“Gli ortodossi non canonici
Considerazioni sulle comunità separate”
Gli ortodossi non canonici
considerazioni sulle comunità separate
Collana: “I quaderni della Comunità”
considerazioni sulle comunità separate
Collana: “I quaderni della Comunità”
Autore: Padre Teofilo (Barbieri)
Prima edizione anno 2011
Prima edizione anno 2011
La
Chiesa ortodossa è affascinante per la forza della sua genuinità e
attira moltissime persone. L’Ortodossia è anche profondamente radicata
nelle mentalità e nelle culture di molti popoli. In questa situazione
essa è spesso messa alla prova dalle forzature che subisce quando viene
usata come baluardo per giustificare posizioni contrastanti.
Con questo breve testo si vogliono
proporre elementi si spera utili alla comprensione generale del fenomeno
dell’anticanonicità e degli scismi, che tanto disorientano i fedeli.
Ringraziamo il Cesnur – Centro Studi
sulle Nuove Religioni (Center for Studies in New Religions) di Torino,
che ha scritto una interesante recensione su questo testo che di seguito
pubblichiamo.
“Il variegato mondo delle Chiese
ortodosse ha da sempre prodotto un vivo interesse, ma anche molta
confusione. La Chiesa ortodossa affonda le sue radici storiche nella
separazione tra Occidente e Oriente, avvenuta ufficialmente nell’anno
1054. Il cristianesimo orientale ha tuttavia una storia complessa e
antica, le cui specificità e divisioni rimandano ai Concili di Efeso nel
431 e in particolare a quello di Calcedonia nel 451. Stime aggiornate
al 2012 valutano gli ortodossi nel mondo intorno ai 276.891.000, dei
quali un quinto proviene da quelle chiese locali che non hanno accettato
le decisioni del Concilio di Calcedonia. Ma più che le cosiddette
Chiese antico-orientali, causano confusione diversi gruppi che si
definiscono ortodossi, ma a diverso titolo dichiarano d non essere in
comunione con le proprie Chiese madri. È proprio a queste comunità,
dette talora “non canoniche” o “separate”, che è dedicato il libro di
Padre Teofilo Barbieri, Gli ortodossi non canonici. Considerazioni sulle
comunità separate (Milano, Chiesa cristiana Ortodossa Ss. Sergio,
Serafino e Vincenzo Martire, Patriarcato di Mosca, 2011, pp. 152).
Il volume valuta il fenomeno delle
comunità non canoniche dal punto di vista dell’ortodossia “ufficiale” ed
è quindi moderatamente critico verso di esse. Peraltro, l’autore ha
svolto un lavoro importante, soprattutto per chi non è interno al mondo
ortodosso. Il lettore non familiare con l’ortodossia potrà trovare una
maggiore chiarezza – principalmente teologica, ma anche storica e
sociologica – sui gruppi scismatici, ma anche sulle Chiese ortodosse
“ufficiali”. L’Autore, infatti, evidenziando quelle che reputa essere le
incongruenze teologiche dei gruppi non canonici, evidenzia e spiega di
fatto l’ecclesiologia ufficiale delle comunità ortodosse regolari, in
antitesi appunto con quelle che non lo sono.
Il testo, diviso in 19 brevi
capitoli, è di facile lettura. Padre Barbieri insiste sul fatto che
queste comunità non canoniche non sono in comunione con la Chiesa
ortodossa. Ecco una frase significativa a illustrazione della posizione
dell’autore: “I non canonici partecipano della cultura ortodossa nella
sua accezione estetica, ma non partecipano della Chiesa nella sua
concezione divino-umana e sacramentale, sebbene la imitino” (p. 46). In
quest’ottica, il piano di Dio e la salvezza dei peccatori trovano
riscontro nella sola Chiesa ortodossa “ufficiale”, che è “universale
perché in essa il legame salvifico di ogni uomo con Dio è il medesimo
legame di tutta l’umanità salvata in Cristo” (p. 72). Com’è ragionevole
attendersi, l’autore auspica un ritorno dei gruppi scismatici alla piena
ortodossia; egli si rivolge in particolare al fedele che intende vivere
una genuina esperienza spirituale ortodossa ed è attirato da gruppi non
canonici, oppure già li frequenta.
Nell’ultimo capitolo troviamo un
accenno alla situazione in Italia, prezioso per il suo equilibrio e per
un elenco in appendice degli ortodossi “in comunione” nel nostro Paese.
Secondo le stime del CESNUR aggiornate al 2012, visionabili alla pagina www.cesnur.org/religioni_italia/introduzione_01.htm, gli ortodossi in Italia sono 1.295.000, di cui 105.000 cittadini italiani e 1.190.000 immigrati.”
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