Difetti dell'Ortodossia moldava: la paranoia degli incantesimi Igor Pînzaru 17-19 settembre 2005 (Centrul de Monitorizare şi Analiză Strategică) |
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I
L'esorcismo, ovvero la serie di preghiere
per allontanare gli spiriti impuri, è parte della dottrina e della
prassi della Chiesa universale, con basi nelle Sacre Scritture, ed è
costituito esclusivamente da preghiere accompagnate dall'aspersione di
acqua benedetta e dall'unzione con l'olio santificato (Spiegazione della
Chiesa Ortodossa Romena).
La scorsa settimana ha bussato alla porta
della redazione una famiglia di cristiani che ci hanno pregati
disperatamente di fare qualcosa per aiutarli a uscire dalla discordia
della loro famiglia. Il loro problema è che dopo diversi fallimenti sul
piano personale, per l'insistenza di un parente che ha avuto in passato
alcuni disturbi mentali, hanno ritenuto che la colpa fosse di
incantesimi e di forze oscure e sono andati alle funzioni di esorcismo
officiate dall'arciprete Valeriu Galaida nella chiesa di Hrustovaia, nel
distretto di Camenca. Una volta che ha fatto loro una "diagnosi" per
mezzo della lancia liturgica, Padre Valeriu ha detto loro senza mezzi
termini che avevano fatto loro un incantesimo di morte e che l'unico
rimedio contro di questo sono le preghiere di San Basilio, che legge in
cambio della somma di 100 lei.
Immaginate come vi sentireste se aveste
due figli e un rappresentante della chiesa vi dicesse che a vostra
moglie è stato fatto un incantesimo di morte? I cristiani si sono
spaventati e hanno cominciato ad andare avanti e indietro sulla strada
per Hrustovaia per assistere ai servizi di esorcismo di padre Valeriu
Hanno viaggiato per migliaia di chilometri e speso migliaia di lei in
soli sei mesi. Come risultato, sono rimasti tutti vivi, ma la tensione
nella loro famiglia è aumentata al massimo, in quanto ognuno sospetta
l'altro di avere fatto magie, e padre Valeriu incoraggia questi sospetti
e si mette in tasca le tariffe "sacerdotali" utilizzando l'autorità di
prete e la benedizione di esorcizzare ricevuta da sua Eminenza Vladimir,
metropolita di Chişinău e di tutta la Moldova.
La cosa più grave è che padre Valeriu
sostiene di avere anche il dono della chiaroveggenza e può dire alla
gente "la data e l' ora della morte". La gente del suo entourage, e
molti di quelli su cui legge le preghiere di esorcismo credono
ciecamente in queste capacità paranormali del loro confessore. Questi
credenti sono entrati in uno stato di psicosi tipica dei gruppi settari:
si isolano dai loro amici, evitano di mangiare insieme a loro,
rifiutano i loro doni e li portarli invece a padre Valeriu che dopo
averli "diagnosticati" spiritualmente li dà alle fiamme dicendo loro che
sono incantati. In breve il semplice amore cristiano è scomparso di
mezzo a loro, e al suo posto si sono instaurati lotte, la diffidenza e
una paura insana degli incantesimi. Invece di vivere in pace e
comprensione hanno scelto di lottare con il diavolo, che nella loro
immaginazione malsana si è nascosto, naturalmente, nei loro vicini. La
paura e l'ossessione del demonismo hanno offuscato le loro menti e sono
giunti ad aver paura perfino della loro ombra.
Il caso non è unico, così in quanto segue
cercheremo di chiarire alcune cose per vedere qual è il rapporto tra il
potere di Dio e il potere del diavolo, come si manifestano queste cose e
che cosa deve fare un uomo quando un prete gli dice che qualcuno gli ha
fatto "un incantesimo di morte". Il tema è troppo complesso, per cui
gli dedicheremo più materiali, in particolare perché nella Repubblica di
Moldova abbiamo una situazione specifica in cui la fede di molti dei
nostri cristiani è fortemente mescolata con superstizioni popolari.
Cominciamo con un dettagliato resoconto di questo caso e forniremo poi
le necessarie osservazioni di alcuni preti ortodossi che hanno una seria
formazione teologica e spirituale. Qui di seguito è il testo di una
lettera spedita da questa famiglia al patriarcato russo, a sua eminenza
Vladimir, metropolita di Chişinău e di tutta la Moldova, alla
commissione giuridica sacerdotale della metropolia di Moldova e alla
diocesi di Dubăsari e Tiraspol:
"Vostra Eminenza Vladimir, metropolita di
Chişinău e di tutta la Moldova, onorati giudici, ci rivolgiamo a voi
con una richiesta di intervento per risolvere il dramma della nostra
famiglia, emerso a seguito della visita al parroco di Camenca - padre
Valerie.
Abbiamo appreso del dono della
chiaroveggenza di padre Valerie, e del suo potere di guarire rimuovendo
gli incantesimi, dai nostri genitori (Leonid e Valentina). I genitori si
sono rivolti a padre Valerie, raccontandogli dell'allergia che mi è
apparsa da qualche tempo, della quale il padre ha detto che questa
malattia è causata da una magia. Più tardi il padre ci ha detto che a
mia moglie è stata fatta una fattura di morte. Così, abbiamo partecipato
a diversi incontri per rimuovere gli incantesimi a Hrustovaia e a
Camenca.
I riti di esorcismo a cui ho partecipato
consistevano nella rimozione degli spiriti impuri attraverso punture sul
corpo con una punta di lancia, colpi con reliquie, acqua santa versata
in bocca. Nel frattempo ci hanno detto che il padre Valeriu ha la vostra
benedizione per praticare esorcismi. Menzioniamo che che ogni procedura
di "espulsione di spiriti" costa 100 lei a persona. A questi incontri
di solito partecipano 50-100 persone per volta, in particolare persone
povere dai villaggi della repubblica e dai villaggi ucraini. I più
poveri, che non sono grado di pagare le tasse degli esorcismi, fanno
lavori materiali su incarico del padre.
Siamo rimasti scioccati dalle
manifestazioni di persone presenti agli esorcismi: urla, lotte,
contorcimenti, versi di animali, ecc. Tutti questi rendevano l'
atmosfera molto opprimente . Vorrei menzionare che mia sorella e la
sorella di mia madre hanno avuto manifestazioni del genere durante i
riti, e talvolta anche al di fuori dei riti. Padre Valerie pratica
ancora l'abitudine di "analizare" gli oggetti a lui portati, per vedere
se sono magici o no. In tal modo, i nostri genitori gli hanno portato
alcuni oggetti ricevuti in dono e, secondo il padre, questi erano
incantati. Dopo questo, hanno completamente rotto i rapporti con le
persone da cui hanno ricevuto queste cose. Alcune persone sono membri
vicini della nostra famiglia, compresa mia moglie, che è una persona di
fede.
Dopo aver chiesto il parere di alcuni
sacerdoti della Metropolia e dopo avere appreso che la Chiesa non
accetta simili esorcismi, abbiamo smesso di andare da questo ministro
ecclesiastico.
Più tardi, abbiamo notato segni che i
genitori e la sorella hanno il sospetto che facciamo incantesimi contro
di loro, e i rapporti tra di noi si sono molto raffreddati (i genitori
hanno cominciato a visitarci meno spesso, e la sorella, che è madrina
del nostro figlio maggiore, ha cessato definitivamente di chiamarci e di
interessarsi di lui, rifiutandosi di cenare con noi, di dare o di
ricevere qualcosa da noi).
Abbiamo cercato di spiegare ai genitori
che non facciamo loro incantesimi e che questi esorcismi non sono
accettati dalla Chiesa, ma abbiamo fallito.
Vi preghiamo di spiegarci il significato
delle procedure di esorcismo, di farci sapere se questa pratica è
sostenuta dalla Chiesa ortodossa, se l'attività di padre Valerie rientra
nella normativa canonica. Se le azioni di padre Valerie non sono
conformi all'insegnamento ortodosso, aspettiamo la reazione ufficiale
della Metropolia.
Noi crediamo che suscitare odio tra i
cristiani e separazione delle famiglie sia una pratica viziosa e
contraria alla dottrina cristiana. La nostra famiglia soffre molto a
causa delle insinuazioni del parroco Valerie - i genitori non si
interessano più ai figli e ai nipoti, hanno paura di noi, credono che
facciamo incantesimi contro di loro; noi soffre per l'ingiustizia a noi
fatta, perché teniamo ai nostri genitori e a nostra sorella e li
vorremmo vicini a noi nel bene e nel male.
Vi preghiamo di aiutare i genitori e la
sorella a capire quale è la posizione ufficiale della Chiesa nei
confronti di tali pratiche, per tornare ai vecchi rapporti caldi. Per
quanto ne sappiamo, il padre Valeriu non è l'unico sacerdote che pratica
un tale "esorcismo".
Noi crediamo che questo problema riguardi
un gran numero di fedeli e potrebbe presentare un interesse anche per
il Santo Sinodo".
Vogliamo credere anche noi che i nostri
lettori capiranno perché non pubblicheremo i nomi degli gli autori della
lettera. Li chiameremo convenzionalmente Ion e Maria perché non siamo
interessati a scandali, né a clamori, ma a che questa giovane famiglia
ripristini semplicemente i buoni rapporti con i propri cari. In realtà
questa è l'intenzione dichiarata di Ion: "Voglio che i nostri genitori
capiscano che non facciamo nulla di male e che altre persone che si
troveranno ad affrontare situazioni simili non cadano nella trappola in
cui siamo caduti noi".
Prima di iniziare la nostra indagine su
questo caso dovremmo chiarire due cose: quale è la corretta pratica
ecclesiale per scacciare i diavoli, e che cosa sappiamo con certezza sui
demoni ?
Alla prima domanda ha recentemente
risposto il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Romena, nel comunicato
stampa sul caso del monastero "Santa Trinità" di Tanacu, nel distretto
di Vaslui, dove, leggiamo dal comunicato, "con il pretesto di un
esorcismo, lo ieromonaco Daniel Corogeanu, assecondato da quattro
monache, ha sottoposto la giovane sorella Irina Cornici a un regime
intollerabile di sofferenza fisica, che ha portato alla morte della
vittima". In seguito a questo caso la Chiesa Ortodossa Romena ha dato la
seguente formulazione e spiegazione della pratica della cacciata dei
demoni:
"L'esorcismo, ovvero la serie di
preghiere per allontanare gli spiriti impuri, è parte della dottrina e
della prassi della Chiesa universale, con basi nelle Sacre Scritture, ed
è costituito esclusivamente da preghiere accompagnate dall'aspersione
di acqua benedetta e dall'unzione con l'olio santificato. Ogni atto o
procedura al di fuori di questi, come quelli utilizzati a Tanacu, è una
grave violazione della disciplina ecclesiastica".
Nel caso da noi presentato padre Valeriu
di Hrustovaia ha aggiunto alcuni rituali che sono considerati non
canonici dalla Chiesa Ortodossa Romena: punture sul corpo per mezzo di
una lancia liturgica, colpi agli indemoniati con reliquie e
rovesciamenti di acqua santa versata per mezzo di una croce. Abbiamo
provato a vedere l'attitudine dei sacerdoti della Chiesa Ortodossa di
Moldova di fronte a queste innovazioni ecclesiali, che d'altra parte
sono utilizzate frequentemente da parte di diversi ministri della
Chiesa. Padre Pavel Borşevschi, che fa parte della commissione giuridica
sacerdotale della Chiesa ortodossa di Moldova ci ha dichiarato che
questi sono dei riti pagani usati da alcuni sacerdoti che speculano con
le preghiere di san Basilio imbrogliando e sfruttando i cristiani
creduloni.
II
Abbiamo chiesto all'arciprete Pavel
Borşevschi di commentare il caso di Hrustovaia. Ricordiamo che una
famiglia di giovani cristiani, spaccata in due da un prete che chiede
denaro per esorcismi, ha chiesto per mezzo di una lettera formale il
coinvolgimento del patriarcato russo e della metropolia di Moldoov per
risolvere il loro caso. I cristiani hanno inoltre sollecitato la
presentazione della posizione ufficiale della Chiesa ortodossa per
quanto riguarda la pratica degli esorcismi. Padre Pavel ci ha detto che
il problema degli indemoniati in Moldova è gonfiato dei sacerdoti che
speculano sulle preghiere di san Basilio il Grande, sfruttando
l'autorità della Chiesa e del sacerdozio, ma anche dal fatto che la
maggior parte dei cristiani non conosce gli insegnamenti ortodossi.
Padre Pavel Borşevschi: "Oggi si sono radunati molti di quelli che vi ripuliscono le tasche"
La chiesa compie, secondo un certo
rituale, ovvero secondo un rigoroso e stretto canone assolutamente tutte
le funzioni religiose e i riti che si trovano nell’Eucologio [in romeno
Molitfelnic, in slavonico Trebnik, ndt]. Tutte le santificazioni
devono essere fatte in base alle regole ecclesiali e mai altrimenti. I
misteri della confessione e della santa unzione sono opere particolari
sul corpo e sull'anima. Attraverso questi sacramenti, i cristiani
ricevono un trattamento spirituale, e al tempo stesso fisico, oltre la
comprensione umana e ciò accade soprattutto quando si compie il
sacramento della santa unzione. La grazia di Dio opera, come un balsamo
curativo, sulla guarigione delle ferite dell'anima e del corpo, sopra le
infermità del corpo che sono la conseguenza del peccato e delle
passioni umane.
Ma voglio sottolineare che prima di
decidere se leggere le preghiere di esorcismo di san Basilio il Grande
va studiato bene il caso. Bisogna vedere se l' uomo è davvero posseduto.
I sintomi della possessione possono essere riconosciuti solo da un
sacerdote spirituale, un padre spirituale con una seria esperienza ascetica.
Non tutti cioè possono identificare un uomo posseduto. Per esempio, la
spuma alla bocca non vuol dire che l'uomo è posseduto, la medicina lo
spiega facilmente. Allo stesso modo le cadute e i contorcimenti per
terra non sono una prova che l'uomo è indemoniato. Uno psichiatra
potrebbe spiegare più chiaramente ciò che effettivamente accade. Abbiamo
casi di possessione nel Santo Vangelo, che Cristo ci mostra
chiaramente. Ma attenzione, chi è che li mostra? Cristo.
Allora, chi può identificare un
indemoniato? Chi lo può sapere, chi lo può dimostrare? Il sacerdote che
serve Cristo con ogni timore, con ogni sacrificio di sé e, in ultima
analisi, resta nella vera fede, perché ci sono sacerdoti che, purtroppo,
si sono messi al posto di Cristo. Che cosa fanno? Speculano sulle
preghiere di san Basilio il Grande anche con questi malati che in realtà
non sono posseduti. Anche l'epilessia non è possessione, queste cose
dovrebbero essere ben note. Sarebbe un bene che le persone, ma anche i
sacerdoti, si documentassero meglio su questo problema.
Sui rimedi per le persone possedute ci
parla anche Cristo quando dice che questo genere di demoni si scaccia
con il digiuno e la preghiera. E se parliamo di digiuno e di preghiera,
dobbiamo dire che un digiunatore non può essere orgoglioso, non può
essere decorato come un albero di Natale. Io non credo negli esorcisti
che portano grandi croci con pietre preziose e guidano auto di lusso. Il
digiuno non è solo dal cibo "cosa mangio e cosa non mangio?" Un vero
padre spirituale non può essere orgoglioso, non può perdere rapidamente
la pazienza. Se vedi che si arrabbia rapidamente è il primo segno che
potrebbe essere lui stesso uno dei posseduti.
Se Cristo si è arrabbiato, l'ha fatto per
l'incredulità degli uomini, le sue parole di collera le conosciamo "O
generazione incredula, fino a quando sarò con voi?" Così non li ha
abbandonati neppure allora - "Io sarò con voi, ma fino a quando?" Per
quanto tempo mi riceverete e mi sopporterete. Non
dimentichiamo che gli abitanti di Gadara hanno cacciato Cristo "vai via
da noi, Signore", quando ha guarito l' uomo da cui ha scacciato una
legione di demoni e li ha inviati nei maiali. Pertanto, Cristo rimane
con noi solo fino a quando lo riceviamo e non lo scacciamo.
Il digiuno significa in primo luogo e
soprattutto temperanza. In un uomo che digiuna correttamente non può
annidarsi la presunzione, il piacere per il lusso. Non può avere due
tuniche - parlo qui di un monaco o di un sacerdote sposato che ha
raggiunto l'età della saggezza. Sapete come dice l'apostolo Paolo:
"quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la loro carne con le sue
passioni e i suoi desideri"? La crocifissione in Cristo significa che le
passioni non trascinano più il corpo umano e questo non si ritiene
altro che un servo inutile. Ma se lo vedete rotondo, bello, paffuto a
soli 30 anni e con gli occhi lucenti, statene lontani, non è un uomo
spirituale, perché negli occhi che brillano si palesano molte passioni .
Padre, riferiamoci in particolare
al rituale dell'esorcismo. Nella lettera che ho ricevuto si menzionano
colpi con reliquie, punture con la lancia liturgica e rovesciamenti
d'acqua santa dalla punta della lancia nella bocca di persone che stanno
inginocchiate con la testa all'indietro...
La Chiesa non ha alcuna ierurgia che
preveda punture con la lancia liturgica o colpi con reliquie. Si tratta
di una montatura, di una stupidaggine umana. È un rito pagano. Sappiamo
che non è la croce a santificare l'acqua, ma la grazia dello Spirito
Santo. Perché la croce stessa si santifica per mezzo dell'acqua
benedetta da parte della stessa grazia divina, da cui tutti prendono
vita. E ancora, da dove viene la santificazione nel sacramento della
Santa Unzione? Dall'olio o dalla grazia di Dio attraverso quest'olio?
Certo che viene dalla grazia di Dio. Dobbiamo capire che rovesciare
acqua benedetta da una croce costituisce una grave deviazione dalla
disciplina della Chiesa, ed è un gesto condannato dalla Chiesa .
E ciò che fanno i cosiddetti esorcisti
con la lancia liturgica è una finzione, è una stupidità senza limiti.
Allo stesso modo i colpi con le reliquie "Di' solo una parola, dice il
centurione di Cafarnao, e il mio servo sarà guarito". Forse Dio non ha
potere su tutti gli spiriti come il centurione sui suoi servi? Oppure il
potere operativo della parola di Cristo non è sufficiente?
San Serafino di Sarov chiama questi giovani fanno esorcismi "mladostarcestvo" [gli anziani giovanotti, ndt]. Prestate attenzione e notate come per la maggior parte sono sacerdoti giovani.
Di fatto qual è lo scopo della vita
cristiana? La salvezza dell'anima. Chi ci santifica e ci salva? Cristo.
Per questo lo chiamiamo Salvatore delle nostre anime. Quindi che cosa è
più importante? Il suo corpo e il suo sangue, la santa comunione. "Chi
mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo
risusciterò nell'ultimo giorno".
La malattia, nella maggior parte dei
casi, fratelli, non è una punizione. C'è un canone di penitenza per un
peccato commesso. Così, quando ci rivolgiamo a un prete, non
chiediamogli la liberazione dalle malattie, ma prima chiediamogli la
liberazione dai peccati che gli confessiamo. Uomo, togli prima la
macchia dalla tua anima! Senza di noi, neppure Dio può operare la nostra
salvezza. Pertanto, in primo luogo dobbiamo vedere il nostro peccato.
Perché se noi soffriamo, fisicamente e spiritualmente, la causa è il
nostro peccato non confessato. Non può essere altro. Ecco perché ho
detto che il rimedio principale che un confessore deve dare come
trattamento è il digiuno e la preghiera, che ci purifica la coscienza.
Sapete a cosa assomigliano questi
sacerdoti con coltelli, lance, lancette, con colpi di reliquie? Mi
ricordano il profeta Elia e i sacerdoti di Baal. Ricordate come li
derideva il profeta Elia quando si ingegnavano con tutti i tipi di
rituali per risvegliare Baal perché potesse soddisfare il loro
desiderio. Così fanno i nostri pseudo-esorcisti. Gridate, pazzi, colpite
con lance e croci i cristiani, il popolo di Dio, dato che siete pazzi e
non servite Cristo! Pazzi non per Cristo, ma perché avete perso la
testa invece di avere fede in Dio e misconoscendo la Chiesa sconosciuta,
che pretendete di servire.
Cercate di introdurre nella Chiesa cose
pagane per salvare il popolo di Dio da ciò di cui per una volta non c'è
bisogno di salvarlo! Ho detto che la malattia non è una punizione,
neanche la morte è una punizione. La morte è il compimento della vita. I
padri si preparavano e noi tutti dovremmo prepararci per la morte.
Perché? Perché, dice l'apostolo, se la morte è unione con Cristo,
l'attendo come una festa. E poi che cosa dice il Simbolo della nostra
Fede? "Aspetto la risurrezione dei morti". Che cosa aspettiamo noi?
Qualcosa di più utile, qualcosa di migliore. E la malattia ci
assottiglia il corpo, tanto da rendere lucida la mente, perché questa
prevalga il più possibile sui nostri sensi e cambi un poco anche la
nostra volontà, la nostra cattiva volontà. Perché serviamo Dio, come
dice sant'Innocenzo il Grande, come una volta abbiamo servito il
peccato.
Ecco quali sono gli uomini di preghiera,
ecco chi può scacciare i demoni. Ma sappiate che questa folla di persone
non è tutta indemoniata. In modo elementare, è malata. Non ha che da
appellarsi ai sacramenti e ai buoni padri spirituali. Quali sono?
Cercateli. Come cercarli? Con lo spirito di fede, ma di fede retta.
Prima di avere una fede retta, fate una buona confessione dei peccati
senza nascondere nulla, finché nella vostra anima non resterà alcun
peccato nascosto, inconfessato. Un peccato inconfessato significa una
volontà diabolica al di sopra della nostra volontà, più peccati
significano, rispettivamente, una maggiore influenza di volontà del male
su di noi.
Non dimenticate che Adamo ha peccato
quando era in paradiso. E noi che pecchiamo facendo cose del genere in
chiesa siamo simili ad Adamo. Ma il giusto Giobbe si è dimostrato giusto
su un mucchio di rifiuti. Vedete, non è il luogo che santifica. È la
nostra volontà che santifica. Dobbiamo quindi cominciare a pentirci,
purificare l'anima, la mente e la coscienza in modo da poterle
evidenziare, per scoprire con gli occhi spirituali i profittatori che
speculano sulla grazia di Dio.
Oggi si sono radunati molti di quelli che
vi ripuliscono le tasche. E poi non dimenticate, quando il denaro viene
messo in primo piano, quando un monaco chiede soldi, in qualsiasi
monastero si trovi, è peggio del diavolo, perché il monaco ha fatto una
promessa di povertà e violandola trasforma l'immagine angelica in
immagine diabolica. Quindi, se vi fa pagare tariffe monetarie, è
peggiore del demonio. Scappate via da monaci e preti di questo tipo.
È diverso quando dai qualcosa in segno di
ringraziamento, secondo le tue possibilità. Non ringrazi alcun
sacerdote, ma Dio. Il luogo santo, la Chiesa. E il sacerdote, se è
degno, ne avrà di che vivere con il tuo dono. E questa cosa è normale,
non è un peccato.
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venerdì 13 settembre 2013
Postiamo di tutto cuore questo articolo estratto dal sito del nostro Confratello P. Ambrogio di Torino, per mettere sul chivalà i nostri fedeli da eventuali richieste astruse che sembrano più problematiche di maghi mangiasoldi che invece di celebrazioni all'interno della nostra Chiesa.
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