Concerto sulla Piazza Rossa
Il 24 maggio 2015, al termine della Divina Liturgia nella Cattedrale di Cristo Salvatore, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill si è recato alla Piazza Rossa, dove ha avuto luogo il concerto «Tutta la storia della Patria in un canto», dedicato alla Giornata della lingua e cultura slava. In questo giorno, numerosi concerti tenutisi a San Pietroburgo, Saratov, Ryazan, Orel, Bryansk, Kaluga, Kolomna, Novy Urengoy, Nizhnevartovsk, Krasnodar, Khabarovsk, Vladivostok, Nakhodka, Ussuriysk, Arkhangelsk, Pskov, Nizhny Novgorod, Veliky Novgorod, Samara, Krasnoyarsk, Omsk, Novosibirsk, Sebastopoli e in molte atre città, contemporaneamente al concerto sulla Piazza Rossa a Mosca, hanno costituito come un unico concerto di tutto il Paese. Esso intendeva essere il seguito della tradizione, iniziata lo scorso anno, di esibizioni di cori e canti popolari. Il concerto e i collegamenti televisivi con varie città sono stati trasmessi sul canale televisivo «Cultura».
Al festival di Mosca, organizzato dalla Chiesa ortodossa russa, dal
Ministero della Cultura della Federazione Russa e dal governo cittadino
di Mosca, hanno partecipato il vice primo ministro Olga Golodets, il
presidente della Fondazione per le iniziative socio-culturali Svetlana
Medvedeva, il capo del Dipartimento per la politica nazionale, le
relazioni interregionali e il turismo della città di Mosca Vladimir
Chernikov, il vicario patriarcale della diocesi di Mosca, metropolita
Juvenalij di Krutitsy e Kolomna, il cancelliere del Patriarcato di
Mosca, metropolita di San Pietroburgo e Ladoga Varsonofy, l’esarca
patriarcale di tutta la Bielorussia, metropolita di Minsk e Zaslave
Pavel, il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche
esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk,
il primo vicario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ a Mosca,
metropolita Arsenij di Istra, i membri delle delegazioni delle Chiese
ortodosse locali, i vescovi e il clero della Chiesa ortodossa russa, i
volontari ortodossi e i giovani.
Hanno preso parte al concerto sulla piazza principale del Paese:
l’Orchestra Militare centrale del Ministero della Difesa della
Federazione Russa sotto la guida dell’Artista del Popolo della Russia,
il tenente generale Valery Khalilov, l’Orchestra Centrale della Marina
russa dedicata a N.A. Rimsky-Korsakov (direttore militare – maggiore
Roman Plotnikov), l’ensemble nazionale di canto popolare «Russia»
dedicata a Lyudmila Zykina (regista e direttore d’orchestra – Dmitry
Dmitrienko), il coro dei bambini del Bolshoj sotto la direzione
dell’Artista onorato della Russia Aleksej Puzakov, il coro del Monastero
della presentazione al tempio a Mosca, solisti noti di teatri musicali
del Paese, attori e cantanti famosi.
All’inizio del concerto l’orchestra ha eseguito l’ouverture di G.V.
Sviridov «Tempo, avanti!» e «Inno ai Santi Cirillo e Metodio» di P.I
Čajkovskij.
Sua Santità il Patriarca Kirill ha rivolto un saluto al pubblico dicendo:
«Cari partecipanti a questa nostra splendida festa della Chiesa e dello Stato – la Giornata della lingua e della cultura slava!
È ormai tradizione celebrare questa festa qui, sulla Piazza Rossa,
cantando tutti insieme. Il nostro canto non si limita a questa scena.
Canta tutto il Paese ed è bello che esprimiamo i nostri sentimenti
attraverso il canto.
Celebriamo oggi l’opera di due persone straordinarie, due educatori,
Cirillo e Metodio. Hanno portato l’alfabeto nel mondo slavo,
l’alfabetizzazione, e attraverso questo anche l’istruzione.
Qual è lo scopo di qualsiasi istruzione? Che cosa si deve insegnare?
Abbiamo bisogno di formare la mente e il cuore delle persone. Se è
illuminata solo la mente e nel cuore ci sono le tenebre, una persona può
essere in grado di mentire e diventare un criminale di talento. Se solo
il cuore è illuminato e la mente rimane al buio, la persona trova
difficoltà ad adattarsi al ritmo della vita moderna e capire ciò che
accade intorno a lei. Si allontana inevitabilmente da questa vita, e non
è sempre un bene per la persona.
Abbiamo bisogno di formare la mente e il cuore e su questo hanno
insistito i nostri educatori Cirillo e Metodio. E se la formazione della
mente è collegata con l’istruzione, la scienza, la formazione del cuore
è collegata alla forza dell’animo umano di fuggire dal male. Illuminare
l’anima significa togliere il male per fare spazio alla forza della
luce.
Il nostro popolo sarà illuminato quando all’alta formazione, ai
progressi scientifici, saprà associare la vita spirituale e morale,
allora veramente la vita del nostro popolo potrà cambiare in meglio
molto rapidamente. E la Russia potrà avere un grande impatto su tutto il
mondo, attraverso l’esperienza della nostra sintesi intellettuale e
spirituale potremo per davvero influenzare il mondo e portare il nostro
messaggio.
A volte ci chiedono quale sia il nostro messaggio al mondo. Dobbiamo
rispondere: la combinazione della conoscenza, dell’intelligenza,
dell’istruzione e della spiritualità. In questa combinazione è la forza
del paese e del popolo. Questo insieme determina la vitalità dello
Stato.
Di cuore mi congratulo con tutti voi per questa meravigliosa festa.
La benedizione di Dio sia con tutti voi, con le migliaia di persone che
sono riunite sulla Piazza Rossa, e con tutti coloro che numerosi si
uniranno a noi oggi per cantare nella nostra Patria. Mi congratulo con
voi per questa festa! Il Signore vi benedica tutti!».
Poi ha preso la parola il vice primo ministro della Federazione Russa
Olga Golodets. A nome dei presenti si è congratulata con Sua Santità il
Patriarca per il Suo onomastico. Il coro del Bolshoj ha cantato «Molti
anni». I bambini e Olga Golodets hanno offerto a Sua Santità un bouquet
di fiori.
Il 2015 per la Russia è un anno di importanti celebrazioni. Una delle
ricorrenze più importanti è il 1000° anniversario del trapasso di San
Vladimir, il Battista della Rus’, al quale sono state dedicate numerose
opere musicali. Il programma del concerto comprende anche opere dedicate
agli anniversari dei compositori P.I. Čajkovskij e G.V. Sviridov, dello
scrittore M.A. Sholokhov, e al 70° anniversario della Vittoria nella
grande guerra.
Collegamenti in diretta sono stati organizzati da Pskov, Khabarovsk e
Grozny. La canzone di N.V. Satsura (il cui testo è una poesia di V.V.
Kovalchuk) «Ce la faremo» è stata eseguita in tre lingue slave – russo,
bielorusso e ucraino. Il concerto si è concluso con l’overture «1812» di
P.I. Čajkovskij e la composizione di M.I. Glinka «Gloria!».
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