giovedì 5 marzo 2009

Prima Domenica di Quaresima - Domenica dell’Ortodossia

Domenica 8 marzo 2009 - Memoria del Santo Policarpo di Smirne



Prima Domenica di Quaresima - Domenica dell’Ortodossia
Tono V – Digiuno con licenza di olio e vino


Antifone della festa:

1) Lettore: O Kìrios evasìlefsen, efprèpian
enedhìsato, enedhìsato
o Kìrios dhìnamin ke periezòsato.

Coro: Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson
imàs.


2) Lettore: Exomologhisàsthosan to Kirìo aftù,
ke ta thavmàsia aftù tis iìs ton anthròpon.

Coro: Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs
ek nekròn, psàllondàs si:
Alliluia.

3) Lettore: Enesàtosan aftòn I uranì ke i ghi,
Thàlassa ke panda ta èrponda en aftì.

Coro: Ton sinànarchon Lògon Patrì ke Pnèvmati,
ton ek Parthènu techtènda is sotirìan imòn,
animnìsomen, pistì, ke proskinìsomen,
òti ivdhòkise sarkì anelthin en to stavrò,
ke thànaton ipomìne, ke eghìre tus tethneòtas
en ti endhòxo anastàsi aftù.

Tropari


Tono V

Ton sinànarchon Lògon Patrì ke Pnèvmati,
ton ek Parthènu techtènda is sotirìan imòn,
animnìsomen, pistì, ke proskinìsomen,
òti ivdhòkise sarkì anelthin en to stavrò,
ke thànaton ipomìne, ke eghìre tus tethneòtas
en ti endhòxo anastàsi aftù.

(Tropario del Santo della Chiesa)

……… ……. ……..
Tropario del Santo del giorno

Veneriamo la tua purissima icona, o buono, chiedendo perdono delle
nostre colpe, o Cristo Dio. Ti sei benignamente degnato infatti di
salire volontariamente con il tuo corpo sulla croce per liberare
dalla schiavitù del nemico coloro che tu hai plasmato; pertanto
con riconoscenza a te gridiamo: hai riempito di gaudio l’universo,
o nostro Salvatore, venuto a salvare il mondo.

Kontakion

Ti ipermàcho stratigò ta nikitìria,
os litrothìsa ton dhinòn efcharistìa
anagràfo si i pòlis su, Theotòke.
All’os èchusa to kràtos aprosmàchiton,
Ek pandìon me kindhìnon elefthèroson,
Ìna kràzo si: Chère, Nìmfi anìmfefte.


Apostolo (Ebrei 11,24-26,32-40)

- Benedetto sei tu, o Signore, Dio dei Padri nostri,
e lodato e glorificato è il tuo nome nei secoli. (Dan. 3,26)
- Poiché sei giusto in tutto ciò che hai fatto; e tutte
le tue opere sono vere e rette le tue vie. (Dan. 3,27)


Lettura dalla lettera di San Paolo agli Ebrei.

Fratelli, per fede Mosè, divenuto adulto, rifiutò di essere chiamato figlio
Della figlia del faraone, preferendo essere maltrattato con il popolo di Dio piuttosto che godere per breve tempo del peccato.
Questo perché stimava l’obbrobrio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d’Egitto; guardava infatti alla ricompensa.
E che dirò ancora? Mi mancherebbe il tempo, se volessi narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, li Lefte, di Davide, di Samuele e dei profeti, i quali per fede conquistarono regni, esercitarono la giustizia, conseguirono le promesse, chiusero le fauci dei leoni, spensero la violenza del fuoco, scamparono al taglio della spada, trovarono forza dalla loro debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri.
Alcune donne riacquistarono i loro morti risuscitati. Altri poi furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una migliore risurrezione. Altri, infine, subirono scherni e flagelli, catene e prigionia. Furono lapidati, torturati, segati, furono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati, maltrattati – di loro il mondo non era degno! - vaganti per i deserti, sui monti, tra le caverne e le spelonche della terra.
Eppure, tutti costoro, pur avendo ricevuto per la loro fede una buona testimonianza, non conseguirono la promessa: Dio aveva in vista qualcosa di meglio per noi, perché essi non ottenessero la perfezione senza di noi.

Alliluia (3 volte).

- O Dio, abbiamo ascoltato con i nostri orecchi. I nostri antenati
ci hanno trasmesso i prodigi da Te compiuti nei tempi antichi.

Alliluia (3 volte).

- Invocavano il Signore ed egli rispondeva, parlava loro
da una colonna di nubi.

Alliluia (3 volte).

Vangelo (Gv 1, 43-52))

Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: «Seguimi». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret». Natanaèle esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo».


Kinonikon

Enìte ton Kirion ek ton uranòn;
enite aftòn en tis ipsìstis.
Alliluia

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