Gaffe del patriarca Bartolomeo in Bulgaria
Il Patriarca Ecumenico ha creato un serio scandalo nel corso della sua
visita ufficiale in Bulgaria, dove è stato insignito della medaglia
Stara Planina, il più alto riconoscimento offerto dal governo del paese.
Al termine del suo discorso di accettazione del premio, ha colto di
sorpresa gli organizzatori (tra cui il presidente della Repubblica,
Rosen Plevneliev) chiedendo la restituzione degli oggetti religiosi
bizantini rimossi dalle truppe bulgare da chiese e monasteri delle
metropolie di Serres, Xanthi e Drama (nel nord della Grecia) durante le
guerre balcaniche.
La polemica ha spinto il primo ministro bulgaro Boiko Borisov ad
annullare l'incontro con il patriarca Bartolomeo, il cui comportamento è
stato definito dal leader del Partito Socialista Mihail Mikov "un
insulto ai cittadini e ai cristiani bulgari".
Ovviamente, siccome nei conflitti balcanici ci sono almeno tot capita quot sententiae
(quand’anche le opinioni non siano ben di più dei singoli individui),
le rivendicazioni del patriarca sugli oggetti “rubati da truppe di
occupazione” hanno scatenato l’ovvia risposta da parte bulgara: “Nulla è
stato rubato dalle chiese greche. I beni appartenevano a congregazioni
etniche bulgare sotto il Patriarcato di Costantinopoli, che si
rifugiarono in Bulgaria durante la guerra, portandosi dietro i loro beni
mobili, sapendo di perdere per sempre le loro case e le loro chiese”.
Lasciando da parte ogni considerazione sulla maleducazione di un simile
discorso in un momento di ospitalità, notiamo che le parole del
patriarca Bartolomeo hanno anche riaperto ferite che vanno ben al di là
del discorso dei beni ecclesiastici: “Dopo la guerra, tutte le
iscrizioni bulgare nelle chiese del nord della Grecia furono cancellate e
cambiate con iscrizioni greche. Nella regione bulgara del Mar Nero e a
Plovdiv, invece, sono state mantenute le iscrizioni greche, come
qualsiasi visitatore può controllare”.
I commentatori più maliziosi si sono chiesti come mai il Patriarca
Ecumenico non abbia mai fatto discorsi simili di restituzione quando è
stato accolto dai cattolici a Roma o a Venezia.
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