lunedì 28 giugno 2010

Dal sito amico: Eleousa.net

Turchia - Divina Liturgia nell'antica Cappadocia

Turchia, 27 giugno 2010 - Durante il pellegrinaggio ai luoghi santi della Cappadocia, il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa, il Metropolita Hilarion Volokolamsky, insieme a Sua Santità il Patriarca Bartolomeo I di Costantinopoli, Sua Beatitudine il Papa e Patriarca di Alessandria e di tutta l’Africa Theodore, e a Sua Beatitudine l'Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia Hieronymus ha partecipato alla Divina Liturgia nel tempio dei Santi Martiri Tiron e Teodoro in Malakopi. Durante la liturgia ha cantato il coro del monastero di Xenophontos del Monte Athos.
Dopo la lettura del Vangelo, Sua Santità il Patriarca Bartolomeo I ha presentato il Metropolita Hilarion come "teologo eccellente, che si dedica in particolare allo studio di San Gregorio il Teologo”.
Constatando che il vescovo e il suo entourage sono arrivati in pellegrinaggio ai luoghi santi della Cappadocia con la benedizione del Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kyrill, il capo della Chiesa di Costantinopoli ha ricordato che nel 2007, Sua Santità, quando era ancora Metropolita di Smolensk e Kaliningrad, ha partecipato allo stesso pellegrinaggio.
Alla fine del servizio, il Metropolita Hilarion Volokolamsky, ha detto in particolare: "A nome di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kyrill e mio personale rivolgo un caloroso benvenuto a tutti voi riuniti in questo santo tempio. Per noi, membri della Chiesa ortodossa russa, la Cappadocia è una Terra Santa. Qui sono arrivati i grandi Padri, i pilastri della Chiesa e i teologi ecumenici - Basilio Magno, Gregorio il Teologo e Gregorio di Nissa. Qui in grotte e caverne della terra (Ebrei 11, 37) per secoli hanno lottato monaci e monache, i martiri e i confessori hanno versato il loro sangue. La Cappadocia è una terra di lunga sofferenza, come evidenziato dalle sue chiese, un tempo maestose e bellissime, e ora abbandonate o in stato di rovine. In Russia, negli anni settanta, per la presenza di governanti atei abbiamo vissuto nella persecuzione della fede. Molte delle nostre chiese sono state bombardate e distrutte, i monasteri chiusi, i vescovi ed i sacerdoti sono stati uccisi ed esiliati. E nessuno di noi 25 o 30 anni fa, non poteva immaginare di veder rivivere la vita della chiesa in Russia, la nascita di nuovi templi di Dio, e l’apertura di centinaia di nuovi monasteri per monaci e monache. Il miracolo di Dio si è verificato in Russia perché la fede ortodossa si annidava nel cuore delle persone”.
Il vescovo Hilarion ha espresso la speranza che un giorno, “la lampada della fede cristiana torni a risplendere su questa terra benedetta". Poi ha esortato a non dimenticare questa terra dei padri: “Non lasciate che i templi di questa terra alla fine diventino ruderi, anche se oggi non sono usati come previsto”. Ed ha promesso al Patriarca di voler eseguire ogni anno in questa Terra Santa il culto divino. ”Vostra Santità! Vi ringrazio sinceramente per avermi invitato a partecipare con lei in questo pellegrinaggio ai templi e monasteri di questa regione”.
In ricordo del pellegrinaggio, il Metropolita Hilarion ha dato al Patriarca Bartolomeo il suo libro su San Gregorio il Teologo, in lingua francese. Sulla copertina del libro c’è l’antica Immagine di San Gregorio, miracolosamente conservata in una delle chiese della Cappadocia. “Che la preghiera di San Gregorio, il suo predecessore al trono patriarcale di Costantinopoli, vi aiuti nel vostro ministero primaziale”.
Tra il clero, era presente il vicepresidente del Dipartimento per le Relazioni esterne della Chiesa, arciprete Nikolai Balashov.
Al termone della Divina Liturgia, Sua Santità il Patriarca Bartolomeo ha celebrato un litio in memoria dei cristiani ortodossi che vissero in Cappadocia.

(Fonte: Decr Servizio Comunicazione; www.mospat.ru)

Nessun commento: