sabato 14 novembre 2015

Dal sito del confratello e concelebrante P. Ambrogio di Torino

Gaffe del patriarca Bartolomeo in Bulgaria

Il Patriarca Ecumenico ha creato un serio scandalo nel corso della sua visita ufficiale in Bulgaria, dove è stato insignito della medaglia Stara Planina, il più alto riconoscimento offerto dal governo del paese.
Al termine del suo discorso di accettazione del premio, ha colto di sorpresa gli organizzatori (tra cui il presidente della Repubblica, Rosen Plevneliev) chiedendo la restituzione degli oggetti religiosi bizantini rimossi dalle truppe bulgare da chiese e monasteri delle metropolie di Serres, Xanthi e Drama (nel nord della Grecia) durante le guerre balcaniche.
La polemica ha spinto il primo ministro bulgaro Boiko Borisov ad annullare l'incontro con il patriarca Bartolomeo, il cui comportamento è stato definito dal leader del Partito Socialista Mihail Mikov "un insulto ai cittadini e ai cristiani bulgari".
Ovviamente, siccome nei conflitti balcanici ci sono almeno tot capita quot sententiae (quand’anche le opinioni non siano ben di più dei singoli individui), le rivendicazioni del patriarca sugli oggetti “rubati da truppe di occupazione” hanno scatenato l’ovvia risposta da parte bulgara: “Nulla è stato rubato dalle chiese greche. I beni appartenevano a congregazioni etniche bulgare sotto il Patriarcato di Costantinopoli, che si rifugiarono in Bulgaria durante la guerra, portandosi dietro i loro beni mobili, sapendo di perdere per sempre le loro case e le loro chiese”.
Lasciando da parte ogni considerazione sulla maleducazione di un simile discorso in un momento di ospitalità, notiamo che le parole del patriarca Bartolomeo hanno anche riaperto ferite che vanno ben al di là del discorso dei beni ecclesiastici: “Dopo la guerra, tutte le iscrizioni bulgare nelle chiese del nord della Grecia furono cancellate e cambiate con iscrizioni greche. Nella regione bulgara del Mar Nero e a Plovdiv, invece, sono state mantenute le iscrizioni greche, come qualsiasi visitatore può controllare”.
I commentatori più maliziosi si sono chiesti come mai il Patriarca Ecumenico non abbia mai fatto discorsi simili di restituzione quando è stato accolto dai cattolici a Roma o a Venezia.

 

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