Il Patriarca di Gerusalemme a Mosca
Si è svolto a Mosca il 23 luglio 2013, presso la residenza patriarcale e sinodale nel monastero San Daniele, l’incontro del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill con Sua Beatitudine il Patriarca di Gerusalemme Teofilo III, che è arrivato in Russia con una delegazione della Chiesa ortodossa di Gerusalemme per partecipare alle celebrazioni del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’.
Fanno parte della delegazione l’arcivescovo Aristarkh di
Konstantinia, l’arcivescovo Theofilaktos di Giordania, responsabile del
settore esteri del Patriarcato di Gerusalemme, l’archimandrita Stefan
(Dispirakis), rappresentante del Patriarca di Gerusalemme presso il
Patriarca di Mosca, l’archimandrita Damianos (Ioannis), esarca del
Patriarcato di Gerusalemme in Grecia, l’arcidiacono Athanasios
(Femistokleos), vice decano del Patriarcato di Gerusalemme.
La Chiesa ortodossa russa è stata rappresentata dal metropolita
Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni
ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, dall’arciprete Nikolaj
Balashov, vicepresidente del Dipartimento, e dall’igumeno Feofan
(Lukyanov), capo ad interim della Missione Ecclesiastica Russa a
Gerusalemme.
Il Patriarca Kirill ha accolto Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo
all’ingresso del tempio in onore di Tutti i Santi che hanno illuminato
la Russia.
All’inizio dell’incontro, riferendosi all’ospite d’onore, Sua Santità
ha detto: «Il dialogo con i Primati delle Chiese Ortodosse Locali e le
relazioni fraterne sono di grande importanza per la salvaguardia
dell’unità dell’Ortodossia e il rafforzamento della nostra interazione.
La Vostra recente visita di pace ha lasciato un segno profondo nella
vita della Chiesa russa e del nostro popolo. Essa è stata ben riportata
dai media, tra cui i canali televisivi nazionali. Ci sono stati molti
commenti positivi, ma a parte la risposta dei mezzi di informazione e
della società, è importante la risposta dei nostri fedeli, che sentono
un particolare amore per la Chiesa della Città Santa di Gerusalemme».
Parlando delle celebrazioni per il 1025° anniversario del Battesimo
della Rus’, Sua Santità ha detto: «Questa è una data molto importante
nella nostra storia. Venticinque anni fa, il Vostro predecessore ha
preso parte alle celebrazioni del 1000° anniversario del Battesimo della
Rus’. Allora tutti i partecipanti alla cerimonia percepirono che
qualcosa di nuovo stava accadendo nella vita dell’Unione Sovietica.
Nessuno sapeva che cosa sarebbe accaduto nel Paese e nella Chiesa, ma il
popolo aveva grandi speranze. E nonostante il fatto che la Chiesa in
quel momento era sotto controllo e non era libera, la festa si trasformò
in una grande manifestazione di fede, che viveva nascosta nel profondo
del cuore del nostro popolo».
«Sono passati venticinque anni; sono stati anni difficili, ma allo
stesso tempo anni fecondi nella vita della nostra Chiesa – ha proseguito
il Patriarca Kirill. – E noi ringraziamo il Signore per tutto quello
che è successo durante questo periodo. I nostri vescovi e il nostro
popolo desiderano ardentemente ringraziare il Signore insieme ai Primati
delle Chiese Ortodosse Locali, perché siamo una sola Chiesa e la
divisione è puramente convenzionale».
Parlando del futuro, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la
Rus’ ha detto: «Abbiamo ancora molto da fare nel vasto territorio della
Santa Rus’. Siamo di fronte a sfide molto grandi, forse più complesse di
quelle che siamo stati in grado di risolvere negli ultimi venticinque
anni. Occorre un vero cambiamento nelle persone, affinché la fede
diventi qualcosa di essenziale in tutti coloro che sono battezzati
nell’Ortodossia. Questo comporta un enorme programma, che sarà di
difficile attuazione. Così noi tutti abbiamo bisogno della preghiera
comune, quindi è importante per noi in questo giorno avere qui i capi e i
rappresentanti delle Chiese Ortodosse Locali, in modo da avere il
sostegno delle Chiese ortodosse e delle loro preghiere».
Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo da parte sua ha ringraziato per
la calorosa accoglienza riservata a lui in questa «terra dei martiri»,
per l’amore cristiano con cui è stato accolto nella Chiesa ortodossa
russa. «Sentiamo una gioia speciale perché recentemente abbiamo fatto la
nostra visita di pace alla Chiesa russa e al fraterno popolo russo – ha
detto Sua Beatitudine. – Sono ancora vivi i ricordi della visita. Per
me e per i miei compagni è stato molto importante, perché abbiamo
assistito all’alta spiritualità della Chiesa ortodossa russa, abbiamo
visto il suo sviluppo, il suo lavoro sociale. Naturalmente, tutto questo
è dovuto alla Provvidenza di Dio, da sempre impegnata nella cura della
Chiesa di Cristo, affinché le porte degli inferi non prevalgano contro
di essa».
Il Patriarca di Gerusalemme ha detto di essere rimasto colpito dai
rapporti costruttivi tra Chiesa e Stato e dalla cooperazione tra Chiesa e
Stato per il bene della società che ha potuto constatare durante la sua
visita al Patriarcato di Mosca.
Sua Beatitudine Teofilo ha ricordato la difficile situazione in cui
si trova la Chiesa in tutto il mondo, compreso il Medio Oriente, e ha
sottolineato la grande responsabilità che grava sulla Chiesa ortodossa –
una responsabilità non solo pastorale, ma anche in campo sociale e in
altri campi.
«Il messaggio di speranza è che non siamo soli. Come noi accogliamo
la gioia e il dolore altrui, così le altre Chiese ortodosse si fanno
carico della nostra gioia e del nostro dolore», – ha detto Sua
Beatitudine, sottolineando anche che il popolo della regione del Medio
Oriente ha grandi speranze nella Russia.
Salutando Sua Santità il Patriarca Kirill a nome della Confraternita
del Santo Sepolcro, ha detto: «Noi vi portiamo la benedizione del Santo
Sepolcro».
Durante la conversazione è stato affrontato il tema di rafforzare
ulteriormente le relazioni bilaterali tra la Chiesa di Gerusalemme e la
Chiesa russa, lo sviluppo del pellegrinaggio, così come lo stato dei
rapporti tra i cristiani.
I partecipanti alla riunione hanno discusso l’evolversi della
situazione in Siria e in Medio Oriente nel suo complesso. In particolare
è stata affrontata la questione di preservare la presenza cristiana in
Terra Santa, ed è stato sottolineato il sostegno della Russia alla
difesa dei cristiani in Medio Oriente.
Al termine dell’incontro, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di
tutta la Rus’ Kirill ha presentato a Sua Beatitudine Teofilo e ai membri
della delegazione del Patriarcato di Gerusalemme alte onorificenze
della Chiesa ortodossa russa «in riconoscimento del loro lavoro per il
bene della Santa Chiesa e in connessione con il 1025° anniversario del
Battesimo della Rus’».
Sua Beatitudine il Patriarca della Città Santa di Gerusalemme e di
tutta la Palestina è stato insignito dell’ordine di Gloria e onore (I
grado).
All’arcivescovo di Konstantinia Aristarkh e all’arcivescovo di
Giordania Theofilaktos è stato conferito l’ordine di S. Alessio di Mosca
(II grado), mentre all’archimandrita Stefan (Dispirakis),
all’archimandrita Damianos (Ioannis), all’arcidiacono Athanasios
(Femistokleos) l’ordine di S. Alessio di Mosca (III grado).
Sua Beatitudine ha ringraziato dicendo: «Lasciatemi esprimere ancora
una volta l’emozione che proviamo. Grazie per l’amore che Voi avete per
noi, per la Confraternita del Santo Sepolcro e la Chiesa di Gerusalemme.
Quest’onore appartiene a tutta la Confraternita del Santo Sepolcro ed è
la testimonianza dei legami fraterni che esistono tra le nostre Chiese e
tra noi, i loro Primati. Ci auguriamo che la grazia del Santo Sepolcro
rafforzi Voi e insieme possiamo lavorare per la gloria della Chiesa di
Cristo, per la rinascita spirituale e la prosperità del popolo russo e
per il sostegno del nostro gregge in Terra Santa».
In ricordo della riunione, Sua Santità il Patriarca Kirill ha
presentato in dono all’illustre ospite una croce e due panagie, il
pastorale e un piccolo paramento. Altri doni commemorativi sono stati
consegnati ai membri della delegazione.
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