sabato 28 novembre 2015

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Alcuni greci riprendono in considerazione le profezie dell'anziano Paisios sul conflitto tra Russia e Turchia
  
 
La tensione che si è creata dopo l'abbattimento di un caccia russo da parte di aerei da guerra turchi ha portato diversi greci a riconsiderare le profezie dell'anziano Paisios sulla guerra tra la Russia e la Turchia.
Il monaco asceta Paisios, che è stato canonizzato tra i santi dal Santo Sinodo della Chiesa greco-ortodossa nello scorso mese di gennaio, era noto per le sue profezie e previsioni. Una di loro diceva che Istanbul, un tempo Costantinopoli, diventerà di nuovo greca.
In particolare, Paisios ha scritto: "Avranno inizio eventi che culmineranno nella nostra ripresa di Costantinopoli. Costantinopoli sarà data a noi. Ci sarà una guerra tra Russia e Turchia. In principio i turchi crederanno di vincere, ma questo porterà alla loro distruzione. I russi, alla fine, vinceranno e conquisteranno Costantinopoli. Dopo di che sarà nostra. Saranno costretti a darla a noi".
Il testo recita inoltre: "(I turchi) saranno distrutti. Saranno sradicati perché sono una nazione che è stata costruita senza la benedizione di Dio. Un terzo dei turchi tornerà da dove sono venuti, le profondità della Turchia. Un terzo si salverà perché saranno diventati cristiani, e l'altro terzo sarà ucciso in questa guerra". Questo si basa sulla profezia di San Cosma d'Etolia.
San Paisios si è addormentato nel Signore il 12 luglio 1994. Una delle cose che ha scritto è questa: "Non volevo altro che Dio mi tenesse in vita ancora per qualche anno, così avrei potuto vedere il mio paese espandersi. E si espanderà..."
"La Turchia sarà sezionata. Questo sarà a nostro vantaggio come nazione. In questo modo saranno liberati i nostri villaggi, le nostre patrie rese schiave. Costantinopoli sarà liberata, sarà di nuovo greca. La basilica di Santa Sofia si aprirà di nuovo", si legge nel testo.
"La Turchia sarà sezionata in 3 o 4 parti. Il conto alla rovescia è iniziato. Prenderemo le terre che ci appartengono, gli armeni prenderanno le loro e i curdi le loro. Il nucleo è la questione curda", continua il testo.
Paisios ha scritto ancora: "Fino a quando ci sarà fede e speranza in Dio, molta gente si rallegrerà. Tutto ciò accadrà in questi anni. È giunto il momento".
San Paisios dell'Athos nacque con il nome di Arsenios Eznepidis nel mese di luglio 1924, a Farasa in Cappadocia. Suo padre si chiamava Prodromos e sua madre Evlampia. Aveva otto fratelli. Il 7 agosto 1924, una settimana prima che i greci di Farasa tornassero in patria, fu battezzato dal parroco, padre Arsenios, che la Chiesa ortodossa ha riconosciuto come santo. Arsenios insistette a dargli il suo nome "per lasciare un monaco al suo posto", come disse.
Cinque settimane dopo il battesimo del bambino, il 14 settembre 1924, la famiglia Eznepidis, insieme ad altri profughi, giunse al Pireo e poi andò a Corfù, dove rimase per diciotto mesi. La famiglia si trasferì a Igoumenitsa e poi a Konitsa, dove Arsenios finì la scuola elementare e ottenne il suo diploma con "condotta eccellente". Fin da quando era bambino, mise per iscritto i miracoli di sant'Arsenios. Aveva una inclinazione verso il monachesimo e voleva diventare un monaco.
Arsenios andò al Monte Athos per diventare un monaco nel 1949, subito dopo il suo congedo dall'esercito. Soggiornò per una notte presso il Monastero di san Giovanni il Teologo a Karyes e poi dimorò nell'eremo di san Panteleimone, nella cella della Vergine Maria, dove incontrò il padre Kyrillos, abate del monastero, e lo seguì fedelmente. Dopo aver trascorso il tempo in vari ritiri del Monte Athos e del Sinai, si trasferì al monastero di Koutloumousiou finché si ammalò gravemente e morì nell'estate del 1994.
Fu sepolto nel monastero di san Giovanni il Teologo a Souroti, a Salonicco. Da allora, ogni anno, l'11 e il 12 luglio, l'anniversario della sua morte, si tiene una veglia presso la sua tomba, con migliaia di fedeli presenti.
L'anziano Paisios ha scritto quattro libri, pubblicati dal monastero di san Giovanni il Teologo: Sant'Arsenio di Cappadocia (1991), L'anziano Hadji-Georgis l'Athonita, 1809-1886 (1986), Padri dell'Athos e questioni dell'Athos (1993) e Lettere (1994 ).
L'anziano Paisios divenne noto per una serie di controverse dichiarazioni politiche e profezie. Queste includono la previsione che una guerra con la Turchia porterà ad un restauro di una Magna Grecia che include l'Albania, la Macedonia e Bisanzio (Istanbul), e la conversione di massa dei turchi dall'islam al cristianesimo ortodosso. Molti greci paragonano Paisios a Nostradamus.

venerdì 27 novembre 2015

Dal sito della Parrocchia Ortodossa del Patriarcato di Mosca di Torino


Putin mi ha insegnato una lezione su come essere simile a Cristo

 

 

 

 

Quando martedì la Turchia ha teso un un'imboscata al SU-24 russo e lo ha abbattuto, il mondo ha trattenuto il respiro.
Questa "pugnalata alla schiena dai complici dei terroristi", come ha dichiarato Putin, avrebbe scatenato la terza guerra mondiale?
Nonostante il folle gesto di guerra della Turchia, Putin non ha fatto piani per iniziare una guerra contro la Turchia e i suoi complici della NATO.
Non c'è dubbio che la decisione di Putin di non reagire con forza militare nasca da una strategia politica.
Eppure tuttavia, può anche essere vista come un atto sacrificale.
Putin e la Russia hanno ricevuto un duro colpo e hanno scelto di porgere l'altra guancia. Non perché la Russia sia debole, timorosa o incapace di rispondere con forza letale. Ma Putin ha scelto di sconfiggere il male maggiore del terrorismo invece di vendicarsi.
Putin ora invita i suoi nemici a cooperare per sconfiggere la minaccia del terrorismo. Questo è simile a Cristo che sopporta il dolore e la vergogna della croce per salvare il mondo. La Russia sembra seguire lo stesso percorso.
La decisione politica di Putin è un'espressione di superiorità morale e di mitezza che scaturisce dall'essere poveri in spirito, il primo passo della sequela di Cristo e una fondamentale virtù spirituale cristiana. La società di cui è il leader possiede il fondamento cristiano da cui sorge tale statura.
Putin mi ha insegnato non solo che cosa significa essere simile a Cristo - martedì, la sua risposta simile a Cristo ha salvato il mondo intero dalla guerra.
Grazie a Dio per il signor Putin.

Iben Thranholm
Russia Insider, 26 novembre 2015

 


Iben Thranholm è una giornalista danese che ha fatto studi teologici e scrive di questioni religiose. Attualmente sta scrivendo un libro sull'Ortodossia russa. Vive a Copenhagen.
 

 

Liturgia domenicale

 
 Chiesa Ortodossa 
 Patriarcato di Mosca

PARROCCHIA
SAN GIOVANNI DI KRONSTADT
(Palazzo Gallo - Piazza Vittorio Em. II) 
 
 
CASTROVILLARI (CS)
 
Русская Православная Церковь 
Московского Патриархата 

Biserica Ortodoxă Rusă
 Patriarhia Moscovei  

Domenica, 29 novembre 2015, la Chiesa Parrocchiale Ortodossa "San Giovanni di kronstadt" del Patriarcato di Mosca, Palazzo Gallo - Piazza Vittorio Emanuele II, in Castrovillari (cs), fa memoria di santo apostolo ed evangelista
Matteo .
 
Il tono è il primo (I). 
 
La Divina Liturgia come sempre inizierà alle ore 9,30 circa.

lunedì 23 novembre 2015

Foto di gruppo - Liturgia domenicale del 22.11.2015









Foto di gruppo al termine della Divina Liturgia di domenica 22 novembre 2015.
Non eravamo tutti quelli che hanno partecipato alla Liturgia, molti fedeli erano andati via dopo la distribuzione dell'Antidoron. 
Al termine della Liturgia è venuto a farci visita il Sindaco del Comune di Castrovillari Avv. Mimmo Lo Polito ed il consigliere Peppino Pignataro.

domenica 22 novembre 2015

Annuncio quadrilingue !!!!! (Albanese - Romeno - Russo - Greco)


Njoftim të gjithë besimtarëve orthodhoksë:
    E premte, 27 nëntor, 2015, për ne Patriarkana Ortodokse e Moskës, ne kemi mbajtur kalendarin Julian, ka filluar agjërimi në përgatitje për Lindjes së Shenjtë të Zotit tonë Jezu Krisht. Është koha në këtë periudhë të shkurtër të agjërimit dhe abstinencës për të bërë një rrëfim të mirë dhe për të marrë Eukaristinë e Shenjtë.
Mos harroni të marrë pjesë në kishë tuaj famullisë me të gjithë familjen dhe të marrin me vete fëmijët tuaj, veçanërisht ata që janë pagëzuar në kishën tonë.
Famullitari, si gjithmonë, është në dispozicionin tuaj.
Kontaktoni atë në çdo kohë për çdo nevojë shpirtërore.
Cell:. 3473400419


ANUNȚ CU TOTI credincioșii ortodocși:
    Vineri douăzeci și șapte noi 2015, pentru noi Patriarhiei Ortodoxe de la Moscova, am păstrat calendarul iulian, a început în curs de pregătire pentru postul Nașterii Sfântului Domnului nostru Isus Hristos. Este timpul în această perioadă scurtă de post și abstinență de a face o mărturisire bună și să primească Sfânta Euharistie.
Nu uitați să participe la biserica ta parohială cu întreaga familie și să ia cu tine copiii, în special cei care au fost botezați în biserica noastră.
Preotul paroh, ca întotdeauna, este la dispoziția dumneavoastră.
Contactați-l în orice moment pentru orice nevoie spirituală.
Cell:. 3473400419

Обратите внимание, православные верующие: В пятницу, 27 ноября 2015 года, для нас - православных Московского Патриархата - которые сохранили юлианский календарь, начинается пост, как подготовка к Святому Рождеству Господа нашего Иисуса Христа. Время этого короткого периода поста и воздержания есть время покаяния и приобщения Святых Христовых Таин. Не забудьте зайти в церковь в вашем приходе со всей семьей и взять с собой своих детей, особенно тех, кто был крещен в церкви. Приходской священник, как всегда, находится в вашем распоряжении. Контакты в любое время и по любой духовной потребности. Тел.: 3473400419

ΑΝΑΚΟΙΝΩΣΗ ΠΡΟΣ ΟΛΟΥΣ πιστοί Ορθόδοξοι:
    Την Παρασκευή 27 Νοεμβρίου 2015, για μας Ορθόδοξο Πατριαρχείο της Μόσχας, έχουμε διατηρήσει το Ιουλιανό ημερολόγιο, άρχισε η νηστεία στο πλαίσιο της προετοιμασίας για τη Θεία Γέννηση του Κυρίου μας Ιησού Χριστού. Ήρθε η ώρα σε αυτό το σύντομο χρονικό διάστημα της νηστείας και αποχής για να κάνει μια καλή Εξομολόγηση και να λάβετε Θεία Ευχαριστία.
Μην ξεχάσετε να πηγαίνουν στην εκκλησία της ενορίας σας με όλη την οικογένεια και να πάρετε μαζί σας τα παιδιά σας, ειδικά εκείνοι που έχουν βαφτιστεί στην εκκλησία μας.
Ο ιερέας της ενορίας, όπως πάντα, είναι στη διάθεσή σας.
Επικοινωνήστε με τον ανά πάσα στιγμή για οποιαδήποτε πνευματική ανάγκη.
Cell:. 3473400419

Liturgia domenicale a Castrovillari (Cosenza - Calabria - Italia )


Foto panoramica dell'inizio della Divina Liturgia di oggi 22 novembre 2015 presso la Chiesa Ortodossa del Patriarcato di Mosca "San Giovanni di Kronstadt" a Castrovillari. 
Gloria a Dio !! Anche se il tempo era inclemente i fedeli ortodossi sono venuti in Chiesa, non ci hanno abbandonato, 
ed insieme abbiamo cantato le lodi al Signore Gesù Cristo !!
SANTO SANTO SANTO il Signore Savaoth.........

venerdì 20 novembre 2015

Liturgia domenicale

 
 Chiesa Ortodossa 
 Patriarcato di Mosca

PARROCCHIA
SAN GIOVANNI DI KRONSTADT
(Palazzo Gallo - Piazza Vittorio Em. II) 
 
 
CASTROVILLARI (CS)
 
Русская Православная Церковь 
Московского Патриархата 

Biserica Ortodoxă Rusă
 Patriarhia Moscovei  

Domenica, 22 novembre 2015, la Chiesa Parrocchiale Ortodossa "San Giovanni di kronstadt" del Patriarcato di Mosca, in Castrovillari (cs), fa memoria di san Nectario
 
Il tono è l'ottavo (VIII). 
 
La Divina Liturgia come sempre inizierà alle ore 9,30 circa.
 

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sabato 14 novembre 2015

Liturgia domenicale

 
 Chiesa Ortodossa 
 Patriarcato di Mosca

PARROCCHIA
SAN GIOVANNI DI KRONSTADT
(Palazzo Gallo - Piazza Vittorio Em. II) 
 
 
CASTROVILLARI (CS)
 
Русская Православная Церковь 
Московского Патриархата 

Biserica Ortodoxă Rusă
 Patriarhia Moscovei  

Domenica,15 novembre 2015, la Chiesa Parrocchiale Ortodossa "San Giovanni di kronstadt" del Patriarcato di Mosca, in Castrovillari (cs), fa memoria dei santi martiri Acindino, Pegasio, Aftonio, Elpidoforo e Anempodisto
 
Il tono è il settimo (VII). 
 
La Divina Liturgia come sempre inizierà alle ore 9,30 circa.
 
Il Signore sia con voi e vi benedica.


 

Dal sito del confratello e concelebrante P. Ambrogio di Torino

Gaffe del patriarca Bartolomeo in Bulgaria

Il Patriarca Ecumenico ha creato un serio scandalo nel corso della sua visita ufficiale in Bulgaria, dove è stato insignito della medaglia Stara Planina, il più alto riconoscimento offerto dal governo del paese.
Al termine del suo discorso di accettazione del premio, ha colto di sorpresa gli organizzatori (tra cui il presidente della Repubblica, Rosen Plevneliev) chiedendo la restituzione degli oggetti religiosi bizantini rimossi dalle truppe bulgare da chiese e monasteri delle metropolie di Serres, Xanthi e Drama (nel nord della Grecia) durante le guerre balcaniche.
La polemica ha spinto il primo ministro bulgaro Boiko Borisov ad annullare l'incontro con il patriarca Bartolomeo, il cui comportamento è stato definito dal leader del Partito Socialista Mihail Mikov "un insulto ai cittadini e ai cristiani bulgari".
Ovviamente, siccome nei conflitti balcanici ci sono almeno tot capita quot sententiae (quand’anche le opinioni non siano ben di più dei singoli individui), le rivendicazioni del patriarca sugli oggetti “rubati da truppe di occupazione” hanno scatenato l’ovvia risposta da parte bulgara: “Nulla è stato rubato dalle chiese greche. I beni appartenevano a congregazioni etniche bulgare sotto il Patriarcato di Costantinopoli, che si rifugiarono in Bulgaria durante la guerra, portandosi dietro i loro beni mobili, sapendo di perdere per sempre le loro case e le loro chiese”.
Lasciando da parte ogni considerazione sulla maleducazione di un simile discorso in un momento di ospitalità, notiamo che le parole del patriarca Bartolomeo hanno anche riaperto ferite che vanno ben al di là del discorso dei beni ecclesiastici: “Dopo la guerra, tutte le iscrizioni bulgare nelle chiese del nord della Grecia furono cancellate e cambiate con iscrizioni greche. Nella regione bulgara del Mar Nero e a Plovdiv, invece, sono state mantenute le iscrizioni greche, come qualsiasi visitatore può controllare”.
I commentatori più maliziosi si sono chiesti come mai il Patriarca Ecumenico non abbia mai fatto discorsi simili di restituzione quando è stato accolto dai cattolici a Roma o a Venezia.

 

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L'attore Cary Tagawa diventa ortodosso a Mosca    
Pubblicato : Padre Ambrogio

 

Cary-Hiroyuki Tagawa è un attore giapponese-americano di una certa fama, celebre soprattutto per ruoli di personaggi negativi: lo abbiamo visto a fianco di Sean Connery nel film Sol Levante (1993), dove ha interpretato il playboy mafioso Eddie Sakamura; il suo ruolo più noto è quello dello stregone malvagio Shang Tsun nel film Mortal Kombat. Difficilmente diverrà popolare in Occidente per il suo ruolo molto positivo nel film russo Ierej-San (in uscita il 26 novembre 2015), in cui interpreta padre Nikolaj Nakamura, un prete ortodosso giapponese che aiuta la popolazione di una città russa a combattere la corruzione.
Ancor meno nota rimarrà in Occidente la sua scelta religiosa: dopo due anni di frequentazione di chiese ortodosse per studiare l’ambientazione del film, ha deciso di chiedere il battesimo nella Chiesa ortodossa: la funzione, nella quale ha ricevuto il nome di Panteleimon, è stata officiata il 12 novembre 2015 dal metropolita Ilarion di Volokolamsk.
  
il battesimo del servo di Dio Panteleimon Tagawa

In un’intervista rilasciata all’inizio della produzione del film, nel 2013, ringrazia i suoi collaboratori Ivan Okhlobystin e Pjotr Mamonov (entrambi, come lui stesso, personalità profondamente religiose), e annuncia di avere intrapreso un viaggio di scoperta della Chiesa ortodossa russa, aiutandosi a creare il personaggio da lui recitato attraverso ripetute visite a chiese e cattedrali. Il profondo effetto delle chiese, unito al rispetto, comune alle culture russa e giapponese, per la dignità e l’onore dei veri guerrieri, lo hanno condotto alla decisione di abbracciare l’Ortodossia.
   
Tagawa dopo il battesimo e in una scena del film

Tagawa ha pure annunciato la sua decisione di chiedere la cittadinanza russa. “Non sto seguendo la nuova moda”, ha annunciato in una conferenza stampa, alludendo verosimilmente al pugile americano Roy Jones Jr e all’attore francese Gerard Depardieu. “Sto seguendo il mio cuore. Queste non sono decisioni facili da prendere né in America, né in qualunque altra parte del mondo. Questa per me sarà una nuova sfida”.