martedì 26 luglio 2011

OMELIA VESPERALE DEL PATRIARCA DI GERUSALEMME DIODORO I


Questa Omelia fu rivolta da Sua Beatitudine , il Patriarca Diodoro I di Gerusalemme, Chiesa Madre delle Chiese, di Domenica sera, nel corso del Vespro nel Santo Monastero dei SS.MM. Cipriano e Giustina in Filì, Grecia, il 2/15 Ottobre 1989.

Reverendissimo Metropolita Cipriano, Molto Reverendi Ierarchi della Chiesa, amati figli in Gesù Cristo,

E' con una gioia ed una emozione particolare che io mi trovo oggi in questo luogo, in occasione del giorno di festa dei Santi Cipriano e Giustina. La mia gioia e la mia emozione sono particolarmente grandi perché mi trovo ora nel mezzo di Vescovi e Sacerdoti che negli ultimi dieci anni non si sono risparmiati per far risplendere la luce dell'Ortodossia in ogni continente: dall'Europa all'Africa, all'America ed ovunque si trova l'opportunità di evangelizzare la Santa Chiesa Ortodossa. Grazie per la fatica, Reverendissimo Metropolita Cipriano coi suoi Vescovi, per aver portato nel Mondo la voce dell'Ortodossia!

Miei cari Cristiani, io sono venuto nella mia beneamata terra natale per pochi giorni, per ragioni personali e per ragioni concernenti il Patriarcato. Ho considerato mio dovere venire qui a celebrare con voi ed a fare gli auguri al Metropolita Cipriano nel suo giorno onomastico.

Certamente voi conoscete la situazione di Gerusalemme oggi: Gerusalemme si sta struggendo; Gerusalemme, dove nella Chiesa dei Santi Apostoli era partito l'annuncio dell'evangelo a tutte le nazioni. Essa è la Madre delle Chiese, e per questo è suo sacro dovere mantenere l'insegnamento Ortodosso, quello che è stato ricevuto dal Signore, nella sua forma più pura e non adulterata. Come voi sapete essa è l'unica Chiesa che è stata fondata direttamente dal nostro Salvatore, il fondatore della nostra religione. Lui stesso ha celebrato a Gerusalemme la Mistica Cena , la prima Liturgia Divina. Egli ha santificato con la sua presenza questa terra santa; attraverso il suo insegnamento per queste contrade ha salvato la razza umana, liberandola dal peccato di Adamo con la sua morte in Croce. Ed è proprio per questo che la Santa terra è nel mezzo delle persecuzioni. Specialmente negli ultimi duecento anni la Chiesa di Gerusalemme si strugge per mantenere pura la dottrina della Tradizione Santa ed Ortodossa, in fedeltà ai canoni della Chiesa in quella forma in cui la ha ricevuta da Cristo e dagli Apostoli.

Il movimento ecumenico, con i suoi dialoghi - dai quali la nostra Santa Chiesa si è sempre ben guardata - ora rendono malata la nostra Ortodossia, ormai soggiogata dalle iniziative del papismo e dell'ecumenismo, dotati di maggior forza (umana).

Questo da molti anni ormai tenta di distruggere la saldezza della Santa Chiesa anche in Gerusalemme stessa. Ma il Santo Sepolcro di Cristo che ha protetto la Terra Santa per molti secoli in faccia a tutti i pericoli - ha salvato finora la nostra Ortodossia da ogni pericolo. Però mai come in questi ultimi due secoli Gerusalemme si è trovata nel permanente ruolo di chi deve essere conquistata. Essa è passata attraverso satrapi, re e governatori. Tutte queste cose sono accadute ma essa finora è rimasta ferma coi suoi monaci ortodossi guardiani della santa eredità. E' necessario notare che negli ultimi anni , apparentemente per non disturbare il percorso dell'unità, si è cercato di coinvolgere la nostra santa Chiesa , da parte delle altre chiese, nella partecipazione al cosiddetto dialogo ecumenico, che sta in realtà dominando in ogni senso attraverso le Chiese. Questo ha fatto sì che la Chiesa di Gerusalemme inizialmente abbia avuto qualche partecipazione a queste iniziative con l'unico scopo di cercare di salvaguardare le Chiese Ortodosse dallo scivolare fuori della retta via a causa del dialogo con gli eretici. Ma niente vale la nostra voce isolata: la potenza degli ecumenisti che dicono : "è bene per noi l'unità con i cattolici", come dicono ai fedeli dicono molti Patriarchi e Vescovi, si innalza sempre più senza che , malauguratamente essi si rendano conto che "unione" signififica in realtà "sottomissione" della nostra santa Ortodossia.

Noi abbiamo dovuto prendere sopra noi la responsabilità innanzi a Dio, dinanzi alla Chiesa, dinanzi all'Ortodossia, per la difesa della nostra storia, del nostro ruolo sacro e dei diritti tradizionali della Terra Santa, di parlare ben diversamente. E con la luce di Cristo abbiamo deciso di escluderci da ogni cosiddetto dialogo con gli eterodossi, visto che molti anni di contatto non avevano avuto nessun risultato positivo in ordine all'avvicinamento degli eretici alla Santa Fede.

Noi abbiamo annunciato ufficialmente questa decisione alle nostre Chiese Sorelle Ortodosse.

Esse si trovano costrette da ciò che hanno intrapreso a continuare in questa strada scivolosa ed infida, e di questo si assumeranno la responsabilità innanzi a Dio ed innanzi alla Storia del male che deriva alle Chiese da queste contatti con gli eterodossi.

Come voi sapete il Patriarcato di Gerusalemme segue il Calendario Ecclesiastico Tradizionale. Esso non ha mai cambiato - né vorrei che cambiasse mai - in ordine a tutti gli insegnamenti, i canoni, e le dottrine della nostra santa Chiesa. Noi vogliamo lavorare, anche con sacrificio, per mantenere inalterate tutte queste cose. Molti si oppongono a questa nostra linea di salvaguardia, a parole e con i fatti. Ma noi, Vescovo della Chiesa Madre, vogliamo rimanere, a tutti i costi, custode della santa dottrina.

Grazie, Reverendissimo Metropolita Cipriano. Io prego Dio per l'intercessione dei Santi Martiri Cipriano e Giustina, che vi doni forza, pazienza, salute, per portare la sua Croce per la gloria di Dio e dell'Ortodossia. Io sono venuto a portare a voi la Benedizione del Santo Sepolcro di Gerusalemme, del Golgota, e della santa Grotta (della Natività) , e prego Dio che possiate essere fortemente conservati e protetti, e stabili senza compromessi nella Fede dei nostri Padri. Molti anni!

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