Partire per la Russia o rimanere in Occidente?
dal blog del sito Orthodox England
3 marzo 2015
Prima c'è stato il regime fantoccio
degli Stati Uniti in Georgia, che ha cercato di invadere la Russia nel
2008. Poi c'è stato il tentativo degli Stati Uniti di bombardare la
Siria nel 2013. Poi gli Stati Uniti hanno rovesciato il governo
democraticamente eletto di Kiev e lo hanno sostituito con un oligarca
fantoccio. Poi c'è stato il tentativo degli Stati Uniti di creare una
base NATO a Sebastopoli. Poi è arrivato l'abbattimento di un aereo di
linea da parte del regime di Kiev, in modo che potesse essere imputato
ai combattenti ucraini per la libertà. Poi sono arrivate le sanzioni
occidentali anti-russe e le 'esercitazioni' NATO al largo della costa
russa nel Baltico. Ha fatto seguito il tentativo degli Stati Uniti di
distruggere l'economia russa dimezzando il prezzo del petrolio e
realizzando così un 'cambio di regime' in Russia, proprio come hanno
fatto a Kiev. Poi truppe e carri armati della NATO sono entrati in
Romania. Poi hanno cominciato a preparare rivoluzioni colorate in Asia
Centrale e nel Caucaso.
Il ministro della Difesa britannico,
seguendo il suo idolo Obama, ha paragonato 'la minaccia russa' a quella
dello Stato Islamico fondato dall'Occidente. Poi è arrivata la decisione
del patriarca di Costantinopoli nominato dagli USA di creare un 'Sinodo
alternativo' nella Chiesa cecoslovacca e la sua promessa di creare una
Chiesa 'unita' in Ucraina, che ora afferma di essere suo territorio
canonico, come l'Estonia. Poi le truppe statunitensi e britanniche hanno
sfilato in parata in Estonia a 300 metri dal confine con la Russia. Ora
arriva l'assassinio di Boris Nemtsov, che ha tutte le caratteristiche
di un lavoro della CIA, così come l'assassinio della spia britannica
Aleksandr Litvinenko a Londra nel 2006 aveva tutte le caratteristiche di
un assassinio britannico. Le agenzie di intelligence occidentali stanno
liquidando i loro beni.
Ciò che era impensabile cinque anni fa è
successo. L'Occidente ha dichiarato guerra alla Russia. L'annuncio da
parte di Cameron, un barboncino di Washington come Blair prima di lui,
di avere inviato carri armati britannici e consiglieri militari
britannici a Kiev mette noi ortodossi in Inghilterra in una posizione
difficile. L'isteria anti-russa nel Regno Unito ha avuto inizio,
ripetuta a tamburo dai media dello Stato, come la BBC. Due delle nostre
famiglie hanno già fatto ritorno in Russia. Un prete ortodosso russo, di
nazionalità inglese, ha ricevuto una minaccia di morte dieci giorni fa.
Ieri un giovane inglese mi ha chiesto che cosa dovrebbe fare se la
guerra diventasse ancora più aperta, spiegando di non volersi trovare
'sul lato sbagliato del confine'.
Sorgono domande: dobbiamo continuare a
pregare per i poteri civili e le forze armate? Sì, certo che dobbiamo.
Pregare per il governo e le forze armate non significa in nessun modo
che siamo d'accordo con loro. Anzi, tanto più dobbiamo pregare per loro
in questo momento, dato che le nostre preghiere per loro possono
prevenire il male. In ogni caso dobbiamo pregare per i nostri nemici.
Dovremmo prepararci a lasciare l'Occidente per la Rus', in modo da non
ritrovarci 'sul lato sbagliato del confine'? Se siamo singoli, di lingua
russa e privi di legami - sì, è giunto il momento di preparare una via
di fuga, se necessario. Ma il resto di noi deve rimanere qui e
combattere come testimoni della Verità ortodossa.
Io non abbandonerò la mia famiglia e i
miei parrocchiani. Non voglio abbandonare la minoranza a noi favorevole
nel mondo occidentale, coloro che hanno capito i giochi dell'Unione
Europea e degli Stati Uniti e guardano alla Russia con speranza. Non è
ancora giunto il tempo in cui gli ortodossi russi possono doversi
rivolgere all'ambasciata russa a Londra per ottenere lo status di
profughi o essere salvati da sottomarini della Federazione al largo
delle coste dell'Inghilterra. Per ora restiamo e combattiamo. Noi non
siamo codardi. Qual è la cosa peggiore che Eurosodoma può farci?
Metterci in prigione? Assassinarci? E allora? Non temiamo nessuno,
perché non temiamo la morte: Non morirò, ma sarò vivente, e narrerò le opere del Signore!
Trionfo dell'Ortodossia, 2015
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