giovedì 26 maggio 2011

Dalla Chiesa Ortodossa Russa

Liturgia del metropolita Hilarion a Giamaica




Il 22 maggio, domenica della samaritana e giorno della ricorrenza liturgica della traslazione delle reliquie di san Nicola a Bari, il metropolita Hilarion, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, ha celebrato la liturgia presso l’ambasciata della Federazione Russa in Giamaica. Il metropolita si trova in Giamaica a capo di una delegazione della Chiesa Ortodossa Russa che partecipa alla Convocazione ecumenica internazionale per la pace.
Col metropolita Hilarion hanno concelebrato: l’arciprete Nikolaj Danilevitch, segretario del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa Ortodossa ucraina, il sacerdote Dimitrij Sizonenko, segretario ad interim peri rapporti intercristiani del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, e lo hierodiacono Ioann (Kopejkin), assistente del metropolita. Hanno inoltre partecipato l’arciprete Michail Gundjaev, rappresentante del Patriarcato di Mosca presso il Consiglio ecumenico delle Chiese e le organizzazioni internazionali a Ginevra, e Leonid Sevastjanov, direttore esecutivo della Fondazione di beneficenza s.Gregorio di Nazianzo. Presenti alla liturgia una trentina di persone, diplomatici e uomini d’affari russi.
Alla fine della celebrazione il presidente del Dipartimento ha ricordato la ricorrenza della festa di s. Nicola, facendo gli auguri ai presenti che portano questo nome, tra cui il rappresentante della Chiesa Ortodossa ucraina.
Rivolgendosi poi a tutti, il metropolita Hilarion ha fatto notare che quando una persona si trova per lunghi periodi lontana dal proprio Paese sente la responsabilità di rappresentare la propria patria e si interroga su che cosa lo leghi ad essa. La Chiesa e’ una delle realtà che legano la persona sia alla propria patria terrena, che a quella, comune a tutti, celeste. Ogni uomo e’ creato per tendere alla patria celeste, definitiva: percorre il cammino della propria vita e giungere finalmente all’eternità, cui siamo tutti chiamati. L’unica ricchezza che potremo portare con noi nell’aldilà, dopo la morte, e’ il bene e l’amore che abbiamo avuto per ogni prossimo.
Il metropolita ha poi ringraziato particolarmente l’ambasciatore della Federazione Russa in Giamaica, presente al rito, per aver messo a disposizione i locali dell’ambasciata per la celebrazione. A sua volta, l’ambasciatore ha definito l’avvenimento storico, facendo notare che mai nella storia dell’ambasciata vi era stata celebrata una liturgia.
Tutti i presenti hanno infine condiviso il pasto. Lo stesso giorno il metropolita Hilarion ha fatto rientro a Mosca.

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