Che cosa si dovrebbe fare per far ritornare la preghiera
dell’archimandrita Touma (Bitar)Pravmir, 9 giugno 2015
Una persona è venuta a chiedermi:
"Ultimamente non ho pregato molto. Ho paura di essere sul punto di
cadere nella negligenza. Che cosa dovrei fare per far ritornare la mia
preghiera?"
Se veramente volete far ritornare la
vostra preghiera, allora potete farlo in un istante. Si acquista la
preghiera attraverso la preghiera. La preghiera è un atto di volontà.
Pregate regolarmente. Poco o molto? Non importa. Con sentimento o senza
sentimento? Nenache questo importa. Iniziate con il corpo, con le parole
e i movimenti. Quello che è importante è che facciate attenzione. Non
siate frettolosi e non siate lenti. Non alzate la voce e non sussurrate.
Siate moderati. Mettete la vostra mente in quello che state dicendo, in
ogni parola. Capite quello che state dicendo. Ogni volta che la vostra
mente vaga, anche un po', riportatela indietro. La preghiera con il
corpo, con la lingua, la mano, le dita, piegando il corpo in inchini e
prosternazioni, mantenendo l'attenzione e la comprensione dei
significati, tutto questo e cose simili, è l'introduzione alla preghiera
del cuore. Nella preghiera, il moto è dall'esterno verso l'interno e
verso l'alto. La preghiera attraverso il controllo del corpo ci fa
entrare nella tranquillità. La tranquillità ci fa entrare nell'umiltà e
l'umiltà suscita in noi il profumo della pace. Tutto il resto segue dopo
questo.
La preghiera non è una questione di
temperamento. È per questo che viene solo con lo sforzo. Uno si sforza, e
gli è data la preghiera. In effetti, gli è data come un dono del cielo!
Allo stesso modo, se per pregare si aspetta di essere trascinati da un
desiderio di preghiera, allora non si potrà mai pregare. Una preghiera
con desiderio è generalmente una preghiera psicologica senza alcun
valore spirituale. Il desiderio di base per la preghiera, o si potrebbe
dire la preghiera spontanea, arriva solo con la forza e la grazia
dell'Altissimo. L'inizio della preghiera non è così. Lo zelo per la
preghiera potrebbe sorgere nell'anima dopo aver incontrato una persona
che prega o dopo aver ascoltato o letto parole sulla preghiera che
muovono il cuore, e poi quando si inizia a pregare l'interesse cessa
rapidamente, trovando la preghiera monotona e asciutta. Se indietreggia
la perde, ma se rimane fermo e costante arriva quindi alla vera
preghiera che affonda le sue radici nella sua anima, a poco a poco, fino
a raggiungere le sue profondità!
Di solito il Signore Dio consola chi
prega, all'inizio del percorso, perché rimanere fermo. Tuttavia, la
consolazione non viene quando ce l'aspettiamo Non sappiamo quando verrà a
noi. Fate attenzione a non divagare nell'immaginazione. Non fare spazio
a immagini e sensazioni che vi possono mentire. Queste vi porteranno
fuori strada! Proprio il contrario, una volta acquisita familiarità con
la preghiera, fate attenzione a fantasie, immagini e sentimenti perché
in queste c'è una dipartita dalla preghiera. Allo stesso modo siate
attenti a sentimentalismo e lassismo mentale. La preghiera è qualcosa di
calmo e fermo! Stare davanti a Dio in preghiera è qualcosa di molto
serio. Naturalmente, Dio non è duro, ma non è neppure indulgente. La
preghiera ha le sue caratteristiche particolari. La sua gioia è
tranquilla e la sua pace è vigile. Il conforto è mescolato con la
gratitudine, con un senso di indegnità, e con il pentimento.
La preghiera vi collega a Dio, alla
Santissima Trinità, al Padre, al Figlio e al santo Spirito. La preghiera
è il linguaggio di Dio all'uomo perché quest'ultimo possa salire fino a
lui ed entrare in relazione con lui. Così, la lingua della preghiera vi
insegna la preghiera e ogni suo passo vi porta al successivo, proprio
come il numero uno porta al numero due e al tre e così via. Non c'è
bisogno di tecniche nella preghiera. La preghiera viene a voi da sola
quando insistete a stare alla presenza di Dio e quando il Signore vi dà
quello che chiedete. Dio cerca la comunione e vi chiama a lui, e quando
fate un passo nella sua direzione, vi conduce a lui, proprio come un
padre prende la mano del suo bambino o una guida cammina davanti a un
viaggiatore. Nulla è più vicino al cuore umano della preghiera. L'uomo è
formato per essere un essere di preghiera. Al livello più profondo,
nella preghiera l'uomo realizza la sua umanità in cui Dio lo ha creato.
Perché il cuore non è incline alla preghiera spontaneamente fin
dall'inizio? Poiché le passioni dell'anima e del corpo hanno assassinato
il cuore dell'uomo e preso il controllo su di esso. Proprio per questo
motivo, all'inizio una persona ha bisogno di costringersi alla
preghiera, e poi il suo cuore l'accoglierà e gioirà in essa, perché la
preghiera corrisponde a ciò è profondamente radicato in lui, anche se in
un primo momento era nascosto.
Così la preghiera è il dono più grande
per l'uomo, non solo perché collega l'uomo a Dio, ma anche perché è la
necessità e la soluzione per tutte le cose che l'uomo deve affrontare.
La gente immagina che i propri problemi e preoccupazioni possano essere
risolti a livello orizzontale, attraverso le capacità umane. Non c'è
dubbio che qualcosa di questo sia necessario, ma tutto, senza eccezione,
tutte le preoccupazioni e le difficoltà, tutto dovrebbe essere
affrontato in primo luogo con la preghiera, cioè a livello verticale,
gettando ogni cosa ai piedi di Gesù. Non è una sorpresa che il Signore
abbia detto: "Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io
vi darò riposo." Le nostre soluzioni e iniziative razionali non sono
sempre corrette, ma il Signore Dio sa esattamente di che cosa abbiamo
bisogno. È per questo che con la preghiera, mettendo tutto nelle mani di
Dio, attraverso il dono di sé e l'abbandono delle preoccupazioni di un
corso, si trova la soluzione adeguata a tutti i propri problemi!
Tuttavia, se praticate correttamente la
preghiera, questa vi attrae ai comandamenti divini, al pentimento, alla
fede, alla dolcezza, e soprattutto all'amore. Poi, se praticate i
comandamenti divini, la presenza di Dio diventerà più profonda nella
vostra vita e i comandamenti nutriranno la vostra preghiera e vi
spingeranno alla preghiera. Ma se trascurate i comandamenti, allora la
preghiera appassirà rapidamente. Se i comandamenti fanno crescere il
rapporto con Dio, allora lo farà anche la preghiera. Per questo motivo, i
comandamenti e la preghiera si sostengono a vicenda in modo che i
fedeli crescano e raggiungano la pienezza della statura di Cristo,
ovvero l'amore. Anche questo sostegno è accompagnato. Si prega e si
lavora. Ci si sforza di sollevare il proprio cuore verso l'alto in ogni
momento e in ogni occasione. Questo per quanto riguarda i comuni
credenti. Ma ci sono quelli per i quali la preghiera diventa lavoro.
Tali persone raggiungono il fine della preghiera e l'obiettivo del
lavoro allo stesso tempo!
La verità è che la preghiera invita la
preghiera. Finché si è assorti nella preghiera, finché questa è
un'abitudine, essa governa il cuore. Alla fine della giornata, non c'è
niente come la preghiera che soddisfa l'essere dell'uomo. La via è
aperta perché l'uomo beva dalla preghiera tanto quanto vuole. La
preghiera è l'obiettivo del cammino dell'uomo sulla terra. Una persona
che non prega e che non solleva il suo cuore e la sua mente verso l'alto
rimane solo il contorno di una persona, non importa ciò che ha
compiuto! "Cosa giova all'uomo, se ha guadagnato tutto il mondo, ma ha
perso la sua anima?"
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