Apertura delle celebrazioni del principe Vladimir a Kazan’
Il 28 marzo 2015, il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, insieme al metropolita Anastasij di Kazan’ e Tatarstan e al vescovo Mefodij di Al’met’evsk e Bugulma, ha celebrato la Divina Liturgia nel monastero dell’icona della Madre di Dio di Kazan’, costruito sul luogo dove fu trovata nel XVI secolo l’immagine miracolosa della Regina del Cielo. Nella chiesa del monastero è ora venerata una copia dell’icona di Kazan’, che per lungo tempo è stata conservata in Vaticano ed è stata donata alla Chiesa ortodossa russa nel 2004. Dal 2005 questa icona è a Kazan’.
Al culto hanno partecipato: la comunità monastica insieme all’igumeno
Mark (Vilenskij), il rettore del Seminario Teologico di Kazan’, igumeno
Evfimij (Moiseev), lo ieromonaco Filaret (Kuzmin), nonché il
responsabile del settore per le relazioni interreligiose del Decr,
sacerdote Dimitrij Safonov, e il diacono Alexander Karzan, che hanno
accompagnato il metropolita Hilarion durante la visita nella metropolia
di Kazan’.
Al termine della solenne Liturgia e del moleben dinanzi alla venerata
icona della Madre di Dio di Kazan’, il metropolita Anastasij, a nome
dei fedeli della diocesi, ha rivolto parole di benvenuto al metropolita
Hilarion, dicendo tra l’altro: «Voglio esprimere la nostra gratitudine
per il fatto che Lei è qui con noi oggi, in questo giorno in cui tutta
la pienezza della nostra Chiesa ortodossa russa, e non solo, celebra
Colei che intercede in Cielo per il popolo cristiano, la Madre
dell’Onnipotente, che ci aiuta in questo mondo di peccato a sconfiggere
il nemico della nostra salvezza, e soprattutto ci dà la forza per
affrontare le difficoltà della vita».
Il metropolita Anastasij ha poi aggiunto che la liturgia dava inizio
alle celebrazioni dedicate al 1000° anniversario del trapasso del santo
principe Vladimir, uguale agli Apostoli nella diocesi di Kazan’.
Il capo della metropolia del Tatarstan ha presentato in dono
all’illustre ospite l’immagine della Madre di Dio e gli ha augurato
forza nel suo ministero.
In risposta, il presidente del Dipartimento per le relazioni
ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion,
ha detto: «Eminenza, caro metropolita Anastasij! Eccellenza, vescovo
Mefodij! Reverendo igumeno Mark e fratelli di questa santa dimora, cari
padri, fratelli e sorelle!
Prima di tutto vorrei trasmettere a tutti Voi la benedizione di Sua
Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill. Con la
benedizione di Sua Santità il Patriarca durante tutto l’anno 2015 in
tutte le metropolie della Chiesa ortodossa russa si celebra il 1000°
anniversario del trapasso del santo principe Vladimir, uguale agli
Apostoli. La metropolia di Kazan’ per prima inizia una lunga serie di
celebrazioni, che dureranno fino alla fine di questo anno solare.
La memoria del santo principe Vladimir è sacra per ogni russo. È
difficile immaginare quale sarebbe stato il destino della nostra Patria
se egli non avesse scelto la fede ortodossa, prima di tutto per se
stesso, poi per il popolo russo. Il Battesimo della Rus’, che è dovuto a
lui, è stato un punto di svolta nella storia della nostra Patria. Da
questo momento in poi nelle grandi distese della Santa Rus è iniziata la
predicazione dell’Ortodossia.
Nel corso dei secoli, in diverse regioni del nostro Paese i fedeli
ortodossi hanno convissuto fianco a fianco con rappresentanti di diverse
religioni – islam, ebraismo, buddismo – che noi chiamiamo tradizionali
per la nostra Patria. Ma il cristianesimo ortodosso è stata la forza
spirituale che ha aiutato gli abitanti della nostra terra a diventare il
popolo russo. Nel ricordare tutto il cammino millenario percorso dalla
nostra Patria e dalla nostra Chiesa dopo il santo principe Vladimir, noi
siamo grati a questo uomo, che a suo tempo compì un’impresa gloriosa:
tra il paganesimo, l’idolatria, a dispetto di tutto ciò che era imposto
dalla realtà circostante, ha fatto una scelta coraggiosa per quei tempi,
ha scelto il cristianesimo e ha ricevuto il santo Battesimo.
Come l’apostolo Paolo, che fu accecato dalla luce divina quando
Cristo gli apparve, anche Vladimir perse la vista, ma poi la recuperò
quando fu battezzato. Non solo recuperò la visione fisica, ma
soprattutto acquistò una visione spirituale.
Sappiamo che la vita del principe cambiò: dapprima era un uomo duro
e, secondo gli standard di oggi, immorale, anche se il concetto di
moralità allora era molto diverso. Ma dopo che il Signore illuminò il
suo sguardo spirituale con la luce della fede cristiana, il granprincipe
Vladimir cambiò il suo modo di vivere e di relazionarsi con le persone.
Non voleva condannare nessuno alla pena di morte per non commettere
peccato. E questo in un periodo in cui la vita umana valeva poco, quando
si condannava a morte qualcuno per qualsiasi motivo.
Il santo principe Vladimir ci mostra l’esempio di un uomo che si
orientò a Cristo e a lui dedicò tutta la sua vita. Ecco perché lo
celebriamo come isoapostolo, cioè uguale agli apostoli: l’impresa che ha
compiuto è simile a quella degli apostoli, che sono andati nelle terre
pagane ed hanno educato diversi popoli attraverso la luce della fede
cristiana.
In questi giorni di Quaresima, che precedono la festa della santa
Pasqua, noi riflettiamo con un sentimento particolare sul destino della
nostra Patria. E oggi, nel giorno di lode della Santa Madre di Dio,
dovremmo riflettere sul fatto che, se non ci fosse stato il santo
principe Vladimir, probabilmente non ci sarebbe nemmeno questo
sorprendente senso di gratitudine del popolo russo per la Beata Vergine
Maria, che è per noi Mediatrice, Patrona, Protettrice.
Il principe Vladimir ha dato al nostro popolo non solo Cristo, ma
anche la Santissima Madre di Dio. Non è un caso che fin dalla fase
iniziale di diffusione del cristianesimo nella Rus’ il nostro popolo
abbia amato in modo speciale la Madre di Dio. Non c’è nessun altro
popolo, nessun altro paese al mondo in cui si venerino così tante
immagini miracolose della Regina del Cielo: mi riferisco alle icone
della Madre di Dio di Kazan, Vladimir, Smolensk, «Gioia di tutti i
sofferenti», «Gioia inaspettata» e molte, molte altre. Quasi ogni giorno
del calendario della Chiesa è dedicato alla memoria della Beata Vergine
Maria, o all’apparizione miracolosa delle Sue icone.
Si tratta di una grazia speciale che è stata riversata sul nostro
popolo russo dalla stessa Beata Vergine. La stessa Madre di Dio coprì il
nostro popolo con il suo immacolato omophorion (il pallio episcopale).
Non è un caso che la festa della Protezione sia particolarmente venerata
dal nostro popolo, mentre molti altri popoli o non la conoscono o la
celebrano modestamente, non come noi.
Questo ci ha portato il santo principe Vladimir. Pertanto, ricordando
tutto l’anno la sua sacra memoria, noi rendiamo grazie al Signore per
la misericordia e la generosità indicibile che ha versato e continua a
versare sulla nostra Patria e sul nostro popolo. Come nei momenti di
conflitto, come ai tempi delle invasioni straniere, la Madre di Dio
protegge la nostra Patria. Chiediamo pietà alla Beata Vergine Maria di
fronte alla sua immagine miracolosa di Kazan’ affinché protegga sempre
noi con il suo santo omophorion. Amen».
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