martedì 27 settembre 2011

Dal sito: sifeumcalabria.it

Perchè venerare le icone? PDF Stampa E-mail
                                          
Se non lui, chi altro?

 

È proprio il caso di dire, all’indomani dell’uscita, in tutte le librerie nazionali e in versione e-book, del testo “Perché venerare le Icone?” di Passarelli Gaetano. Studioso castrovillarese di nascita, ma oramai cittadino della capitale ove è stato docente di Storia e civiltà bizantina presso le Università di Chieti e Roma Tre, di Spiritualità Orientale e di Liturgia bizantina presso l’Istituto superiore di Studi Medioevali e Francescani della Pontificia università Antonianum, e del Pontificio Istituto Orientale.
Sì perché solo dalla sua rinomata e vasta esperienza sul mondo bizantino, poteva generarsi un saggio in cui la necessità di far conoscere il gran patrimonio della cultura bizantina ad una fetta ben più ampia della solita, ristretta cerchia di studiosi e ricercatori del settore; diviene quasi un’attenta premura affinché tutti possano avvicinarsi e cogliere gli aspetti più salienti del ruolo che l’immagine sacra ha avuto e ha ancora per l’intera cristianità. La convivenza sorprendente della spiritualità e della cultura bizantina a fianco della tradizione latina, ne riafferma la complementarietà e ne stimola l’approfondimento e la ricerca, evidenziando lo splendore ammaliante della religione cristiana, dei suoi tesori d’arte e delle sue variegate tradizioni popolari. Scopo del saggio, è portare alla luce una materia poco conosciuta, il motivo della venerazione delle icone appunto, anche per chi abitualmente le “vede”, stimolandone l’approfondimento sia sotto il profilo religioso e liturgico- cultuale, sia sotto l’aspetto culturale, artistico e filosofico. Ancora oggi per molti, l’icona appare come immagine stereotipata, dall’intrinseco significato e dallo stile non umano, frutto di un simbolismo e di tradizioni teologiche che coinvolgono l’aspetto pittorico, il materiale usato, la disposizione e il luogo entro il quale l’opera si colloca.
Il saggio in questione evita una lettura formale ed estrinseca, ma si mostra necessariamente contenutistico, in cui questioni collaterali quali: il culto da rendere alla Croce, le motivazioni del diverso modo di fare il segno della Croce, la rappresentazione della Trinità, l’origine della benedizione delle immagini, per concludere con il concetto di montagna come immagine, simbolo e percorso ascetico; ne fanno anche un manuale di teologia.
Le icone contemporanee, obbedendo a regole e modelli iconografici estranei all’arte religiosa occidentale, attestano anche, come le comunità di rito bizantino lungo i secoli, hanno trovato una perfetta pace con la Chiesa madre orientale ed altrettanta sintonia con la Chiesa latina d’Occidente. E se fino ad un secolo fa non si conosceva quasi nulla dell’arte bizantina, oggi gli studi si sono moltiplicati, accrescendo dati e scoperte nuove nel campo delle conoscenze, a sostegno del fatto che l’iconografia levantina tradizionale è l’indiscussa testimone della Chiesa indivisa. La sua storia comprende più di un millennio e le forme e i motivi dell’antica arte cristiana nel Mediterraneo sono alla base di tutta l’arte europea, e, influenzano il mondo occidentale nei secoli medievali fino oltre il Duecento.
Lo scopo del saggio: “Perché venerare le icone?”, è di fornire nella lunga genesi dell’iconografia cristiana, il panorama storico di tale arte, da quando in seno alla Chiesa si fa più precisa la coscienza della natura umano-divina di Cristo ed i Padri conciliari definiscono con chiarezza che le immagini di Cristo, la Sua Vita, la Madre di Dio e i Santi, avrebbero potuto essere d’aiuto al consolidamento della fede. Per poi giungere sino allo scoppio della controversia iconoclasta(726), suscitata dall’imperatore e sostenuta da un certo numero di teologi, che prorompe in maniera mai prima avvenuta nel mondo cristiano, con lotte sanguinose, fino all’843, quando è ristabilita la venerazione delle icone, grazie anche ai ferventi sostenitori del culto iconico quali Niceforo e Giovanni Damasceno.
Il libro dovuto ad uno dei maggiori specialisti, è certamente l’unico breve e migliore manuale su tutta la materia, include scoperte e attuali conclusioni, fornisce una continuità narrativa evitando la forma del manuale pedissequo. Al termine del testo le aggiornate bibliografie rendono facili eventuali approfondimenti; così come il solito criterio di consultazioni e rinvii a più testi si semplifica anzi per alcuni aspetti si tronca di netto, quando i brani originari estratti dalle fonti sono ivi riportati. Una nuova forma di saggio destinata al lettore più sprovveduto ma, dati i riferimenti alle scoperte e alle idee più recenti, si conferma che esso serva anche all’uso dello studioso più specializzato.

Carmelina Guida
Nota sull’autore
Gaetano Passarelli è direttore responsabile della rivista “Studi sull’Oriente Cristiano” e Consultore storico presso la Congregazione per le Cause dei Santi.
Esperto di iconografia bizantina. Conta numerose pubblicazioni scientifiche sull’ iconografia, la liturgia e la storia bizantina, tradotte in diverse lingue. Per la Jaka Book dirige la collana “Donne d’Oriente e d’Occidente” è anche autore di biografie, romanzi e opere teatrali.
Dettagli del libro:
Titolo: Perchè venerare le Icone?
Autore: Gaetano Passarelli
Editore: libreriauniversitaria.it
Collana: Biblioteca contemporanea
Data di pubblicazione: 2011
Prezzo: € 11.00

Nessun commento: