venerdì 25 marzo 2016

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La Grande e Santa Settimana: una recensione

 
Dopo Il Libro delle Ore e delle Lodi, uscito lo scorso anno, continua l'attività dell'Associazione "Testimonianza Ortodossa" per fornirci libri di buona qualità con una compilazione di molteplici officiature in uso nella Chiesa ortodossa.
Con ottimo tempismo nella Quaresima del 2016, è uscito il volume La Grande e Santa Settimana, raccolta di officiature dal Mattutino della Domenica delle Palme fino alla Liturgia della Pasqua. Finora, alle chiese ortodosse in Italia che desideravano servire queste funzioni in lingua italiana, non restava che servirsi dei testi provenienti dagli uniati, tra i quali i più accessibili e comodi per l’uso erano quelli prodotti dall'eparchia italo-albanese di Lungro (a dire il vero, la stessa eparchia di Lungro ha appena prodotto una nuova edizione in due volumi delle funzioni della Settimana Santa, che non abbiamo ancora potuto esaminare, e che sarà interessante comparare per qualità con il volume prodotto da "Testimonianza Ortodossa").
Ora, finalmente, gli ortodossi in Italia possono vantare un prodotto di assoluta dignità tipografica, reso ancor più durevole rispetto a Il Libro delle Ore e delle Lodi da una copertina in cartone rigido di cui si apprezzerà compiutamente il valore solo con il passaggio di molte Pasque.
La prima cosa che ci ha scaldato il cuore all'apertura di questo libro è l'introduzione del nostro amico Stilianos Bouris: quattordici pagine dedicate a una spiegazione, pulita e compatta, del senso della Settimana Santa. Pur consapevoli che si potrebbe dire molto di più, e che comunque il senso delle celebrazioni non si spiega solo con le parole scritte, riteniamo che sia assolutamente importante che i fedeli e i partecipanti ai riti della Grande Settimana e della Pasqua comprendano il significato delle funzioni a cui partecipano. Noi ci siamo dati da fare per trasmettere una spiegazione di queste funzioni attraverso il nostro sito e sotto forma di opuscoli, e riteniamo ogni sforzo in tal senso di importanza vitale.
Come tutte le opere di compilazione che intendono coprire un determinato periodo, il problema resta sempre dove si vuol far iniziare e dove si vuol far finire tale periodo. Confessiamo di non avere molto chiaro in mente il perché si è voluto iniziare dal Mattutino della Domenica delle Palme (quando questa Domenica, secondo lo stile delle officiature ortodosse, ha inizio con il Vespro, e quando il precedente Sabato di Lazzaro forma con la Domenica delle Palme una festa inscindibile, tant'è che i due giorni condividono un Apolitichio, o Tropario di congedo, comune). Allo stesso modo, non ci è chiaro perché il libro termina con la Liturgia della Pasqua, quando anche il Vespro pasquale (detto nell'uso greco Vespro dell'Agape) sarà celebrato nella stragrande maggioranza delle chiese che si serviranno di questo libro. Tuttavia, dobbiamo ricordare che in quasi tutte le compilazioni della Settimana Santa (inclusi i libretti in italiano prodotti a Lungro negli anni scorsi) non è compreso neppure l'officio della Pasqua, e quindi, invece di arrabbiarci per quello che non è stato incluso, ci rallegriamo di quello che è stato incluso comunque.
Certo, immaginiamo che i compilatori si siano anche trovati di fronte a esigenze dovute ai limiti di impaginazione, e riteniamo che abbiano scelto questi confini (da una domenica mattina a una domenica mattina) per esigenze pratiche.
Rimpiangiamo un poco l'assenza delle Ore pasquali (che comunque sono più diffuse nelle chiese di tradizione russa), e prevediamo che la presenza di sole tre letture profetiche alla Liturgia vesperale del Sabato Santo (invece delle quindici letture riportate sui testi slavonici e romeni) costringerà molti utilizzatori di questo libro a doversi ancora servire di altri testi, ma ammettiamo che il fastidio è davvero di portata minore.
Non ci vogliamo soffermare sulla traduzione in sé, per due ragioni: in primo luogo, siamo dell'idea che dovranno passare ancora lunghi anni prima di arrivare a poter concordare sui termini ideali; in secondo luogo, le traduzioni da diverse lingue con diversi canoni di metrica (e diversi adattamenti canori e musicali) possono richiedere variazioni di termini e dell’ordine stesso delle parole nelle frasi. Se da una parte ci fa piacere che questo testo abbia recepito alcune delle nostre osservazioni in materia di traduzione liturgica, vediamo comunque che il materiale è stato preso da fonti di diversa provenienza, e forse avrà bisogno in futuro di una più attenta armonizzazione (si notino per esempio due versioni diverse dell'Apolitichio pasquale alle pagine 374 e 387/9). Ma per questo, ci saranno ancora molte Pasque di tempo per migliorare.
Oggi, La Grande e Santa Settimana è un testo indispensabile per ogni chiesa ortodossa in Italia, a prescindere dalla lingua in cui si celebrano le funzioni (anche laddove per qualche ragione pastorale non si celebra in italiano, questa sarà la lingua nelle quali i riti ortodossi saranno per lo meno spiegati alle generazioni future). Volete fare un vero piacere alla vostra parrocchia, e facilitare la diffusione dell'Ortodossia in Italia? Compratene TRE copie: una per il coro, una per il santuario, e una per l'aula del catechismo o della scuola parrocchiale. Sarà uno dei migliori investimenti che la chiesa possa fare.

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