domenica 24 novembre 2019

Dal sito del confratello e concelebrante Padre Ambrogio di Torino.

Dov'è la voce autorevole del Giudice dell'ecumene?
 

Una lettera sincera al patriarca Theodoros d'Alessandria
del metropolita Agafangel di Odessa
Orthochristian.com, 22 novembre 2019


In seguito alla triste notizia della decisione del patriarca Theodoros d'Alessandria di riconoscere la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" scismatica, sua Eminenza il metropolita Agafangel di Odessa della Chiesa ucraina canonica ha scritto una lettera commovente e sentita al Patriarca, che da lungo tempo conosce personalmente.
Come osserva nella sua lettera, il patriarca Theodoros ha vissuto e ha prestato servizio a Odessa per dieci anni, fino al momento in cui gli scismi ucraini stavano iniziando per la prima volta, ed è tornato a visitarla per due volte da quando è diventato patriarca di Alessandria. In effetti, ha visitato Odessa proprio l'anno scorso allo scopo esplicito di rafforzare e confortare i fedeli della Chiesa ucraina canonica, incoraggiandoli a rimanere fedeli a Cristo nella Chiesa canonica sotto sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di Tutta l'Ucraina.
Pertanto, il dolore della recente decisione del patriarca è più personale per gli ortodossi di Odessa.
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446, 19 novembre 2019
A sua Beatitudine il santissimo patriarca Theodoros II d'Alessandria e di tutta l'Africa
Vostra Beatitudine,
papa e patriarca Theodoros d'Alessandria e di tutta l'Africa!
È passato un anno da quando il patriarca ecumenico Bartolomeo ha concesso un "tomos" d'autocefalia alla cosiddetta "Chiesa ortodossa dell'Ucraina". Tuttavia, le dichiarate buone intenzioni del Trono ecumenico – salvare il disastroso stato dell'Ortodossia ucraina, curare le ferite dello scisma, riportare in comunione con la Chiesa ortodossa quei figli usciti al di fuori dei suoi confini – non sono stati incoronati da successo, ma, al contrario, hanno approfondito la crisi e stanno rapidamente conducendo verso uno scisma dell'intero mondo ortodosso.
La "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" è un gruppo di scismatici e di persone autoconsacrate, che non hanno ordini sacri e, in generale, nulla in comune con l'Ortodossia che lei ben conosce. Le loro dichiarazioni blasfeme, offensive e calunniose rivolte alla Chiesa ortodossa ucraina canonica e al popolo ucraino lo testimoniano. I rappresentanti di questa denominazione si sono rivelati un'arma nelle mani dei nemici della Chiesa e di Cristo, che odiano tutto ciò che è santo e, abbastanza spesso, Dio stesso. Sono caduti nel trucco del diavolo, dimenticando che la Chiesa è governata da Cristo e non dal Patriarca ecumenico.
Oggi è assolutamente chiaro che l'Ortodossia viene distrutta con l'aiuto dei sovrani di questo mondo, che non c'è più unità tra le Chiese ortodosse locali e che regna il caos; e quel che è peggio, che tutto ciò viene fatto apertamente dal patriarca Bartolomeo, che è caduto nell'eresia dell'etnofletismo, del papismo orientale e dell'eresia ecclesiologica dell'ecumenismo. Avendo commesso un atto blasfemo, il riconoscimento degli scismatici autoconsacrati con un tratto di penna, insiste sul fatto che tutte le Chiese locali riconoscano la pseudo-struttura creata da lui.
Con grande tristezza e ansia abbiamo ricevuto la notizia che lei, Beatitudine, ha commemorato il "metropolita Epifanij" come "primate" della Chiesa ucraina durante la Divina Liturgia nella Chiesa dell'Arcangelo Michele al Cairo l'8 novembre e abbiamo assistito all'annuncio del suo riconoscimento di questa pseudo-struttura; e che, nonostante il fatto che durante la sua visita a Odessa nel settembre 2018, come prima, ha riconosciuto una sola Chiesa ortodossa canonica, guidata da sua Beatitudine il metropolita Onufrij. Quanto sono in contrasto le sue parole con le sue azioni!
E quanto è sorprendente il fatto che il patriarca d'Alessandria, che porta il titolo di Giudice dell'ecumene, 'per paura dei giudei' abbia abdicato alla posizione dell'Ortodossia canonica. Invece di parlare in difesa dell'unità della Chiesa, invece di chiamare tutti i primati, in qualità di Giudice ecumenico, a cercare una soluzione canonicamente e dogmaticamente corretta al problema ucraino, ha intrapreso la strada della distruzione della Chiesa. Dopotutto, come tutti i greci, sa bene che il patriarca Bartolomeo ha calpestato i canoni e i dogmi sacri della santa Chiesa ortodossa. Oggi, giustificando le sue azioni, si riferisce non ai canoni e ai dogmi della Chiesa ortodossa, ma alle opinioni di persone secolari, che sono lungi dal risolvere tali domande: avvocati e pubblicisti.
Dov'è la voce forte e autorevole del patriarca d'Alessandria durante i problemi e le sofferenze di tutta l'Ortodossia? Perché il successore dell'antica Chiesa dell'apostolo Marco, temendo i potenti di questo mondo, ha tradito i molti milioni di ucraini ortodossi? Ha davvero tanta paura di irritare il patriarca Bartolomeo ma non ha paura di andare così audacemente contro Cristo e la sua santa Chiesa?
Il patriarca Theodoros (a sinistra) e il metropolita Agafangel (a destra).  Foto: eparhiya.od.ua
Gli anni del suo ministero a Odessa le hanno portato onore e rispetto tra il clero e i fedeli, e se ne è personalmente assicurato quando ha visitato Odessa per due volte come patriarca. Tutti abbiamo pregato insieme a voi e abbiamo condiviso il corpo e il sangue di Cristo nostro Salvatore dallo stesso calice. Ha avuto l'opportunità di guardare la gente dritto negli occhi e di predicare Cristo. E oggi ha facilmente tradito coloro che la rispettavano, che l'amavano sinceramente e che hanno ascoltato le sue meravigliose omelie con purezza di cuore. Gli odessani che la conoscono sono molto sorpresi, turbati e scandalizzati dalle sue azioni.
Ha offeso san Serafino di Sarov, con le cui preghiere è diventato patriarca, cosa di cui lei, Beatitudine, ha parlato molte volte. Piange lo ieromartire Gregorio V, patriarca di Costantinopoli, nel cui santuario con una particella delle sue reliquie lei e gli odessani ortodossi avete pregato durante i suoi dieci anni come esarca del patriarca d'Alessandria e di Tutta l'Africa presso il patriarca di Mosca e di Tutta la Rus'. Piange Odessa, la patria minore dei greci e degli odessani, che le hanno creduto e speravano che non tradisse mai la Chiesa di Cristo e non osasse strappare la veste del Salvatore.
Beatitudine, pensi a cosa sta facendo! L'Ortodossia è in pericolo. Purtroppo, uno scisma della Chiesa ortodossa sta diventando un fatto chiaramente inevitabile e storico. Dopotutto, sai bene che questa truffa con l'autocefalia artificiale ucraina è finalizzata alla distruzione dell'ortodossia, alla destabilizzazione delle relazioni inter-ortodosse. Hai dichiarato di aver preso questa decisione dopo molte riflessioni. Ma non è vero! Tutti capiscono bene che questa decisione è stata avventata, presa sotto influenza e pressione esterne. Per favore, dì al mondo intero quale canone dà il diritto a scismatici dichiarati auto-ordinati, che non hanno ordini sacri, di essere sacerdoti e di concedere loro un tomos e un'autocefalia?
Il "tomos" non ha portato la pace in Ucraina, ma, al contrario, inimicizia, malizia e odio nei confronti della Chiesa ucraina ortodossa canonica da parte dei rappresentanti della cosiddetta "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", a cui lo stesso falso patriarca Filaret ha rinunciato, e a cui in precedenza favoriva con zelo la concessione del "tomos". I luoghi di culto vengono sequestrati e i sacerdoti e i fedeli della Chiesa ortodossa ucraina canonica vengono picchiati. Le chiese sequestrate rimangono vuote e il fedele popolo di Dio in Ucraina, la cui opinione è ignorata dal patriarca ecumenico, non pregherà mai con gli scismatici autoconsacrati. La Chiesa ortodossa ucraina canonica non riconoscerà mai la cosiddetta "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", perché ciò è contrario ai sacri canoni della santa Chiesa.
Sfortunatamente, la storia ci testimonia vividamente i nomi dei patriarchi di Costantinopoli e d'Alessandria che caddero nell'eresia e calpestarono i sacri canoni. Rimangono per sempre apostati dalla vera fede e traditori della sacra Tradizione. Sono stati tutti vittime dell'influenza negativa esercitata sulla Chiesa dallo stato, che ha interferito nei suoi insegnamenti e nella sua vita interiore. E oggi vediamo aperte interferenze negli affari interni della Chiesa e pressioni sui vescovi perché siano obbedienti e leali nella questione dell'adattamento della Chiesa ai bisogni delle politiche della globalizzazione.
Beatitudine! Non diventi uno dei condannati dalla storia, dalla Chiesa e da Dio! Dopotutto, anche qui sulla Terra dovrà rispondere davanti a tutta l'Ortodossia mondiale. È solo una questione di tempo, per non parlare del fatto che ognuno di noi dovrà comparire davanti al Giudizio di Dio, tenendo presente che il peccato dello scisma non viene lavato via nemmeno dal sangue del martirio.
Vostra Beatitudine!
Se Dio è per noi, chi può essere contro di noi? (Rm 8:31).
Preghiamo per lei il nostro Dio Padre celeste e speriamo fortemente che riconsidererà e riesaminerà la sua decisione, giungerà alla conoscenza della verità e difenderà l'unità dell'Ortodossia canonica.
+ Agafangel, metropolita di Odessa e Izmail,
membro permanente del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina

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