domenica 3 febbraio 2013

Dal sito: http://www.eleousa.net

Russia - Discorso del Patriarca Kirill

Mosca, 1 febbraio 2013 – Durante l'incontro del Presidente della Federazione Russa V.V. Putin con i partecipanti al Consiglio dei Vescovi della Chiesa Ortodossa Russa, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill ha tenuto il seguente discorso.

Vostra Eccellenza, caro Vladimir Vladimirovich!

A nome dei vescovi della Chiesa Ortodossa Russa vorrei ringraziarVi di cuore per l'opportunità di incontrarci, condividere idee, ascoltare le Vostre parole e per esprimere i nostri pensieri, i nostri sentimenti e le nostre esperienze.
Apprezziamo molto la possibilità del dialogo tra la Chiesa e lo Stato in tutti quei Paesi, da cui provengono i gerarchi qui riuniti: essi rappresentano più di 33 mila parrocchie, situate in 62 Paesi.
In ciascuno di questi Paesi ci sono le proprie caratteristiche, le proprie sfide, ma ovunque c’è il dialogo tra la Chiesa e lo Stato, la Chiesa cerca di utilizzare questi strumenti, queste capacità, per svolgere la sua missione.
Al cuore di questa missione, secondo il linguaggio della teologia, la Chiesa chiama alla salvezza – la salvezza dell'uomo. Se questo concetto si traduce su un piano sociologico o filosofico, allora si tratta della pienezza della vita umana, la dimensione spirituale della vita umana.
Qui, naturalmente, è estremamente importante rifarsi alla parola che avete poc’anzi citato, i "valori". Se la vita spirituale non si sviluppa, se il materiale assorbe a discapito di tutti gli interessi spirituali, il concetto di valore scompare.
Ma se la nozione di valore scompare, quei valori fondamentali sui quali dovrebbe essere costruita la vita, la persona allora vive grandi difficoltà, soprattutto nei momenti di prove, dolori, conflitti e guerre.
Il nostro popolo ha vinto una guerra terribile, e il 70° anniversario della vittoria di Stalingrado ci dà un'altra opportunità per ricordare queste pagine dolorose della nostra storia. Il popolo ha vinto perché sapeva per quale motivo combatteva, era moralmente forte, credeva. Solo su questo fondamento spirituale può essere raggiunta la vittoria. È impossibile ottenere la vittoria solo con mezzi esterni, anche molto potenti.
Perciò la Chiesa, chiamando le persone alla salvezza, educa al primo principio morale, che è al cuore di tutti i valori. I valori che esulano dal sistema delle coordinate morali, cessano di essere valori che riguardano la visione del mondo, questi valori non hanno più un significato duraturo.
Ancora una volta vorrei parlare della collaborazione tra Chiesa e Stato. In effetti, la collaborazione si basa sullo sviluppo del dialogo e cerca di affrontare molti problemi. Ma la Chiesa custodisce ciò che si è guadagnata negli ultimi dieci anni.
Abbiamo la libertà, non siamo soggetti ad alcuna pressione amministrativa e politica, definiamo gli obiettivi, tra cui sono compresi il servizio e il Consiglio dei vescovi.
E ringraziamo il potere statale che non interferisce nelle questioni della vita della Chiesa, anche dove è necessaria la cooperazione. E forse oggi parleremo un po’ di tale cooperazione. E, naturalmente, dei temi dell'istruzione, del lavoro sociale, della cura dei poveri, della carità, e di molte altre questioni.
E l'ultima cosa che voglio dire riguarda la pace interreligiosa. La Chiesa ha un impatto diretto sulla parte più esterna della nazione, perché la cultura ecclesiastica assorbe gran parte ed è anche alla base della cultura nazionale. Pertanto, l'identità nazionale è più spesso associata a una particolare religione. Pertanto, le organizzazioni religiose, e prima di tutto la Chiesa Ortodossa Russa in questo caso, hanno una speciale responsabilità per il mantenimento della pace interetnica e interreligiosa. E a questo problema diamo particolare importanza.
Ancora una volta vorrei ringraziare Voi, Vladimir Vladimirovich, e attraverso Voi il Governo della Federazione Russa per il dialogo significativo, i cui risultati procedono linearmente, nel reciproco rispetto e liberi da qualsiasi pressione sul sistema di partenariato Stato-Chiesa.
Grazie a Voi.

(Fonte: Kremlin.ru/Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’; www.patriarhiya.ru)

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