Messaggio del metropolita Hilarion alla mostra russa ad Auschwitz
Cari organizzatori e visitatori della mostra,
saluto quanti si sono riuniti oggi al Museo di Stato
“Auschwitz-Birkenau”, per richiamare ancora una volta alla memoria le
tragiche pagine della storia e onorare le vittime della Seconda Guerra
Mondiale. Il XX secolo ha significato il culmine di violenze insensate.
In questo luogo si può vedere di persona quale frutto abbiano portato le
ideologie che affermano la superiorità di una nazione rispetto ad
un’altra. Alcune persone, in preda alla folle idea della propria
perfezione, ritenendo tutti gli altri dei “subumani”, hanno creato
questi campi per lo “sterminio tecnico” di quanti non corrispondevano ai
loro criteri di appratentenza al genere umano. La conseguenza di tale
politica sono stati i milioni di vittime innocenti, la cui unica colpa
era di essere nati ebrei, russi, ucraini, bielorussi, polacchi, serbi,
rom o di altre nazionalità.
Poco a poco, la memoria storica delle nuove generazioni si
indebolisce, ciò che è accaduto sembra lontano, e le lezioni apprese dai
loro antenati sembrano inattuali e non autorevoli. E’ compito di
fondamentale importanza, per tutti noi, ricordare alle nuove
generazioni quanto è avvenuto nel passato, affinché esse si sappiano
opporre a quelle forze che vorrebbero far rivivere il male del nazismo,
che sembrava essere stato definitivamente sconfitto.
Mi auguro che questa mostra possa essere un avvertimento di quanto
potrebbe accadere di nuovo, se qualcuno si rimettesse a proclamare la
superiorità etnica, sociale o religiosa di una comunità su un’altra, e a
incitare allo sterminio degli individui di nazionalità, stato sociale o
convinzioni religiose diverse.
Hilarion,
Metropolita di Volokolamsk,
Presidente del Dipartimento per le relazioni esterne
del Patriarcato di Mosca
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