Sei giorni a Mosca: Pensieri dall’esterno dal Blog del sito Orthodox England |
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Nell’anno che è terminato 90 anni
sono passati dal giorno dell’assassinio criminale dei martiri imperiali.
Nei giorni della loro memoria, decine di migliaia di credenti giunti
sui luoghi delle loro sofferenze hanno chiesto il loro aiuto per il
nostro popolo nella sua rinascita spirituale, nella correzione dei suoi
cammini storici. Restiamo fermi nella speranza che il Signore ci
accorderà di sormontare tutte le conseguenze delle tragedie, dei
conflitti e dei crimini del XX secolo, risollevando la Santa Rus’ di
forza in forza. Possa Dio realizzare le parole di San Giovanni di Shanghai e San Francisco, pronunciate nel tragico anno 1938: «Benedetta sei tu, terra russa, che sei stata purificata dal fuoco della sofferenza! Tu hai attraversato l’acqua del battesimo, tu attraversi adesso il fuoco della sofferenza, e tu entrerai nel riposo». Sua Santità il Patriarca Alessio di Mosca Epistola della Natività 2008/9 Introduzione Mentre mi preparo per andare a Mosca, da Londra, mi interrogo sul rapporto di amore-odio tra il popolo russo e quello inglese e rispettivamente tra i governi russo e britannico. Come la granduchessa Olga, sorella dello zar martire, ha commentato più di cinquanta anni fa, e centinaia di altri prima e da allora: 'Molti dei miei migliori amici sono inglesi e li amo molto, ma per quanto riguarda le politiche dei vari governi britannici verso la Russia, sono spregevoli'. Come inglese, posso dire la stessa cosa. Dall'assassinio da parte di amici dell'allora ambasciatore britannico dello zar Paolo I fino all'assassinio di Rasputin organizzato dal terribile Lloyd George, che poi salutò la Rivoluzione in pubblico, o agli atteggiamenti dei successivi regimi britannici contemporanei, il ruolo dei successivi governi britannici nel cercare di distruggere la Russia è stato spaventoso. Lunedì 27 Maggio 2013 Una delle prime impressioni di Mosca, oltre ai suoi aeroporti ultra-spaziosi, ultra-puliti e ultra-ordinati, è la mancanza di spazio, la sporcizia e il disordine. L'individualismo che è entrato in Russia dall'Occidente dopo il brutale e disastroso collasso del comunismo, manovrato dall'Occidente negli anni '90, è tale che la maggior parte oggi è interessata solo alla propria vita e al proprio benessere. Questo forse suona bene, quasi come fosse responsabilità, ma non riesce a nascondere malcelati problemi e decomposizione sociale, scortesia e imbrogli, mancanza di salute e di sicurezza di base, branchi di cani abbandonati che abbaiano la notte in mezzo all'onnipresente corruzione - ancora più onnipresente che nella vita occidentale. E, credetemi, è davvero onnipresente nella vita occidentale - anche se i media occidentali amano negarlo - senza dubbio perché sono i più corrotti di tutti. L'interesse personale si rivela nel contemporaneo disprezzo russo per la vita pubblica, per le regole del traffico e del parcheggio (attraverso l'ironica mancanza di spazi di parcheggio in quello che è di gran lunga il paese più grande del mondo), nel disprezzo per lo stato dei suoi treni dell'era di Krushchev, per gli uffici postali (i pacchi arrivano sei mesi di ritardo!), le strade, i marciapiedi, il suolo pubblico e le foreste in cui vengono scaricati cumuli di rifiuti, nel disprezzo per gli ascensori (se funzionano) e gli ingressi ai blocchi di appartamenti dove vivono le masse. L'orgoglio civico nella Russia di oggi deve essere al minimo storico. Buche e fango, strade allagate quando piove, l'acqua calda improvvisamente tagliata per giorni e giorni 'per la pulizia dei tubi', piattaforme ferroviarie di legno che sembrano venire dall'Africa, l'aspetto quasi da terzo mondo di molti edifici pubblici, il fumo nei garage e alle fermate dei tram, gli ubriachi - spesso giovani – che bighellonano sui lati delle strade, tutti testimoniano questo stato di cose. Peggio ancora, il disprezzo per i portatori di handicap e le pensioni di pochi spiccioli offerte a loro e ai pensionati, umiliati e costretti a mendicare per sopravvivere, parlano del disprezzo dello Stato per coloro che non sono in grado di essere schiavizzati per le sue esigenze. Non è un bene che alcuni siti web politici e fonti mediatiche nazionaliste suggeriscano che tutto va bene in Russia, mentre in Occidente, con le sue parate gay e le chiese vuote e vandalizzate (tutte reali, è pur vero), tutto è decadente. Tali dichiarazioni indicano una miscela di becera xenofobia e ignoranza provinciale. Se fossero vere, allora non ci sarebbe nella Russia contemporanea il clamore per l'introduzione degli 'standard europei', cosa che è più di un semplice desiderio di imitare, ma descrive una reale necessità e una vera e propria frustrazione per la mancanza di rifornimenti, che equivale a mancanza di pre-visione, cioè, mancanza di pianificazione. Tutto questo sporco e disordine è reale, ma queste critiche sono superficiali e vengono da persone viziate, in quanto non mostrano alcuna analisi o comprensione del problema più profondo ed essenziale della Russia contemporanea. La vera domanda è perché tutto questo esiste e tuttavia allo stesso tempo perché gli aeroporti sono eccellenti (molto meglio della maggior parte di quelli in Occidente), le linee aeree e i treni ad alta velocità eccellenti, perché si può andare alla meravigliosa Tsaritsyno, l'ex tenuta di Caterina II nella periferia sud di Mosca, o a Tsarskoe Selo, la tenuta magnificamente restaurata dello tsar martire Nicola II presso San Pietroburgo, e si può veramente dire che questo è il meglio del mondo. E non intendo del terzo mondo, né del secondo mondo, e neppure del primo mondo (un titolo inventato in modo arrogante e egoista da e per il mondo occidentale), ma semplicemente il meglio del mondo. La risposta alla domanda di cui sopra si trova, mi pare, in ciò che i russi spesso dicono di se stessi, a volte in modo piuttosto scioccante, che 'i russi hanno bisogno del knut', cioè della frusta. In altre parole, dicono di se stessi che hanno bisogno di essere frustati perché si faccia qualcosa di loro, per essere 'messi in forma'. In altre parole, stanno dicendo 'noi siamo anarchici naturali e abbiamo bisogno di un uomo o di una donna forte (forse chi sa qualcosa di storia può pensare a uno dei variaghi?) che governi su di noi'. Tuttavia, questa risposta è, credo, molto mal formulata e mostra una vera e propria mancanza di serietà. In realtà, solo quelli che non hanno auto-disciplina e autocontrollo hanno bisogno di una frusta. Quelli che sanno controllare se stessi, che hanno auto-disciplina, non hanno bisogno di fruste. Il problema allora è come disciplinare e controllare prima noi stessi, e non gli altri. E questa è una questione spirituale. Martedì 28 maggio Ho scritto ieri che la Russia contemporanea si caratterizza per l'assenza di autorità (in russo bezvlast'e, una parola che suggerisce caos, disordine e anarchia). Perché questo sporco e disordine, quest'assenza così reale di autorità? Dopo tutto, il mito attuale favorito dei media occidentali è di insinuare che la Russia non è una democrazia, ma una tirannia gestita da un dittatore chiamato Putin. Vorrei suggerire che questa assenza di autorità è così reale proprio a causa della mancanza di autorità legittima. Sì, il presidente Putin è stato eletto da una maggioranza dei russi - anche tenendo conto della corruzione locale, una maggioranza più grande di quella che potrebbe sognare di avere qualsiasi uomo politico occidentale, ed è ancora più popolare di quanto ogni uomo politico occidentale potrebbe sognare di essere, soprattutto in un paese in cui i lampioni non sempre funzionano. Tuttavia, in un certo senso, egli non ha un'autorità 'legittima'. La verità è che, nonostante tale vera popolarità in una vera maggioranza (e una vera impopolarità in una vera minoranza), e nonostante il suo apparato di relazioni pubbliche, il Presidente Putin è solo un uomo, un uomo debole. Spiritualmente e misticamente, non dobbiamo dimenticare che il Presidente non ha davvero alcuna autorità legittima. Parliamo ora di lui non nel volgare senso occidentale di persona priva di 'alcuna autorità legittima'; l'odio occidentale nei suoi confronti si basa solo sull'invidia, sul desiderio di rubare le ricchezze naturali della Russia, la terra, il petrolio, il gas e il legname, le stesse ricchezze che hanno fatalmente attratto Napoleone, il Kaiser, Hitler e oggi gli Stati Uniti. Parliamo di mancanza di autorità spirituale e mistica del presidente. C'è solo una legittima autorità in Russia ed è l'autorità dello tsar, interrotta dal colpo di stato del marzo 1917 e ha assunta temporaneamente dalla Madre di Dio Sovrana. La Santa Vergine è pazientemente in attesa di quel momento in cui la Russia attraverso il pentimento sarà degna di un sovrano terreno, un nuovo tsar. Allora non ci sarà più questa sporcizia e disordine, quest'assenza di autorità. Non ci sarà più bisogno del knut, ci sarà il rispetto per un esempio mostrato dall'alto - non solo da uno tsar, ma dalla consapevolezza che, a differenza delle pseudo-democrazie occidentali guidate dalle relazioni pubbliche, dai media e dalla folla, al di sopra dello zar regna Dio Onnipotente. Se la gente non è degna di uno zar, allora questi le sarà tolto - come prima. E invece ci saranno o la bezvlast'e, la primitiva anarchia slavo-pagana, o altrimenti il knut, come imposto dal comunismo in passato, e come sarà imposto di nuovo in futuro da qualche altro altrettanto orribile 'ismo', imposto dall’Ovest per opera di sciocchi, proprio come il comunismo nel 1917. Continuo a pensare alla recente atrocità di Londra, in cui un militare fuori servizio, orribilmente massacrato in un attacco di vendetta da due fanatici islamisti, dovrebbe servire da lezione per il governo britannico. Impegnato oggi nella stessa politica del XIX secolo, a sostenere e armare i musulmani fanatici contro i cristiani (allora nei Balcani, oggi in Siria e altrove), il rischio è che questa politica ottenga l’effetto opposto - come è successo di recente. Penso a questo a Mosca perché oggi un processo simile a quello di Londra negli ultimi 50 anni è in atto anche qui. Mosca è stata invasa da daghestani, ceceni, uzbeki, kirghisi, tagichi e altri dalle repubbliche principalmente musulmane dell'ex Unione Sovietica. Si stanno già vivendo tensioni razziali, attacchi da parte di musulmani armati di coltelli o pistole, e minacce di costruzione di moschee. Si dice che gli immigrati musulmani, molti di loro presenti qui illegalmente attraverso gli onnipresenti pagamenti ai 'funzionari' corrotti del governo, stanno facendo i lavori che i russi non vogliono fare - o non faranno senza forti dosi di vodka. La risposta è semplice: pagare ai russi sobri salari adeguati per fare lavori veri e propri, invece di 200-300 sterline al mese, in modo che possano vivere in una delle città più costose del mondo, e poi questi faranno il lavoro che deve essere fatto senza vodka. Com'è che le 'autorità' russe (come impropriamente si chiamano) non possono imparare dagli errori dell'Occidente? Quando su due cittadini di Stoccarda, Amburgo, Marsiglia, Lione, Bruxelles, Anversa, Amsterdam, Stoccolma, Oslo, Londra e Bradford, uno si chiamerà Mohammed o Fatima e su due chiese una sarà stata trasformata in una moschea, sarà troppo tardi. Impariamolo ora, non dopo. Mercoledì 29 maggio Quello che ho scritto ieri non è razzista o islamofobo, ma è semplicemente una dichiarazione pragmatica della realtà. I cristiani e musulmani non si mescolano, l'unico modo in cui possono convivere è separatamente. Il Medio Oriente lo sapeva da secoli prima che l'Occidente allora cattolico invadesse comunità pacifiche ma parallele di cristiani ortodossi e musulmani nelle loro crociate jihadiste, dando ai musulmani l'idea di usare la loro vecchia parola 'jihad' nel senso occidentale di 'crociata', vale a dire, nel senso di barbaro massacro di tutti coloro che non sono della tua religione. Da allora l'Occidente ora protestante ha continuato il suo barbaro massacro, in modo che l'Iraq è ormai stato del tutto abbandonato dai suoi antichi cristiani, ed è ora sull’orlo della somalizzazione e jugoslavizzazione - come l'Afghanistan e ora la Siria. Le conseguenze sono incalcolabili, cioè, non evidente per i calcolatori, ma ovvie per quelli con buon senso. Mosca - e la Russia si salveranno non commettendo suicidio. Mi sembra ovvio, ma è indispensabile dirlo in un mondo in cui il buon senso è raro. Questo è il mondo che quotidianamente si suicida per mancanza di buon senso. Quando la massa di moscoviti - e la massa dei russi - andrà in chiesa come cristiani e così inizierà a trattarsi l'un l'altro come cristiani, con cortesia, allora i nuovi immigrati musulmani se ne andranno. In ogni caso, in quel momento il tasso di natalità russa, anziché il tasso degli aborti russi (cioè il tasso dei suicidi), sarà tale che non sarà più necessaria la manodopera di anche un solo musulmano. Lo stesso si potrebbe naturalmente dire dell'Occidente, ma qui è probabilmente troppo tardi, perché, a differenza di Mosca, non ci sono abbastanza fedeli che si alzino in piedi e parlino di buon senso, per non parlare di essere ascoltati dai pochi che sono rimasti con una qualsiasi dose di buon senso. Recentemente ho letto come le storie di come l'Armata Rossa si sia fatta strada verso Berlino a forza di stupri sono state inventate dal dottor Goebbels. Poi sono state entusiasticamente adottate da americani e britannici, tra cui alcuni guerrafondai erano molto disposti a continuare la Seconda Guerra Mondiale, nel 1945, cercando di portarla a Mosca, proprio come Hitler aveva appena fatto prima di loro. L'Occidente ha sempre creduto alla propria propaganda. Ma gli storici guardano ai fatti. L'esercito tedesco, facendo irruzione in Russia nel suo attacco non provocato, nel 1941, violentava ovunque andava - uno su due soldati della Wehrmacht ha affermato di avere compiuto uno stupro. Ancora peggio, di solito uccidevano le loro vittime dopo averle violentate. Milioni di donne e ragazze bielorusse, ucraine e russe divennero così martiri. Si calcola nella Russia contemporanea che solo 100.000 bambini sono nati da questi stupri. Gli altri sono stati uccisi nel grembo delle loro madri. Confrontate questi dati con ciò che è successo in Occidente. Nel corso dell’occupazione dell’Inghilterra da parte delle forze alleate americane, ci sono stati oltre 10.000 stupri di donne inglesi. Churchill, che era per metà americano, li fece passare sotto silenzio. Quando gli alleati invasero l'Europa occidentale, si verificarono stupri in ogni luogo. Gli inglesi, nazione di negozianti calcolatori, pagavano per i loro tristi piaceri nei bordelli improvvisamente gonfi di Bruxelles. Gli stupri degli americani a Stoccarda e in seguito a Berlino Ovest sono ben noti. Anche i francesi vi presero parte. Sì, alcune truppe russe hanno compiuto stupri all’ingresso in Prussia orientale e in Germania. In un periodo di tre mesi, sono stati scoperti 72 casi su un milione di soldati dell'Armata Rossa. Molti di questi soldati sono stati fucilati per punizione. In realtà, di gran lunga i peggiori casi di stupri seriali commessi erano attacchi di vendetta da parte di prigionieri di guerra sovietici liberati, che erano stati trattati dai tedeschi molto peggio degli animali. 'La Chiesa in Russia è proprio come la chiesa fuori della Russia, è ricca. Lo so perché sono stato in due cattedrali a Mosca e una a Washington'. La crassa ignoranza di questa dichiarazione ci provoca in crisi di risate. Il concetto che la Chiesa fuori della Russia sia ricca è di per sé esilarante. Ma non solo tra di noi. Mi viene in mente un giovane sacerdote non lontano da Mosca, sposato e con due figli, che è pagato in galline e uova (quali siano venute prima, non lo so). Senza il suo appezzamento di terreno dove coltiva i suoi ortaggi e senza un lavoro part-time (come il resto di noi), non sarebbe sopravvissuto. Non c'è dubbio che, con il tempo, costruirà la sua parrocchia (come il resto di noi). Forse dopo 30 anni o giù di lì (cioè il tempo che ha preso a me), sarà anche in grado di vivere da sacerdote senza lavorare a metà tempo. Il punto è che non possiamo chiedere soldi a parrocchiani che sono ancora più poveri di noi. Io non lo faccio. Giovedì 30 maggio Tali erano i miei pensieri di ieri su quei due istinti umani - l'istinto di sopravvivenza (la raccolta dei mezzi per vivere), che è così spesso pervertito nell'accumulo di denaro che non possiamo portare con noi, e l'istinto per la prosecuzione della razza (riproduzione sessuale), che è così spesso pervertito nel disordine sessuale. In Occidente, dopo, per la verità, generazioni intere di ipocrisia, il disordine sessuale ha cominciato a diventare accettabile 50 anni fa. In una generazione, si è pervertito al punto da permettere e perfino da incoraggiare la sodomia. Oggi, dopo ancora un'altra generazione, le forze sessuali selvagge e apparentemente quasi indomabili che sono state scatenate sono impostate sulla pedofilia, il crimine del quale Cristo ha detto che sarebbe meglio non nascere piuttosto che commetterlo, perché è l'estrema violazione della sacra innocenza. Oggi sto andando a Dmitrov, un'antica città a una cinquantina di chilometri a nord di Mosca. Sul treno vedo il mio secondo e ultimo russo con un tatuaggio e capelli tinti di rosso, la gente qui si veste come in Occidente negli anni '70. (Possa la Russia non 'seguire' mai l'Occidente sotto questo aspetto). È importante vedere al di fuori delle capitali, vedere la realtà. In caso contrario, si può finire con le stesse false impressioni di chi visita Londra per qualche giorno e si immagina di aver visto l'Inghilterra! Qui si può vedere la povertà, anche se si può anche vedere la prosperità. Una delle mie prime impressioni è delle due statue sulla piazza centrale. Una è di quel mostro giudeo-russo dal Volga, il cui cadavere ancora sguazza nei suoi conservanti chimici a Mosca, l'altra è del fondatore anglo-russo di questa città, e anche di Mosca, Jurij Dolgorukij. Una di fronte all'altra. Spero solo che Jurij una notte attraversi la piazza e tagli la testa all'altro. Dopo aver visitato la leggermente dimenticata ma bellissima piccola cattedrale nel Cremlino (fortezza) della città, con i suoi enormi bastioni di terra e alberi di lilla ormai sfioriti, visito i musei tutt'intorno. In uno di questi si trova un antico calice in legno dalla cattedrale. È molto piccolo. Mi viene in mente che la rovina della Russia è nata proprio a causa di atteggiamenti che hanno portato all'uso di tali calici minuscoli. Significa che in città come queste, come in tutta la Russia, Romania, Grecia e altrove, gli ortodossi tendono a essere inerti, passivi, addormentati. Dicono: 'Siamo tutti ortodossi, quindi non ci preoccuperemo di andare in chiesa, alla confessione e alla comunione'. Eppure fu proprio questo atteggiamento che ha portato alla soppressione del Patriarcato, alle icone inutilmente coperte di cornici d'oro e ai pesanti, lussuosi e scomodi paramenti, mentre i poveri morivano di fame - e questo ha portato alla rivoluzione. Com'è che a Dmitrov, una piacevole cittadina di 60.000 abitanti, ci sono solo tre chiese, anche se, a dire il vero, la cattedrale ha tre altari, anche se ancora una volta una delle chiese è solo ora in fase di restauro? La capacità di queste tre piccole chiese non può essere molto più di 600 persone. Ciò suggerisce che solo 1 su 1000 sta praticando qui. Sono pochi, ma, onestamente, sono abbastanza per fare la differenza. Poi penso allo stato della città. Com'è che nel più grande paese del mondo, a quanto pare, tutti i nuovi blocchi di appartamenti devono essere a dodici o più piani di altezza? Perché non limitarli a, diciamo, cinque piani? Oppure, perché non incoraggiare semplicemente la costruzione di case di legno tradizionali con i loro appezzamenti di terreno da coltivare per comprare e vendere il cibo? La terra russa è molto fertile. Perché non creare una moderna rete ferroviaria intorno a Mosca al posto del disperato e arcaico sistema degli anni '50 che hanno attualmente? In tal modo la Mosca affollata potrebbe cominciare a svuotarsi. Le città all'interno del raggio di 200 km (120 miglia) da Mosca potrebbero essere rivitalizzare con un'infrastruttura ferroviaria del XXI secolo portandoli entro un'ora da Mosca. Una regione intera, di due terzi delle dimensioni dell'Inghilterra e con un terzo della sua popolazione, potrebbe essere rinnovata da un servizio di treni diretti. Ciò richiederebbe investimenti da parte del governo centrale. E perché il governo manda ispettori ufficiali e incorruttibili (buoni stipendi e condanne molto dure per la violazione della legge) per controllare le autorità locali e vedere che stiano attuando le leggi, abolendo gli sporchi cimeli sovietici, le loro insegne e nomi, mantenendo edifici pubblici puliti e verniciati, rinnovando il sistema arcaico degli uffici postali ed evitando la sporcizia e il disordine così comuni? Naturalmente, nei piccoli centri come questo si potrebbe superare la prova abbastanza bene, mentre a Mosca... Venerdì 31 maggio L'unica cosa che segna la Russia di oggi e dà speranza a tutti sono i nuovi martiri e confessori, guidati dallo tsar martirizzato e dal santo patriarca. La loro resistenza - e pertanto la nostra resistenza attraverso la loro venerazione - al 'nuovo ordine mondiale' è l'unica cosa che si frappone tra noi e la fine, che si avvicina ogni giorno. Qui ognuno di noi porta una responsabilità pesante per il nostro territorio canonico. Per la Chiesa in Russia questo significa i vasti territori e i popoli di quasi tutto il vecchio impero russo, insieme a Cina e Giappone e, probabilmente, in realtà, molti altri paesi, come la Corea del Nord, l'Indocina (Vietnam, Laos, Cambogia), la Thailandia , l'Iran, il Golfo Persico, Cuba e l'Alaska, così come la testimonianza a quelli che si trovano nei territori canonici dei Patriarcati di Alessandria, Antiochia e Gerusalemme e di altre Chiese locali. Per la Chiesa ortodossa russa fuori della Russia 'territorio canonico' significa tutto il mondo occidentale, vale a dire, l'Europa occidentale, le Americhe, l'Australia, e quelli che vivono in paesi sotto la loro influenza come il Pakistan o l'Indonesia. Qui devono essere evitati due estremi. Il primo estremo è quello di creare ghetti nazionali. Ciò è stato fatto nella chiesa fuori la Russia, in passato, per esempio, in paesi dell'Africa e anche in Europa occidentale. Una volta che i russi hanno lasciato quei paesi attraverso l'emigrazione oppure si sono estinti, le chiese sono morte – perche non si erano radicate tra i popoli nativi. Il secondo estremo è quello di molte parrocchie della Chiesa in Russia, che si trovano in modo non canonico fuori dal proprio territorio canonico, per esempio in Francia, Inghilterra e Nord America. Questo estremo è stato di identificarsi così strettamente con il paese ospitante, che gli elementi essenziali della Fede sono stati dimenticati. I risultati sono stati - e sono finora - scismi o piccole parrocchie che hanno perso tutte le loro radici, tanto disperata era la Chiesa Patriarcale di avere qualche presenza di fuori della Russia durante la Guerra Fredda. Oggi un caro prezzo viene pagato per tali errori del passato tragicamente politicizzato. Fortunatamente, nel nostro tempo, quasi tutte le funzioni ortodosse sono accessibili, fedelmente tradotte in diverse lingue locali. Ciò significa che non vi è alcun motivo di essere infedeli. Inoltre, nella misura in cui tali traduzioni sono realizzati principalmente in modo idiomatico, non c'è motivo per cui la popolazione locale non possa entrare nell'autentica vita della Chiesa. Naturalmente, le parrocchie con tali funzioni sono poche, ma esistono ancora e con la volontà di Dio nel tempo cresceranno e si diffonderanno. Con il tempo, proprio quando Dio vorrà, non vi è alcun motivo per cui non saremo in grado di andare avanti insieme, diffondendo la parola dell'autentico cristianesimo ortodosso anche nel nostro territorio canonico. Tutti gli estremi devono essere evitati. Da un lato, dentro la Russia o fuori dalla Russia, dobbiamo essere aperti al mondo che ci circonda, senza creare una sorta di ghetto chiuso. D'altra parte, non dobbiamo mai abbandonare i nostri principi, gli elementi essenziali che compongono la nostra Fede. Soprattutto in questo momento, questa tensione è creativa ma anche difficile. Dobbiamo evitare un nazionalismo chiuso, dal momento che abbiamo una responsabilità per il mondo intero, dato che le altre Chiese ortodosse locali sono fondamentalmente mononazionali. Come abbiamo già detto, qui la fedeltà al sangue sacrificale dei nuovi martiri e la dichiarazione di fede dei nuovi confessori sono essenziali. Non c'è spazio per la politica di destra o sinistra, per qualsiasi 'ismo', solo per la Verità del Vangelo di Dio, per cui hanno sofferto e sono morti centinaia di migliaia di fedeli nuovi martiri e confessori delle terre russe. Naturalmente, se non fossi un inglese ortodosso, tutto questo suonerebbe ipocrita. Dopo tutto, vivo in un paese dove Enrico VIII ed Elisabetta I non sono ancora ovunque riconosciuti come i mostri che erano, e dove la statua del Lenin inglese, l'omicida succhiasangue Cromwell (1 milione di morti in Irlanda?), sta al di fuori del Parlamento a Londra. Comunque, io sono un inglese ortodosso. Solo oggi ho letto che sul Monte Athos, monaci greci stanno pregando per la restaurazione di uno tsar in Russia. Sono rassicurato, temevo che io e pochi amici sacerdoti e fedeli sparsi nella nostra rete in tutta Europa fossimo gli unici. La Russia è sul filo del rasoio, può andare avanti in entrambi i modi, ma forse ha dovuto, grazie alla Provvidenza di Dio, sperimentare la sporcizia e il disordine, la povertà materiale, per poter fare la scelta giusta, quella che l'Occidente viziato, pertanto, non può fare. Sabato 1 giugno La recente visita del Patriarca Kirill in Cina, un paese proibito al Papa, mostra una possibile via da seguire in tutto l'Oriente. Il fatto è che l'Oriente ha respinto il cristianesimo dell'Occidente. I musulmani non perdoneranno mai i cattolici per le Crociate. Gli indù non perdoneranno mai i protestanti inglesi di averli sfruttati. Per quanto riguarda i cinesi con le loro filosofie, buddista, confuciana e taoista, possono ancora imparare la nuova Philo-Sophia, l'amore per la Sapienza di Dio, dall'Ortodossia russa. Non impareranno da Chiese mononazionali, come la greca o la romena o la serba. Non impareranno da strane sette, vecchi ritualisti o 'veri ortodossi' semplicemente nell'errore - è il momento, del raccolto, della messe, di non strisciare via in sette - ma potranno imparare dalla nostra grande Chiesa ortodossa russa multinazionale. Chi lo sa, forse potremo ancora vedere il Patriarca in Tibet. Il Tibet ha una bella e veneranda tradizione monastica - quello che le manca è Cristo per riempire il suo spazio vuoto. Ricordiamo che se non fosse stato per lo spargimento di sangue della rivoluzione, la Chiesa russa oggi conterebbe un dodicesimo dell'umanità, invece di un quarantaduesimo. Naturalmente, le sfide sono enormi. L'Oriente ha rifiutato l'Occidente, quindi a meno di non cadere nel nazionalismo rabbioso e fanatico, come fanno spesso i musulmani e gli indù, o in una cieca imitazione dell'Occidente, come fanno spesso la Corea del Sud e Giappone, l'unica strada percorribile è quella di adottare l'Ortodossia, che guarda sia a Oriente che a Occidente. La Russia ortodossa doveva cadere perché la sua semplice esistenza impediva alle potenze di stabilire il nuovo ordine mondiale. Ma supponiamo di poter ristabilire nuovamente il nostro vecchio ordine mondiale? Non è forse anche scritto che la salvezza della Russia arriverà dall'Oriente? Sporcizia e disordine oppure Santa Russia, perché dove c'è l'Ortodossia, non c'è sporcizia e disordine. Questa è la scelta a cui la Russia si trova di fronte. Basta cercare di immaginare le strade di Mosca pulite, con un traffico ordinato, senza ubriaconi perdigiorno, senza fumo, bestemmie, mendicanti e parcheggi caotici, senza manifesti che offrono 'credito' incollati su ogni parete. La scelta sembra sicuramente chiara. Alcuni russi hanno sicuramente già scelto la Santa Russia - e si possono istantaneamente riconoscere per la strada. La maggior parte devono ancora decidere come vogliono vivere. Tuttavia, c'è qualcosa di ancora più inquietante di tutto questo. È che anche le persone in Occidente devono decidere quale Russia vogliono vedere. E mi si permetta di sottolinearlo ora a tutti i popoli occidentali; c'è solo questa scelta: la sporcizia e il disordine oppure la Santa Russia. E c'è qualcosa di ancora più profondamente inquietante di questo. È il fatto che ci sono molti in Occidente che preferirebbero vedere lo sporco e il disordine in Russia. E qui c'è un altro punto serio. È che fino a quando l'Occidente riconoscerà che la Santa Russia è l'unica scelta, esso stesso non guarirà, ma scivolerà sempre più rapidamente nella propria depravazione e degenerazione, nella propria sporcizia e disordine spirituale. Questo riconoscimento che il suo benessere dipende dal benessere della Russia si chiama pentimento per un migliaio di anni di errori, è il pentimento dell'Occidente un tempo cattolico, che di volta in volta, attraverso mercenari cavalieri teutonici, polacchi e gesuiti, ha cercato di distruggere la Santa Russia; è il pentimento dell'Occidente un tempo protestante, che di volta in volta, attraverso settari britannici ed evangelici statunitensi, ha cercato di distruggere la Santa Russia; è il pentimento dell'Occidente un tempo ateo, che di volta in volta, attraverso Napoleone, Hitler e ancora oggi, ha cercato di distruggere la Santa Russia. Il 'nuovo ordine mondiale' è un mito propagandistico. Il propagandista polacco-americano, Zbigniew Brzezinski, lo ha ammesso sinceramente, quando nel febbraio 2012 non ha parlato di 'un nuovo ordine mondiale', ma del 'più ampio Occidente'. Questo in verità è tutto il significato dello slogan del 'nuovo ordine mondiale' - una volgare e avida espansione imperialista. E noi ortodossi russa possiamo anche ammetterlo in termini veritieri: Il mondo è diviso tra due Rome, due modelli; la Roma pagana caratterizzata dal tempio classico e dai portali massonici della Casa Bianca settecentesca a Washington (senza una sola chiesa in vista) e la Roma cristiana, caratterizzato dalle cupole dorate del Cremlino a Mosca (con solo chiese in vista). La scelta è tra pagani e cristiani, tra Babilonia e Gerusalemme. Ma vorrei ricordare a tutti quelli di Mosca che la parola Gerusalemme significa "città della pace '. Conclusione L'Occidente non si è mai aspettato la risurrezione della Russia e ha fatto del suo meglio per negarla, per mettere a tacere tutto. Proprio come i facilmente corruttibili soldati romani antichi che furono pagati per 'dire che il suo corpo era stato rubato dai suoi discepoli nella notte', i suoi mezzi di comunicazione hanno messo a tacere la storia della risurrezione russa. Non si aspettavano che la Russia risuscitasse dai morti dopo che, come Pilato, si sono lavati le mani riguardo alla Russia nel 1917 e per viltà ha permesso la sua Crocifissione e sono stati a guardarla indifferenti. E tuttavia la risurrezione è qui, per quanto ciò debba ancora essere annunciato. Durante le ore buie degli anni '40, san Serafino di Vyritsa - e vi dico questo ora, in modo che lo ricordiate poi - si affacciò sul Golfo di Finlandia e vide molte navi che vi arrivavano da molte terre e profetizzò: 'Tutto il mondo farà rotta per la Russia per pentirsi'. Questo significa che ci saranno sacerdoti ortodossi di moltee nazionalità che lì impartiranno i sacramenti. «Sì, verrò presto!». Amìn. Vieni, Signore Gesù! Arciprete Andrew Phillips Da qualche parte sopra il Mar Baltico |
mercoledì 5 giugno 2013
Dallo splendido sito di P. Ambrogio di Torino:
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