giovedì 27 ottobre 2011

Dal siro: http://tradizione.oodegr.com

HALLOWEEN, UNA FESTA NEOPAGANA ED ANTICRISTIANA[1]
 
Holy New Martyrs of Russia Parish Bulletin, Mulino, OR.
 
Tradotto per © Tradizione Cristiana da E. M. ottobre 2011


 
 

La festa della Zucca Gioiosa (Halloween)

Siamo in quel periodo dell’anno in cui la società secolare in cui viviamo si sta preparando per la festa di Halloween. Molti non conoscono le sue radici spirituali e la sua storia, e perché essa contraddice gli insegnamenti della Chiesa. La festa di Halloween ebbe origine in epoca pre-cristiana tra i popoli celtici di Gran Bretagna, Irlanda e Francia settentrionale. Questi popoli pagani credevano che la vita nascesse dalla morte. Quindi celebravano l’inizio del “nuovo anno” in autunno (alla vigilia del 31 ottobre e nel giorno del 1° novembre), quando cominciava, come si credeva, la stagione del freddo, del buio, del decadimento e della morte. Una celebrazione che alcuni chiamavano Samhain[2], una festa mitico-rituale che presentava aspetti di culto orgiastico, di rottura delle norme tradizionali e di riti di propiziazione e fecondazione. A quest’ultimo proposito antichi testi gaelici irlandesi parlano di sacrifici di primogeniti di animali (ma si ipotizza si facessero anche offerte di sacrifici umani), offerti all’idolo Cromm Cruaich[3] (“Testa del Tumulo”). Tale uso crudele sarebbe stato abolito da san Patrizio (“Dindshenchas di Mag Slecht”; Vita Triplice, I, 90-91)[4].
Da un punto di vista cristiano ortodosso, possiamo vedere associate a questa festa molte credenze e pratiche diaboliche, che hanno resistito fino ai nostri tempi. Alla vigilia della festa del Nuovo Anno, i Druidi, che erano i sacerdoti del culto celtico, incaricavano la loro gente di spegnere tutti i focolari e le luci. La sera della festa veniva acceso un enorme falò fatto con rami di quercia (la quercia era considerata sacra dai Celti). Su questo fuoco venivano bruciati i sacrifici come offerta, al fine di placare e allettare Cromm Cruaich, il Principe della Morte. Si credeva anche che Cromm Cruaich, essendo lieto dalle offerte, permettesse in questo giorno di festa alle anime dei defunti di tornare alle loro case per una visita. È da questa convinzione che è venuta la pratica di vagare nel buio in costumi imitando fantasmi, streghe, folletti, fate, ecc... La vita è entrata in amicizia e comunione con la morte attraverso quello che era, ed è ancora, un atto rituale di imitazione, attraverso il costume e l’atto di vagare nel buio della notte, come si credeva vagassero le anime dei morti.
Il dialogo di trick or treatdolcetto o scherzetto[5] è anche parte integrante di questo sistema di credenze e pratiche. Si credeva che le anime dei morti che erano entrate nel mondo delle tenebre, del decadimento e della morte, e quindi in totale comunione e sottomissione a Cromm Cruaich, portassero l’afflizione della grande fame in occasione della loro visita durante la festa. Da ciò è scaturita la pratica dell’accattonaggio, che era anche una messa in atto rituale e l’imitazione di ciò che i Celti credevano essere le attività delle anime dei morti nelle loro visite nella festa. Associata a questa c’era anche l’ulteriore implicazione che se le anime dei morti e dei loro imitatori non fossero state placate con la “tratta” (ingl. treats), cioè le offerte, allora l’ira e la rabbia di Cromm Cruaich si sarebbero scatenate attraverso un sistema di “trucchi” (ingl. tricks), cioè maledizioni. Questo è il vero significato di questa festa pagana.
 È quindi evidente che per un cristiano ortodosso parteciparvi a qualsiasi livello, è impossibile e idolatra, risolvendosi in un autentico tradimento di Dio e della Chiesa. Se vogliamo partecipare all’atto rituale di imitare i morti e vagare nelle tenebre chiedendo dolci per tratta o offrendoli ai bambini, allora abbiamo volutamente cercato la comunione con i morti, nella quale il Signore non è Cromm Cruaich, bensì Satana[6]. È a Satana dunque che queste tratte sono offerte, non ai bambini.
 Ci sono altre pratiche connesse con Halloween da cui dobbiamo stare lontani, come la stregoneria, la cartomanzia, la divinazione, i giochi d’azzardo, la magia e l’intaglio di una brutta faccia su di una zucca per poi metterci una candela accesa all’interno trasformandola così nel famigerato Jack O’Lantern[7]. La zucca (anticamente erano utilizzate altre verdure) veniva scolpita dai Celti a imitazione dei morti e utilizzata per trasmettere la nuova luce (dal sacro fuoco della quercia), alla casa dove veniva lasciata bruciare la lanterna nella notte. Questa “santa lanterna” non è altro che un’imitazione della vera santa luce votiva (lampada) offerta innanzi all’icona di Cristo e dei santi. Anche l’uso e l’esposizione di Jack O’Lantern comporta la partecipazione a questa festa della “morte” in onore di Satana.
 I Santi Padri del primo millennio (un tempo in cui la Chiesa era una e rigorosamente ortodossa) avevano contrastato questa festa pagana Celtica, introducendo la festa di Tutti i Santi[8]. È da essa che è venuto il termine Halloween. La parola Halloween ha le sue radici nell’antico inglese All Hallow E’en, cioè Vigilia di commemorazione di tutti coloro che sono stati santi (santificati). Purtroppo, a causa di una mancanza di conoscenza o di comprensione, la festa pagana celtica che si celebra lo stesso giorno della festa cristiana di Tutti i Santi (nella cristianità occidentale) è finita per essere conosciuta come Halloween.
 La gente che era rimasta pagana e quindi anti-cristiana reagì al tentativo della Chiesa di soppiantare la loro festa celebrando questa sera con maggior fervore. Molte di queste pratiche comportarono la profanazione e l’irriverente dileggio della Chiesa e delle sacre reliquie. Le cose sante, come le croci e la riserva eucaristica, venivano rubate e utilizzate in modo perverso e sacrilego. La pratica dell’accattonaggio (delle offerte) divenne un sistema di persecuzione designato a perseguitare i cristiani che erano, per loro convinzioni, impossibilitati a partecipare facendo offerte a coloro che servivano il Signore della Morte.
 Si può vedere nella società occidentale contemporanea che il tentativo della Chiesa d’Occidente di soppiantare la festa pagana con una festa cristiana non è riuscito. Come ha fatto allora qualcosa che è in così evidente contraddizione con la santa fede ortodossa ad essere stata accettata tra i cristiani?
 La risposta è l’apatia spirituale e la svogliatezza, che sono le radici spirituali dell’ateismo e dell’allontanamento da Dio. La società di oggi adduce che Halloween e altre simili festività, nonostante la loro manifesta origine pagana e idolatra, sono comunque innocue e senza nessuna conseguenza. Ad una più attenta considerazione, queste feste pagane sono la fonte di distruzione di qualsiasi tipo di fondamento spirituale e portano all’incredulità e all’ateismo assoluto.
 Halloween mina le basi stesse della Chiesa, che è stata fondata sul sangue dei martiri, che avevano rifiutato, dando la loro vita, di partecipare a qualsiasi forma di idolatria.
 La santa Chiesa deve assumere una posizione ferma nel contrastare qualunque tipo di evento pagano. Cristo ci ha insegnato che Dio è il giudice in tutte le nostre azioni e convinzioni e che siamo o PER DIO o CONTRO DIO. Non vi può essere un approccio neutrale o una via di mezzo.
  Oggi assistiamo ad un revival di culti satanisti, si parla di messe sataniche condotte nella notte di Halloween. I bambini vengono rapiti dai satanisti per i loro sacrifici rituali. Preti ortodossi vengono uccisi ritualmente, come è successo più di una volta in California. Ovunque Satana è proteso a irretire il maggior numero possibile di persone innocenti. Le edicole sono piene di materiale sullo spiritismo, fenomeni soprannaturali, sedute spiritiche, profezie e tutti i tipi di opere ispirate dal demonio. Queste opere servono tutte Satana, perché non sono il frutto del Santo Spirito, ma il frutto dello spirito di questo mondo.

 Halloween non è una festa per bambini!

È questo il giorno più solenne per streghe, stregoni e adoratori del demonio in tutto il mondo in cui tentano di interrompere la Veglia di preghiera del cristiano per Tutti i Santi (secondo il calendario latino). Con tutte queste forze malvagie si manifestano in questa sera, che cosa pensiamo quando mandiamo i nostri figli fuori nella notte, e peggio li facciamo passare come piccoli demoni, spiritelli maligni, streghe e alieni?
 Deve essere rigorosamente evitato il Dolcetto o scherzetto. Nella migliore delle ipotesi, si insegna ai nostri figli a mendicare o minacciare per avere caramelle, nel peggiore dei casi, è pericoloso e ricostruisce le pratiche di un culto satanico del passato. Dobbiamo anche evitare ogni sorta di party o festa di Halloween così come le decorazioni nelle nostre case. Se i nostri figli frequentano scuole che tengono tali feste, non importa in quale giorno, non devono partecipare.
Oggi, le scuole abbracciano apertamente il male come un tema interessante e tutto il mese è dedicato ad attività di Halloween. Pertanto, i bambini ortodossi che non sono scolarizzati a casa devono essere tenuti fuori dalla scuola durante il mese di ottobre, o almeno durante l’ultima settimana di ottobre.
  Per combattere queste influenze del male, la Chiesa celebra in questa notte la Veglia di san Giovanni di Kronstadt[9]. La casa di Dio è il posto più sicuro in cui possiamo essere. Halloween non è un gioco, ma un momento di timore e tremore. Non bisogna, certamente, soggiacere alla paura; tuttavia occorre tenersi lontani dal male, in tutte le sue forme, non solo e non tanto per la paura del male, quanto per il giusto timore del Signore che ci chiede di astenerci dal male per compiere il bene, poiché “Il timore di Dio è l’inizio della Sapienza”, come dice il santo profeta re Salomone (Libro dei Proverbi 9,10). Imparare questo non farà male ai nostri figli.

 
[1] Titolo originale: The Joyous Feast of the Pumpkin (Halloween) [La festa della Zucca Gioiosa (Halloween)], in: Bollettino della Parrocchia dei Santi Neo-Martiri di Russia, Mulino, OR. Vol. 11, N° 99, ottobre, 1998. L’articolo è stato riveduto e modificato in alcuni punti della traduzione italiana; il testo originale è consultabile sul sito: http://www.fatheralexander.org/.
[2] L’autore dell’articolo nella sua versione originale inglese ha fatto confusione sul termine Samhain, che è il nome della festa celtica, scambiandolo con quello della divinità che veniva adorata in quell’occasione, che era in realtà Cromm Cruaich, come correttamente riportato nella nostra traduzione/revisione del testo.
[5] La traduzione italiana di trick or treat in dolcetto o scherzetto non rende in modo chiaro le sfumature linguistiche site nelle radici dei due termini, come avviene invece nella lingua inglese.
[6] È chiaro il contesto necromantico della originaria festa celtica, scioccamente imitato oggi dai più senza comprenderne le nefaste conseguenze spirituali; poiché la necromantica comunione coi morti celebrata ad Halloween non ha nulla a che vedere con la comunione dei santi che si sono addormentati nel Signore e in Lui vivono, infatti “Dio non è il Dio dei morti, ma dei vivi, perché tutti vivono in lui” (Luca 20, 38).
[7] Usanza di Halloween legata alla leggenda di un tale fattore di nome Jack, la cui anima, essendo egli in vita sceso a patto col diavolo, alla sua morte è rifiutata sia dal cielo che dall’inferno, divenendo un’anima dannata costretta a errare sulla terra; vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Jack-o%27-lantern.

[8] La celebrazione della festa di Ognissanti, istituita da papa Bonifacio IV nel 610 veniva originariamente celebrata il 13 maggio, come festa di tutti i Martiri. La celebrazione al 1° novembre risale all’VIII secolo, quando papa Gregorio III spostò la data. Questa scelta si inserisce nell’azione pastorale di questo pontefice e del suo predecessore, tesa alla conversione delle popolazioni Germaniche presso cui erano radicate le tradizioni del mondo celtico, che alla medesima data celebravano la festa di Samhain. L’intento era quello di sovrapporre la nuova festività alla precedente per una rielaborazione dei miti celtici alla luce della nuova simbologia cristiana. Fu invece sant’Odilone di Cluny che nel 998 dispose che in tutte le abbazie cluniacensi il 2 novembre, dopo i vespri di Ognissanti, si celebrasse la memoria dei defunti e si pregasse per loro. Successivamente questa pratica si estese a tutta la Chiesa occidentale, costituendo per quella data il Giorno di commemorazione dei defunti. (cfr. wikipedia alle voci Halloween e Odilone di Cluny).
[9] La festa cade nella ricorrenza della nascita del santo 19 ottobre (1 novembre del calendario gregoriano). Chi segue il nuovo calendario celebra la vigilia dei santi anargiri i martiri Cosma e Damiano, che ci ricordano la testimonianza di Cristo di tutti i martiri, che preferirono perdere la propria vita per salvarla in Cristo, e sia in vita che di fronte alla morte, non accettarono compromessi né con l’idolatria pagana, né col mondo ed il suo signore.

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