giovedì 5 marzo 2015

Anche da noi, con calma, arriverà questo isterismo anti russia e anti Patriarcato di Mosca.....per la verità in forma minima lo si vede anche dalle parti nostre. Dopo Maidan, le così dette fedeli ortodosse ukraine, dimentichi, della loro appartenenza religiosa giurisdizionale al nostro Patriarcato, hanno iniziato e continuano a farlo, a disertare le celebrazioni della Parrocchia Ortodossa di Castrovillari, del Patriarcato di Mosca, con la scusa che essa è filo Putin e filo moscovita e filo Patriarcato di Mosca. Lucifero grazie alla propaganda in grande stile dei nostri TG, dei quotidiani, venduti al demonio e agli USA, con queste pezze di lardo sugli occhi, non si accorgono che vengono prese per i fondelli e che la verità non è quella spudoratamente messa in campo dalle forze oscure, anti cristiane ortodosse.

Partire per la Russia o rimanere in Occidente?
 
dal blog del sito Orthodox England
3 marzo 2015

 

Prima c'è stato il regime fantoccio degli Stati Uniti in Georgia, che ha cercato di invadere la Russia nel 2008. Poi c'è stato il tentativo degli Stati Uniti di bombardare la Siria nel 2013. Poi gli Stati Uniti hanno rovesciato il governo democraticamente eletto di Kiev e lo hanno sostituito con un oligarca fantoccio. Poi c'è stato il tentativo degli Stati Uniti di creare una base NATO a Sebastopoli. Poi è arrivato l'abbattimento di un aereo di linea da parte del regime di Kiev, in modo che potesse essere imputato ai combattenti ucraini per la libertà. Poi sono arrivate le sanzioni occidentali anti-russe e le 'esercitazioni' NATO al largo della costa russa nel Baltico. Ha fatto seguito il tentativo degli Stati Uniti di distruggere l'economia russa dimezzando il prezzo del petrolio e realizzando così un 'cambio di regime' in Russia, proprio come hanno fatto a Kiev. Poi truppe e carri armati della NATO sono entrati in Romania. Poi hanno cominciato a preparare rivoluzioni colorate in Asia Centrale e nel Caucaso.
Il ministro della Difesa britannico, seguendo il suo idolo Obama, ha paragonato 'la minaccia russa' a quella dello Stato Islamico fondato dall'Occidente. Poi è arrivata la decisione del patriarca di Costantinopoli nominato dagli USA di creare un 'Sinodo alternativo' nella Chiesa cecoslovacca e la sua promessa di creare una Chiesa 'unita' in Ucraina, che ora afferma di essere suo territorio canonico, come l'Estonia. Poi le truppe statunitensi e britanniche hanno sfilato in parata in Estonia a 300 metri dal confine con la Russia. Ora arriva l'assassinio di Boris Nemtsov, che ha tutte le caratteristiche di un lavoro della CIA, così come l'assassinio della spia britannica Aleksandr Litvinenko a Londra nel 2006 aveva tutte le caratteristiche di un assassinio britannico. Le agenzie di intelligence occidentali stanno liquidando i loro beni.
Ciò che era impensabile cinque anni fa è successo. L'Occidente ha dichiarato guerra alla Russia. L'annuncio da parte di Cameron, un barboncino di Washington come Blair prima di lui, di avere inviato carri armati britannici e consiglieri militari britannici a Kiev mette noi ortodossi in Inghilterra in una posizione difficile. L'isteria anti-russa nel Regno Unito ha avuto inizio, ripetuta a tamburo dai media dello Stato, come la BBC. Due delle nostre famiglie hanno già fatto ritorno in Russia. Un prete ortodosso russo, di nazionalità inglese, ha ricevuto una minaccia di morte dieci giorni fa. Ieri un giovane inglese mi ha chiesto che cosa dovrebbe fare se la guerra diventasse ancora più aperta, spiegando di non volersi trovare 'sul lato sbagliato del confine'.
Sorgono domande: dobbiamo continuare a pregare per i poteri civili e le forze armate? Sì, certo che dobbiamo. Pregare per il governo e le forze armate non significa in nessun modo che siamo d'accordo con loro. Anzi, tanto più dobbiamo pregare per loro in questo momento, dato che le nostre preghiere per loro possono prevenire il male. In ogni caso dobbiamo pregare per i nostri nemici. Dovremmo prepararci a lasciare l'Occidente per la Rus', in modo da non ritrovarci 'sul lato sbagliato del confine'? Se siamo singoli, di lingua russa e privi di legami - sì, è giunto il momento di preparare una via di fuga, se necessario. Ma il resto di noi deve rimanere qui e combattere come testimoni della Verità ortodossa.
Io non abbandonerò la mia famiglia e i miei parrocchiani. Non voglio abbandonare la minoranza a noi favorevole nel mondo occidentale, coloro che hanno capito i giochi dell'Unione Europea e degli Stati Uniti e guardano alla Russia con speranza. Non è ancora giunto il tempo in cui gli ortodossi russi possono doversi rivolgere all'ambasciata russa a Londra per ottenere lo status di profughi o essere salvati da sottomarini della Federazione al largo delle coste dell'Inghilterra. Per ora restiamo e combattiamo. Noi non siamo codardi. Qual è la cosa peggiore che Eurosodoma può farci? Metterci in prigione? Assassinarci? E allora? Non temiamo nessuno, perché non temiamo la morte: Non morirò, ma sarò vivente, e narrerò le opere del Signore!

Trionfo dell'Ortodossia, 2015

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