lunedì 29 ottobre 2012

Circa la, cosi detta, festa delle zucche........

Riflessione sulla festa (festa????) delle zucche (vuote).

Pubblicata da Seraphim Roberto Valeriani Ropa il giorno Lunedì 29 ottobre 2012 alle ore 15.59 ·
 
“All hallows eve”. All: tutti, hallows: santi, eve: vigilia; “all hollows eve”: vigilia di tutti i santi. “All hallows eve” dalla cui forma contratta deriva la parola inglese “halloween”.
Nei territori dell’attuale Inghilterra e Irlanda in epoca precristiana le tribù celtiche festeggiavano tra il 31 ottobre e il 1° novembre la festa del “sahmain” il capodanno alla fine della stagione estiva ed agricola. In questa festa essi credevano che le anime dei morti tornassero sulla terra per tormentare i viventi e per questa ragione andavano propiziate e/o scacciate con particolari rituali effettuati dai “druidi” i sacerdoti celtici che per l’occasione si vestivano da animali per terrorizzare gli spiriti maligni.
Il grande e santo papa Gregorio vissuto nell’ottavo secolo per purificare e cristianizzare questa festa spostò la festa di “Tutti i Santi” dalla Domenica dopo Pentecoste al 1° novembre. Ora noi sappiamo che tutte le religioni precristiane hanno al loro interno dei semi di Verità mischiate a degli errori, la fede cristiana non è venuta ad abolire il paganesimo antico, ma a purificarlo dagli errori e riportare alla luce i semi di Verità in esso contenuti e dare ad essi la completezza nella pienezza della rivelazione in Cristo Gesù; il papa Gregorio facendo questo voleva riportare l’attenzione di quelle popolazioni che da poco avevano abbracciato Cristo e la sua Chiesa ad un sano e giusto rapporto con le anime dei defunti.
Quando sopraggiunge la morte l’anima si stacca dal corpo: le anime dei giusti, dei santi, vengono accolte tra le braccia dell’Altissimo nostro Signore e dal trono della Gloria intercedono per noi; le anime di coloro che hanno ancora attaccamenti terreni hanno bisogno delle nostre preghiere di suffragio per giungere a godere appieno dell’amore luminoso di Dio, per questo per loro si offrono panichide (uffici funebri) e si ricordano i loro nomi alla Divina Liturgia. Questo fino al ritorno glorioso di Cristo quando tutto sarà ricapitolato in Lui, i morti risorgeranno e ci sarà il giudizio finale. I defunti non si devono temere, essi non possono fare male ai viventi, ma al contrario essi attendono le nostre preghiere di amore che possono portarle alla salvezza.
Grazie allo spostamento della festa di “Tutti i Santi” il capodanno celtico con le sue aberrazioni fu purificato. Per varie vicende storiche però nei secoli successivi, abbandonando quei territori la retta fede, ahimè recuperarono dalla finestra ciò che era stato buttato fuori dalla porta, la vigilia di “Tutti i Santi” divenne la festa di “halloween” in cui ci si tornò a vestire in maniera mostruosa festeggiando… non si sa bene cosa. La festa fu presa anche dagli ambienti esoterici e satanisti, insieme alla vigilia di san Giovanni e alla notte di santa Valpurga, come una delle più importanti di una rinnovata religione neopagana piena di errori e soprattutto di terrori. Da là la festa si spostò nel nuovo mondo e da qualche tempo è giunta anche in Italia senza che francamente ne sentissimo assolutamente l’esigenza.
Essa ormai è entrata nella pubblicità, nei negozi che si riempiono delle caratteristiche zucche (vuote), ed è proposta come notte di trasgressione nei locali più alla moda.. ops scusate più trendy. Molti mi chiedono, soprattutto genitori con bambini in età scolare: “Padre che dobbiamo fare? Festeggiare non festeggiare? Sa a scuola l’insegnate di inglese ha proposto una festa di halloween perché fa parte della cultura (cultura!?!?!??) anglosassone. In fin dei conti è come un carnevale, è come festeggiare il carnevale….” Allora:
 -      La festa neopagana di halloween non appartiene minimamente alla cultura italiana e latina in generale, che invece è impregnata di valori cristiani. Alla nostra cultura appartiene la festa di “Tutti Santi” e la “Commemorazione dei defunti”, in questi giorni di festa è bene che i genitori insegnino ai loro figli la storia di qualche santo, in particolare del santo protettore di cui si porta il nome. E’ fondamentale che i genitori portino i figli al cimitero per rinsaldare un legame con il passato della famiglia e degli affetti che la morte cambia ma non può spezzare.
-         La festa di halloween non è un carnevale autunnale! Le maschere di carnevale sono maschere carine, simpatiche, che prendono in giro le caratteristiche degli italiani: c’è il dottor Balanzone che fa sempre il sapientone come noi bolognesi che ci gloriamo di aver l’università più antica del mondo, c’è Arlecchino che era così povero da farsi un vestito con i ritagli di varie stoffe, c’è la dolce Colombina, gli squinternati Fagiolino e Sganapino, l’allegro Pulcinella. Trovatemi una maschera di halloween positiva: solo zombi, vampiri, streghe, fantasmi, zucche (vuote) e roba simile… la differenza fra le due feste è abissale! Una ha solo maschere divertenti una solo maschere terrificanti. La penetrazione della festa di halloween a livello popolare è chiaramente voluta per fare affari (con maschere zucche vuote e amenità del genere), imporre nuovi “valori” e sradicare i tradizionali valori positivi.
-         In molte scuole italiane, per non offendere “chi è di un’altra religione” (ignorando il più delle volte cosa credano e cosa vogliano quelli di “un’altra religione”) e con la solita scusante della laicità intesa ahimè come al tempo dei sovietici come ateismo di stato, sono state abolite le recite di Natale, o al massimo sostituite con una molto più sbiadita e politicamente corretta “festa dell’inverno”. Del presepe neanche a parlarne è una tradizione che ha “solo” 800 anni inventata da un santo amatissimo come Francesco e che trova in città come Napoli, Bologna, Bolzano delle espressioni vivaci e caratteristiche come i classici mercatini. Se ci si deve prendere per non so quale ragionevole ragione la festa delle zucche (vuote) perché non mantenere la tradizionalissima festa del Natale? Si giunge al paradosso che a scuola si elimina la festa della vita, il Natale, relegandola alla sfera privata e si accetta in toto la festa dei morti viventi e delle zucche (vuote).
 Per tutte queste ragioni quindi io sconsiglio fortemente ai genitori di far festeggiare ai figli la festa di halloween, sconsiglio la stessa cosa ai ragazzi, agli adulti, a tutti! Non è una festa nostra, non ha niente da dirci, cerca di imporci una mentalità esoterica anticristiana, non ha niente di positivo e soppianta invece le nostre vere e buone tradizioni legate ai santi e ai defunti. Quindi fate quel che volete, ma siete avvisati se suonerete alla mia porta non spaventatevi se lo “scherzetto” ve lo farò io!

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