"Non siamo stati i primi e non saremo gli ultimi"
Arciprete Oleg Trofimov
da Russkaja Narodnaja Linija
20.10.2014
L'arciprete Oleg Trofimov ha celebrato il
mistero della riunione con la Chiesa ortodossa di due catalani
cattolici, venuti come volontari in Novorossija ...
Come Dio volle, sono stato reso degno di
realizzare un nuovo ministero – portare nel gregge della Chiesa
ortodossa due catalani cattolici arrivati a noi tra noi in Novorossija
dalla Spagna nell'ultimo gruppo di volontari provenienti da tutto il
mondo.
Al servizio del vespro, i volontari sono
venuti in chiesa, sono stati alla funzione, sono venuti tutti alla santa
unzione. Dopo la funzione in quel giorno ho fatto il mio regolare
incontro di catechesi pre-battesimale, al quale li ho invitati. Il
traduttore ha meticolosamente tradotto le mie istruzioni, dal momento
che la lezione era stata rimandata per due volte. Alla fine ho avuto una
discussione con i catalani in visita (ragazzi di 24-25 anni). Con il
loro consenso, sono stati portati nel seno della Chiesa ortodossa
attraverso la cresima, i loro nomi non sono stati cambiati, perché si
trovano nel calendario della chiesa ortodossa. Su loro richiesta, non
faccio i loro nomi e non li mostro nelle foto. Per inciso, nei ranghi
della milizia, c'è un ex musulmano barbuto che prima di venire qui aveva
già accettato il cristianesimo ortodosso, ma gli amici per vecchia
abitudine lo chiamano ancora Ahmet.
Ragazzi, che cosa vi ha ispirato, perché siete venuti qui e che cosa vi ha connessi con la guerra?
Padre, come avremmo potuto stare lontani?
C'è stato un flusso di informazioni in televisione, abbiamo visto città
bombardate, civili uccisi da attacchi aerei, persone innocenti
bersagliate e bruciate, ragazze violentate, corpi smembrati e organi
umani venduti... fosse comuni, distruzioni di chiese. Questi sono
crimini mostruosi, inauditi, contro l'umanità! Non riusciamo a capirlo,
abbiamo un esercito in Spagna per proteggere il popolo, e qui l'esercito
ucraino sta uccidendo la sua gente. Come può accadere questo nel XXI
secolo? Chiaramente, le forze del diavolo sono state scatenate sulla
Novorossija. Da noi in Spagna c'è già stato un capitolo amaro della
storia – il fascismo nel 1939, non abbiamo dimenticato quella lezione.
Ma le atrocità compiute dalla giunta di Kiev e dai loro combattenti,
hanno superato ogni precedente! Dopo tutto quel che abbiamo visto non
abbiamo retto, il nostro cuore era spezzato dal dolore per voi. Ogni
volta che mi sedevo a mangiare, andavo a letto, o parlavo con un
fratello o una sorella, vedevo davanti a me le foto – bambini morti, i
corpi strappati a brandelli, le lacrime delle madri. Come vivere dopo
queste cose? Il vostro dolore – è il nostro dolore, sono le nostre
lacrime, e la vostra vittoria contro i nazisti – è la nostra vittoria! È
per questo che siamo qui, Dio ci ha chiamati qui. Non siamo i primi e
non saremo gli ultimi.
La Spagna non è vicina, come siete arrivati qui? (In questo momento sono stati fotografati).
Padre, la preghiamo non ci fotografi. Noi siamo separatisti (pronunciato con orgoglio),
per lo stesso motivo per cui noi siamo venuti qui per la guerra, in
Spagna ci sono persone incarcerate per lunghi periodi, non abbiamo paura
per noi, ma per le nostre famiglie. Già la nostra intenzione di
metterci in cammino è stata un grosso rischio. Abbiamo dovuto superare
una serie di difficoltà per il "diritto" di arrivare da voi, evitare
intercettazioni e sorveglianza. Naturalmente, i nostri genitori ci hanno
abbandonati, mio padre ha cercato perfino di fermarmi con la forza, ma
non è riuscito. Solo le madri – sono contente di avere altri figli.
Com'è la vita in Spagna?
La Spagna ora vive un momento
insignificante dopo la crisi: c'è alta disoccupazione, soprattutto tra i
giovani. L'ingresso nell'Unione Europea non ha migliorato la nostra
vita, i prezzi sono aumentati nel paese a causa del debito, la vita non è
migliorata, siamo in una schiavitù economica. La Spagna è marcia di
corruzione, la democrazia è solo una parola, il paese è gestito da clan
oligarchici. Abbiamo lottato per la libertà della Catalogna. Ci hanno
universalmente imposto i valori di Sodoma, anche se la stragrande
maggioranza della popolazione è contraria, l'interesse per la religione
si raffredda.
Avete paura della morte?
Quando il traduttore ha formulato la
mia domanda, sui loro volti è apparsa un'insoddisfazione imbarazzata. Mi
sono reso conto di aver chiesto qualcosa di sbagliato. Senza pensarci,
apparentemente avevo toccato il loro senso catalano di dignità.
Padre, questa domanda è errata e
inopportuna. Non è in relazione alla morte e alla sua paura che ci
muoviamo, ma per qualcosa di molto più elevato rispetto alla paura della
morte. Sì, noi abbiamo paura, ma più per i nostri genitori.
Avete mai combattuto da qualche parte, o portato armi?
Non avevamo mai combattuto prima, ma
nell'anima siamo soldati, difensori! Ecco perché siamo qui e siamo
fiduciosi nella vittoria, perché dov'è la giustizia, là sarà anche la
vittoria!
Quando siete stati per l'ultima volta in una chiesa cattolica? Qual è il vostro atteggiamento di fede? A casa sapevate qualcosa della Chiesa ortodossa?
Non abbiamo una chiesa ortodossa in
città, e non ne sapevamo nulla prima. Quando siamo stati l'ultima volta
in chiesa, non lo ricordo, non siamo credenti zelanti, consideriamo i
cattolici come gli ortodossi, non ci sentiamo divisi da voi. Padre, noi
siamo già battezzati, non vogliamo essere battezzati una seconda volta.
La loro risposta era dovuta al fatto
che la lezione con i parrocchiani della nostra chiesa era una catechesi
prima del battesimo, e l'argomento era la necessità, l'importanza e il
significato del battesimo. Ho spiegato ai catalani, che non volevo
battezzarli. Entrare in sottigliezze teologiche circa le falsità del
cattolicesimo, a questo punto non era certo opportuno. Hanno letto le
verità della fede ortodossa, hanno concordato con loro.
Vi piace la nostra chiesa? Come vi sentite nel culto?
Nella chiesa sentiamo la casa della
nostra anima, è tutto molto insolito, non è chiaro, ma è vicino
all'anima. Per essere onesto, quando partecipavamo alle funzioni
cattoliche, dove ci sono i banchi e ci si può sedere, anche dopo
mezz'ora ci sentivamo affaticati, e qui stiamo in piedi (!) senza
conoscere la lingua a una funzione di due ore e mezzo, come se il tempo
si fosse fermato e fossero passati solo 20 minuti. (Quando celebravo
la funzione, durante l'incensazione ho osservato i loro volti, che
brillavano, immersi profondamente in quel che stava accadendo, e non
erano visibili i segni di disagio di chi "si sposta da un piede
all'altro").
Desiderate ricevere la nostra fede ortodossa come un grande dono di Dio?
Lo desideriamo, la fede è nella nostra
anima e la accettiamo volentieri. Grazie! Ora siamo fratelli gli uni
agli altri nella fede e nello spirito!
Ricevete questo grande dono – la Fede ortodossa. Nel nome del Padre e del Figlio e del santo Spirito. AMEN!
I giovani catalani hanno ricevuto il sacramento della cresima con la massima riverenza.
Giovani sinceri e onesti, diretti e gentili, caldi macho
alla maniera catalana, ma alla maniera ortodossa amanti della verità,
nati da madri catalane, hanno fatto le loro scelte morali nella Santa
Rus'!
Novorossija! Momento di verità – scelta
morale, punto di contatto faccia a faccia con la verità. Novorossija!
Rivalutazione dei valori della vita e costruzione di una gerarchia
nell'anima con altri valori! Quando apprezziamo in un altro sorso
d'acqua e un pezzo di pane, l'amore, le persone care, beni che non
avevamo apprezzato, perché inclusi in una quotidianità grigia poco
appariscente, abbiamo l'occasione di conoscere la verità e di viverla...
erano valori transitori e deperibili, e ora sono eterni perché Dio è
eterno. Novorossija! Dio è con te, perché quei miracoli che hai visto
manifestati, provengono dalla destra di Dio: c'era un cuore di pietra, e
ora uno di carne, era la vita dei consumatori con il culto del piacere e
del guadagno materiale, e ora si sta volgendo verso Cristo! E ti porta
persone di altra fede da nazioni diverse. Lottando per te, ricevono da
te un dono – l'Ortodossia! Ora includi anche coloro che sono lontani da
te, che non hanno mai nemmeno messo piede sul tuo suolo, ma il loro
cuore sospira con te. Novorossija! Hai bevuto il calice dell'ira, ma
ogni tuo bambino ucciso – è nelle mani del Signore, e ogni tua lacrima è
contata dagli angeli, nessuna sarà stata niente invano! Ti amiamo bene e
il nostro cuore è con te, Novorossija! La Santa Rus' si risveglia per
mezzo tuo!
Arciprete Oleg Trofimov, dottore in teologia, maestro in studi religiosi e filosofici.
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