Domande e risposte dalla
corrispondenza recente: maggio 2014
Come vede la guerra civile in corso in Ucraina?
Ogni volta che il mondo ortodosso è
sull'orlo della vittoria, l'Occidente interviene e lo mina alle
fondamenta, portando avanti il suo genocidio. Così è stato nella metà
dell'XI secolo, un tempo brillante di vittoria militare e di prosperità
spirituale per Nuova Roma e per tutto l'Impero cristiano. Così è stato a
Kiev nel XII secolo, quando l'Occidente ha cercato di minare la sua
brillante civiltà ortodossa, così è stato in Russia, quando le orde
barbariche del Nord la invasero nel 1612 e nel 1812, poi di nuovo nel
1854 in Crimea, ancora una volta nel 1917 quando la Russia era sull'orlo
della vittoria, e così oggi in Ucraina, dove stiamo assistendo ad
ancora un'altra invasione occidentale e all'occupazione di Kiev.
All'elite occidentale non importa nulla del popolo ucraino o della
storia; l'Ucraina è solo uno strumento per ottenere più potere,
distruggendo ogni opposizione al suo dominio per mezzo di panem et circenses. Così, il nuovo presidente eletto è solo un burattino – il vero governatore dell'Ucraina, il prossimo stato degli Stati Uniti, è l'ambasciatore americano a Kiev.
Questa non è la versione dei media occidentali.
La propaganda pompata giorno e notte
dalla BBC, per esempio, è abbastanza stupefacente. Hanno perso del tutto
la loro coscienza e ogni integrità. La gente si rivolge sempre più ai
media alternativi, in particolare a Internet, che non è censurata - non
ancora, per lo meno. E' peggio che ai tempi della Guerra Fredda; allora
si sapeva che l'Unione Sovietica era atea e perseguitava la Chiesa. Ora
la Federazione russa sta diventando cristiana, ed è l'Occidente che è
ateo e perseguita la Chiesa e in effetti tutti i valori spirituali o
tradizionali.
Chi pensa che sia stato in origine il responsabile del problema in Ucraina?
Stalin e le sue frontiere. Riuscite ad
immaginare un paese composto da Polonia orientale e da Russia
occidentale? Non funzionerà mai. E' come se componessimo un paese con
Francia e Germania. Non è possibile. Ora è in corso una guerra civile in
Ucraina, con ucraini che uccidono ucraini. Non c'è da stupirsi che la
maggior parte dell'esercito ucraino rifiuta di prendervi parte o si
arrende agli ucraini liberi a est; la giunta a Kiev ha dovuto portare
all'est mercenari stranieri, gli stessi che l'hanno portata al potere
con la violenza nello scorso febbraio. La guerra civile in Ucraina sarà
interminabile - fino a quando il paese cadrà a pezzi scomponendosi nelle
sue parti naturali e molto diverse.
L'Occidente ha vinto qualcosa con la sua ingerenza in Ucraina?
No - proprio come in Iraq e in
Afghanistan. Non solo ha perso un sacco di soldi, versati nel buco nero
della corruzione di Kiev, ma gli eventi in Ucraina hanno anche affermato
l'identità post-comunista della Russia. Prima erano molti in Russia a
vacillare nella lealtà e a essere filo-occidentali. Ora l'82% supporta
il presidente Putin. Posso pensare a una figura di Chiesa, che non molto
tempo fa era un ecumenista e un papofilo, ma che ora sta facendo
appelli alla fedeltà alla Tradizione - come tutti gli altri hanno sempre
fatto! Ecco un pentimento per gli errori di gioventù.
Il presidente Putin ha adottato la Chiesa
e i suoi valori come suo emblema. Questo non è un caso di Chiesa
assorbita dallo Stato, come in Occidente – è la Chiesa che influenza lo
Stato. Il presidente Putin ha capito che non c'è niente altro. Gli Stati
Uniti hanno fatto un errore colossale con la loro ingerenza
nell'Ucraina. Hanno perso ogni sostegno in Russia e oggi hanno perduto
anche la Cina, isolandosi quindi ancora di più. Inoltre, gli Stati Uniti
hanno poco sostegno in molte parti della stessa Unione Europea, anche
in Germania. Sembra che l'Occidente abbia seguito le istruzioni su come
farsi dei nemici; almeno questo è l'effetto dell'ingerenza imperialista
occidentale negli ultimi 25 anni. L'Occidente ha perso il rispetto
internazionale.
Ci sono altre ripercussioni?
Sì, una di enormi proporzioni.
L'Occidente aggressivamente espansivo ha portato la Russia a creare
l'Unione economica eurasiatica, con i ricchi Kazakistan e Bielorussia.
Ora Kirghizistan e Armenia vogliono unirsi alla UEE il più presto
possibile. L'Armenia è tanto più interessata in quanto il suo vicino e
nemico, l'Azerbaigian, è diventato una colonia degli Stati Uniti
attraverso il suo intermediario turco. Altri paesi hanno espresso grande
interesse, in particolare il Vietnam e, soprattutto, la Cina. In
generale, la stupidità dell'Occidente ha spinto la Russia nelle braccia
della Cina. La Russia è già uno dei più grandi paesi cristiani nel
mondo, ma ci si aspetta che la Cina nell'arco di una generazione diventi
il più grande paese cristiano del mondo.
Ma cristiano nel senso di protestante o cattolico romano, e non ortodosso.
Sì, ma ci sarà una migrazione verso
l'Ortodossia di persone spiritualmente sensibili, che capiscono i miti
occidentali del protestantesimo e della sua madre il cattolicesimo,
proprio come è accaduto nelle Occidente stesso. Per il momento i cinesi
non sono spiritualmente pronti, ma lo diventeranno e si muoveranno verso
l'Ortodossia e la Chiesa russa, al cui territorio canonico appartiene
la Cina. Penso che lo stesso possa accadere in Corea del Nord (non nella
Corea del Sud, che, come il Giappone, è stata dal 1945 una colonia
degli Stati Uniti). Inoltre, una volta che l'ideologia comunista
crollerà nella dispotica Corea del Nord, cosa che avverrà
inevitabilmente, come già è successo in Cina, ci sarà bisogno di
un'altra ideologia, e di una religiosa – non certo di quella occidentale
atea.
Perché sia i nuovi calendaristi
greci sia i vecchi calendaristi greci sembrano uniti nel condannare la
Chiesa russa e in generale nell'essere russofobi?
Per cinque ragioni. La prima è il
nazionalismo greco - sia il nuovo calendarismo sia il vecchio
calendarismo sono un problema puramente greco. La seconda è la gelosia.
Per esempio, accusano la Chiesa russa di 'imperialismo' (!), quando in
realtà hanno in mente l'imperialismo greco. La terza è l'estremismo –
non amano la moderazione perché rappresentano due estremi, due 'ismi'.
La quarta è l'auto-giustificazione; se la Russia è 'imperialista',
allora vuol dire che loro non lo sono. La quinta è la CIA, che finanzia
entrambi i gruppi a vari livelli. Infatti, un vescovo
vecchio-calendarista in America in realtà mi ha scritto qualche anno fa
difendendo vigorosamente la CIA e mi ha detto apertamente che molti dei
suoi parrocchiani lavorano al suo servizio.
Ma esiste una cosa come il nazionalismo russo, non è vero?
Certo, esiste. Ne abbiamo sofferto nel
corso degli ultimi 40 anni. Ci sono russi non integrati nella Chiesa che
non hanno alcuna comprensione della parola Rus'. Essi confondono la
cultura e la lingua con la Fede. Come ho detto in occasione del Concilio
a San Francisco nel 2006, la Rus' è la risposta ortodossa al
globalismo. La Rus' significa multinazionalità ortodossa. Sia tra i
circa 100 popoli della Federazione russa, sia nel territorio canonico
russo in Giappone e in Cina, o in Alaska (almeno tra gli indigeni, non
tra gli anglosassoni), in Corea del Nord, Thailandia e Laos, o nei circa
50 paesi del mondo occidentale e non solo, coperti dalla Chiesa fuori
della Russia, è possibile trovare ortodossi russi. L'Ortodossia russa è
un mondo, non una sola nazionalità.
Questo sembra un po' cattolico romano.
Il concetto di Rus' non è quello papista
di unità centralizzata, è trinitario, di unità nella diversità. Come ha
detto un filosofo russo: 'La scelta è tra la santa Trinità e l'inferno'.
Abbiamo scelto la santa Trinità, non la centralizzazione occidentale (=
pagana romana).
Il sostegno dimostrato
recentemente dal governo russo ai movimenti anti-UE non significa forse
che si sta alleando con movimenti di destra?
Niente affatto. Sia la sinistra europea
sia la destra europea, tutti coloro che hanno convinzioni politiche e
principi reali, sono allo stesso modo contrari all'Unione Europea, che,
come si rendono conto, è solo un progetto coloniale degli Stati Uniti,
con la Germania come sua pedina esecutiva. Coloro che si oppongono
all'Unione Europea neocon vogliono anche giustizia sociale. Questo è il
motivo per cui, nel Regno Unito, per esempio, l'UKIP non è solo
anti-Bruxelles, ma anche anti-Washington. Oggi la maggior parte dei
russi rimpiange amaramente le "privatizzazioni" all'interno della Russia
negli anni '90, effettuate da neocon addestrati a Harvard o almeno in
stile occidentale. Quei furti di risorse hanno creato gli oligarchi, che
ora vivono principalmente a Londra e a Tel Aviv. La Federazione russa
non ha dimenticato la giustizia sociale e così supporta anche i
movimenti anti-UE di sinistra in tutto il sud Europa.
Ma sicuramente si tratta solo di sciovinismo di sinistra e di nostalgia per la vecchia Unione Sovietica?
Niente affatto. Chi crede ha questo, si è
bevuto uno dei principali miti della propaganda anti-russa, sia
sovietica sia occidentale, ovvero che il governo russo prima del 1917
non credeva nella giustizia sociale, che era contro il popolo. Il
governo prima del 1917 si dava da fare per la giustizia sociale, il
tasso di alfabetizzazione era quasi del 90% ed erano stati fatti passi
da gigante non solo nell'istruzione, ma anche nella medicina e nel
miglioramento delle condizioni di lavoro. La maggior parte, se non
tutto, di ciò che era buono in Unione Sovietica era stata ereditata
dalla Russia tsarista. Nel 1917 la Russia aveva già superato l'Occidente
in diversi settori. Il regno dello tsar era una monarchia popolare. Non
dimenticate che fu buttata giù dagli aristocratici, che stavano
perdendo soldi e terreni che finivano al popolo, proprio come oggi, gli
anti-putinisti in Russia sono anche sostenitori degli oligarchi
occidentali (aristocratici moderni) che hanno paura di perdere i loro
ingiusti guadagni - tornati di nuovo al popolo attraverso un governo
popolare.
È ottimista o pessimista sul futuro dell'Occidente?
Direi 'cautamente pessimista', anche se
il tasso di declino spirituale in Occidente è accelerato enormemente
negli ultimi 25 anni, e anche negli ultimi 10. L'Occidente è stato
trattenuto per mille anni in un ciclo di logica ateo. Ne è prigioniero.
Tutto ciò che noi facciamo nella Chiesa è solo un'azione dilatoria,
qualcosa che trattiene la sua Babilonia atea. Ma anche il ritardo è
comunque un miracolo.
Cosa succederà alla fine in Occidente?
Oggi la correttezza politica sta già
parlando di rendere illegale la circoncisione. Presto sarà lo stesso con
il battesimo, in particolare il battesimo per immersione. Saremo
costretti a fuggire in Russia per farci battezzare, proprio come san
Serafino di Vyritsa aveva profetizzato nei giorni bui della persecuzione
in Russia.
Ha qualche commento da fare dopo
sette anni dai grandi eventi a Mosca nel giorno dell'Ascensione del
2007, quando le due parti della Chiesa russa sono stati
amministrativamente riunite dopo un intervallo di quasi 90 anni, quando
prima la loro l'unità era stata solo spirituale?
Il nostro metropolita Hilarion della
ROCOR è cresciuto in una parrocchia della diaspora della Chiesa in
Russia. Il nostro arcivescovo Mark della ROCOR voleva studiare nella
Chiesa in Russia. Non vorrei paragonarmi a loro, ma io ho avuto la
stessa ambizione nel 1976. Tuttavia, era del tutto impossibile. Le
parrocchie della diaspora della Chiesa in Russia non erano semplicemente
libere. Me ne sono reso conto nel 1976 in Russia, quando ho visto la
Chiesa autentica e ho potuto confrontarla con le parrocchie fuori dalla
Russia che non appartenevano alla ROCOR e vedere gli scandali al loro
interno. Uno dei nostri vescovi della ROCOR mi ha detto che se fosse
stato trattato da rappresentanti della Chiesa in Russia come sono stato
trattato io, avrebbe lasciato del tutto la Chiesa. Oggi quelli che hanno
causato quei problemi sono tutti morti; sono diventati storia nel senso
cattivo, solo brutti ricordi. Ma tale era la decadenza di quel periodo a
causa della mancanza di libertà. Una Chiesa non può vivere senza
libertà spirituale.
Fortunatamente, c'era Chiesa fuori dalla
Russia, che aveva mantenuto e amato questa libertà. E oggi le due parti
della Chiesa hanno libertà spirituale. E questo è dovuto a due grandi
ierarchi: il Patriarca Alessio II e il metropolita Lavr. Credo
fermamente che un giorno ci sarà nel calendario della Chiesa una festa
in onore dei Santi Alessio e Lauro, restauratori dell'unità. Quella è
stata, è, e sarà un'ascensione spirituale per tutti noi.
Ascensione 2014
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