martedì 28 luglio 2015

http://www.eleousa.net

Messaggio del Patriarca Kirill
 
Mosca, 27 luglio 2015 – Il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha rivolto un messaggio agli arcipastori, ai sacerdoti, ai monaci e a tutti i fedeli della Chiesa ortodossa russa in occasione del 1000° anniversario del riposo del santo e isoapostolo principe Vladimir. 

«A tutti i gerarchi, presbiteri e diaconi, reverendi monaci e monache, cari fratelli e sorelle in Cristo!

Quest'anno tutta la Chiesa russa, e con essa l'intero mondo ortodosso, celebra il millesimo anniversario del riposo del santo principe Vladimir, uguale agli Apostoli. Che cosa ci ha portato questo santo uomo? Perché, dopo tanti secoli, ci impegniamo in modo solenne a ricordare la sua memoria? L'essenza della grande impresa compiuta dal principe è espressa nel famoso «Discorso sulla Legge e sulla Grazia» di sant’Hilarion di Kiev. «Tutti i paesi e le città, e le nazioni, - egli scrive, - onorano e lodano ognuno il proprio maestro, che ha insegnato loro la fede ortodossa. Lodiamo lo stesso anche noi il nostro maestro e mentore, il grande principe della nostra terra Vladimir». La sua scelta saggia ha cambiato tutto il corso della nostra storia, perché Egli ci ha portato il messaggio di Cristo, Salvatore del mondo - Immortale Sole di Giustizia, che con la Sua Luce Divina illumina l'esistenza umana. Grazie al principe Vladimir, uguale agli Apostoli, la nostra nazione si è trovata sotto la protezione della Beata Vergine Madre di Dio, Ella ha steso sulla nostra terra il Suo santo manto. Grazie a questo santo sovrano è stata fondata la Chiesa russa, che da più di mille anni annuncia la Parola di vita, di amore e di pace, e in cui noi, come i nostri antenati, ci incamminiamo verso il Regno dei Cieli. Dopo aver accettato la fede dell'Impero Romano d'Oriente - Bisanzio, la Rus’ ha aderito in pieno alla Rivelazione Divina e in modo creativo ha adottato e sviluppato le più grandi tradizioni culturali del suo tempo. Come l’imperatore Costantino, uguale agli Apostoli, così il principe Vladimir non ebbe paura di andare contro il punto di vista dei suoi guerrieri e boiardi - la classe dirigente dell’antica Rus’, che legavano i culti pagani al potere, alla ricchezza e al benessere. Non temevano l’ira della folla, istigavano i sacerdoti ed erano pronti a fare sacrifici cruenti. Come Mosè che udì la chiamata di Dio: «Fà uscire dall’Egitto il mio popolo» (Es 3,10), così il principe Vladimir ha fatto uscire la Rus’ dalla prigionia pagana e l’ha immessa sul percorso della confessione di Cristo come Signore e Salvatore. Essendo simile agli Apostoli, ha incarnato gli ideali ortodossi, e, guidato da autentici valori, ha condotto le persone e la società a Dio, alla vita secondo i Suoi Comandamenti. Il Battista della Rus’, come sappiamo, ha curato non solo la pietà del popolo appena battezzato, ma anche la sua educazione e ha aiutato i bisognosi. Sant’Hilarion, lodando il Granduca di Kiev, ha detto che «non una sola persona ha illuminato, non dieci, non una città, ma tutta questa terra». Queste parole sono state pronunciate nell’XI secolo, quando il miracolo del Battesimo della Rus' era accaduto pochi anni prima. A queste parole sono seguiti dieci secoli di storia cristiana. Durante questo tempo, il Signore rivelò al popolo numerosi nostri santi, che hanno formato la nostra cultura e la nostra civiltà. E tutto quello che viviamo ora, la nostra visione del mondo hanno come fondamento la fatidica decisione del principe Vladimir di rivolgersi al vero Dio per guidare il popolo. Al fonte del Dnepr ebbe inizio una nuova era, la Santa Rus’, la nostra unità spirituale. Nel corso dell'ultimo secolo, sono stati compiuti vari tentativi per distruggere il cristianesimo ortodosso, seminare discordia e lotta civile tra i nostri popoli, ispirare le persone con false idee e promesse di felicità terrena momentanea e prosperità materiale. Ma per grazia di Dio la Santa Rus’ fino ad oggi vive nei nostri cuori, per i nostri popoli fino ad oggi esiste una sola fede e una sola Chiesa, gli stessi santuari, e innumerevoli esempi di eroismo cristiano e di storia comune. Oggi stiamo attraversando un momento difficile, quando gente spericolata cerca di dividerci, di privarci della pace e dell’armonia, di seminare inimicizia e odio tra i fratelli. Tali persone, mosse da sentimenti fugaci e ambizioni egoistiche, prendono decisioni rischiose che a lungo termine hanno conseguenze a volte indelebili. Le persone sagge si rendono conto, invece, che la loro vita e le buone azioni possono diventare parte del piano di Dio per la salvezza del mondo. Ecco perché non lo dimenticano mai e rivolgono il loro sguardo alla storia, imparano da essa e ricevono risposte alle domande più importanti del nostro tempo. Abbiamo tutti bisogno di cercare queste risposte, tralasciando le informazioni negative, il rumore creato dai media. E le possiamo trovare prendendo esempio da grandi personaggi che hanno avuto un impatto positivo sullo sviluppo dei nostri popoli e che la Chiesa ha glorificato come santi. Uno di questi è il principe Vladimir, che ha messo alla base della vita dei popoli della Rus’ storica la fede salvifica in Cristo. Le sue preghiere al Signore Misericordioso dell’Umanità ci aiutino a rimanere saldi nella fede ortodossa, rispettando Lui, come i Suoi Apostoli, «in purezza, sapienza, pazienza, benevolenza, spirito di santità, amore sincero» (2 Cor 6, 6). Amìn».

+ Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’

Nessun commento: