Intervento del metropolita Hilarion all’Assemblea del CEC
Il 1 novembre il metropolita Hilarion, presidente del Dipartimento per
le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, è
interventuo alla riunione plenaria della X Assemblea Generale del
Consiglio Ecumenico delle Chiese (CEC), in corso a Busan (Corea del
Sud).
Il CEC fino ad oggi rimane uno strumento unico per la cooperazione
inter-cristiana che non ha pari al mondo, ha detto il metropolita
Hilarion, capo della delegazione della Chiesa ortodossa russa
all’Assemblea.
Nel suo discorso, il metropolita ha evidenziato le principali sfide
che si pongono oggi al mondo cristiano. Una di esse è costituita dal
secolarismo militante, che continua a imporsi in Europa e in America e
che persegue il fine dell’esclusione della religione dalla vita pubblica
e dell’abbandono delle norme etiche fondamentali comuni a tutte le
religioni tradizionali. Una delle principali direzioni di sviluppo delle
idee del secolarismo militante è la distruzione intenzionale dei
concetti tradizionali del matrimonio e della famiglia. Ciò è dimostrato
dal recente fenomeno dell’equiparazione delle unioni omosessuali al
matrimonio e della concessione alle coppie omosessuali del diritto di
adottare bambini.
Nel suo discorso, il presidente del Dipartimento per le relazioni
esterne della Chiesa Russa ha richiamato l’attenzione dell’Assemblea sul
fatto che, nel corso degli ultimi anni, le convivenze di persone dello
stesso sesso sono state legalizzate in diversi stati degli USA, in molti
paesi in America Latina, in Nuova Zelanda, così come in Francia,
Inghilterra e Galles . “I paesi che hanno riconosciuto legalmente le
unioni omosessuali una delle varianti del matrimonio, hanno fatto un
passo in avanti verso lo smantellamento del concetto di matrimonio e
famiglia. La famiglia nel senso cristiano del termine viene distrutta e
al suo posto si propongono termini senza volto, come ”genitore numero
uno” e “genitore numero due”, ha constatato il metropolita.
Il capo della delegazione della Chiesa Russa all’Asemblea ha
osservato che la risposta delle Chiese cristiane alle sfide del mondo
moderno deve essere basata sulla rivelazione divina, che ci viene
trasmessa nella Bibbia. “Schierandosi contro ogni forma di
discriminazione, la Chiesa deve comunque difendere la tradizionale
concezione cristiana del matrimonio, come unione di un uomo e una donna,
la cui missione più importante è quella di generare ed educazione i
figli”, ha detto il metropolita Hilarion, esprimendo il proprio
rammarico per il fatto che non tutte le chiese cristiane oggi sono
capaci di affermare gli ideali morali proprosti dalla Bibbia, nonostante
la visione del mondo secolaristica dominante.
Nella sua relazione, il presidente del Dipartimento ha segnalato un
altro importante problema: la sfida del cosiddetto radicalismo
religioso, in particolare, di quelle frange fondamentaliste islamiche
che minacciano l’esistenza stessa del cristianesimo in Medio Oriente e
in alcuni paesi in Asia e in Africa. I cristiani sono oggi la comunità
religiosa più perseguitata nel mondo, ma a livello internazionale non si
adottano misure per migliorare la situazione, ha affermato il
metropolita Hilarion, sottolineando per la soluzione di questo problema
occorre coinvolgere tutti gli strumenti possibili diplomatici,
umanitari, economici e altri.
Il metropolita si è detto sicuro della necessità di sviluppare
l’interazione con le religioni tradizionali, in particolare con l’Islam,
mettendo in risalto l’importanza del lavoro fatto dal Consiglio
Ecumenico delle Chiese per ridurre il livello di tensione in Siria e
scongiurare un’ulteriore escalation del conflitto, così come per evitare
un intervento militare dall’esterno.
Al termine del suo discorso, il metropolita Hilarion ha ringraziato
le comunità cristiane della Corea del Sud per la loro ospitalità e
l’ottima organizzazione del forum. Ha assicurato l’Assemblea che la
Chiesa ortodossa russa approva gli sforzi del popolo coreano nella
ricerca dell’unità e sostiene i processi in corso, volti a superare le
tensioni tra i due paesi della penisola coreana.
Le critiche alle innovazioni liberali in alcune chiese protestanti,
mosse dal metropolita nel suo intervento, hanno suscitato una vivace
discussione nella sessione plenaria, durante la quale la maggioranza
degli intervenuti ha sostenuto la posizione della delegazione della
Chiesa ortodossa russa.
In particolare, la rappresentante di una delle chiese protestanti
dell’Africa ringraziato il metropolita Hilarion per l’intervento che, a
suo parere, contribuirà alla conservazione della cultura nazionale e dei
valori tradizionali della famiglia, che oggi vengono rapidamente
distrutti.
Il metropolita Bishoy della Chiesa copta ha sostenuto la posizione
del presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato
di Mosca e il rappresentante della Chiesa siro-ortodossa ha espresso la
sua gratitudine al metropolita Hilarion per aver richiamato
l’attenzione dell’Assemblea sulla situazione catastrofica dei cristiani
in Siria e in Medio Oriente.
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