CARTA DI CREDITO E 666
Dopo la tempesta diabolica,
verrà l’illuminazione Divina.
del monaco aghiorita Paissios
Dietro lo spirito di libertà del mondo contemporaneo e
la mancanza di rispetto nei confronti della Chiesa e dei suoi
rappresentanti, perfino quelli più puri e disinteressati, si nasconde
una forma di schiavitù e di anarchia profonde, provocate
dall’aperto rifiuto dello Spirito Santo; l’alienazione che ne deriva
sta guidando il mondo verso un disastroso naufragio materiale e
spirituale.
Il sistema di controllo informatico, che si vorrebbe
perfetto e garantito, attraverso l’uso delle carte elettroniche,
nasconde la costruzione di un invisibile regime mondiale di
sottomissione e controllo delle coscienze: “Inoltre
(l’anticristo) obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi
e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte.
Nessuno
poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome
della bestia o il numero che corrisponde al suo nome. Qui sta la
sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia,
perché è un numero d’uomo; e il suo numero è seicentosessantasei” (Apocalisse 13,1648).
Sant’ Andrea di Cesarea scrive: E’ stato lo Spirito Santo stesso a non permettere che quel nome di perdizione venisse scritto nel Sacro Libro della Vita.
La codificazione e la schedatura magnetica degli
individui sembra realizzare bene lo scopo dell’anticristo, come viene precisato in un versetto del Vangelo di Marco: ingannare, se possibile, anche gli
eletti (Mc. 13,22).
Che cosa si può pensare quando vediamo che questo
stesso marchio magnetico è stato applicato a tutti i paesi della
Comunità Europea? La carta d’identità elettronica, da poco entrata in
funzione, non è che un passo intermedio, un segno dei tempi.
Uno dei rimproveri che Cristo mosse ai suoi contemporanei, ma ancor
più all’umanità in genere: Sapete dunque interpretare l’aspetto del cielo e non sapete
distinguere i segni dei tempi (Ml 16,3).
I passi successivi non sono difficili da immaginare.
Una volta tutti in possesso della nostra “sicura” carta d’identità
elettronica, cioè, una volta schedati magneticamente tutti quanti, si
scoprirà che non è poi così sicura, perché qualcuno è
stato derubato della sua carta e quindi attraverso il furto
dell’identità elettronica, il ladro ha potuto accedere al conto bancario
e svuotarlo… Un’altra mirabile innovazione tecnologica
dell’ingegno umano fornirà la salvezza da questa paura: questo nuovo
e definitivo sistema perfetto verrà realizzato mediante l’inserimento
di un codice a barre magnetico nel nostro stesso corpo,
sulla mano o nell’iride o sulla fronte, invisibile all’occhio umano,
ma riconoscibile e decifrabile alle stesse ormai familiari
apparecchiature che oggi verificano i prezzi alle casse dei negozi
o dei supermercati. Non è fantascienza, questo marchio magnetico
viene già sperimentato e utilizzato su “cavie umane” volontarie.
Molte guide spirituali non si accorgeranno di questo
pericolo o lo sottovaluteranno. Si dirà che non è una cosa grave,
che non è in conflitto con la fede, che l’essenziale è aver fede in Dio,
l’importante è l’interiore, non l’esteriore….
Ma in questo genere di cose non funziona così.
L’apostolo Pietro, rinnegando pubblicamente tre volte di conoscere
Cristo, sicuramente non intendeva rinnegarlo nel suo cuore;
ciononostante “uscì fuori e pianse amaramente”. Non sono mancati in
questi due millenni casi simili cristiani che si adeguavano alle
pressioni della società, della politica, della cultura, degli eretici,
dell’islam, del papato, ritenendo che potevano custodire la
loro fede semplicemente nascondendola nel segreto del cuore.
All’epoca delle grandi persecuzioni romane i sapienti dell’epoca, i
filosofi “gnostici” cercavano di convincere martiri a evitare il
martirio con questo genere di compromesso. A che sarebbe giovato
essere così fondamentalisti e intolleranti? Con un po’ di “ecumenismo”
avrebbero avuto salva la vita e avrebbero potuto continuare
a credere ciò che volevano. San Basilio Magno riporta l’esempio del
martire Gordio: Molti tentavano di convincere il martire a rinnegare la
sua fede solo con la bocca, custodendola nell’anima,
perché Dio, dicevano loro, non guarda alle parole della bocca, ma
all’intenzione dell’uomo. Ma il martire Gordio non cedette e rispose:
Come potrà, la lingua che Cristo ha creato, parlare contro
il Creatore? Non lasciatevi ingannare, Dio non accetta di essere
offeso, perche ognuno sarà giudicato di quello che farà uscire dalla sua
bocca; con le tue parole ti esalterai e con le tue parole
ti condannerai.
Ai tempi dell’imperatore Decio venne emanato un editto
che noi oggi definiremmo ecumenista: ai cristiani veniva imposta una
semplice formalità, rendere omaggio alle altre religioni; dopo aria
breve cerimonia alla presenza di un sacerdote pagano,
veniva emesso un certificato che li liberava da ogni altro obbligo
nei confronti dello stato e permetteva loro di continuare a esser
cristiani senza subire il martirio. Molti cristiani facoltosi
corrompevano le autorità pagane per ottenere il libello senza aver
eseguito alcuna cerimonia. In qualsiasi caso il risultato era lo stesso:
l’apostasia, cioè: la perdita dell’anima.
A proposito di apostasia, l’imperatore Giuliano
l’Apostata, che gli studiosi contemporanei apprezzano molto, un anno
volle beffarsi dei cristiani in questo modo: al termine della prima settimana
di
quaresima fece consacrare con riti pagani ogni cibo e alimento che
sarebbe poi stato venduto nei mercati. L’allora Arcivescovo di
Costantinopoli Eudossio fece uno strano Sogno: il santo martire
Teodoro, svelandogli la trappola, gli suggerì di radunare i credenti
in Cristo per nutrirli con il grano bollito, l’unico alimento che non
era stato asperso con il sangue delle vittime
sacrificali pagane. In questo modo non venne trasgredito nemmeno
inavvertitamente il canone apostolico più antico: Si riunirono gli
apostoli e i presbiteri e stabilirono di astenersi delle
sozzure degli idoli, dall’impudicizia, dagli animali soffocati e dal
sangue (Atti 15, 6-28).
Qualcuno cercherà di escogitare geniali compromessi:
disegneranno sulla carta d’identità elettronica una gran bella
croce, oppure lasceranno che venga loro impresso sulla fronte il codice
magnetico e crederanno di poterlo comunque neutralizzare
spiritualmente sovrapponendovi un tatuaggio religioso, magari una
croce. Non servirà a nulla dal momento che la croce santifica solo ciò
che è stabilito che debba venir santificato. Per esempio
l’acqua: quando viene benedetta con la croce diviene acqua Santa, ma
la croce non può santificare qualsiasi liquido; l’urina rimane urina,
non riceve nessuna santificazione.
Avremo in noi la forza della Santa Croce solo quando ci
sazieremo con il Santo Spirito del Battesimo, mediante il quale rinunciamo a satana e veniamo divinizzati. Che Cristo ci illumini. Amin.
Con tanto
dolore e amore in Cristo
il monaco Paìssios aghiorita
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