mercoledì 29 aprile 2020

Dal sito del nostro Confratello di Torino Padre Ambrogio, condividiamo amorevolmente !!! (http://www.ortodossiatorino.net)

Il governatore della Puglia ringrazia il patriarca di Mosca per un invio di aiuti umanitari. 

Pubblicato : Padre Ambrogio

 





Vi segnaliamo su Sputnik News l’articolo con video sui ringraziamenti del governatore della Puglia Michele Emiliano (nella foto) al patriarca Kirill, per aver sollecitamente risposto a una richiesta di aiuti con l’invio di 8 tonnellate di materiale sanitario per far fronte all’emergenza del coronavirus. Ancora una volta, la Chiesa ortodossa russa dimostra di non abbandonare i suoi amici nel momento del bisogno.
 

domenica 26 aprile 2020


E’ ARRIVATO IL TEMPO DI DIRE……B A S T A !!!

Sono passati oramai due sacrosanti mesi da quando questo Governo ha chiuso in casa oltre 60 milioni di cittadini.  Ha chiesto loro, per tutelare se stessi e gli altri, di non uscire di casa  senza autorizzazione  e con motivazioni valide, pena multa esorbitante e le prime volte anche carcere. Il popolo italiano, anche se a malincuore, ha accettato queste disposizioni, proprio per far si che la malattia del “coronavirus” non si estendesse a macchia d’olio. Noi popolo italiota ci siamo barricati in casa e siamo usciti solamente per i bisogni più urgenti……: spesa, farmacia.  Per mantenere l’incolumità nostra e degli altri abbiamo preferito il carcere, con la porta aperta, piuttosto che essere etichettati come divulgatori di virus.          In poche   parole il Governo, dall’oggi al domani, ci ha fatto diventare tutti dei lebbrosi, o peggio, tutti  dei mafiosi malandrini a cui era proibito persino mettere il naso fuori.                                                                    E noi??? Muti e docili come agnelli da sgozzare, ci siamo tappati in casa ed abbiamo eseguito  gli ordini governativi per paura incorrere nelle disposizioni minatorie che i vertici che stanno a Roma ci hanno rifilato.   Dicevo che tutto è stato sbarrato, ad iniziare dalle Chiese, alle quali è stato proibito l’apertura per la celebrazione delle ufficiature, quaresimali, della settimana santa e, dulcis in fundo, della Resurrezione del Signore Gesù. Non solo, i nostri “amati governati”,  mandavano le forze dell’ordine per prevenire le celebrazioni e dove queste si svolgevano, multavano “sacrosantamente” i preti “disobbedienti” insieme ai fedeli.                    Non abbiamo battuto ciglio, muti come pesci, abbiamo eseguito questi ordini senza poter dire “A”, lo sapete perché ??? Perché le malte sfere ecclesiastiche, anche loro, anzi specialmente loro, hanno dato solo a Cesare, dimenticando che la medaglia ha due facce. E l’altra faccia riguarda Dio. I “grandi prelati”, come cagnolini ubbidienti, si sono sottomessi alle angherie governative, dimenticando il loro ruolo dentro la Chiesa.  Da questa gente, e tutti con uno stomaco bello imperante, non una voce nel deserto che avesse fatto ricordare che la casa di Dio, non è una casa qualsiasi, ma l’ospedale per eccellenza, dove l’Olio Santo sarebbe stato donato a tutti coloro che ne avessero avuto bisogno  per risanarli da qualsiasi malattia, come giustamente ci consiglia San Giacomo Apostolo. Ma la Chiesa con la celebrazione della Divina Liturgia, avrebbe dato al popolo cristiano il Corpo ed il Sangue di Cristo.                                                    Ebbene due mesi sono oramai passati senza che nulla si sia detto o fatto per ridare, anche in forma minima, la possibilità di celebrazione Liturgia  con un discreto numero di gente, certamente con tutte le protezioni del caso: mascherina e guanti, più il famoso metro di distanza.                        I fedeli  cristiani, hanno paura, più delle forze dell’ordine che del Corona virus, e nonostante abbiano tanta voglia di riprendere a frequentare la vita ecclesiale, restano a casa, seguendo, le Liturgie, in diretta sui social.  Voglio ricordare, ai nostri governanti, che la Liturgia seguita per PC o per telefonino, non serve a nulla è solo una panacea per dire o dare una giustificazione: “Ho seguito la Liturgia” !!!!                                               Ora a distanza di due mesi ancora ci impauriscono di rimanere tappati in casa, delle Chiese (e quando parlo di Chiese, mi rivolgo a tutte quante, di qualsivoglia giurisdizione ecclesiale e di qualsiasi confessione religiosa cristiana, ortodossa, cattolica, protestante) non si parla. Il 4 di maggio, tante attività, e giusto che ciò avvenga, riapriranno , ma leggendo i decreti di apertura, la Chiesa non viene menzionata.                                         Forse si saranno dimenticati, anche perché sono in pochi a parlare di questo, tanto a nessuno di quelli che ci governano interessa la parola Chiesa, questo sostantivo femminile, che “chiama a raccolta” il popolo del Signore Gesù Cristo.  Anche ieri, sabato, le funzioni erano proibite, ma solo quelle religiose, perché altre manifestazioni, nonostante ci sia sempre l’obbligo di non creare assembramenti, sono state fatte. E guarda caso, nessuno dal governo abbia alzato il ditino per dire: “Ma cosa fate, dovete restare in casa, riunioni, manifestazioni, processioni, adunate, cortei e sfilate restano proibite”.  Ma stiamo scherzando, i preti sono multati, i fedeli cristiani sono multati, le cerimonie della Chiesa sospese, però chi grida e canta all’aperto “Bella Ciao” o altre cose del genere, chi si raduna sventolando bandiere e bandierine, non viene redarguito, ammonito o multato. No i governanti, come sempre, fanno  due pesi e due misure, la libertà di culto non viene affatto difesa. I politici, che si autodefiniscono cristiani, sembra che si siano dimenticati, ora che stanno a riscaldare gli scranni del parlamento, che non c’è libertà, se questa va a senso unico.   Se i partecipanti al corteo della Bella ciao, possono riunirsi e manifestare in gran numero, perché ai cristiani non viene consentito di assistere alle funzioni religiose ?? Quale è la differenza  tra le due riunioni ?? Nessuna differenza: tutte e due producono assembramento. Però secondo il Governo la Bella ciao sventola bandiere gradite, il cristiano, senza bandiere, non può essere politicamente inquadrato.                                                                                                  E’ arrivato, cari fedeli cristiani, il tempo di smetterla di “rimproverare, biasimare, ammonire e multare i poveri preti disobbedienti, che desiderano ardentemente essere ciò che sono: i pastori del gregge di Cristo e salvarlo dalle insidie del demonio.                                                                   Usciamo fuori dalle catacombe e se necessario “mandiamo a quel paese”, ad iniziare dai nostri superiori, tutti coloro che pretendono che la nostra bocca sia cucita e le nostre azioni  e funzioni siano relegate ed esiliate nelle cappelle private dove al popolo dei cristiani non è permesso accedere.  Bella ciao ?? Benissimo; Divina Liturgia e tutte le ufficiature ecclesiali ??? Altrettanto benissimo !!!!  Basta con i due pesi e le due misure. CHIEDIAMO A SQUARCIAGOLA CHE SI RIAPRANO IL PIU’ PRESTO POSSILE LE CASE DEL SIGNORE !!!!



venerdì 24 aprile 2020

RIFLESSIONE PERSONALE DI UN POVERO PRETE ORTODOSSO:
Dopo la “Rivoluzione dei senza Dio” in Unione Sovietica, i Bolscevichi hanno iniziato, complici anche alcuni rami dissidenti della Chiesa Ortodossa, a perseguitare la Chiesa, i Vescovi, i preti e tutto il popolo cristiano ortodosso. Le Chiese furono trasformate in fienili e stalle ed i poveri preti che si ribellavano mandati nei Gulag, nei campi di concentramento, nelle prigioni di stato, dove morirono martirizzati. Al popolo, specialmente i giovani, gli uomini e le donne, escludendo gli anziani, fu proibito l’ingresso nelle chiese, pena l’arresto immediato. Per anni ed anni i credenti ortodossi hanno subito persecuzioni ed angherie da parte delle autorità statali, senza che nessuno li potesse difendere. Anzi chi ha tentato di farlo ha subito il carcere. 
Anno 2020, siamo quasi ritornati a quei tempi bui, per colpa di un “virus”, il “gregge di Dio” è tenuto fuori dalla casa del Signore.
I ”comunisti”, se così li possiamo definire (magari lo fossero), del secolo 21°, stanno ripetendo le malsane gesta contro Cristo ed i cristiani non permettendo a quest’ultimi di poter assistere alla Divina Liturgia (Santa Messa) con la scusa di propagare il “virus”. Chi trasgredisce viene multato con la “misera somma” di 680 euro, mentre il popolo paga 280 euro. L’edificio Santo dove risiede il Creatore del mondo, la casa del “Medico per eccellenza”, il luogo dove Cristo dona al suo popolo se stesso, il suo corpo ed il suo sangue per liberarlo dalle malattie del corpo e dello spirito, la sua creatura deve renderlo deserto. Non è consentito lo svolgimento delle celebrazioni se non con al massimo due o tre fedeli. Emblematica, finalmente qualcosa si nuove ed anche qualche quotidiano si accorge dell’imbecillità di questa legge emanata e votata non dal parlamento, ma semplicemente dal Presidente del Consiglio, neanche votato dal popolo italiano, ciò che è successo ad un prete cattolico, il quale veniva intimidito dalle forze dell’ordine che con spavalderia, non aspettando che la funzione terminasse, cercavano di obbligarlo ad interrompere la Liturgia. Grave atto nei confronti di un sacerdote il quale non può essere interrotto dalle sue funzioni di celebrante sia dalle Leggi dello Stato italiano, che dalle leggi e dei canoni della Chiesa. 
 Brutto atto di intimidazione ……….. come se questo sacerdote, o uno dei tanti di qualsiasi confessione cristiana o altra religione, entrasse nel Parlamento dello Stato italiano e gridasse al Presidente della Camera o al Presidente del Consiglio (se presente) di interrompere la seduta e mandare a casa i parlamentari. Siamo alla frutta, per il semplice motivo, che le alte autorità ecclesiastiche (tutte e di ogni confessione, in Italia e nel mondo), non solo non tutelano i poveri preti che celebrano le ufficiature al Signore, non solo non li difendono come fa la chioccia con i suoi pulcini, ma addirittura li umiliano davanti le autorità statali, dando ragione a Cesare e fregandosene di Dio, denigrandoli come se fossero “pezze da piedi” e non pastori del gregge di Cristo. Dopo la chiusura delle Chiese tutti supini al “Capo”, i quali succubi della volontà dell’anticristo, hanno cercato, senza riuscirci, di intimidire sacerdoti e fedeli di rimanere tappati nelle proprie abitazioni. 
 Ma Cristo non permette tutto ciò, lui vuole che il suo gregge si alimenti del suo corpo e del suo sangue, lo invochi e lo preghi intensamente nei momenti di afflizione, perché solo lui sa dare libertà e salvezza ed amore sviscerale. Ecco ci rivolgiamo ai nostri diretti "Superiori”, perché non ci abbandonino, non ci lascino in mezzo ai lupi famelici, con un colpo di reni anche loro si ribellino alle insensate volontà anticristiane e siano finalmente i Pastori che con la Croce sulla destra ed il Pastorale sulla sinistra si mettano a capo della processione e ci guidino verso “La Via, la Verità e la Vita”, che è Cristo risorto dai morti.

lunedì 20 aprile 2020

CRISTO E' RISORTO !!!    KRISHTI U NGJALL !!!
Il coronavirus quest'anno ha cambiato totalmente il modo di ufficiare la Santa Settimana nelle nostre Chiese Parrocchiali. Il Governo, per paura di nuovi contagi, non ha permesso l'afflusso dei Fedeli durante le cerimonie e le nostre Chiese si sono accorte in un battibaleno di dover celebrare senza che i fedeli potessero essere numerosi come gli anni passati.
Ma i nostri Preti, non si sono persi d'animo, hanno continuato la loro opera celebrativa con il minimo indispensabile affinchè le ufficiature potessero essere gradite al Signore.
I fedeli, almeno quelli che ne hanno avuto voglia e tempo, hanno seguito in diretta streaming, e lo abbiamo fatto anche noi dalla piccola cappella privata in San Basile (Cosenza), tutte le funzioni essenziali, affinchè non venissero lasciati senza le ufficiature che accompagnano la Santa Settimana del Signore.
Avevamo deciso, i fedeli tutti ed il parroco, quest'anno, di celebrare la Resurrezione del Signore Gesù: entrata in Chiesa, accensione delle candele, processione, ritorno alla porta della Chiesa e sua apertura, entrata trionfale ed inizio della Divina Liturgia pasquale al grido di "CRISTO E' RISRTO", alle ore 22,30 del sabato santo, ma ciò è stato impossibile e la domenica ci siamo dovuti accontentare della Liturgia con la presenza solamente di due coriste e del parroco.
La Litutgia trionfale è andata in onda in diretta tramite FB, sicuramente non è stata come se la Chiesa fosse stracolma, ma abbiamo dato la possibilità di seguirla anche stando a casa.
Ora continuiamo a pregare il Signore Risorto che faccia passare in tempi brevi questa malattia affinchè le chiese possano nuovamente ritornare a riempirsi per cantare tutti insieme le lodi al Signore Gesù. Cristo risorto dai morti sia sempre accanto a noi, ci benedica e ci protegga.  Amìn




domenica 19 aprile 2020


QUETU MËMË E MOS QAJË,
PSE TË SHËTUN MEZËDIT U JAM I NGJALLË !!!!


KRISHTI U NGJALL !!!

KRISTOS VOSKRESE !!!


HRISTOS A INVIAT !!!


KRISTOS ANESTI !!!


CRISTO E’ RISORTO !!!


A TUTTE LE FEDELI ED I FEDELI ORTODOSSI
" BUONA E SANTA PASQUA "