Conferenza stampa sul viaggio del Patriarca in Sudamerica
Il 5 febbraio 2016 presso il Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca si è svolta una conferenza stampa del presidente del Decr metropolita Hilarion. L’incontro con i rappresentanti dei media russi e stranieri è stato dedicato alla visita primaziale di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill in America Latina, che si svolgerà dall’11 al 22 febbraio 2016. Il viaggio del Patriarca comprende visite alla Repubblica di Cuba, la Repubblica del Paraguay e la Repubblica federativa del Brasile.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il presidente del Dipartimento sinodale per le relazioni della Chiesa con la società e i media Vladimir Legoyda e il capo del servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, sacerdote Alexander Volkov.Nel corso della conferenza stampa il metropolita Hilarion ha dato ufficialmente l’annuncio dell’imminente incontro tra il Patriarca Kirill e il Papa, nel quadro della visita del Patriarca in America latina.
A tale proposito il metropolita ha detto:
“A Cuba avverrà un altro importante evento. In considerazione dell’incrociarsi degli itinerari di Sua Santità il Patriarca Kirill e del Papa Francesco, che negli stessi giorni visiterà il Messico, è stato deciso di realizzare un incontro tra i capi della Chiesa cattolica romana e la Chiesa ortodossa russa nella “Isola della libertà” il 12 febbraio. L’incontro si terrà presso l’aeroporto internazionale dell’Avana.Alla fine dell’incontro il metropolita e gli altri portavoce ufficiali della Chiesa hanno risposto a numerose domande dei giornalisti.
L’incontro dei Primati della Chiesa ortodossa russa e della Chiesa cattolica romana si stava preparando da lungo tempo. Negli anni 1996-1997 si sono tenuti intensi negoziati sulla organizzazione di un incontro di Sua Santità il Patriarca Alessio II col Papa Giovanni Paolo II in Austria, ma i colloqui furono sospesi a causa di problemi sui quali non si raggiunse un accordo. Si trattava prima di tutto delle azioni dei greco-cattolici in Ucraina e del proselitismo di missionari cattolici nel territorio canonico del Patriarcato di Mosca. Tuttavia, la gerarchia della Chiesa ortodossa russa non ha mai negato la possibilità di organizzare tale incontro in futuro, quando ci sarebbero state le condizioni necessarie per la sua attuazione.
In tutti questi anni, il problema principale nelle relazioni tra le due Chiese e il principale ostacolo alla realizzazione dell’incontro dei loro Primati rimaneva quello dell’uniatismo. Il saccheggio da parte degli uniati di tre diocesi del Patriarcato di Mosca in Ucraina occidentale a cavallo degli anni 1980-1990, il trasferimento del centro della Chiesa greco-cattolica ucraina da Leopoli a Kiev, la continua insistenza da parte di questa Chiesa di attribuirsi lo status di Patriarcato, l’espansione della missione della Chiesa greco-cattolica nelle terre tradizionalmente ortodosse dell’Ucraina orientale e meridionale, il sostegno dato dagli uniati agli scismatici – tutti questi fattori hanno esacerbato il problema. La situazione si è ulteriormente aggravata a seguito dei recenti eventi in Ucraina a cui membri della Chiesa greco-cattolica ucraina hanno preso parte diretta esprimendo slogan anti-russi e russofobici. Così, purtroppo, il problema dell’uniatismo finora non è stato rimosso, ed esso rimane una ferita che non si rimargina e sanguina, impedendo la piena normalizzazione delle relazioni tra le due Chiese.
Tuttavia, la situazione creatasi oggi nel Medio Oriente, in Africa settentrionale e centrale e in altre regioni del mondo in cui alcuni estremisti stanno perpetrando un vero e proprio genocidio della popolazione cristiana, richiede misure urgenti e una maggiore interazione tra le Chiese cristiane. Nell’attuale situazione tragica è necessario mettere da parte i disaccordi interni e unire gli sforzi per salvare il cristianesimo nelle regioni in cui esso è sottoposto a tremende persecuzioni.
Il Concilio dei Vescovi della Chiesa ortodossa russa, conclusosi a Mosca il 3 febbraio ha esortato a fare del 2016 un anno di sforzi particolari in questa direzione. Pertanto, nonostante il permanere degli ostacoli di natura ecclesiale, è stato deciso di realizzare a breve termine l’incontro di Sua Santità il Patriarca Kirill e Papa Francesco. Il tema della persecuzione dei cristiani sarà al centro dell’incontro.
Negli ultimi anni ci sono state numerose proposte riguardanti la sede di un tale incontro. Tuttavia, Sua Santità il Patriarca Kirill fin dall’inizio, non voleva che l’incontro si svolgesse in Europa, dal momento che all’Europa è legata la pesante storia delle divisioni e dei conflitti tra cristiani. La coincidenza delle date della visita di Sua Santità il Patriarca ai paesi dell’America Latina e della visita del Papa in Messico ha fornito l’opportunità di realizzare nel Nuovo Mondo quest’incontro, che ci auguriamo possa aprire una nuova pagina nei rapporti tra le due Chiese. Oltre al tema principale della situazione dei cristiani in Medio Oriente e nelle altre regioni in cui sono perseguitati, saranno anche discussi temi di attualità delle relazioni bilaterali e della politica internazionale. L’incontro si concluderà con la firma di una dichiarazione congiunta”.
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