HALLOWEEN, UNA FESTA NEOPAGANA ED
ANTICRISTIANA
Holy New Martyrs of
Russia Parish Bulletin, Mulino, OR.
Tradotto per © Tradizione
Cristiana da E. M. ottobre 2011
La festa della Zucca Gioiosa
(Halloween)
Siamo in quel periodo dell’anno in cui
la società secolare in cui viviamo si sta preparando per la festa di
Halloween. Molti non conoscono le sue radici spirituali e la sua
storia, e perché essa contraddice gli insegnamenti della Chiesa. La
festa di Halloween ebbe origine in epoca pre-cristiana tra i popoli
celtici di Gran Bretagna, Irlanda e Francia settentrionale. Questi
popoli pagani credevano che la vita nascesse dalla morte. Quindi
celebravano l’inizio del “nuovo anno” in autunno (alla vigilia del
31 ottobre e nel giorno del 1° novembre), quando cominciava, come si
credeva, la stagione del freddo, del buio, del decadimento e della
morte. Una celebrazione che alcuni chiamavano Samhain,
una festa mitico-rituale che presentava aspetti di culto orgiastico,
di rottura delle norme tradizionali e di riti di propiziazione e
fecondazione. A quest’ultimo proposito antichi testi gaelici
irlandesi parlano di sacrifici di primogeniti di animali (ma si
ipotizza si facessero anche offerte di sacrifici umani), offerti
all’idolo Cromm Cruaich
(“Testa del Tumulo”). Tale uso crudele sarebbe stato abolito da san
Patrizio (“Dindshenchas di Mag Slecht”; Vita Triplice, I, 90-91).
Da un punto di vista cristiano
ortodosso, possiamo vedere associate a questa festa molte credenze e
pratiche diaboliche, che hanno resistito fino ai nostri tempi. Alla
vigilia della festa del Nuovo Anno, i Druidi, che erano i sacerdoti
del culto celtico, incaricavano la loro gente di spegnere tutti i
focolari e le luci. La sera della festa veniva acceso un enorme falò
fatto con rami di quercia (la quercia era considerata sacra dai
Celti). Su questo fuoco venivano bruciati i sacrifici come offerta,
al fine di placare e allettare Cromm Cruaich, il Principe della
Morte. Si credeva anche che Cromm Cruaich, essendo lieto dalle
offerte, permettesse in questo giorno di festa alle anime dei
defunti di tornare alle loro case per una visita. È da questa
convinzione che è venuta la pratica di vagare nel buio in costumi
imitando fantasmi, streghe, folletti, fate, ecc... La vita è entrata
in amicizia e comunione con la morte attraverso quello che era, ed è
ancora, un atto rituale di imitazione, attraverso il costume e
l’atto di vagare nel buio della notte, come si credeva vagassero le
anime dei morti.
Il dialogo di trick or treat –
dolcetto o scherzetto
è anche parte integrante di questo sistema di credenze e pratiche.
Si credeva che le anime dei morti che erano entrate nel mondo delle
tenebre, del decadimento e della morte, e quindi in totale comunione
e sottomissione a Cromm Cruaich, portassero l’afflizione della
grande fame in occasione della loro visita durante la festa. Da ciò
è scaturita la pratica dell’accattonaggio, che era anche una messa
in atto rituale e l’imitazione di ciò che i Celti credevano essere
le attività delle anime dei morti nelle loro visite nella festa.
Associata a questa c’era anche l’ulteriore implicazione che se le
anime dei morti e dei loro imitatori non fossero state placate con
la “tratta” (ingl. treats), cioè le offerte, allora
l’ira e la rabbia di Cromm Cruaich si sarebbero scatenate attraverso
un sistema di “trucchi” (ingl. tricks), cioè maledizioni.
Questo è il vero significato di questa festa pagana.
È quindi evidente che per un cristiano
ortodosso parteciparvi a qualsiasi livello, è impossibile e
idolatra, risolvendosi in un autentico tradimento di Dio e della
Chiesa. Se vogliamo partecipare all’atto rituale di imitare i morti
e vagare nelle tenebre chiedendo dolci per tratta o
offrendoli ai bambini, allora abbiamo volutamente cercato la
comunione con i morti, nella quale il Signore non è Cromm Cruaich,
bensì Satana.
È a Satana dunque che queste tratte sono offerte, non ai
bambini.
Ci sono altre pratiche connesse con
Halloween da cui dobbiamo stare lontani, come la stregoneria, la
cartomanzia, la divinazione, i giochi d’azzardo, la magia e
l’intaglio di una brutta faccia su di una zucca per poi metterci una
candela accesa all’interno trasformandola così nel famigerato Jack
O’Lantern.
La zucca (anticamente erano utilizzate altre verdure) veniva
scolpita dai Celti a imitazione dei morti e utilizzata per
trasmettere la nuova luce (dal sacro fuoco della quercia), alla casa
dove veniva lasciata bruciare la lanterna nella notte. Questa “santa
lanterna” non è altro che un’imitazione della vera santa luce votiva
(lampada) offerta innanzi all’icona di Cristo e dei santi. Anche
l’uso e l’esposizione di Jack O’Lantern comporta la partecipazione a
questa festa della “morte” in onore di Satana.
I Santi Padri del primo millennio (un
tempo in cui la Chiesa era una e rigorosamente ortodossa) avevano
contrastato questa festa pagana Celtica, introducendo la festa di
Tutti i Santi.
È da essa che è venuto il termine Halloween. La parola Halloween ha
le sue radici nell’antico inglese All Hallow E’en, cioè
Vigilia di commemorazione di tutti coloro che sono stati santi
(santificati). Purtroppo, a causa di una mancanza di conoscenza o di
comprensione, la festa pagana celtica che si celebra lo stesso giorno
della festa cristiana di Tutti i Santi (nella cristianità
occidentale) è finita per essere conosciuta come Halloween.
La gente che era rimasta pagana e
quindi anti-cristiana reagì al tentativo della Chiesa di soppiantare
la loro festa celebrando questa sera con maggior fervore. Molte di
queste pratiche comportarono la profanazione e l’irriverente
dileggio della Chiesa e delle sacre reliquie. Le cose sante, come le
croci e la riserva eucaristica, venivano rubate e utilizzate in modo
perverso e sacrilego. La pratica dell’accattonaggio (delle offerte)
divenne un sistema di persecuzione designato a perseguitare i
cristiani che erano, per loro convinzioni, impossibilitati a
partecipare facendo offerte a coloro che servivano il Signore della
Morte.
Si può vedere nella società
occidentale contemporanea che il tentativo della Chiesa d’Occidente
di soppiantare la festa pagana con una festa cristiana non è
riuscito. Come ha fatto allora qualcosa che è in così evidente
contraddizione con la santa fede ortodossa ad essere stata accettata
tra i cristiani?
La risposta è l’apatia spirituale e la
svogliatezza, che sono le radici spirituali dell’ateismo e
dell’allontanamento da Dio. La società di oggi adduce che Halloween
e altre simili festività, nonostante la loro manifesta origine
pagana e idolatra, sono comunque innocue e senza nessuna
conseguenza. Ad una più attenta considerazione, queste feste pagane
sono la fonte di distruzione di qualsiasi tipo di fondamento
spirituale e portano all’incredulità e all’ateismo assoluto.
Halloween mina le basi stesse della
Chiesa, che è stata fondata sul sangue dei martiri, che avevano
rifiutato, dando la loro vita, di partecipare a qualsiasi forma di
idolatria.
La santa Chiesa deve assumere una
posizione ferma nel contrastare qualunque tipo di evento pagano.
Cristo ci ha insegnato che Dio è il giudice in tutte le nostre
azioni e convinzioni e che siamo o PER DIO o CONTRO DIO. Non vi può
essere un approccio neutrale o una via di mezzo.
Oggi assistiamo ad un revival di culti
satanisti, si parla di messe sataniche condotte nella notte di
Halloween. I bambini vengono rapiti dai satanisti per i loro
sacrifici rituali. Preti ortodossi vengono uccisi ritualmente, come
è successo più di una volta in California. Ovunque Satana è proteso
a irretire il maggior numero possibile di persone innocenti. Le
edicole sono piene di materiale sullo spiritismo, fenomeni
soprannaturali, sedute spiritiche, profezie e tutti i tipi di opere
ispirate dal demonio. Queste opere servono tutte Satana, perché non
sono il frutto del Santo Spirito, ma il frutto dello spirito di
questo mondo.
Halloween
non è una festa per bambini!
È questo il giorno più solenne per
streghe, stregoni e adoratori del demonio in tutto il mondo in cui
tentano di interrompere la Veglia di preghiera del cristiano per
Tutti i Santi (secondo il calendario latino). Con tutte queste forze
malvagie si manifestano in questa sera, che cosa pensiamo quando
mandiamo i nostri figli fuori nella notte, e peggio li facciamo
passare come piccoli demoni, spiritelli maligni, streghe e alieni?
Deve essere rigorosamente evitato
il Dolcetto o scherzetto. Nella migliore delle ipotesi,
si insegna ai nostri figli a mendicare o minacciare per avere
caramelle, nel peggiore dei casi, è pericoloso e ricostruisce le
pratiche di un culto satanico del passato. Dobbiamo anche evitare
ogni sorta di party o festa di Halloween così come le decorazioni
nelle nostre case. Se i nostri figli frequentano scuole che tengono
tali feste, non importa in quale giorno, non devono partecipare.
Oggi, le scuole abbracciano
apertamente il male come un tema interessante e tutto il mese è
dedicato ad attività di Halloween. Pertanto, i bambini ortodossi che
non sono scolarizzati a casa devono essere tenuti fuori dalla scuola
durante il mese di ottobre, o almeno durante l’ultima settimana di
ottobre.
Per combattere queste influenze del
male, la Chiesa celebra in questa notte la Veglia di san Giovanni di
Kronstadt.
La casa di Dio è il posto più sicuro in cui possiamo essere.
Halloween non è un gioco, ma un momento di timore e tremore. Non
bisogna, certamente, soggiacere alla paura; tuttavia occorre tenersi
lontani dal male, in tutte le sue forme, non solo e non tanto per la
paura del male, quanto per il giusto timore del Signore che ci
chiede di astenerci dal male per compiere il bene, poiché “Il timore
di Dio è l’inizio della Sapienza”, come dice il santo profeta re
Salomone (Libro dei Proverbi 9,10). Imparare questo non farà male ai
nostri figli.
Titolo
originale: The Joyous Feast of the Pumpkin (Halloween)
[La festa della Zucca Gioiosa (Halloween)], in:
Bollettino della Parrocchia dei Santi Neo-Martiri di Russia,
Mulino, OR. Vol. 11, N° 99, ottobre, 1998. L’articolo è
stato riveduto e modificato in alcuni punti della traduzione
italiana; il testo originale è consultabile sul sito:
http://www.fatheralexander.org/.
La
celebrazione della festa di Ognissanti, istituita da papa
Bonifacio IV nel 610 veniva originariamente celebrata il 13
maggio, come festa di tutti i Martiri. La celebrazione al 1°
novembre risale all’VIII secolo, quando papa Gregorio III
spostò la data. Questa scelta si inserisce nell’azione
pastorale di questo pontefice e del suo predecessore, tesa
alla conversione delle popolazioni Germaniche presso cui
erano radicate le tradizioni del mondo celtico, che alla
medesima data celebravano la festa di Samhain. L’intento era
quello di sovrapporre la nuova festività alla precedente per
una rielaborazione dei miti celtici alla luce della nuova
simbologia cristiana. Fu invece sant’Odilone di Cluny che
nel 998 dispose che in tutte le abbazie cluniacensi il 2
novembre, dopo i vespri di Ognissanti, si celebrasse la
memoria dei defunti e si pregasse per loro. Successivamente
questa pratica si estese a tutta la Chiesa occidentale,
costituendo per quella data il Giorno di commemorazione dei
defunti. (cfr. wikipedia alle voci
Halloween
e
Odilone di Cluny).