sabato 9 luglio 2011

Riflessione a cura di p. Seraphim: IV Domenica dopo Pentecoste

Tono III
Letture: Rm. 6,18-23 / Mt. 8,5-13

Nel nome del Padre e del Figlio e del Santo Spirito. Amìn.
Fratelli e sorelle carissimi vivendo in Italia dove la maggioranza della popolazione è di religione romano-cattolica spesso alcuni fedeli mi fanno questa domanda: “Padre, posso scrivere il nome della nonna che bado/del vicino di casa/ delle persone che mi hanno aiutato per farli ricordare alla Liturgia?”. La mia risposta si basa sempre su questo passo del Vangelo, vi leggiamo che un centurione (probabilmente un proselito della porta ma pur sempre proveniente dal paganesimo) riceve un complimento dal Signore Gesù che agli occhi dei pii ebrei probabilmente suonava come una bestemmia: “In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande.”
Così mi sono accorto che fra i non ortodossi ci sono persone di grande Fede, soprattutto persone che sono alla ricerca della Verità piena, persone con un cuore grande, veramente mi accorgo che “lo Spirito soffia dove vuole” e “può far nascere figli di Abramo anche dalle pietre”. Come non ricambiare queste persone con ciò che abbiamo di più prezioso cioè la nostra preghiera per loro verso il nostro Dio misericordioso e amico degli uomini? Quindi la mia risposta alla fatidica domanda dei fedeli è: “Non è che potete scrivere, dovete scrivere i loro nomi e io pregherò senz’altro per loro.” I nomi dei non ortodossi possono essere letti alla proskomidia, possono essere letti durante un molieben (supplica) se sono vivi, durante la panichida (ufficio funebre) se sono defunti, possono essere letti durante la recita del salterio. Mi raccomando non trascuriamo mai ogni buona occasione di pregare per coloro che ci hanno fatto del bene indipendentemente dalla loro religione e ancora di più non dimentichiamoci mai di pregare per coloro che ci hanno fatto del male.
Vedete spesso le persone sono di una o di un’altra religione a seconda del paese in cui sono nate, ma tutte indistintamente sono alla ricerca del senso della vita, ognuno è in cammino consapevolmente o inconsapevolmente verso Dio la Verità Assoluta, con le nostre preghiere possiamo fare tanto perché accolgano il dono di Dio e siano illuminati dalla grazia, quella grazia che trasfigura le nostre anime a immagine di Cristo nostro Salvatore, a Lui gloria nei secoli. Amin.

Vi ricordo che martedì è la festa dei santi corifei degli Apostoli Pietro e Paolo finisce il digiuno ma non facciamo finire lo spirito del digiuno teniamo quindi il digiuno solito il mercoledì e il venerdì, mercoledì 13 sinassi dei dodici Apostoli benché mercoledì si potrà mangiare pesce.
Buona Domenica a tutti e buona Festa.

p. Seraphim

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