martedì 23 gennaio 2024

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  Sul segno della croce e sul gesto della non-croce

di Kirill Aleksandrov

Unione dei giornalisti ortodossi, 22 gennaio 2024

 

il "decano" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" M. Torbakhevych traccia su se stesso delle linee parallele invece del segno della croce. Foto: Unione dei giornalisti ortodossi

La croce è un'arma contro il demonio. Ma cosa succede se una persona la distorce e la trasforma in una presa in giro? Anche questa è una confessione – ma confessione di cosa?

Sequestri di chiese con la violenza, trattamento inumano dei credenti: questo è un sacrilegio contro i luoghi di culto. Ma non è tutto. I sequestratori vanno oltre e commettono azioni blasfeme contro il simbolo principale del cristianesimo: la preziosa e vivifica Croce.

L'immagine qui sotto mostra lo schema del movimento del "segno della croce" da parte dell'"arciprete" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" Mykhailo Torbakhevych, che ha partecipato al sequestro del luogo di culto della Chiesa ortodossa ucraina a Ladyzhyn dedicato alla Madonna di Kazan'.

Siamo abituati al fatto che alcuni rappresentanti della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" (e non solo) si facciano con noncuranza il segno della croce. Ma ricordiamo come dovrebbe effettivamente apparire. L'Unione dei giornalisti ortodossi ha paragonato la croce ortodossa a ciò che Torbakhevych raffigura su se stesso. La differenza è impressionante.

Ed ecco un altro fotogramma con il deputato Mykola Knjazhytsky, del partito dell'ex presidente Petro Poroshenko "Solidarietà europea", che entra in una chiesa sequestrata a Lviv.

Invece di farsi il segno della croce, si disegna una specie di triangolo sulla pancia. Per di più alla maniera cattolica, da sinistra a destra. M. Knjazhytsky è uno dei propagandisti più attivi del Tomos della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" e ha in odio la Chiesa ucraina. Nel 2022 ha sottoposto all'esame della Verkhovna Rada il disegno di legge più odioso sulla proibizione della Chiesa ortoodossa ucraina, dove ha scritto che solo coloro che fanno parte della struttura di Sergij Dumenko possono chiamarsi ortodossi in Ucraina. Potreste pensare che il triangolo sia stato fatto per caso, che la mano fosse ferita o qualcos'altro. Ma altri fotogrammi confermano solo che il deputato, che si considera uno specialista in questioni religiose, fa su se stesso esattamente lo stesso segno. Ecco un'immagine proveniente da una chiesa nei Carpazi.

Qui Kniazhytsky si fa uno zigzag invece del segno della croce – questo almeno da destra a sinistra.

Inoltre, tutti questi fotogrammi non sono scatti di spionaggio dell'Unione dei giornalisti ortodossi . Questi screenshot provengono da un documentario di Knjazhytsky intitolato "Chiesa senza Cristo" (da lui "dedicato" alla Chiesa ortodossa ucraina). In altre parole, è lo stesso Knjazhytsky che li ha resi pubblici. Pertanto deve aver fiducia che non ci siano problemi con il suo "segno della croce".

Va detto che i casi di Knjazhytsky e Torbakhevych sono emersi per caso nel campo dei "media". In realtà ce ne sono molti altri. Un certo numero di predoni di chiese usano gesti di non-croce per benedirsi.

Come esattamente bisogna farsi il segno della croce su se stessi è indicato nel Salterio, il libro che i santi Padri raccomandano ai cristiani di leggere quotidianamente: "Quanto a come il cristiano ortodosso, secondo l'antica tradizione dei santi Apostoli e dei santi Padri <...> dovrebbe fare su se stesso il segno della croce <...> Eccolo: il primo punto sulla nostra fronte, l'estremità superiore della croce, il secondo sul nostro ventre (addome), l'estremità inferiore, il terzo sulla nostra spalla destra, e il quarto a sinistra, e i punti trasversali della croce sono quelli delle estremità della croce, sulla quale è crocifisso per noi il nostro Signore Gesù Cristo, che stende le mani per raccogliere assieme tutte le genti sparse da ogni parte".

Nel libro "Legge di Dio" viene mostrato visivamente come farsi il segno della croce su se stessi. Gli autori del libro mettono rigorosamente in guardia dal rappresentare in modo errato la Croce del Signore, perché questo causa solo la gioia dei demoni.

Pensiamo a cosa significa veramente il segno della croce per un cristiano.

"Signore, come arma contro il diavolo ci hai dato la tua Croce. Egli ne freme e trema, non sopportando la vista della sua potenza, poiché hai risuscitato i morti e hai abolito la morte. Per questo adoriamo la tua sepoltura e risurrezione" (dalle Stichire delle Lodi domenicali, Tono 8°).

La Croce è un'arma contro il demonio, contro il quale questi non solo non può nulla ma non la può nemmeno guardare. Questo è l'insegnamento della Chiesa, espresso da tanti santi Padri, ma ci limiteremo alle opere di san Giovanni Crisostomo, per non sovraccaricare l'articolo. Questo santo parla di dove un cristiano dovrebbe rappresentare il segno della croce: "Con grande zelo tracciamo la croce sulla nostra abitazione, sui muri, sulle finestre, sulla fronte e nella mente. Questo segno è la nostra salvezza, la libertà universale e la misericordia del Signore".

Si noti che san Giovanni Crisostomo dice che la Croce dovrebbe essere raffigurata non solo sulla fronte, cioè sul nostro corpo, ma anche nella mente. Benedicendosi con il segno della croce, il cristiano eleva il pensiero al Golgota, al Salvatore crocifisso, a quel grande sacrificio mediante il quale siamo redenti dal peccato e dalla morte. In un altro punto delle opere di Giovanni Crisostomo, troviamo una spiegazione per questo: "Quando imprimi la croce su te stesso, rappresenta mentalmente l'intero significato della croce e placherai la rabbia e tutte le altre passioni".

Ma cosa succede se una persona disegna su se stessa dei triangoli o delle linee del tutto incomprensibili? A cosa eleva la sua mente, cosa immagina? San Giovanni insegna che anche il segno della croce rappresentato correttamente non ha alcun potere se una persona manca di fede e determinazione nel seguire Cristo. Scrive: "Non tracciare la croce solo con un dito, ma prima con la volontà, con grande fede, e solo allora benedirai con essa il tuo volto. Nessun demone immondo potrà starti vicino, vedendo quella spada con la quale fu trafitto a morte".

La descrizione del segno della croce come spada contro i demoni maligni si trova in molti santi Padri e in numerosi testi liturgici. Innumerevoli casi di santi asceti e credenti comuni descritti nella letteratura cristiana testimoniano il potere del segno della croce.

San Giovanni Crisostomo scrive: "Il segno della croce, anche tra i nostri antenati, apriva le porte chiuse, distruggeva i veleni mortali, infrangeva il potere della cicuta e guariva i morsi degli animali dannosi. Se ha aperto le porte dell'inferno, ha scosso le volte del cielo, ha rinnovato l'ingresso al paradiso e ha tagliato le insidie del diavolo, cosa c'è di sorprendente nel fatto che vincerà i veleni mortali, le bestie e tutto il resto? Traccialo nella tua mente, abbraccia la salvezza delle nostre anime. Questa croce ha trasformato l'universo, ha dissipato l'illusione, ha rivelato la verità, ha trasformato la terra in cielo e ha trasformato gli uomini in angeli. Perciò i demoni non sono più temibili ma meritevoli di disprezzo, e la morte non è più morte ma sonno; tutto ciò che si oppone a noi è abbattuto e calpestato".

Ciò che accade a una persona che non si segna con il segno della croce o lo fa con noncuranza è ampiamente descritto anche nella letteratura spirituale. Come esempio, c'è la storia di sant'Isacco delle Grotte di Kiev, che nel suo cammino ascetico affrontò una forte tentazione demoniaca. I demoni gli apparvero sotto forma di bellissimi giovani e chiesero adorazione. E poiché Isacco non si segnò con il segno della croce, il loro trucco funzionò perfettamente. Così lo racconta il "Patericon delle Grotte di Kiev":

"Una volta, quando venne la sera, cominciò, come al solito, a prosternarsi e a cantare salmi fino a mezzanotte. Stanco, spense la candela e si sedette al suo posto. Ed ecco, all'improvviso, brillò nella grotta una luce splendente come il sole, insopportabile agli occhi, e due demoni si avvicinarono a lui in forma di bellissimi giovani; i loro volti splendevano come il sole, e gli dissero: Isacco, noi siamo angeli, ed ecco Cristo che viene a te con altri angeli. Alzandosi, Isacco vide una moltitudine di esseri i cui volti splendevano come il sole. Uno di loro splendeva più di tutti e dal suo volto uscivano raggi. Dissero al santo: Isacco, questi è Cristo; inchinati e adoralo. Isacco, non comprendendo l'azione demoniaca e dimenticandosi di proteggersi con il segno della croce, si prostrò davanti a lui come a Cristo. I demoni allora lanciarono un forte grido e gridarono: Tu sei nostro, Isacco".

Ribadiamo: questo descrive le conseguenze se una persona dimentica di benedirsi con il segno della croce. Ma cosa succede se distorce questo segno? A questo proposito, il libro "La Legge di Dio" ci dice quanto segue: "Il segno della croce ci dà una grande forza per respingere e vincere il male e compiere il bene, ma dobbiamo ricordare che la croce deve essere fatta correttamente e deliberatamente; altrimenti, non sarà un'immagine della croce ma un semplice gesto della mano, di cui solo i demoni si rallegrano. Facendo con noncuranza il segno della croce, mostriamo la nostra mancanza di rispetto verso Dio: pecchiamo, e questo peccato si chiama blasfemia." Pertanto, il gesto di "suono della chitarra" che osserviamo nelle azioni di molti invasori delle chiese ortodosse è considerato una bestemmia. La Sacra Scrittura esprime un'affermazione ancora più forte: "Maledetto colui che compie l'opera del Signore fiaccamente..." (Ger 48:10).

Pertanto, coloro che si segnano con noncuranza con il segno della croce si sottopongono a questa maledizione. Giovanni Crisostomo dice riferendosi all'immagine della Croce: "Nessun demone immondo potrà stare vicino a te, vedendo quella spada con la quale fu colpito...". Quindi, secondo le parole del santo, è vero anche il contrario: i demoni impuri i circondano chi non si protegge con il segno della croce e, a maggior ragione, chi bestemmia facendolo con noncuranza.

Un altro pensiero di san Giovanni Crisostomo è: "Ogni volta che ti fai scudo con il segno della croce, sii pieno di grande audacia e offri te stesso interamente come sacrificio gradito a Dio". Ciò significa che chi fa il segno della croce eleva correttamente la propria mente a Dio e si offre a lui come sacrificio.

Cristo è stato crocifisso sulla Croce per ciascuno di noi; Egli è il "sacrificio vivente, l'Agnello di Dio che prende su di sé i peccati del mondo" (9a Ode del Canone del Sabato Santo). Quanti difendono le loro chiese con la preghiera e il segno della croce gli assomigliano in questa impresa sacrificale. Ma a cosa somigliano coloro che attaccano queste chiese e tracciano su se stessi strani simboli? A tutto tranne che alla Croce di Cristo.

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