venerdì 31 ottobre 2014

Dal sito del Confratello P. Ambrogio di Torino.

Una notizia di un REALE avvicinamento ecumenico

 

..........e proprio perché tale, è una notizia che non faranno circolare: ormai da dieci giorni è apparso su Interfax-Religion l'annuncio che il leader degli uniati ucraini, l'arcivescvovo Svjatoslav Shevchuk, ha dichiarato nientemeno che "la Chiesa Ortodossa Ucraina del Patriarcato di Mosca è l'unica Chiesa ortodossa canonica in Ucraina". Suona quasi incredibile, vero? Soprattutto dopo le ignobili prese di posizione che fin dal rovesciamento del governo legittimo dell'Ucraina hanno visto Shevchuk agire in unisono con gli scismatici dell'antipatriarca Filarete.
Sembra – e se è così, ringraziamo il Signore – che al Vaticano abbiano finalmente deciso di accettare le richieste espresse dal Metropolita Ilarion al recente Sinodo dei vescovi:
...vorrei brevemente discostarmi dal tema del forum per affrontare una questione che è ormai diventata una pietra d’inciampo nelle relazioni tra le Chiese Ortodossa e Cattolica. Si tratta del problema dell’uniatismo, che si è fortemente aggravato in seguito ai recenti eventi in Ucraina. Purtroppo il conflitto in corso nel paese, che ha già fatto migliaia di vittime, fin dall’inizio ha acquisito una dimensione religiosa.
Nell’origine e nello sviluppo di tale conflitto un ruolo chiave è stato svolto dalla Chiesa greco-cattolica ucraina. Fin dai primi giorni del conflitto, i greco-cattolici si sono chiaramente schierati con una delle parti in lotta. Contrariamente al rispetto delle norme canoniche, in genere osservato nelle relazioni tra le Chiese Cattolica e Ortodossa, i greco-cattolici hanno cominciato a cooperare attivamente con gruppi scismatici.
La Commissione mista per il dialogo ortodosso-cattolico nel 1993 a Balamand ha riconosciuto che l’uniatismo non rappresenta un cammino verso l’unità. Noi siamo grati ai nostri fratelli cattolici per questo franco riconoscimento della erroneità dell’uniatismo. E oggi noi costatiamo ancora una volta che l’uniatismo non riavvicina ortodossi e cattolici, ma al contrario li separa maggiormente.
A nome della Chiesa Ortodossa Russa e dei suoi numerosi milioni di fedeli vorrei ora rivolgermi ai rappresentanti della Chiesa greco-cattolica presenti in questa sala per chiedere loro di astenersi dalle dichiarazioni pubbliche su temi politici e da ogni tipo di sostegno visibile agli scismatici, come anche dagli appelli alla creazione di una “chiesa nazionale unificata ucraina”. Dietro questo appello si nasconde una verità molto semplice: si vuole strappare i fedeli ortodossi ucraini dalla Chiesa Madre del Patriarcato di Mosca, con la quale essi sono legati da secolari legami di sangue.
L'inversione di tendenza sarebbe una notizia da prima pagina, ma notiamo il silenzio imbarazzato dei soliti megafoni dell'uniatismo (come in Italia AsiaNews) e ci associamo al lutto per la dipartita del loro spirito di obiettività, anche quando dovrebbero riportare le parole dei loro stessi punti di riferimento.