Incontro del Patriarca con
il pastore Olav Tveit
Il 10 ottobre 2014 Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la
Rus’ Kirill ha incontrato presso la residenza patriarcale nel monastero
San Daniele di Mosca, il segretario generale del Consiglio Ecumenico
delle Chiese (WCC), pastore dr. Olav Fykse Tveit.
Alla riunione hanno partecipato anche il presidente del Dipartimento
per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca,
metropolita Hilarion di Volokolamsk, il rappresentante del Patriarcato
di Mosca presso il Consiglio Mondiale delle Chiese e le Organizzazioni
Internazionali a Ginevra, arciprete Mikhail Gundyaev, e il segretario
del Decr per le relazioni inter-cristiane, ieromonaco Stefan (Igumnov).
Nel salutare l’ospite, Sua Santità ha detto: «Vorrei iniziare la
nostra conversazione parlando della riunione del Comitato Centrale del
Consiglio mondiale delle Chiese, che si è tenuta nel mese di giugno di
quest’anno a Ginevra. Ho guardato i materiali e devo dire che questo
lavoro mi ha fatto un’impressione positiva. E il tema stesso che voi
avete sollevato, quello della pace e della giustizia, è molto
importante. Nella sua relazione con il mondo esterno, in particolare con
il mondo della politica, a nome della Chiesa noi costantemente
sottolineiamo la necessità di collegare le azioni di mantenimento della
pace con la richiesta di giustizia, perché la pace senza la giustizia è
molto fragile. E negli ultimi anni, rivolgendomi ai nostri fedeli
ucraini, continuo a dire che per raggiungere la vera pace in Ucraina è
necessario raggiungere la giustizia ed è importante prevenire la
discriminazione nei confronti della gente su basi linguistiche, etniche e
religiose”.
Le parti hanno sottolineato l’importanza di coordinare gli sforzi
delle Chiese cristiane e delle organizzazioni cristiane internazionali
per placare sia la crisi ucraina che le situazioni di conflitto in altre
parti del mondo.
Particolare attenzione è stata posta al calo del numero dei cristiani
in Medio Oriente, che si è agravato a seguito delle attività dei gruppi
estremisti del cosiddetto “Stato islamico” e delle risposte che sono
state prese da un certo numero di Paesi occidentali per la soppressione
di questo gruppo.
Secondo il segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese,
per risolvere la crisi in Medio Oriente è fondamentale tener conto delle
opinioni dei leader religiosi locali e dei rappresentanti di tutti i
gruppi etnici. In questo senso, è necessario portare a un nuovo livello
il dialogo interreligioso.
Come notato da Sua Santità, il Consiglio Ecumenico delle Chiese può
rivestire un ruolo fondamentale nella costruzione di un tale dialogo e
nel coordinamento della cooperazione inter-cristiana nei processi di
pace.
Le parti hanno inoltre discusso una serie di progetti relativi alla
cooperazione del Patriarcato di Mosca e del Consiglio Ecumenico delle
Chiese nel settore umanitario.
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