mercoledì 27 giugno 2012






                        DOMENICA 01 Luglio 2012 

 
IV   di  Matteo 

 Tono III

San Leonzio

Разрешается рыба.

Tropari: Tono III

Да веселятся небесная, да радуются земная, яко сотвори державу мышцею Своею Господь, попра смертию смерть, первенец мертвых бысть; из чрева адова избави нас, и подаде мирови велию милость.

Мученик Твой, Господи, Леонтий во страдании своем венец прият нетленный от Тебе, Бога нашего, имеяй бо крепость Твою, мучителей низложи, сокруши и демонов немощныя дерзости. Того молитвами спаси души наша.

Слава Отцу, и Сыну, и Святому Духу.

Православныя веры поборниче, земли Российския печальниче, пастырем правило и образе верным, покаяния и жизни во Христе проповедниче, Божественных Таин благоговейный служителю и дерзновенный о людех молитвенниче, отче праведный Иоанне, целителю и предивный чудотворче, граду Кронштадту похвало и Церкве нашея украшение, моли Всеблагаго Бога умирити мир и спасти души наша.

И ныне и присно и во веки веков. Аминь.
Тя Ходатайствовавшую спасение рода нашего, воспеваем, Богородице Дево: плотию бо от Тебе восприятую Сын Твой и Бог наш, Крестом восприим страсть, избави нас от тли яко Человеколюбец. Кондак Воскресл еси днесь из гроба, Щедре, и нас возвел еси от врат смертных; днесь Адам ликует, и радуется Ева, вкупе же и пророцы с патриархи воспевают непрестанно Божественную державу власти Твоея.
 

Celebrazione delle Ufficiature:
 
Sabato 30 giugno 2012, Ore 17.00
VESPRO
Domenica 01 luglio  2012: Ore 10.00
DIVINA LITURGIA

  Chiesa Ortodossa 
 Patriarcato di Mosca
Parrocchia di
San Giovanni di Kronstadt
Palazzo Gallo - P.zza Vittorio Em. II 
(di fronte la pizzeria da Armando)
Castrovillari (cs)

 
Carissimi Fedeli Ortodossi di 
Castrovillari e del circondario, 
carissimi Arbëreshë  dei paesi viciniori,
(San Basile - Frascineto - Ejanina - Civita)
 come sempre vi aspetto numerosissimi,
 per celebrare con Voi le Ufficiature 
della Vostra Chiesa e della Vostra
 Santa Tradizione Ortodossa.
Per qualsiasi informazione chiamate
 il Parroco al: 3280140556

venerdì 22 giugno 2012

 

DOMENICA 24 GIUGNO 2012
III  di  Matteo 

 Tono II

Santi Apostoli
Bartolomeo e Barnaba

Разрешается рыба.

Tropari: Tono II

Егда снизшел еси к смерти, Животе Безсмертный, тогда ад умертвил еси блистанием Божества: егда же и умершия от преисподних воскресил еси, вся силы небесныя взываху: Жизнодавче, Христе Боже наш, слава Тебе.

Язык огнедохновен в силе Духа приемше, во плоти пришедшее Слово проповедаете всюду, Егоже ради ов во главу усечен, ов же камением побиен, и есте апостольскому лику украшение, Варфоломее и Варнаво, темже память вашу почитаем и просим: молите Христа Бога подати нам грехов оставление.

Слава Отцу, и Сыну, и Святому Духу.

Православныя веры поборниче, земли Российския печальниче, пастырем правило и образе верным, покаяния и жизни во Христе проповедниче, Божественных Таин благоговейный служителю и дерзновенный о людех молитвенниче, отче праведный Иоанне, целителю и предивный чудотворче, граду Кронштадту похвало и Церкве нашея украшение, моли Всеблагаго Бога умирити мир и спасти души наша.

И ныне и присно и во веки веков. Аминь.
Вся паче смысла, Вся преславная Твоя, Богородице, таинства, чистоте запечатанной, и девству храниму, Мати позналася еси неложна, Бога рождши истиннаго; Того моли спастися душам нашим. Кондак Воскресл еси от гроба, Всесильне Спасе, и ад видев чудо, ужасеся, и мертвии восташа; тварь же видящи срадуется Тебе, и Адам свеселится, и мир, Спасе мой, воспевает Тя присно.





Celebrazione delle Ufficiature:
 
Sabato 23 giugno 2012, Ore 17.00
VESPRO
Domenica 24 giugno 2012: Ore 10.00
DIVINA LITURGIA

  Chiesa Ortodossa 
 Patriarcato di Mosca
Parrocchia di
San Giovanni di Kronstadt
Palazzo Gallo - P.zza Vittorio Em. II 
(di fronte la pizzeria da Armando)
Castrovillari (cs)

 
Carissimi Fedeli Ortodossi di 
Castrovillari e del circondario, 
carissimi Arbëreshë  dei paesi viciniori,
(San Basile - Frascineto - Ejanina - Civita)
 come sempre vi aspetto numerosissimi,
 per celebrare con Voi le Ufficiature 
della Vostra Chiesa e della Vostra
 Santa Tradizione Ortodossa.
Per qualsiasi informazione chiamate
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lunedì 18 giugno 2012

Dal sito amico: Eleousa.net

Russia - Intervista al metropolita Hilarion

Ogni giorno ci sono notizie di persecuzione dei cristiani in tutto il mondo. La principale fonte di tensione risiede in Medio Oriente e nel Nord Africa, dove un'ondata di "rivoluzione araba" ha intensificato il movimento radicale islamista. A proposito di questo problema e sulle cause della persecuzione, e su come intende rispondere la Chiesa ortodossa russa ha parlato il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne, metropolita Hilarion di Volokolamsk, al quotidiano russo "Izvestia"

- Quali sono le cause della persecuzione dei cristiani in aumento negli ultimi anni?

- Sono molte. In primo luogo, naturalmente, l'ideologia dell'islam radicale per motivi di ignoranza. Utilizzare gli slogan religiosi peri propri scopi non ha nulla a che fare con la religione. Non è un caso se i rappresentanti dell'islam tradizionale condannano severamente le azioni degli estremisti e affermano che distorcono gli insegnamenti del fondatore della religione. In secondo luogo, per ottenere la pace inter-religiosa c’è bisogno dell’intervento delle autorità.

E quando il potere politico è frantumato, o quando i radicali sono al potere, allora nel mondo ci sono l'odio e l'inimicizia. Questo è quello che è successo in Iraq, dove con l'aiuto di una forza esterna è stato rovesciato il regime politico, che è stato sostituito da forze radicali. E la situazione dei cristiani è peggiorata. Se sotto Saddam Hussein in Iraq c’erano 1,5 milioni di cristiani, oggi, secondo varie fonti, sono rimasti da 150 a 400 mila cristiani, in Egitto le relazioni interreligiose si sono fortemente deteriorate dopo la caduta di Mubarak. Non voglio valutare i regimi politici deposti, sto solo affermando il fatto evidente del forte deterioramento della situazione dei cristiani in questi Paesi.

- Come è possibile salvaguardare la presenza del cristianesimo?

- Nei Paesi in cui vivono insieme cristiani e musulmani, c’è bisogno di un sistema di controllo. Lo Stato deve fare attenzione a creare condizioni adeguate che permettano alle persone di tutte le fedi di praticare liberamente la propria fede. E il governo ha la responsabilità di garantire la pace interreligiosa. Il raggiungimento di tale obiettivo da parte dello Stato dipende dalla specifica situazione locale. Inoltre, mi sembra che quando i Paesi occidentali prendono decisioni politiche nei riguardi di un Paese, dovrebbero tenere in considerazione il fatto che un cambiamento della situazione potrebbe aggravare la posizione dei cristiani. Purtroppo, questo fattore non viene preso in considerazione ed i nostri fratelli nella fede sono tenuti in ostaggio da una politica che vuole "stabilire la democrazia in Medio Oriente e Nord Africa".

- È possibile rafforzare le questioni interreligiose in Siria, dove, secondo recenti rapporti, è già iniziata la persecuzione dei cristiani?

- Fino a poco tempo, la Siria ha mantenuto saldo il dialogo interreligioso, creato molti secoli fa. Quando il Patriarca Kirill, durante la sua visita nel novembre dello scorso anno, ha incontrato i leader delle chiese cristiane in Siria e Libano, questi temevano che, se la situazione politica cambiava e gli islamisti radicali andavano al potere, la posizione dei cristiani sarebbe deteriorata. E infatti, vediamo che questo sta già avvenendo in alcune parti della Siria, dove prevalgono i fondamentalisti.

- È possibile individuare alcune Chiese cristiane, che soffrono maggiormente di persecuzione?

– I musulmani radicali in realtà non capiscono la complessità, per loro ogni cristiano è il nemico. Gli atti di terrorismo sono commessi contro chiunque: ortodossi, copti, cattolici, protestanti. Ma voglio sottolineare che quando la bomba esplode, spesso a soffrire sono gli stessi musulmani. Pertanto, tutte le religioni del mondo, incluso l'islam, dovrebbero alzare la voce contro il terrorismo con un fronte unico.

- Continuiamo a parlare della persecuzione dei cristiani da parte degli islamisti radicali. C'è intolleranza da parte dei membri di altre religioni?

– Certo. Per esempio, a Gerusalemme e in altre città della Terra Santa possiamo vedere esempi di odio verso i cristiani da parte di ebrei radicali. Inoltre, arrivano notizie di persecuzione dei cristiani da parte degli indù in India, Pakistan.

- La Chiesa ortodossa russa intende adottare azioni specifiche a sostegno dei cristiani di tutto il mondo?

- Quando Vladimir Putin, candidato alla presidenza, ha incontrato i capi delle religioni tradizionali in Russia, ho espresso il desiderio di proteggere le minoranze cristiane in quei Paesi dove sono perseguitati, e questo è diventato uno dei fattori principali della politica estera russa. E Putin mi ha assicurato che sarà così. Ora questo tema è una finestra di dialogo principale tra la Chiesa ortodossa russa e il Ministero degli Affari Esteri. C'è un gruppo di lavoro sulla cooperazione tra la Chiesa e il ministero. Due volte l'anno ci incontriamo. Proprio l’ultimo incontro, tenutosi dopo Pasqua, è stato dedicato alla cristianofobia e alle molestie dei cristiani in diversi Paesi. Vi è anche una serie di riunioni più frequenti con il Corpo Diplomatico su temi di attualità. È chiaro che la Chiesa ha una propria agenda, e lo Stato ha la sua, e non tutti gli approcci sono identici. Ma in questo caso possiamo e dobbiamo agire insieme.

- E quali sono i principali ambiti di intervento?

- In primo luogo, è necessario debellare la persecuzione dei cristiani. In secondo luogo, dobbiamo affrontare le questioni relative alla situazione dei cristiani in Medio Oriente con la leadership dei Paesi appartenenti alla giurisdizione canonica della Chiesa ortodossa russa. In terzo luogo, bisogna fare leva sulle relazioni politiche ed economiche, come proposto in seno alla Commissione europea un anno fa. Il Medio Oriente e gli altri Paesi dove le minoranze cristiane sono perseguitate, di regola, hanno bisogno del sostegno politico ed economico degli stati potenti dell'Occidente. E tale sostegno dovrebbe essere fornito solo in cambio di garanzie dei diritti delle minoranze cristiane.

- Negli incontri con i leader dei Paesi del Medio Oriente sono stati già toccati questi argomenti?

– Sono stati accennati, anche se è ancora troppo presto parlare di risultati, la situazione è molto tesa lì. Tuttavia, speriamo che insieme costruiremo un sistema per proteggere i cristiani.

– La Chiesa ortodossa russa collabora con le altre confessioni cristiane per questi problemi?

- Certo. Mi sembra che il tema di proteggere i cristiani dovrebbero essere una priorità nel rapporto tra le Chiese cristiane. E, naturalmente, il tema di proteggere i cristiani dovrebbero essere al centro del dialogo interreligioso. A volte discutere su questioni teologiche, sia pure importanti, non è direttamente connesso con la vita quotidiana. È necessario concentrarsi maggiormente sulla tutela delle persone - le loro vite e il loro diritto di professare la fede cristiana.

(Fonte: Decr Servizio Comunicazione; www.mospat.ru)

sabato 16 giugno 2012

Città del Vaticano, 16 giugno 2012.

La Pontificia Commissione di Arte Sacra annuncia la scoperta nella catacomba di
 San Gennaro a Napoli di un’immagine dell’apostolo risalente al VI secolo

Un altro Paolo

A un anno dalla scoperta del cubicolo degli apostoli nelle catacombe romane di Santa Tecla, un’altra sensazionale scoperta si è verificata nelle catacombe di San Gennaro a Napoli. Il restauro di un arcosolio ha rivelato una grande figura di san Paolo che si rivolge e acclama verso una defunta.
L’affresco scoperto a NapoliL’immagine, riconducibile ai primi anni del VI secolo, si propone come una delle figure più intense e ieratiche della tarda antichità, prima che l’Apostolo delle genti sia tradotto in icona dalla civiltà bizantina. Il suo volto, estremamente espressivo e caratterizzato dalle peculiarità fisionomiche di un filosofo, si avvicina alle sembianze delle rappresentazioni romane coeve e di quelle che ricalcano l’immagine, messa in luce pochi anni orsono, nell’oratorio delle grotte di Efeso.
La scoperta di questa immagine paolina, avvenuta durante alcuni interventi coordinati dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, con l’importante apporto dell’arcidiocesi e della comunità napoletana, arricchisce e definisce le nostre conoscenze sull’evoluzione iconografica dei principi degli apostoli, iniziata a Roma, agli esordi del IV secolo e diffusa, da quel momento, in tutto il mondo cristiano antico.
In questo contesto, la figura di Paolo rappresenta iconograficamente il suggestivo crocevia di cultura e di identità, quella ebrea, quella romana e quella greca, che egli aveva incarnato e che aveva caratterizzato la sua opera e la sua attività missionaria in tutto il Mediterraneo. Queste peculiarità devono aver influito sulla fortuna figurativa dell’Apostolo delle genti nella metropoli partenopea, proverbialmente multietnica e, comunque, toccata da Paolo nell’ultimo viaggio che l’avrebbe condotto nella capitale per la prigionia e le sue ultime vicende.
Questa fortuna, nel tempo, viene condivisa con Pietro, costituendo il naturale parallelo di quella concordia apostolorum, che allaccia tra loro i due più importanti testimoni del Cristo. È l’emblema del nesso spirituale, religioso e politico dell’Ecclesia ex gentibus con l’Ecclesia ex circumcisione, ma anche dell’oriente con l’occidente.
  Gianfranco Ravas

mercoledì 13 giugno 2012


DOMENICA 17 GIUGNO 2012
II  di  Matteo 

 Tono I

Камени запечатану от иудей и воином стрегущим Пречистое Тело Твое, воскресл еси тридневный, Спасе, даруяй мирови жизнь. Сего ради силы небесныя вопияху Ти, Жизнодавче: слава воскресению Твоему, Христе, слава Царствию Твоему, слава смотрению Твоему, едине Человеколюбче.

Правило веры и образ кротости, воздержания учителя яви тя стаду твоему Яже вещей Истина, сего ради стяжал еси смирением высокая, нищетою богатая, отче священноначальниче Митрофане, моли Христа Бога спастися душам нашим.

Слава Отцу, и Сыну, и Святому Духу.

Православныя веры поборниче, земли Российския печальниче, пастырем правило и образе верным, покаяния и жизни во Христе проповедниче, Божественных Таин благоговейный служителю и дерзновенный о людех молитвенниче, отче праведный Иоанне, целителю и предивный чудотворче, граду Кронштадту похвало и Церкве нашея украшение, моли Всеблагаго Бога умирити мир и спасти души наша.

И ныне и присно и во веки веков. Аминь.

Гавриилу, вещавшу Тебе Дево, радуйся, со гласом воплощашеся всех Владыка, в Тебе, Святем Кивоте, якоже рече праведный Давид: явилася еси ширшая небес, поносивши Зиждителя Твоего. Слава всельшемуся в Тя, слава прошедшему из Тебе, слава свободившему нас Рождеством Твоим.КондакВоскресл есияко Бог из гроба во славе, и мир совоскресил еси; и естество человеческое яко Бога воспевает Тя, и смерть исчезе; Адам же ликует, Владыко; Ева ныне от уз избавляема радуется, зовущи: Ты еси, Иже всем подая, Христе, воскресение.              

Celebrazione delle Ufficiature:
Sabato 16 giugno 2012, Ore 17.00
VESPRO
Domenica 17 giugno 2012: Ore 10.00
DIVINA LITURGIA


  Chiesa Ortodossa 
 Patriarcato di Mosca
Parrocchia di
San Giovanni di Kronstadt
Palazzo Gallo - P.zza Vittorio Em. II 
(di fronte la pizzeria da Armando)
Castrovillari (cs)

 
Carissimi Fedeli Ortodossi di 
Castrovillari e del circondario, 
carissimi Arbëreshë  dei paesi viciniori,
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martedì 12 giugno 2012

Dal sito della Chiesa cattolica: Zenit.org

Altra domenica di sangue in Nigeria

La nuova violenza anticristiana ha colpito due chiese a Jos e Biu

di Godonu Anthony Gbenayon
ROMA, martedì, 12 giugno 2012 (ZENIT.org) - In Nigeria, la continua violenza contro i cristiani ha preso di mira, domenica 10 giugno, due chiese: la prima situata nella città centrale di Jos e la seconda nella cittadina di Biu, nel nordest del più popoloso Paese dell'Africa, provocando numerosi morti e molti feriti.
Nella città di Jos, capoluogodello Stato centrale di Plateau, un attentatore suicida si è fatto esplodere all'ingresso della Lord’s Chosen Church, in Rukuba Road, uccidendo oltre all'attentatore almeno una donna.
Nella rappresaglia da parte di giovani della zona, sono rimaste uccise poi altre 5 persone secondo le forze di sicurezza della Special Task Force (STF). Secondo quanto riferito da una dichiarazione firmata da un funzionario dell'STF, Mdehyelya Marcus, 28 fedeli sono stati feriti nell'esplosione, che ha provocato il crollo dell'edificio.
In un altro attacco avvenuto nella città di Biu, nello Stato nordorientale di Borno, un gruppo di uomini armati ha preso d'assalto una chiesa uccidendo diversi fedeli. “Tre uomini armati sono entrati nel perimetro della chiesa e hanno cominciato a sparare alla gente fuori della chiesa prima di entrare nell'edificio principale per portare a termine le loro uccisioni”, ha raccontato un testimone oculare, Hamidu Wakawa, che al momento dei fatti era nella chiesa. “Molte persone sono state uccise e ferite”, ha aggiunto.
Domenica 3 giugno, un attentatore suicida a bordo di una macchina si è schiantato contro una chiesa cristiana nella cittadina di Yelwa, nello Stato di Bauchi, uccidendo almeno 12 persone.
Nel frattempo, la temuta setta islamica Boko Haram ha rivendicato la responsabilità per gli ultimi attacchi e minacciato nuove violenze contro i cristiani. In una conferenza telefonica da un presunto portavoce, il gruppo ha detto ai giornalisti nella città nordorientale di Maiduguri: “Noi siamo responsabili per l'attacco suicida contro una chiesa di Jos e anche per l'altro attacco contro un'altra chiesa in Biu. Abbiamo lanciato questi attacchi per dimostrare che la sicurezza nigeriana sbaglia e per sfatare il loro proclamo che siamo stati indeboliti dalla repressione militare”. I militanti della setta anti-occidentale hanno ucciso finora più di 1.000 persone, di cui molti cristiani.
[Traduzione dall'inglese a cura di Paul De Maeyer]

Dal blog della mia carissima amica Lina: http://www.balkan-crew.blogspot.it

Idem preko zemlje srbije - cacak - kragujevac

lunedì 11 giugno 2012


Scusate se per qualche giorno ci sarà un attimo di pausa.. stiamo preparando i festeggiamenti per il nostro quarto compleanno.
Intanto vi lasciamo in compagnia del meraviglioso video sulla Sumadija ovvero la zona a sud di Belgrado, ricca di foreste.
Le parole della canzone dicono :
Vado in Serbia poichè il mio cuore va dove si trova bene.

Ja znam gde cu nocas zaspati

od ruznih reci se sakrit
glavu na tvoje rame staviti
necu se buditi

Sve sto kazu da pogode

i da mi se zla dogode
i da mi se desi najgore
verujem u tebe

Idem preko zemlje Srbije

ide srce gde mu milije
i da mi je to poslednje
docicu do tebe

Zvezde nocas da progovore

da mi kazu da to istina je
sve price lose sto mi govore
da nisi za mene

Sve sto kazu da pogode

i da mi se zla dogode
i da mi se desi najgore
verujem u tebe

Dal sito amico: http://makj.jimdo.com/

COS’E’ L’ORTODOSSSIA

di Pietro Chiaranz
 
  Sacro Monastero di Vatopedi (Monte Athos). Un bambino prega dinanzi alla Sacra Cintura della Madre-di-Dio (11 febbraio 2011)

     L’Ortodossia non si intende come un sistema intellettuale o un elenco di cose da credersi. L’Ortodossia è un efficace orientamento del credente verso Dio il che è anche un modo con il quale il cristiano può conoscersi meglio. 
     Amo fare un paragone: quello della brocca. Ognuno di noi è una brocca che viene posta sotto il getto di una fontana. La fontana (Dio) è sempre presente e getta continuamente la sua acqua. Se noi non ne siamo riempiti questo dipende da più fattori: 
     a) Forse la brocca è colma di altro, dunque dev’essere svuotata (ecco la funzione dell’ascesi). 
     b) Se non si riempie bene, vuol dire che è mal inclinata sotto il getto dell’acqua (si pensi ad un uomo che non ha una fede stabile). 
     c) Se continua a non essere riempita significa che, per quanto sia stata svuotata, è lontana dal getto dell’acqua. Ne sente il suono e lo considera (paragone per indicare tutta quella teologia che è solo deduzione logica e gioco astratto di parole) ma l’acqua non entra dentro di sé, non né sente né fluidità né freschezza e quindi non sa veramente cosa sia l’acqua (è il caso di chi non crede rettamente in Dio); 
     d) Se è ben posta sotto il getto dell’acqua e rimane vuota, vuol dire che è… rotta. Una brocca rotta significa un tipo di uomo psichicamente e somaticamente malato. Costui deve prima guarire umanamente! Per questo molti complessati che cercano di essere ortodossi finiscono per non esserlo mai ed offrono un’immagine distorta di Ortodossia.
     L’Ortodossia è l’unione di opposti il che è contraddittorio solo alla logica, non alla vita. 
Qualche esempio? 
     Ortodossia significa essere assolutamente fermi sui principi e, contemporaneamente, assolutamente flessibili nella realtà per riuscire ad applicare, con intelligenza, quegli stessi principi. Ortodossia significa non deflettere minimamente dalla propria identità ma essere assolutamente aperti (ciò è contro ogni bieco integrismo). Ortodossia significa darsi a tutti ma non stringere nessuno a sé (ciò è contro il proselitismo e l’utilitarismo: ti do’ affiché tu…). Ortodossia significa essere radicati potentemente nel passato (riferimento ai Padri) ma assolutamente presenti nel presente. Ortodossia significa cercare di essere ad immagine di Dio: senza vincoli di necessità umane (a questo tende l’ascetismo e ciò significa che con la religione… non si devono fare soldi!!!). 
     Fa parte dell’Ortodossia una fede di tipo "empirico": Paradiso e Inferno si annunciano già qui perché la dimensione terrena non è chiusa all’Al di là ma tra questo e l’altro mondo c’è una continua "comunicazione spirituale". Tale "comunicazione" esiste anche tra gli stessi credenti, posti pure in luoghi geografici assai distanti. E’ eloquente l’esempio di una cristiana ortodossa la quale, davanti ad un’icona pregava che le fosse chiarito un dubbio. Dopo un istante, attraverso SMS, le è arrivata la risposta al suo quesito (mai espresso) da parte del suo padre spirituale. In tal senso l’uomo, dialoga con gli angeli.
     Il Padre Spirituale nell’Ortodossia esercita il credente a riconoscere la presenza di Dio dentro di lui e, in tal modo, egli capirà esperienzialmente quei passi in cui san Paolo dichiara di essere stato condotto dallo Spirito in questo o in quel luogo. Questo porta il credente ad avere un atteggiamento di obbedienza non passiva verso la sua gerarchia per il fatto d’essersi abituato a considerare al presenza di Dio al di sopra di tutto. La Chiesa è, infatti, una comunione di persone libere! (La conseguenza paradossale a questa situazione determina nell’Ortodossia una certa… confusione!) Per questo la Chiesa non è un’istituzione di questo mondo e, tanto più s’istituzionalizza, tanto più si allontana dall’immagine evangelica.
     L’Ortodossia è l’opposto del personalismo ecclesiastico in cui una personalità predominante, chiunque essa sia, viene celebrata e osannata. In questo contesto, il personalismo ecclesiastico è sinonimo d’ignoranza di Dio. Infatti per i santi, conoscere Dio significa dimorare in Lui, ed è per riuscire in ciò che essi si ritengono sinceramente peggio di tutti e fuggono da ogni onore che porta ad elevare la loro persona. 
     L’Ortodossia è la capacità di riconoscere veridicamente l’azione di Dio nella storia nella misura in cui si è morti a se stessi. Per questo motivo un concilio Ecumenico, per essere un concilio valido nella Chiesa, dev’essere esaminato anche dai laici. Se dei laici coscienti e maturi non lo accolgono (= non sentono in quel concilio il "sapore" dello Spirito) il Concilio cade nel nulla. Infatti nella storia della Chiesa molti concili sono stati rigettati perché non accolti. Questo non è banale sinonimo di democrazia perché comporta l’efficace riconoscimento di una volontà non umana. Il fatto è uno dei motivi per cui un vescovo o un patriarca ancora oggi non possono imporre nulla al di fuori della tradizione strettamente ortodossa. Se lo facessero verrebbero sconfessati! 
Ciò significa, ancora, che ciò che sta veramente al vertice non è una persona (neppure il proprio padre spirituale) ma quella tradizione terapeutica che aiuta tutti a riconoscere il "sapore" dello Spirito operante nella storia. (Perciò, in questo contesto, è molto apprezzato ed esaltato l’elemento carismatico). 
     Nell’Ortodossia non esiste la sola oggettività della fede (celebrata come verità vera per se stessa) o la soggettività della fede (celebrata come vera se è scoperta tale dal soggetto).
     L’Ortodossia, per usare un gioco di parole, è una fede oggettiva che dev’essere soggettivata. Per questo ogni aspetto dogmatico (si pensi al Credo Niceno-Costantinopolitano) deve avere, in qualche maniera, un riscontro esperienziale. Un dogma a fronte del quale non si offre una possibilità esperienziale è, per l’Ortodossia, un inganno diabolico. Questo è il motivo profondo per cui l’uomo redento è ad immagine e somiglianza di Dio. Per lo stesso motivo non esiste alcuna vera divisione nell’ambito delle discipline teologiche ma una si compenetra nell’altra!
     Detto ciò… è detto ancora nulla! L’Ortodossia non la si è ancora conosciuta fintanto che non ci si collega ad un uomo che la vive veramente (è, infatti, una tradizione vivente). Solo lì, mescolato al suo sangue e al suo sudore, si può cogliere, dall’irradiazione della sua carne (ecco perché i volti delle icone sono luminosi), la dimensione ultraterrena. È, infatti, morendo che si riceve la vita ed è morendo che la si dona…
     Così, in ultima analisi, l’Ortodossia è la vita di Dio "iniettata" nelle vene di uomini che lottano per prepararsi a possederla.

NOTA
(1)Tratto dal sito: www.ildialogo.org (Mercoledì, 28 gennaio 2004)
 

mercoledì 6 giugno 2012

DOMENICA 10 GIUGNO 2012
di TUTTI I SANTI
 Tono VIII




С высоты снизшел еси, Благоутробне, 
погребение приял еси тридневное,
 да нас свободиши страстей, 
Животе и воскресение наше,
 Господи, слава Тебе.


Иже во всем мире мученик Твоих, 
яко багряницею и виссом,
 кровьми Церковь Твоя украсившися, 
теми вопиет Ти, Христе Боже: 
людем Твоим щедроты Твоя низпосли, 
мир жительству Твоему даруй и
 душам нашим велию милость.

Слава Отцу, и Сыну, и Святому Духу.

Православныя веры поборниче, 
земли Российския печальниче, 
пастырем правило и образе верным,
 покаяния и жизни во Христе 
проповедниче, Божественных 
Таин благоговейный служителю
 и дерзновенный о людех молитвенниче,
 отче праведный Иоанне, 
целителю и предивный чудотворче, 
граду Кронштадту похвало 
и Церкве нашея украшение, 
моли Всеблагаго Бога умирити
 мир и спасти души наша.

И ныне и присно и во веки веков. Аминь.

Иже нас ради рождейся от Девы, 
и распятие претерпев, 
Благий, испровергий смертию смерть,
 и воскресение явлей яко Бог, 
не презри, яже создал еси рукою Твоею;
 яви человеколюбие Твое, Милостиве, 
приими рождшую Тя Богородицу
 молящуюся за ны; и спаси, 
Спасе наш, люди отчаянныя.
КондакВоскрес из гроба, 
умершия воздвигл еси, 
и Адама воскресил еси, 
и Ева ликует во Твоем воскресении,
 и мирстии концы торжествуют 
еже из мертвых востанием 
Твоим, Многомилостиве.


Celebrazione delle Ufficiature:
Sabato 9 giugno 2012, Ore 17.00
VESPRO
Domenica 10 giugno 2012: Ore 10.00
DIVINA LITURGIA

  Chiesa Ortodossa 
 Patriarcato di Mosca
Parrocchia di
San Giovanni di Kronstadt
Palazzo Gallo - P.zza Vittorio Em. II 
(di fronte la pizzeria da Armando)
Castrovillari (cs)
Carissimi Fedeli Ortodossi di 
Castrovillari e del circondario, 
carissimi Arbëreshë  dei paesi viciniori,
(San Basile - Frascineto - Ejanina - Civita)
 come sempre vi aspetto numerosissimi,
 per celebrare con Voi le Ufficiature 
della Vostra Chiesa e della Vostra
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domenica 3 giugno 2012

Dal sito: http://www.balcanicaucaso.org

Sokolica, il monastero serbo-ortodosso 

dove si prega in albanese 

Sokolica, il monastero serbo-ortodosso dove si prega in albanese
Il monastero di Sokolica

La maggior parte dei visitatori del monastero di Sokolica, nord del Kosovo, sono albanesi. Vengono per pregare davanti ad una scultura della Vergine che si ritiene porti felicità e guarigione. Nessuna discriminazione qui: ciascuno prega nella sua lingua, e le otto suore stanno imparando l'albanese

(Articolo tratto da Le Courrier des Balkans, pubblicato originariamente il 23 gennaio 2012)

“Pregate nella vostra lingua”, raccomanda una religiosa ad una coppia, in questa fredda mattina di gennaio, giorno di Natale ortodosso al monastero di Sokolica, nei pressi del villaggio di Boletin. Ed è proprio qui, che grazie ai numerosi visitatori albanesi, si è infranto un tabù. Suor Makarija, la badessa, ha deciso che le religiose di questo monastero sulle montagne nella regione di Zveçan/Zvećan dovranno imparare l'albanese.
Veste nera e foulard bianco a coprire il capo, la religiosa di 67 anni, mostra il cammino ad ogni nuovo visitatore. La sera, le suore attendono che la croce venga issata, simbolo di speranza per i cristiani ortodossi di un nuovo anno favorevole. Il 2011 non ha portato nessun cambiamento rilevante nella vita delle religiose, ed anzi le divisioni tra serbi e albanesi in questa zona del nord del Kosovo si approfondiscono sempre più. Dallo scorso settembre le strade che portano ai due punti di frontiera con la Serbia sono bloccate da barricate costruite dalla comunità serba.

Numerosi visitatori albanesi

Madre Makarija racconta come ha fatto venire in segreto al monastero un'insegnante albanese di Mitrovica sud per tenere dei corsi d'albanese, anche alla vigilia di Natale. “Viviamo in mezzo agli albanesi, è nostro dovere apprendere la lingua dell'altro”, afferma.
L'iniziativa della religiosa supera quanto viene fatto nelle stesse scuole serbe del Kosovo. “Le nostre porte sono sempre aperte a tutti. Abbiamo deciso di fare dei corsi di albanese per avvicinarci gli uni agli altri”, precisa.
monaca
Il monastero accoglie numerosi visitatori. La maggior parte di loro ritiene che la scultura della Vergine, del 14mo secolo, porti felicità e guarigione. E' molto cara alle coppie che non hanno bambini e si ritiene possa guarire i bambini sordi e muti. “Dopo 10 anni di matrimonio non riusciamo ad avere un bambino. Ci hanno detto che pregare qui guarisce”, racconta Myftar, originario di un villaggio della regione di Prizren. Quando questi visitatori chiedono a madre Makarija come devono pregare lei risponde: “Nella vostra lingua”. “Possono pregare in nome di Allah, o in nome di Cristo, nella loro lingua materna”, spiega, aggiungendo che non si occupa di politica. “Abbiamo la nostra missione e la nostra vita. Che siano i politici ad occuparsi di politica!”.

“Non disturba la Chiesa”

Sokolica è un monastero di piccole dimensioni, del 13mo secolo, ristrutturato grazie a fondi del governo del Kosovo e l'aiuto di un'organizzazione internazionale. Il monastero è circondato da comunità di albanesi di religione musulmana e il portone d'ingresso si dice appartenga alla famiglia dell'eroe kosovaro Isa Boletini, che si è battuto tra la fine del 19mo secolo e l'inizio del 20mo affinché il territorio del Kosovo venisse integrato all'Albania.
L'ultima famiglia serba avrebbe abbandonato le montagne di Shala e Bajgorës negli anni '60. Gli abitanti attuali della zona, che vivono in estrema povertà, spiegano che il monastero fa parte della storia e della cultura del villaggio. “Fin dalla mia infanzia volevo entrarci e visitarlo. Le religiose una volta ci lasciarono entrare. E ci regalarono delle caramelle” si ricorda Idriz Peci, che vive proprio al fianco del monastero. Spiega poi che madre Makarija ha aiutato gli albanesi della regione nel 1999, quando il villaggio era pieno di miliziani serbi. “Ci aiutava a raggiungere la città, per procurarci cibo e medicinali”.
Il monastero di Sokolica, ai piedi di una roccia circondata da querce, è uno dei monumenti più visitati del Kosovo, con i suoi affreschi del 15mo e 16mo secolo. Makarija sottolinea che non ha necessità di alcuna autorizzazione della Chiesa ortodossa per organizzare dei corsi di albanese. “Non disturba la Chiesa. Noi non siamo dei robot, a cui si dice cosa si deve fare. La nostra Chiesa è libera, e noi abbiamo una libertà totale”.
I dirigenti della Chiesa ortodossa serba rimangono ciononostante molto attivi in merito alle sorti politiche del Kosovo, continuando a benedirlo come “la culla della Serbia”. Il primo ottobre 2010, il Patriarca Irinej, è stato nominato proprio al Patriarcato di Peć, sede storica della Chiesa ortodossa serba. Ma Sokolica resta un'eccezione. Un monastero diverso dagli altri, dove otto suore parlano l'albanese.