martedì 11 agosto 2009

Celebrazione ad Acquaformosa

Carissimi: Domenica 9 agosto, come stabilito nel nostro calendario, abbiamo celebrato presso la Cappella Ortodossa dedicata a Santa Caterina Megalomartire, una cappella catacomba, la Divina Liturgia mensile.

Per la verità, ero convintissimo, che essendo in piena estate ed il popolo di Dio godersi le sospirate vacanze, chi al mare, chi in montagna e chi in giro per il mondo, escludendo i pochissimi affezionati, pochissimi sarebbero venuti per cantare le lodi al Signore in questo giorno torrido, soffocante ed afoso. Già venerdì 7 essendo salito in paese per affiggere i manifesti di invito, (come se ce ne fosse bisogno!!), circa una decina di fedeli, incontrati per strada, mi avevano già prospettato che per la Liturgia sarebbero stati assenti per motivi che non sto qui a raccontare.

Da qui la mia paura che per domenica la Cappella sarebbe stata mezza vuota. Sicuramente mi sarei accontentato anche di due o tre fedeli, perché come dice il Signore: “Dove ci sono due o tre riuniti nel mio nome, io sarò in mezzo a loro” e la Divina Liturgia l’avremmo sicuramente celebrata.

Con questi pensieri domenica mattina alle ore 09.00 apro la porta della Cappella chiedendo al Signore: “Sia fatta la tua volontà”.

Preparo l’altare, accendo le candele ed il carboncino per l’incensiere ed inizio le preghiere preliminari, per poi vestirmi dei paramenti sacri ed iniziare la preparazione della proscomidia.

Mancavano dieci minuti all’inizio della Liturgia, ancora intento a preparare i Santi Doni, che i miei occhi iniziano a riempirsi di gioia. Piano piano mi accorgo che il Signore Dio stava compiendo il miracolo. Il suo popolo affluiva costantemente e prendeva posto nella cappella. Buongiorno Zo, Zo si rrini, sa bellu e bëre; non credevo ai miei occhi. La nostra Cappella catacomba si era riempita di popolo di Dio all’inverosimile e quindi rispettando i tempi tecnici abbiamo intonato il Vasile uranie tradizionale, come veniva cantato dai nostri avi fino a poco tempo addietro.

Il caldo e chi lo ha più sentito, l’afa opprimente nulla di nulla, solo i canti della Divina Liturgia che si innalzavano giulivamente verso il cielo.

Terminata la Liturgia abbiamo distribuito l’antidoron, il pane dei Santi Doni rimasto.

Cosa dire Carissimi, sono contento ed un pizzico orgoglioso, se anche gli assenti oggi avessero preso parte alla Liturgia, sicuramente qualcuno sarebbe rimasto anche fuori, visto che la nostra piccola Cappella non sarebbe riuscita a contenere tanto popolo di Dio.

Signore: grazie e come sempre sia fatta la Tua e non la mia o la nostra volontà.


P. Giovanni Capparelli

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