venerdì 7 ottobre 2011

Dal blog della mia carissima amica Lina Bertorello: http://balkan-crew.blogspot.com

Nuovi italiani, nuova letteratura


Sono entusiasta !! Anzi .. entusiasta è dire poco ! Non ci sono parole per descrivervi le mie emozioni e ringrazio le persone che mi hanno donato due ore di serenità e di sapore di cultura.
All'interno del convegno "Nuovi italiani, nuova letteratura. Scrittori e scritture dell'emigrazione" che si è svolto presso la Biblioteca civica Italo Calvino a Torino, ho seguito il dibattito sulla letteratura straniera in Italia degli ultimi 20 anni. Moderava il dibattito la splendida Viorica Nechifor, giornalista e hanno partecipato al dibattito : Nora Moll, insegnante all'Università Nettuno di Roma, Livio Mucci come responsabile della casa editrice Besa, Raffaele Taddeo per la rivista Ghibli, il sig Laari ( ma sicuramente si scrive diversamente !) per la rivista Città meticcia e il nostro impareggiabile, fantastico, stupefacente e adorabile Darien Levani per Albanianews.
Che emozione vedere Darien con la fede !!! Auguri vivissimi agli sposi.
Riguardo al dibattito.. che dire.. sono state dette tante di quelle cose meravigliose che non smettevo mai di prendere appunti e fare foto.
Nel riassumere, sicuramente, sminuirò qualche pensiero, ma cerco di essere il più fedele possibile a ciò che è stato detto.
La professoressa Nora Moll ha illustrato alcune tematiche riguardanti la letteratura nordafricana e le colonie italiane e francesi. Ha messo in luce come lo stato italiano fa passare completamente sotto silenzio tutta la cultura letteraria straniera e le uniche proposte arrivano, sparute, solo nel mondo scolastico. E' necessario condividere i diritti di italiani e stranieri ed avere delle pari opportunità, ma se guardiamo al nostro attuale ministro delle pari opportunità, capiamo perchè questo non avviene !!!
La cosa bella è che oramai nel lessico abituale, quando si vuole dire che una cosa è fatta male, si dice "fatta alla Minzolini !!!"
Livio Mucci ha fatto un bell'intervento riguardo alla cultura e alla letteratura straniera che dovrebbe entrare a pieno titolo nella cultura italiana, ma per una serie di identità che abbiamo paura di perdere, entra dalla porta di servizio e solo per dire "poverini, hanno attraversato il mare, ascoltiamoli" anche se questo sarebbe il lavoro della Caritas e non di chi apprezza uno scrittore straniero.
Raffaele Taddeo ci ha illustrato la bella storia della nascita della rivista letteraria Ghibli.
Il sig. Laari, che spero inteverrà per dirci il cognome esatto, è stato meraviglioso. Mi ricordava i miei nonni quando mi raccontavano le loro storie nelle serate di pioggia sotto al portico di campagna. Acoltarlo era davvero un piacere. Ci ha raccontato la storia del sig. Y scritta da Landolfi. Un poeta era stufo di scrivere nella sua lingua madre e incontra un persiano al quale chiede di insegnargli la sua lingua. Il persiano accetta per una somma molto alta e insegna. Al termine dell'insegnamento il poeta scrive un romanzo bellissimo, ma quando lo dà a correggere a un altro persiano, quest'ultimo dice che non conosce quella scrittura. Allora il poeta torna dal primo persiano, che era solo un finto persiano, e questo gli dice che aveva bisogno di soldi e si era inventato una scrittura. Questo racconto per dire che non ha importanza la lingua e che qualsiasi linguaggio usiamo possiamo scrivere delle cose meravigliose.
Darien ha fatto un intervento molto breve (data l'ora tarda) per illustrare la nascita di Albanianews. Un giornale nato nel 2008 per rispondere alle provocazioni della politica che identificava nello straniero un criminale. Racconta Darien che, soprattutto all'inizio, molti giornalisti scrivevano dei pezzi per il solo motivo di sentirsi insultati senza motivo (e come li capisco !). Secondo Darien, in 20 anni di immigrazione, gli scrittori stranieri hanno lanciato un grido di allarme che non è stato colto dai mass media italiani.
Tutti noi ricordiamo il caso "Boffo" che è emblematico per tutte le persone che vogliano tentare di opporsi allo strapotere dei mass media italiani gestiti da una sola persona.
Alla domanda : cosa possiamo fare noi italiani per gli stranieri, la risposta è stata : .. è stato bellissimo vedere un gruppo di studenti italiani che chiamavano il loro compagno di colore "Neve".
Grazie, dal profondo del mio cuore !

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