Alcuni greci riprendono in considerazione le profezie dell'anziano Paisios sul conflitto tra Russia e Turchia
La tensione che si è creata dopo
l'abbattimento di un caccia russo da parte di aerei da guerra turchi ha
portato diversi greci a riconsiderare le profezie dell'anziano Paisios
sulla guerra tra la Russia e la Turchia.
Il monaco asceta Paisios, che è stato
canonizzato tra i santi dal Santo Sinodo della Chiesa greco-ortodossa
nello scorso mese di gennaio, era noto per le sue profezie e previsioni.
Una di loro diceva che Istanbul, un tempo Costantinopoli, diventerà di
nuovo greca.
In particolare, Paisios ha scritto:
"Avranno inizio eventi che culmineranno nella nostra ripresa di
Costantinopoli. Costantinopoli sarà data a noi. Ci sarà una guerra tra
Russia e Turchia. In principio i turchi crederanno di vincere, ma questo
porterà alla loro distruzione. I russi, alla fine, vinceranno e
conquisteranno Costantinopoli. Dopo di che sarà nostra. Saranno
costretti a darla a noi".
Il testo recita inoltre: "(I turchi)
saranno distrutti. Saranno sradicati perché sono una nazione che è stata
costruita senza la benedizione di Dio. Un terzo dei turchi tornerà da
dove sono venuti, le profondità della Turchia. Un terzo si salverà
perché saranno diventati cristiani, e l'altro terzo sarà ucciso in
questa guerra". Questo si basa sulla profezia di San Cosma d'Etolia.
San Paisios si è addormentato nel Signore
il 12 luglio 1994. Una delle cose che ha scritto è questa: "Non volevo
altro che Dio mi tenesse in vita ancora per qualche anno, così avrei
potuto vedere il mio paese espandersi. E si espanderà..."
"La Turchia sarà sezionata. Questo sarà a
nostro vantaggio come nazione. In questo modo saranno liberati i nostri
villaggi, le nostre patrie rese schiave. Costantinopoli sarà liberata,
sarà di nuovo greca. La basilica di Santa Sofia si aprirà di nuovo", si
legge nel testo.
"La Turchia sarà sezionata in 3 o 4
parti. Il conto alla rovescia è iniziato. Prenderemo le terre che ci
appartengono, gli armeni prenderanno le loro e i curdi le loro. Il
nucleo è la questione curda", continua il testo.
Paisios ha scritto ancora: "Fino a quando
ci sarà fede e speranza in Dio, molta gente si rallegrerà. Tutto ciò
accadrà in questi anni. È giunto il momento".
San Paisios dell'Athos nacque con il nome
di Arsenios Eznepidis nel mese di luglio 1924, a Farasa in Cappadocia.
Suo padre si chiamava Prodromos e sua madre Evlampia. Aveva otto
fratelli. Il 7 agosto 1924, una settimana prima che i greci di Farasa
tornassero in patria, fu battezzato dal parroco, padre Arsenios, che la
Chiesa ortodossa ha riconosciuto come santo. Arsenios insistette a
dargli il suo nome "per lasciare un monaco al suo posto", come disse.
Cinque settimane dopo il battesimo del
bambino, il 14 settembre 1924, la famiglia Eznepidis, insieme ad altri
profughi, giunse al Pireo e poi andò a Corfù, dove rimase per diciotto
mesi. La famiglia si trasferì a Igoumenitsa e poi a Konitsa, dove
Arsenios finì la scuola elementare e ottenne il suo diploma con
"condotta eccellente". Fin da quando era bambino, mise per iscritto i
miracoli di sant'Arsenios. Aveva una inclinazione verso il monachesimo e
voleva diventare un monaco.
Arsenios andò al Monte Athos per
diventare un monaco nel 1949, subito dopo il suo congedo dall'esercito.
Soggiornò per una notte presso il Monastero di san Giovanni il Teologo a
Karyes e poi dimorò nell'eremo di san Panteleimone, nella cella della
Vergine Maria, dove incontrò il padre Kyrillos, abate del monastero, e
lo seguì fedelmente. Dopo aver trascorso il tempo in vari ritiri del
Monte Athos e del Sinai, si trasferì al monastero di Koutloumousiou
finché si ammalò gravemente e morì nell'estate del 1994.
Fu sepolto nel monastero di san Giovanni
il Teologo a Souroti, a Salonicco. Da allora, ogni anno, l'11 e il 12
luglio, l'anniversario della sua morte, si tiene una veglia presso la
sua tomba, con migliaia di fedeli presenti.
L'anziano Paisios ha scritto quattro libri, pubblicati dal monastero di san Giovanni il Teologo: Sant'Arsenio di Cappadocia (1991), L'anziano Hadji-Georgis l'Athonita, 1809-1886 (1986), Padri dell'Athos e questioni dell'Athos (1993) e Lettere (1994 ).
L'anziano Paisios divenne noto per una
serie di controverse dichiarazioni politiche e profezie. Queste
includono la previsione che una guerra con la Turchia porterà ad un
restauro di una Magna Grecia che include l'Albania, la Macedonia e
Bisanzio (Istanbul), e la conversione di massa dei turchi dall'islam al
cristianesimo ortodosso. Molti greci paragonano Paisios a Nostradamus.