martedì 27 agosto 2019

Ritorniamo a parlare delle malefatte del "Primo senza uguali". E questa volta parliamo delle sofferenze che sta arrecando ai santi monaci del Monte Athos !!! Dal Blog del confratello Padre Ambrogio di Torino

Perché il patriarca Bartolomeo sta 
andando al Monte Athos
 
di Taras Rebikov
Unione dei giornalisti ortodossi, 24 agosto 2019


 
il patriarca Bartolomeo di Costantinopoli. Foto: Unione dei giornalisti ortodossi


Lo scopo principale del viaggio del capo del Fanar è quello di "ragionare" con monasteri dissenzienti e monaci non disposti a riconoscere la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" e a vedere gli scismatici sul Monte Santo.
Il 3 agosto 2019, la delegazione della Sacra Comunità del Monte Athos è arrivata a Istanbul per incontrare il patriarca di Costantinopoli. La delegazione era composta dal monaco Nikodemos della Grande Lavra, dal monaco Nikodemos di San Paolo e dallo ieromonaco Sisoes di Xenophontos.
Secondo varie fonti, lo scopo principale dell'arrivo degli athoniti al Fanar è di discutere con il patriarca Bartolomeo i dettagli della sua visita di ottobre sulla Montagna Santa.
Secondo il programma, il patriarca Bartolomeo arriverà sul Monte Athos sabato 19 ottobre. Il primo luogo della sua permanenza sulla Montagna Santa sarà il monastero Xenophontos. Sul molo del monastero, il patriarca sarà accolto dal protoepistate del Monte Santo, Simeone del monastero Dionysiou, nonché da abati e rappresentanti dei 20 monasteri del Monte Athos. Il motivo formale dell'arrivo del patriarca Bartolomeo sul Monte Athos è la celebrazione del 200° anniversario dell'apertura della chiesa principale del monastero Xenophontos. È lì che il 20 ottobre il patriarca celebrerà la Divina Liturgia.
Seguirà una visita a Karyes, dove il patriarca venererà l'icona della santa Madre di Dio "Axion estin" nella chiesa del Protaton, e visiterà anche i santi monasteri di Vatopedi, Pantokrator, la skiti di sant'Andrea (Serai), San Panteleimon e del profeta Elia.
A prima vista, non c'è nulla di insolito in questa visita: il patriarca sta arrivando in un territorio sotto la sua giurisdizione. È suo diritto, come si suol dire. Tuttavia, in questo caso, non tutto è così semplice. Dalle fonti dell'Unione dei giornalisti ortodossi, si è appreso che la visita a ottobre del capo del Patriarcato di Costantinopoli alla Montagna Santa ha allarmato gravemente i monaci. Ed essi hanno motivi per questo allarme.
L'atteggiamento dell'Athos nei confronti della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"
Ricordiamo che a causa della legalizzazione degli scismatici ucraini e della creazione della struttura scismatica unificata chiamata "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", la fratellanza monastica dell'Athos si è divisa – alcuni monasteri, eremi e celle hanno sostenuto il patriarca Bartolomeo, altri hanno criticato fortemente le sue azioni.
Quindi, tra quelli che hanno accettato la legalizzazione dello scisma in Ucraina ci sono i monasteri Xenophontos, Dionysiou, nuovo Esphigmenou, Pantokratoros, Iviron, la Grande Lavra e Koutloumousiou. Quelli che non l'hanno accettata sono i monasteri di san Panteleimon, Hilandar, Karakalou, Filotheou, Esphigmenou, Agiou Pavlou, Dochiariou, Grigoriou e Zografou.
Inoltre, 12 anziani athoniti, monaci di vari monasteri, eremi e celle (cella di Panaguda, monastero Koutloumousiou; cella di San Gerasim, skiti di Koutloumousiou; cella di santi Anargiri, monastero Grigoriou; cella di san Demetrio, monastero di Hilandar; cella di san Teodoro, monastero Agiou Pavlou; cella degli Arcangeli, monastero di Hilandar; cella di san Nettario, monastero Stavronikitou; cella di san Cristodulo, monastero Koutloumousiou; cella di san Giovanni il Precursore, monastero Koutloumousiou; cella di san Giovanni il Teologo, monastero della Grande Lavra) hanno scritto una lettera alla Sacra Comunità in relazione alla "questione ucraina" e hanno avvertito della minaccia globale di uno scisma nell'intera Ortodossia.
Successivamente, l'ufficio del Protos (l'organo centrale autonomo del Monte Athos) si è rivolto al Ministro degli esteri della Grecia, Georges Katrugalos, con una forte protesta in relazione alla visita della delegazione della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" sul Monte Santo. In una lettera al Ministro degli esteri, la Saxra Comunità ha ricordato le azioni provocatorie del "metropolita della Chiesa ortodossa dell'Ucraina" Mikhail Zinkevich e della sua delegazione, che sono venuti sul Monte Athos con le bandiere statali dell'Ucraina a cantare il suo inno nazionale.
Secondo la Sacra Comunità, quest'azione "è incompatibile con la natura esicastica, spirituale e sacra del nostro luogo santo e della sua tradizione millenaria, crea un pericoloso precedente per la ripetizione di tali azioni da entrambe le parti e la trasmissione in esse di conflitti nazionalisti, completamente in contrasto con lo statuto del Monte Santo". A questo proposito, l'organo direttivo collegiale esecutivo centrale della Montagna Santa ha chiesto al Ministero degli esteri greco di prendere le misure necessarie per prevenire azioni simili in futuro in modo che il carattere del luogo santo potesse rimanere intatto.
Allo stesso tempo, secondo la pubblicazione greca ΒΗΜΑ ΟΡΘΟΔΟΞΙΑΣ, il patriarca Bartolomeo esercita forti pressioni su quei monasteri che hanno assunto una posizione inconciliabile rispetto alla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina". Quindi, si è rivolto all'abate del monastero di san Panteleimon, l'archimandrita Evlogij, con la richiesta di dare spiegazioni sul suo atteggiamento negativo nei confronti della delegazione ucraina della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", guidata da un "vescovo" della nuova chiesa, che ha cercato di visitare il monastero nel febbraio di quest'anno.
I media greci hanno riferito che il testo dell'appello del patriarca Bartolomeo afferma che se tale atteggiamento nei confronti della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" continua sull'Athos, "il patriarca ecumenico sarà costretto a prendere le misure necessarie per mantenere la canonicità e l'obbedienza alla Chiesa madre". In altre parole, possono essere imposte sanzioni contro chi non è d'accordo.
Il vero scopo della visita: "ragionare" con quelli che non sono d'accordo
Gli stessi athoniti sono convinti che il vero scopo della visita del patriarca Bartolomeo non abbia nulla a che vedere con la celebrazione del 200° anniversario della chiesa principale di Xenophontos, e quindi quando si è saputo della prossima visita del patriarca all'Athos, molti monasteri e monaci si sono allarmati. Molti di loro credono che il patriarca Bartolomeo cercherà di "ragionare" con quei monasteri ed eremi che protestano contro le sue azioni in Ucraina. La domanda è: come (o meglio, con chi) lo farà – con o senza Epifanij?
Si ritiene che il patriarca Bartolomeo porterà con sé il capo della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina". Tuttavia, ci sono altri che pensano che Bartolomeo non lo farà. Quindi, secondo gli athoniti, la tensione che il patriarca può creare attraverso la presenza di Epifanij Dumenko sul Monte Athos non aiuterà. Quindi, molti igumeni con cui abbiamo potuto parlare sulla Montagna Santa hanno dichiarato chiaramente e inequivocabilmente che serviranno alla Liturgia con il patriarca Bartolomeo a Xenophontos solo se gli scismatici ucraini non vi parteciperanno. Allo stesso tempo, gli athoniti considerano lo stesso patriarca Bartolomeo come loro vescovo canonico e non possono che concelebrare con lui (pur sapendo che, per esempio, ha concelebrato con Dumenko al Fanar).
Pertanto, secondo gli athoniti, il patriarca Bartolomeo durante la sua visita di ottobre seguirà le consolidate tattiche fanariote. Cioè, cercherà di calmare e persuadere quelli che si oppongono a lui. Come? Con la tattica della carota e del bastone. In altre parole, con la scelta tra bullismo e "ricompense". Allo stesso tempo, è interessante notare che gli athoniti collegano direttamente la situazione legata alla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" con i contatti sempre più stretti del Fanar con il Vaticano.
Quanto sono reali le minacce?
È caratteristico che il patriarca Bartolomeo per la sua prima tappa sulla Montagna Santa abbia scelto il monastero di Xenophontos e non la capitale dell'Athos, Karyes (come è sempre successo prima). È difficile definire casuale una tale scelta.
Il fatto è che nel Palazzo Maxim (la residenza del Primo Ministro della Repubblica greca), si è scatenato un vero dibattito su chi diventerà il nuovo governatore civile del Monte Athos e sostituirà Kostas Dimzas in questa posizione.
Quest'ultimo ha fatto visita a San Pietroburgo all'inizio di marzo 2019, dove ha incontrato il governatore della città Aleksandr Beglov e diversi funzionari governativi. Vale la pena notare che la visita di Dimzas nella capitale settentrionale della Federazione Russa è la prima visita ufficiale del governatore civile dell'Athos in Russia e si è svolta nel mezzo dello scandalo di febbraio, dovuto al fatto che ai rappresentanti della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" non era stato consentito nemmeno l'accesso al territorio del monastero del santo grande martire Panteleimon.
È interessante notare che, durante un incontro con Beglov, Dimzas ha dichiarato: "Siamo davvero orgogliosi che in Grecia ci sia questa penisola unica con eremiti e asceti, custodi di tradizioni che mantengono intatta la fede e le tradizioni ortodosse e proteggono anche la verità ortodossa e i cristiani ortodossi".
Tra i nomi in discussione che potrebbero presto diventare il governatore civile dell'Athos ci sono l'ambasciatore Alexis Alexandris, l'ex procuratore Panagiotis Angelopoulos, il chirurgo Dimitris Linos, l'ex deputato del distretto di Chalkidiki per il partito "Nuova Democrazia" Vasilis Pappas, l'avvocato Takis Baltakos, l'ex capo segretario del gabinetto dei ministri di Antonis Samaras, ex deputato di Kavala del partito "Nuova democrazia" e vicepresidente del parlamento Yorgos Kaladzis. Tutte queste persone, in un modo o nell'altro, hanno già testimoniato la loro lealtà alle politiche perseguite dal Fanar. Tuttavia, è difficile dire quale di loro alla fine guiderà il governo civile dell'Athos.
Allo stesso tempo, va notato che sono le autorità civili che possono, come ultimo stadio, prendere parte attiva alla pacificazione dei monaci dissenzienti. Per esempio, espellendoli dalla Montagna Santa. Naturalmente, una tale misura può provocare una tempesta di malcontento sia da parte dei monaci stessi, sia da parte di pellegrini e credenti ordinari, ma non può essere completamente esclusa.
Cosa sta succedendo sull'Athos ora?
1. Lo skit dell'apostolo Andrea il Primo Chiamato.
Abbiamo menzionato sopra che i monasteri di Xenophontos, (nuovo) Esphigmenou, Pantokratoros e Iviron si schierano con il patriarca Bartolomeo sulla "questione ucraina". Pertanto, la visita degli scismatici ai monasteri summenzionati non sorprende. E anche se il capo del Patriarcato di Costantinopoli arriva sul Monte Athos con Epifanij Dumenko, sarà accettato in questi monasteri senza problemi. Un'altra cosa è interessante: una visita allo skit di sant'Andrea, dichiarata nei piani per il viaggio. Potrebbero esserci sorprese.
Il fatto è che l'igumeno di questo eremo, padre Ephraim, è estremamente negativo riguardo alla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina". Secondo lui, gli scismatici ucraini sono da trattare alla stessa stregua dei cattolici ed è impossibile pregare o, soprattutto, celebrare la Liturgia con loro. Per lui, l'unico primate canonico in Ucraina è solo sua Beatitudine il metropolita Onufrij. Pertanto, la nostra fonte sull'Athos, che è riuscita a comunicare con i monaci dello skit dell'apostolo Andrea il Primo Chiamato, afferma che la posizione dei fratelli è la seguente: se il patriarca Bartolomeo arriva al monastero insieme ai rappresentanti della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", allora al patriarca sarà permesso di entrare (non possono non farlo entrare) ma agli scismatici sarà rifiutato l'ingresso.
Perché allora il patriarca Bartolomeo dovrebbe visitare lo skit di Sant'Andrea?
Perché questo skit, proprio come lo skit del santo profeta Elia (che sarà anch'esso visitato dal patriarca Bartolomeo) apparteneva in precedenza a immigrati ucraini, e il loro sostegno alla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" è importante (l'igumeno Ephraim gode di autorità tra molti athoniti) e molto simbolico. Inoltre, nel territorio dello skit di sant'Andrea c'è la famosa "Athoniada" – la scuola athonita per ragazzi, dove non sono ammessi gli scismatici dall'Ucraina.
2. Vatopedi.
Allo stesso tempo, è noto che il patriarca Bartolomeo ha urgentemente bisogno del sostegno di monasteri potenti come Vatopedi. Ricordiamo tutti che questo monastero ha già ricevuto gli scismatici dall'Ucraina. Tuttavia, le cose non sono così chiare come sembra.
In primo luogo, secondo la nostra fonte, quando Zinkevich è arrivato al monastero per il culto sacro, i monaci si sono rifiutati di concelebrare con lui e gli hanno suggerirono di svolgere una "liturgia" in un'altra chiesa del monastero. Zinkevich ha allora rifiutato.
In secondo luogo, lo stesso igumeno Ephraim, sebbene fosse arrivato a Kiev per "l'intronizzazione" di Epifanij, si è improvvisamente ammalato e non ha preso parte a quest'illegalità. È chiaro che l'anziano Ephraim non è andato a Kiev per sua libera volontà, e la sua malattia può essere spiegata con l'estrema tensione nervosa e la pressione degli "amici del Fanar". Un'altra cosa è interessante: al momento, la maggior parte dei fratelli di Vatopedi si oppone alla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina". Quindi, la nostra fonte sul Monte Santo ha detto che durante l'ultima visita degli scismatici ucraini al monastero, si è verificato un conflitto molto grave all'interno dei fratelli del monastero, che potrebbe svilupparsi nella separazione finale della maggior parte della fratellanza monastica di Vatopedi da quelli che accettano la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina".
Questa situazione ha costretto la leadership monastica a cambiare posizione. Quindi, oggi, l'anziano Ephraim afferma di non riconoscere gli scismatici ucraini. E ancora, come sei mesi fa, il Dipartimento di Stato americano lo sta mettendo seriamente sotto pressione. In particolare, gli athoniti riportano che alcuni giorni fa l'ambasciatore degli Stati Uniti in Grecia ha nuovamente visitato il monastero e ha cercato di "convincere" l'igumeno di Vatopedi che la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" è una Chiesa canonica. Sembra che finora non ci sia riuscito.
Conclusione
In generale, sulla Montagna Santa, la situazione è molto difficile. Da un lato, i monaci riconoscono il patriarca Bartolomeo come loro vescovo canonico. D'altro canto, non amano i suoi stretti contatti con i cattolici e la legalizzazione dello scisma ucraino.
La maggior parte dei monaci athoniti non vuole servire con gli scismatici. Tuttavia, allo stesso tempo, molti di loro hanno paura di perdere ciò che hanno oggi: l'opportunità di vivere e pregare sulla Montagna Santa. Saranno in grado di opporsi alle minacce, alle "ricompense", alle soddisfazioni personali? Questa è la domanda che i monaci si pongono sempre più spesso.
Per la stragrande maggioranza degli athoniti, la situazione legata alla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" è la tentazione che Dio ha permesso per i loro peccati. Alcuni si risentono apertamente delle azioni del patriarca Bartolomeo, altri semplicemente non concordano o ignorano questo argomento in silenzio, ma tutti continuano a dire una cosa: per superare questa tentazione, bisogna pregare. E se il Santo Monte Athos ha sempre pregato per il mondo, ora è giunto il momento per il mondo di pregare per il Santo Monte.
Preghiamo il Signore! Kyrie eleison!

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