domenica 1 giugno 2014

Dalla chiesa ortodossa di Torino di P. Ambrogio

Domande e risposte dalla
  corrispondenza recente: maggio 2014

Come vede la guerra civile in corso in Ucraina?
Ogni volta che il mondo ortodosso è sull'orlo della vittoria, l'Occidente interviene e lo mina alle fondamenta, portando avanti il suo genocidio. Così è stato nella metà dell'XI secolo, un tempo brillante di vittoria militare e di prosperità spirituale per Nuova Roma e per tutto l'Impero cristiano. Così è stato a Kiev nel XII secolo, quando l'Occidente ha cercato di minare la sua brillante civiltà ortodossa, così è stato in Russia, quando le orde barbariche del Nord la invasero nel 1612 e nel 1812, poi di nuovo nel 1854 in Crimea, ancora una volta nel 1917 quando la Russia era sull'orlo della vittoria, e così oggi in Ucraina, dove stiamo assistendo ad ancora un'altra invasione occidentale e all'occupazione di Kiev. All'elite occidentale non importa nulla del popolo ucraino o della storia; l'Ucraina è solo uno strumento per ottenere più potere, distruggendo ogni opposizione al suo dominio per mezzo di panem et circenses. Così, il nuovo presidente eletto è solo un burattino – il vero governatore dell'Ucraina, il prossimo stato degli Stati Uniti, è l'ambasciatore americano a Kiev.

Questa non è la versione dei media occidentali.
La propaganda pompata giorno e notte dalla BBC, per esempio, è abbastanza stupefacente. Hanno perso del tutto la loro coscienza e ogni integrità. La gente si rivolge sempre più ai media alternativi, in particolare a Internet, che non è censurata - non ancora, per lo meno. E' peggio che ai tempi della Guerra Fredda; allora si sapeva che l'Unione Sovietica era atea e perseguitava la Chiesa. Ora la Federazione russa sta diventando cristiana, ed è l'Occidente che è ateo e perseguita la Chiesa e in effetti tutti i valori spirituali o tradizionali.

Chi pensa che sia stato in origine il responsabile del problema in Ucraina?
Stalin e le sue frontiere. Riuscite ad immaginare un paese composto da Polonia orientale e da Russia occidentale? Non funzionerà mai. E' come se componessimo un paese con Francia e Germania. Non è possibile. Ora è in corso una guerra civile in Ucraina, con ucraini che uccidono ucraini. Non c'è da stupirsi che la maggior parte dell'esercito ucraino rifiuta di prendervi parte o si arrende agli ucraini liberi a est; la giunta a Kiev ha dovuto portare all'est mercenari stranieri, gli stessi che l'hanno portata al potere con la violenza nello scorso febbraio. La guerra civile in Ucraina sarà interminabile - fino a quando il paese cadrà a pezzi scomponendosi nelle sue parti naturali e molto diverse.

L'Occidente ha vinto qualcosa con la sua ingerenza in Ucraina?
No - proprio come in Iraq e in Afghanistan. Non solo ha perso un sacco di soldi, versati nel buco nero della corruzione di Kiev, ma gli eventi in Ucraina hanno anche affermato l'identità post-comunista della Russia. Prima erano molti in Russia a vacillare nella lealtà e a essere filo-occidentali. Ora l'82% supporta il presidente Putin. Posso pensare a una figura di Chiesa, che non molto tempo fa era un ecumenista e un papofilo, ma che ora sta facendo appelli alla fedeltà alla Tradizione - come tutti gli altri hanno sempre fatto! Ecco un pentimento per gli errori di gioventù.
Il presidente Putin ha adottato la Chiesa e i suoi valori come suo emblema. Questo non è un caso di Chiesa assorbita dallo Stato, come in Occidente – è la Chiesa che influenza lo Stato. Il presidente Putin ha capito che non c'è niente altro. Gli Stati Uniti hanno fatto un errore colossale con la loro ingerenza nell'Ucraina. Hanno perso ogni sostegno in Russia e oggi hanno perduto anche la Cina, isolandosi quindi ancora di più. Inoltre, gli Stati Uniti hanno poco sostegno in molte parti della stessa Unione Europea, anche in Germania. Sembra che l'Occidente abbia seguito le istruzioni su come farsi dei nemici; almeno questo è l'effetto dell'ingerenza imperialista occidentale negli ultimi 25 anni. L'Occidente ha perso il rispetto internazionale.

Ci sono altre ripercussioni?
Sì, una di enormi proporzioni. L'Occidente aggressivamente espansivo ha portato la Russia a creare l'Unione economica eurasiatica, con i ricchi Kazakistan e Bielorussia. Ora Kirghizistan e Armenia vogliono unirsi alla UEE il più presto possibile. L'Armenia è tanto più interessata in quanto il suo vicino e nemico, l'Azerbaigian, è diventato una colonia degli Stati Uniti attraverso il suo intermediario turco. Altri paesi hanno espresso grande interesse, in particolare il Vietnam e, soprattutto, la Cina. In generale, la stupidità dell'Occidente ha spinto la Russia nelle braccia della Cina. La Russia è già uno dei più grandi paesi cristiani nel mondo, ma ci si aspetta che la Cina nell'arco di una generazione diventi il più grande paese cristiano del mondo.

Ma cristiano nel senso di protestante o cattolico romano, e non ortodosso.
Sì, ma ci sarà una migrazione verso l'Ortodossia di persone spiritualmente sensibili, che capiscono i miti occidentali del protestantesimo e della sua madre il cattolicesimo, proprio come è accaduto nelle Occidente stesso. Per il momento i cinesi non sono spiritualmente pronti, ma lo diventeranno e si muoveranno verso l'Ortodossia e la Chiesa russa, al cui territorio canonico appartiene la Cina. Penso che lo stesso possa accadere in Corea del Nord (non nella Corea del Sud, che, come il Giappone, è stata dal 1945 una colonia degli Stati Uniti). Inoltre, una volta che l'ideologia comunista crollerà nella dispotica Corea del Nord, cosa che avverrà inevitabilmente, come già è successo in Cina, ci sarà bisogno di un'altra ideologia, e di una religiosa – non certo di quella occidentale atea.

Perché sia i nuovi calendaristi greci sia i vecchi calendaristi greci sembrano uniti nel condannare la Chiesa russa e in generale nell'essere russofobi?
Per cinque ragioni. La prima è il nazionalismo greco - sia il nuovo calendarismo sia il vecchio calendarismo sono un problema puramente greco. La seconda è la gelosia. Per esempio, accusano la Chiesa russa di 'imperialismo' (!), quando in realtà hanno in mente l'imperialismo greco. La terza è l'estremismo – non amano la moderazione perché rappresentano due estremi, due 'ismi'. La quarta è l'auto-giustificazione; se la Russia è 'imperialista', allora vuol dire che loro non lo sono. La quinta è la CIA, che finanzia entrambi i gruppi a vari livelli. Infatti, un vescovo vecchio-calendarista in America in realtà mi ha scritto qualche anno fa difendendo vigorosamente la CIA e mi ha detto apertamente che molti dei suoi parrocchiani lavorano al suo servizio.

Ma esiste una cosa come il nazionalismo russo, non è vero?
Certo, esiste. Ne abbiamo sofferto nel corso degli ultimi 40 anni. Ci sono russi non integrati nella Chiesa che non hanno alcuna comprensione della parola Rus'. Essi confondono la cultura e la lingua con la Fede. Come ho detto in occasione del Concilio a San Francisco nel 2006, la Rus' è la risposta ortodossa al globalismo. La Rus' significa multinazionalità ortodossa. Sia tra i circa 100 popoli della Federazione russa, sia nel territorio canonico russo in Giappone e in Cina, o in Alaska (almeno tra gli indigeni, non tra gli anglosassoni), in Corea del Nord, Thailandia e Laos, o nei circa 50 paesi del mondo occidentale e non solo, coperti dalla Chiesa fuori della Russia, è possibile trovare ortodossi russi. L'Ortodossia russa è un mondo, non una sola nazionalità.

Questo sembra un po' cattolico romano.
Il concetto di Rus' non è quello papista di unità centralizzata, è trinitario, di unità nella diversità. Come ha detto un filosofo russo: 'La scelta è tra la santa Trinità e l'inferno'. Abbiamo scelto la santa Trinità, non la centralizzazione occidentale (= pagana romana).

Il sostegno dimostrato recentemente dal governo russo ai movimenti anti-UE non significa forse che si sta alleando con movimenti di destra?
Niente affatto. Sia la sinistra europea sia la destra europea, tutti coloro che hanno convinzioni politiche e principi reali, sono allo stesso modo contrari all'Unione Europea, che, come si rendono conto, è solo un progetto coloniale degli Stati Uniti, con la Germania come sua pedina esecutiva. Coloro che si oppongono all'Unione Europea neocon vogliono anche giustizia sociale. Questo è il motivo per cui, nel Regno Unito, per esempio, l'UKIP non è solo anti-Bruxelles, ma anche anti-Washington. Oggi la maggior parte dei russi rimpiange amaramente le "privatizzazioni" all'interno della Russia negli anni '90, effettuate da neocon addestrati a Harvard o almeno in stile occidentale. Quei furti di risorse hanno creato gli oligarchi, che ora vivono principalmente a Londra e a Tel Aviv. La Federazione russa non ha dimenticato la giustizia sociale e così supporta anche i movimenti anti-UE di sinistra in tutto il sud Europa.

Ma sicuramente si tratta solo di sciovinismo di sinistra e di nostalgia per la vecchia Unione Sovietica?
Niente affatto. Chi crede ha questo, si è bevuto uno dei principali miti della propaganda anti-russa, sia sovietica sia occidentale, ovvero che il governo russo prima del 1917 non credeva nella giustizia sociale, che era contro il popolo. Il governo prima del 1917 si dava da fare per la giustizia sociale, il tasso di alfabetizzazione era quasi del 90% ed erano stati fatti passi da gigante non solo nell'istruzione, ma anche nella medicina e nel miglioramento delle condizioni di lavoro. La maggior parte, se non tutto, di ciò che era buono in Unione Sovietica era stata ereditata dalla Russia tsarista. Nel 1917 la Russia aveva già superato l'Occidente in diversi settori. Il regno dello tsar era una monarchia popolare. Non dimenticate che fu buttata giù dagli aristocratici, che stavano perdendo soldi e terreni che finivano al popolo, proprio come oggi, gli anti-putinisti in Russia sono anche sostenitori degli oligarchi occidentali (aristocratici moderni) che hanno paura di perdere i loro ingiusti guadagni - tornati di nuovo al popolo attraverso un governo popolare.

È ottimista o pessimista sul futuro dell'Occidente?
Direi 'cautamente pessimista', anche se il tasso di declino spirituale in Occidente è accelerato enormemente negli ultimi 25 anni, e anche negli ultimi 10. L'Occidente è stato trattenuto per mille anni in un ciclo di logica ateo. Ne è prigioniero. Tutto ciò che noi facciamo nella Chiesa è solo un'azione dilatoria, qualcosa che trattiene la sua Babilonia atea. Ma anche il ritardo è comunque un miracolo.

Cosa succederà alla fine in Occidente?
Oggi la correttezza politica sta già parlando di rendere illegale la circoncisione. Presto sarà lo stesso con il battesimo, in particolare il battesimo per immersione. Saremo costretti a fuggire in Russia per farci battezzare, proprio come san Serafino di Vyritsa aveva profetizzato nei giorni bui della persecuzione in Russia.

Ha qualche commento da fare dopo sette anni dai grandi eventi a Mosca nel giorno dell'Ascensione del 2007, quando le due parti della Chiesa russa sono stati amministrativamente riunite dopo un intervallo di quasi 90 anni, quando prima la loro l'unità era stata solo spirituale?
Il nostro metropolita Hilarion della ROCOR è cresciuto in una parrocchia della diaspora della Chiesa in Russia. Il nostro arcivescovo Mark della ROCOR voleva studiare nella Chiesa in Russia. Non vorrei paragonarmi a loro, ma io ho avuto la stessa ambizione nel 1976. Tuttavia, era del tutto impossibile. Le parrocchie della diaspora della Chiesa in Russia non erano semplicemente libere. Me ne sono reso conto nel 1976 in Russia, quando ho visto la Chiesa autentica e ho potuto confrontarla con le parrocchie fuori dalla Russia che non appartenevano alla ROCOR e vedere gli scandali al loro interno. Uno dei nostri vescovi della ROCOR mi ha detto che se fosse stato trattato da rappresentanti della Chiesa in Russia come sono stato trattato io, avrebbe lasciato del tutto la Chiesa. Oggi quelli che hanno causato quei problemi sono tutti morti; sono diventati storia nel senso cattivo, solo brutti ricordi. Ma tale era la decadenza di quel periodo a causa della mancanza di libertà. Una Chiesa non può vivere senza libertà spirituale.
Fortunatamente, c'era Chiesa fuori dalla Russia, che aveva mantenuto e amato questa libertà. E oggi le due parti della Chiesa hanno libertà spirituale. E questo è dovuto a due grandi ierarchi: il Patriarca Alessio II e il metropolita Lavr. Credo fermamente che un giorno ci sarà nel calendario della Chiesa una festa in onore dei Santi Alessio e Lauro, restauratori dell'unità. Quella è stata, è, e sarà un'ascensione spirituale per tutti noi.
Ascensione 2014
 

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