha preso le forme delle lodi al leader nazionalista galiziano ucraino Stepan Bandera, è notevolmente evidente all'interno della Chiesa greco-cattolica ucraina.
Sono consapevole del fatto che mi controbatteranno che è ingiustamente inesatto caricare una negatività collettiva sulle chiese croata cattolica e greco-cattolica ucraina. Non tutti in queste chiese marciano allo stesso passo. Ma proprio per questo, quanto è ironicamente ripugnante fare una caricatura negativa delle chiese ortodosse russa e serba. Il New Republic di tendenze neoliberiste trova causa una comune con i sostenitori degli ustascia e di Bandera.
All'interno dei limiti della ragione, sarebbe gratuito accentuare le azioni discriminatorie della Polonia contro i non-polacchi prima della seconda guerra mondiale, come base per razionalizzare in modo subdolo le conseguenze dell'accordo Molotov-Ribbentrop. Allo stesso modo, la Jugoslavia pre-comunista non ebbe mai nulla di vicino al tipo di repressione brutale esibito dagli ustascia croati alleati dei nazisti. Prima della seconda guerra mondiale, Pavelic era coinvolto nel terrorismo politico contro il governo jugoslavo, così come lo era Bandera contro il governo polacco. Il pezzo di New Republic sorvola su questi e su altri particolari, mostrando un pregiudizio anti-serbo e anti-russo.
Da quell'articolo di New Republic, questo estratto sottolinea l'ultima osservazione:
"La storia inizia nei primi anni del Novecento, quando furono istituiti l'URSS e il Regno di Jugoslavia. In entrambi i casi, le metropoli della Russia e della Serbia – entrambi paesi dell'Europa orientale di religione ortodossa che si consideravano civiltà alternative, non occidentali – imposto il loro dominio sulle terre cattoliche e molto più pro-occidentali della Croazia e dell'Ucraina".
Questa prospettiva piena di errori trascura diverse realtà.
Come nazione a sé, la Serbia era dalla parte delle potenze occidentali durante la prima guerra mondiale, una situazione molto diversa da quella della della Croazia. La prima guerra mondiale vide il territorio croato affiliato con l'Austria-Ungheria. Durante questo periodo, il futuro dittatore comunista jugoslavo Tito, non serbo (mezzo croato, mezzo sloveno), era un caporale dell'esercito austro-ungarico. È anche vero che ancor prima della prima guerra mondiale e in seguito, il movimento per uno stato slavo del sud multietnico aveva il sostegno sia dei serbi sia dei non serbi nei Balcani.
Nella seconda guerra mondiale, lo stato ustascia della Croazia ebbe una posizione privilegiata nell'Europa occupata dai nazisti, molto diversa da quella della Serbia. Le trasgressioni dei serbi nella seconda guerra mondiale non giunsero mai neppure vicine alla brutalità l'anti-serba e anti-ortodossa degli ustascia croati, che comprendeva barbarie contro ebrei, rom e croati dissidenti.
La propaganda ufficiale dei comunisti jugoslavi contro il generale serbo dell'esercito monarchico jugoslavo, Draza Mihailovic, e contro le sue forze, non ha di fatto contrastato i manifesti nazisti che lo mostravano come un ricercato, i documenti nazisti che lo riguardano come un nemico, e le testimonianze pro-Mihailovich degli aviatori alleati occidentali abbattuti sulla Jugoslavia. (La posizione anti-Mihailovic è condivisa tra le fonti anti-comuniste e anti-serbe). Milan Nedic, un altro comandante serbo (ma di statura inferiore a Mihailovic), era a capo di un ente di collaborazionisti nazisti di Belgrado, che non erano nemmeno lontanamente corrispondenti al grado di potere e di colpa nelle atrocità dello stato croato ustascia. Alcuni vedono Nedic come un individuo che ha cercato di trarre il meglio da una brutta situazione. Le atrocità della Seconda Guerra Mondiale in Serbia sono state prevalentemente commesse da non-serbi alleati dei nazisti. I serbi in Serbia sono stati molto brutalizzati.
Spostandoci al presente, la disgregazione della Jugoslavia ha incluso posizioni nazionaliste estreme tra i principali leader nazionalisti croati e musulmani bosniaci, così come atrocità commesse da persone che hanno sostenuto gli uni o gli altri. In termini di retorica, Milosevic non è stato tanto estremo rispetto ai suoi coetanei, il presidente croato Franjo Tudjman e il presidente musulmano bosniaco Alija Izetbegovic.
Questi commenti non intendono scusare gli illeciti da parte serba degli anni '90. Ma allo stesso tempo, i torti serbi sono stati spesso esagerati in un modo che comprendeva cifre di morti notevolmente gonfiate (tra le altre affermazioni), utilizzate per fare pressione per un intervento militare straniero, a sostegno delle parti che militarmente stavano perdendo contro i serbi.
Tra i credenti cristiani ucraini, la denominazione greco-cattolica concentrata per lo più in Ucraina occidentale è di gran lunga al secondo posto rispetto agli ortodossi. Il periodo post-sovietico ha visto questi ultimi dividersi in tre chiese diverse.
Nel tardo XVI secolo, il dominio polacco in Ucraina occidentale ha favorito lo sviluppo della denominazione greco-cattolica, come base per attirare gli ucraini lontano dal cristianesimo ortodosso, al fine di limitare i legami con la Russia. In questa fase di sviluppo, lo stato polacco ha reso più difficile essere un cristiano ortodosso osservante. In una nota correlata, le incursioni polacche degli inizi del XVII secolo in Russia inclusero misure repressive contro la Chiesa ortodossa. (L'articolo nel blog Russia del 28 ottobre 2009, "The Russo-Polish History Coverage and Some Related Matters", fornisce ulteriori indizi sulla storia delle relazioni russo-polacca.)
Nel corso del tempo, l'esistenza della denominazione greco-cattolica ucraina non ha reso i suoi seguaci così graditi al governo polacco. Durante la guerra civile russa, l'esercito galiziano ucraino ha preferito mettersi in massa sotto il comando dei russi bianchi anti-comunisti, piuttosto che allearsi al leader nazionalista ucraino Symon Petljura, che (da una posizione di debolezza) aveva fatto un patto con la Polonia, che comportava il riconoscimento del passaggio di tutta la Galizia sotto la Polonia. Come soggetti della Polonia, gli ucraini occidentali come Bandera si opposero violentemente al potere polacco. Quando l'Ucraina occidentale divenne parte dell'Unione Sovietica, la Chiesa greco-cattolica ucraina fu fortemente repressa, in un momento in cui altre confessioni religiose, tra cui la Chiesa ortodossa russa, erano molto compromesse.
Per quanto riguarda il contenzioso politico in corso in Ucraina, vi è ragione di credere che la Chiesa ortodossa ucraina associata con il Patriarcato di Mosca (il cui leader spirituale è morto il 5 luglio), sia stata più neutrale, rispetto alla Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Kiev (uscita fuori dal Patriarcato di Mosca) e alla Chiesa greco-cattolica ucraina: le ultime due hanno preso posizioni pro-Euromaidan. Delle tre denominazioni ortodosse ucraine, la chiesa affiliata al Patriarcato di Mosca, è l'unica che ha il suo stato formalmente riconosciuto dal Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. (Nel cristianesimo ortodosso, questo corpo vanta un ruolo corrispondente a quello della Santa Sede, ovvero il Vaticano; tuttavia, il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli non ha il livello di autorità centrale sulle Chiese ortodosse che ha il Vaticano su quelle cattolici). La Chiesa ortodossa autocefala ucraina, con radici risalenti al periodo della guerra civile russa, è di gran lunga la più piccola delle denominazioni ortodosse dell'Ucraina. Ha esibito un sentimento pro-Euromaidan meno stridente di quello della Chiesa greco-cattolica ucraina e della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Kiev. In generale, i sentimenti filo-russi in Crimea e Ucraina orientale non sembrano essere notevolmente motivati da una sorta di fanatismo ultra-religioso.
All'interno dei limiti della logica, c'è l'impressione che, ai fini di promuovere un'opposizione all'influenza russa in Ucraina, alcuni in Polonia (e altrove) hanno minimizzato la brutale attività anti-polacca in Galizia delle forze nazionaliste ucraine fedeli a Bandera ai tempi della seconsa guerra mondiale. Una mia conoscente mi ha informato di un evento di intellettuali a Washington pochi anni fa, che comprendeva una organizzazione pro-Bandera. Bandera è stato acriticamente lodato in quell'evento. Alla mia conoscente è stato intimato di stare zitta, dopo che ha raccontato al corpo esecutivo dell'evento gli attributi negativi di Bandera. (Perdonate la riservatezza di questo ricordo personale, che mi è stato comunicato in via ufficiosa). Ci sono stati diversi segmenti dei mass media televisivi occidentali che hanno mostrato la bandiera nera e rossa pro-Bandera, senza menzionare ciò che rappresenta.
Nel 1959 l'organizzazione pro-Bandera e anti-russa del Comitato delle nazioni in cattività è stata in grado di influenzare il Congresso degli Stati Uniti nell'approvare una risoluzione per riconoscere ufficialmente la "Settimana delle nazioni in cattività", che ha riconosciuto creazioni naziste come la "Cosacchia" e "Idel-Ural" come entità prigioniere differenziate dalla Russia. Da quel periodo, la propaganda del Comitato delle nazioni in cattività ha ritratto la Russia e i russi come intrinsecamente malvagi, a prescindere dalla loro ideologia. Il libro di Bernadine Bailey "Le nazioni in cattività", è una bigotta diatriba anti-russa, che comprende elogi acritici di Bandera e Pavelic.
L'articolo di New Republic ripete a pappagallo le consuete affermazioni erronee che minimizzano le azioni dei nazionalisti anti-russi, divenuti più prominenti in Ucraina, dopo la cacciata dall'Ucraina del presidente democraticamente eletto, sia pure imperfetto, Viktor Janukovich. (Quest'ultimo pensiero, e i dati che seguono, sono una reiterazione delle mie osservazioni precedenti, ripetute al fine di fare un riferimento diretto alla mia tesi. L'estromissione di Janukovich ha visto attuare o ingigantire i seguenti sviluppi:
• sproporzionate nomine ministeriali alla Rada, da parte del precedente regime Turchinov-Jatsenjuk a Kiev, di persone associate all'organizzazione nazionalista pro-Bandera/anti-russa Svoboda
• demolizione di una legge di tutela dei diritti linguistici dei russi e di altre minoranze, messe successivamente in una sorta di stato di limbo in attesa
• azioni violente dei movimenti nazionalisti anti-russi Svoboda e settore destro – alcuni esempi sono chiaramente disponibili su filmati
• una situazione a Kiev e in alcune altre parti dell'Ucraina che è divenuta discriminatoria per le persone con idee in contrasto con il regime Turchinov-Jatsenjuk, nelle elezioni presidenziali del 25 maggio in Ucraina
• la sostituzione del nastro di san Giorgio utilizzato dai filo-russi, in onore della Giornata della Vittoria del 9 maggio, con un emblema con i colori nero e rosso del movimento pro-Bandera
• Svoboda ha chiesto la rimozione di un monumento in onore al generale russo dell'epoca napoleonica, Mikhail Kutuzov.
A proposito dell'ultimo punto, ricordo che gli antenati dei moderni ucraini, negli imperi dei Romanov e degli Asburgo, per lo più sostenevano la Russia contro Napoleone.)
Un servizio in una trasmissione televisiva della BBC ha evidenziato come Kiev e Leopoli sono attualmente più tranquille rispetto all'Ucraina orientale. Mesi fa era vero il contrario. Dal momento delle manifestazioni di Kiev contro Janukovich, la Crimea, la parte più filo-russa dell'ex repubblica socialista sovietica ucraina, se n'è andata praticamente senza spargimento di sangue, cosa molto diversa da ciò che è accaduto nella capitale dell'Ucraina – e che include alcune colpe dell'opposizione anti-Janukovich. Nel frattempo, l'invio in Ucraina orientale delle forze che sostengono il regime Jatsenjuk-Turchinov e il suo successore, non ha portato a una diminuzione dei decessi in quella zona. Piuttosto, l'introduzione di questi combattenti ha notevolmente aumentato le vittime.

sabato 19 luglio 2014

Offriamo anche noi di Arberia Ortodossa, per conoscenza a tutti gli italo-albanesi che volessero fare ritorno alla Santa Fede Ortodossa dei loro Padri, l'Ufficiatura del "Rito di riunione alla Chiesa ortodossa per mezzo dell’Unzione con il santo Crisma" sempre condiviso dal sito del carissimo Confratello Padre Ambrogio di Torino, il quale non si stanca mai di offrirci suggerimenti adeguati per il buon svolgimento delle ufficiature nelle nostre Parrocchie. Slava Bogu !!!! Doxa to Theò !!! Gloria a Dio !!!!

OFFICIO DELL’UNZIONE CON IL SANTO CRISMA
PER L’INGRESSO NELLA FEDE ORTODOSSA
 
Ordine composto dal metropolita Filarete di Mosca e autorizzato dal patriarca Tikhon di Mosca e di tutta la Rus’ il 3 novembre 1921
 
Su una tavola è preparato quanto serve per le unzioni con il santo crisma e le abluzioni, oltre all’evangeliario, la croce e due candele accese.
I presenti fanno tre inchini verso oriente.

[D.] Benedici, presule.
S. Benedetto il regno del Padre, e del Figlio, e del santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amen.
Poi si canta (tono 6°)
Re celeste, Consolatore, Spirito della verità, che sei ovunque presente e tutto ricolmi, scrigno dei beni e dispensatore di vita, vieni, e dimora in noi, e purificaci da ogni macchia, e salva, o Buono, le nostre anime.
 
ECTENIA DELLA CRISMAZIONE
D. In pace preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Per la pace dall'alto e per la salvezza delle nostre anime preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Per la pace del mondo intero, per la prosperità delle sante Chiese di Dio e per l'unione di tutto preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Per questo santo tempio e per quelli che vi entrano con fede, pietà e timor di Dio, preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Per il gran presule e padre nostro santissimo Patriarca (…), e per il presule nostro eminentissimo Metropolita (o Arcivescovo, o sacratissimo Vescovo) (…), per l'insigne presbiterio, per il diaconato in Cristo, per tutto il clero e il popolo preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Per il nostro paese custodito da Dio, per i suoi governanti e l'esercito preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Perché con l'unzione del santissimo crisma, benefico e che tutto perfeziona, sia concessa al(la) servo(a) di Dio (...), che ora si è unito(a) alla Santa Chiesa Cattolica Ortodossa, la potenza divina per sormontare e schiacciare sotto i suoi piedi tutti gli intrighi ostili del diavolo, e tutti gli attacchi che vengono dalla carne e dal mondo, preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Perché sia un soldato valoroso e vittorioso di Cristo nostro Dio, per la potenza, la grazia e la discesa del santo Spirito, preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Perché rimanga fermo(a), forte e saldo(a) nella fede ortodossa, nell’amore e nella speranza, per mezzo dell’unzione con il santissimo crisma, tutti i giorni della sua vita, preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Perché gli(le) sia concessa la grazia, per mezzo dell’unzione con il santissimo crisma, di confessare con audacia, senza paura e senza vergogna il nome di Cristo nostro Dio innanzi agli uomini, e sia sempre pronto(a) a soffrire per lui e a morire con amore, preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Perché cresca in tutte le virtù e prosperi nei comandamenti di Cristo nostro Dio, per mezzo dell’unzione con il santissimo crisma, preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Perché custodisca la sua anima con santo timore in purezza e verità, con l’unzione del tuttosanto crisma, preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Perché maturi fino allo stato dell’uomo perfetto, alla misura della plenitudine di Cristo, per la potenza, l’azione di grazia e la dimora in lui (lei) del santo Spirito, preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Perché con noi sia liberato(a) da ogni afflizione, collera e necessità, e perché giungiamo tutti all'unità della fede e alla conoscenza del Figlio di Dio, preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Soccorrici, salvaci, abbi misericordia di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.
C. Kyrie eleison.
D. Facendo memoria della tuttasanta, purissima, più che benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre-di-Dio e semprevergine Maria insieme con tutti i santi, affidiamo noi stessi e gli uni gli altri e tutta la nostra vita a Cristo Dio.
C. A te, Signore.
S. Poiché a te si addice ogni gloria, onore e adorazione, al Padre, e al Figlio e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amen.
D. Preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
S. Tu sei benedetto, Signore Dio onnipotente, fonte dei beni, sole di giustizia, che hai fatto rischiarare su quelli che erano nelle tenebre la luce della salvezza, per la manifestazione del tuo Figlio unigenito, nostro Dio; e ci hai donato, malgrado la nostra indegnità la purificazione nell'acqua santa, e la divina santificazione nell'unzione vivifica; tu che, anche ora, ti sei compiaciuto che il(la) tuo(a) servo(a) conosca la tua verità e nel pentimento ricorra alla tua misericordia e si unisca al tuo gregge eletto; tu che gli(le) hai donato la remissione dei suoi peccati per mezzo di me, tuo servo indegno; tu stesso, Sovrano, re universale e datore dei beni, donagli(le) anche il sigillo del dono del tuo santo, onnipotente e adorabile Spirito e la partecipazione al corpo purissimo e al sangue preziosissimo del tuo Cristo. Custodiscilo(a) nella tua santificazione, confermalo(a) nella fede ortodossa, liberalo(a) dal maligno e da tutte le sue opere; conserva la sua anima nella purezza e nella giustizia con il tuo timore salutare, affinché ti sia gradito(a) in ogni opera e in ogni parola, e divenga figlio(a) ed erede del tuo regno celeste.
Perché tu sei il nostro Dio, un Dio che ha misericordia e che salva, e a te innalziamo la gloria, al Padre, al Figlio e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amen.
 
CRESIMA
S. unge il neocovertito con il santo crisma, facendo il segno della croce sulla fronte, sugli occhi, sulle narici, sulla bocca, sugli orecchi, sul petto, sulle mani e sui piedi, dicendo:
S. Sigillo del dono dello Spirito santo. Amen.
D. Preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
S. Signore nostro Dio, che nella tua grazia hai concesso la perfezione al(la) tuo(a) servo(a) (...) qui presente, per mezzo della vera fede in te, e per mezzo del sigillo del dono del santo Spirito, nella tua unzione santa e sovracceleste; tu stesso, Sovrano universale, mantieni in lui(lei) la vera fede; educalo(a) nella giustizia e nella verità, e adornalo(a) di tutti i tuoi doni, Poiché tu sei il nostro Dio, e a te innalziamo la gloria, al Padre, al Figlio e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amen.
 
ABLUZIONI
S. compie le abluzioni delle parti unte con il santo crisma, dicendo:
S. Tu sei stato(a) giustificato(a), illuminato(a), santificato(a) per il nome del nostro Signore Gesù Cristo e per lo Spirito del nostro Dio. Hai ricevuto l'unzione con il santo crisma, nel nome del Padre, e del Figlio, e del santo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
C. Amen.
S. Pace a tutti.
C. E allo spirito tuo.
D. Inchiniamo il nostro capo al Signore.
C. A te, Signore.
S. Colui(colei) che di te si è rivestito(a), o Cristo nostro Signore e nostro Dio, ora inchina con noi il capo dinanzi a te: custodiscilo(a), perché sia sempre un(a) lottatore(trice) invincibile contro coloro che, invano, gli(le) portano inimicizia, e rendici tutti definitivamente vincitori con la tua corona incorruttibile.
Poiché tu hai misericordia di noi e ci salvi, assieme al tuo eterno Padre e al tuttosanto, buono e vivifico tuo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amen.
 
SUPPLICA INTENSA
D. Abbi misericordia di noi, o Dio, secondo la tua grande misericordia: noi ti preghiamo, ascolta e abbi misericordia.
C. Kyrie eleison. (tre volte)
D. Ancora preghiamo per il gran presule e padre nostro santissimo Patriarca (...), e per il presule nostro eminentissimo Metropolita (o Arcivescovo,  o sacratissimo Vescovo) (...), e per tutti i nostri fratelli in Cristo.
C. Kyrie eleison. (tre volte)
D. Ancora preghiamo per il nostro paese custodito da Dio, per i suoi governanti e l'esercito, affinché [nella loro moderatezza anche noi] viviamo una vita calma e tranquilla, in tutta pietà e purezza.
C. Kyrie eleison. (tre volte)
D. Ancora preghiamo per ottenere misericordia, vita, pace, santità, salvezza, protezione, perdono e remissione dei peccati dei servi di Dio (...) i padrini.
C. Kyrie eleison. (tre volte)
D. Ancora preghiamo per il(la) servo(a) di Dio (...) appena illuminato(a), affinché sia conservato(a) nella fede con una confessione pura e in tutta pietà, nel compimento dei comandamenti di Cristo tutti i giorni della sua vita.
C. Kyrie eleison. (tre volte)
S. Poiché tu sei Dio misericordioso e amico degli uomini, e a te innalziamo la gloria, al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amen.
Segue il Congedo.
 
Chi riceve l’unzione con il santo crisma ha la benedizione per ricevere i santissimi misteri del corpo e del sangue del Signore durante la Divina Liturgia.
 
NOTA
 
Questo testo è basato sulla traduzione fatta nel 2004 a Torino dall’igumeno Andrea (Wade).
 
SIGLE E ABBREVIAZIONI
 
S.       Parti del sacerdote o vescovo celebrante
 
D.       Parti del diacono (in assenza del diacono, spettano al sacerdote)
 
[D.]    Parti riservate al diacono (in assenza del diacono, si omettono)
 
C.       Parti del coro

http://www.ortodossiatorino.net/

MH17: Perché chiudo il discorso

di Marcel Sardo
dal blog Slavyangrad, 18 luglio 2014
 
"Se possono farti fare le domande sbagliate, non devono preoccuparsi delle risposte". 
Thomas Pynchon, L'arcobaleno della gravità 
 
Per quanto tragico sia l'abbattimento dell'aereo di linea MH17 della Malesia, ho deciso di rimuovermi dal dibattito in corso e dalla ricerca di "ciò che è accaduto veramente".
Per la maggior parte sarete d'accordo con me: tutta la storia puzza. E per la maggior parte sarete d'accordo, che, poiché l'aereo di linea si è fatalmente schiantato sulle pianure dell'Ucraina orientale, tutte le dita puntate - fin dai primi momenti - sono state dirette contro la Russia, anche se gli unici che beneficiano di questa tragedia sono Kiev, e i sostenitori della giunta criminale e illegittima, che stanno conducendo la guerra contro il proprio popolo. 
Ci sono ora troppe informazioni su quell'aereo, troppe controinformazioni, disinformazioni, mezze informazioni e dati che contraddicono tutte le informazioni appena citate. 
In altre parole: 
Ci stanno distraendo dal vero problema: la lotta per la libertà del popolo in Novorossija e il fatto che si stanno facendo i preparativi per una guerra contro la Russia. 
Se pensate che io stia esagerando, allora non avete fatto attenzione - e di sicuro non avete seguito l'assemblea odierna del Consiglio di sicurezza dell'ONU su questo tema. 
Ora la narrazione è in libera uscita e chi è a conoscenza dei media maggioritari occidentali sa bene che non si può tornare indietro. La bestia vuole essere nutrita. 
Non abbiamo i mezzi per determinare chi ha abbattuto quell'aeroplano e perché. Potrebbe essere stata la milizia della Novorossija, deliberatamente o meno. Potrebbe essere stata la giunta di Kiev, deliberatamente o meno. 
Di sicuro non è stata la Russia, perché la Russia non avrebbe guadagnato assolutamente nulla da tale atto - ma questa sembra essere una logica troppo complicata da afferrare per coloro che si definiscono i nostri "leader". 
Quindi non restano che due possibilità: la giunta di Kiev ha abbattuto l'MH17 per dare la colpa alla Russia; o la milizia della Novorossija lo ha abbattuto scambiandolo per un aereo militare. 
Oppure - e nessuno parla di questa opzione - è stato un tragico "ordinario" incidente aereo che si è verificato in un posto strano in un momento strano - cattiva fortuna, cattivo tempismo. 
Speriamo che il tempo ci dirà la verità, un giorno, anche se io non ci scommetterei un soldo. 
Tuttavia, alla fine, questo evento è una distrazione per gli attivisti e per quelli come me, che vengono deviati dalla causa principale per cui operiamo: la liberazione dell'Ucraina occidentale dal fascismo e la lotta contro la minaccia di guerra contro la Russia intrapresa dalle forze del Nuovo Ordine Mondiale.
Perciò ho deciso di considerare la caduta dell'MH17 come un evento triste, una tragica e insensata perdita di vite preziose - e chiudere qui il discorso. 
Non mi occuperò più della questione MH17, a meno che e fino a quando qualcuno passerà davanti a una telecamera confessando o presentando qualcosa, insieme ad alcune prove solide. 
Fino ad allora: "Quel che accade, accade".

 

Logo della parrocchia Ortodossa del Patriarcato di Mosca ad Acquaformosa (Benedetta da Vladika Innokentij) dedicata a Santa caterina megalomartire. Si trova in Via Garibaldi, 64 - Per qualsiasi informazione in merito chiamate il Cell.: 3473400419


giovedì 17 luglio 2014

Invito alla Divina Liturgia a Castrovillari (cs)

 Chiesa Ortodossa 


 Patriarcato di Mosca

PARROCCHIA
SAN GIOVANNI DI KRONSTADT
 
CASTROVILLARI (CS)



Русская Православная Церковь 

Московского Патриархата 


Biserica Ortodoxă Rusă

 Patriarhia Moscovei  



  


 
DOMENICA 20 luglio 2014 







TONO  V

  DIVINA LITURGIA


ORE 09.30

mercoledì 16 luglio 2014

Dal sito del mio Confratello e Concelebrante P. Ambrogio di Torino : Ma si fa a non pubblicizzare questa meraviglia voluta dal Signore ???????

Visita al monastero di Musadino

Oggi ci siamo presi un momento di riposo anche dai lavori del sito, e siamo andati a visitare il monastero ortodosso che il nostro padre Dimitri e i suoi collaboratori stanno costruendo con pazienza e con amore a Musadino, in provincia di Varese. Vi lasciamo con alcune foto della cappella del monastero:

 

lunedì 14 luglio 2014

“In Zot është bashkë me ne”. 
 
Fjamuri, Besa e liria te zegjedhesh Qishin e virtet: "Qisha Ortodokse Arbreshe" pir gjith Arberesht e dheut Kallavris !!!!! 
 
Foto: “In Zot është bashkë me ne”.

mercoledì 9 luglio 2014

 Chiesa Ortodossa 
 Patriarcato di Mosca

PARROCCHIA
SAN GIOVANNI DI KRONSTADT
Palazzo Gallo - Piazza Vittorio Em. II
 CASTROVILLARI
 
Русская Православная Церковь 
Московского Патриархата 

Biserica Ortodoxă Rusă
 Patriarhia Moscovei  

 

 
 
DOMENICA 13 Luglio 2014 
(30 giugno 2014 - C.G.)
 
 
Sinassi dei santi e gloriosi 12 apostoli
 
TONO IV
 
DIVINA LITURGIA
ORE 09.30
 
Tropario:           
Апостолов первопрестольницы/ и вселенныя учителие, Владыку всех молите мир вселенней даровати и душам нашим велию милость. 
 
Apostoli santi, intercedete presso il Dio misericordioso perchè conceda alle anime nostre la remissione delle colpe.