Серафим Валеряни Ропа
V Domenica dopo Pentecoste
Tono IV
Letture: Rm. 8,14 – 21 / Mt. 8,28 – 9,1
Nel nome del Padre e del Figlio e del Santo Spirito. Amen.
“Credo in unico Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le realtà sia visibili che invisibili…” la tradizione della Chiesa pone fra le realtà invisibili anche gli angeli. Gli angeli (dal greco: inviato) sono puri spiriti dotati di intelligenza che servono il Signore. La Sacra Scrittura ci riferisce che essi sono divisi in vari ordini: i Serafini dalle sei ali che stanno intorno al trono di Dio e si velano per timore della inaccessibile sua gloria, i Cherubini dai molti occhi, le Potestà, le Virtù, gli Arcangeli come San Michele il capo delle milizie celesti, San Gabriele l’annunciatore, san Raffaele il guaritore. Anch’essi come gli uomini sono stati creati liberi, alcuni di loro hanno per orgoglio e superbia rifiutato Dio. Pare anacronistico al giorno d’oggi parlare dei demoni o diavoli cioè quegli angeli che sono decaduti dallo stato di grazia e di comunione con Dio e che cercano in tutti i modi di sviare gli uomini dalla retta via per farli cadere nel peccato. Ci sono persone disposte a credere in Dio ma non credono che esistano i demoni tentatori, spesso ahimè la realtà degli spiriti maligni è sottovalutata anche nelle prediche e nei richiami dei sacerdoti.
Purtroppo come ci insegna tutta la Scrittura e tutta la Tradizione essi esistono e ci spingono ad andare contro Dio e contro la sua legge. Come esistono, purtroppo, persone malvagie nel mondo così esistono spiriti malvagi nell’universo, sono spiriti che pare si “nutrano” dei peccati delle persone. Avendo essi reciso ogni rapporto con Dio, con la vita vera, essi “vanno in giro cercando chi divorare” per riempire questa fame spirituale che li attanaglia, che li rode dentro in un circolo vizioso che arriverà alla fine dei secoli. Ad essi non importa se la gente creda o meno nella loro esistenza, ad essi interessa che la gente pecchi e trasportano chi li segue in una specie di vortice oscuro che trascina sempre di più verso il basso. Spesso essi scimmiottano Dio e si presentano come angeli di luce e traviano gli uomini facendosi adorare, è il caso di alcune mode new age e next age che parlano di angeli, di invocare o evocare le potenze angeliche, di vaga spiritualità, ma che sono pericolosissime perché non vengono da Dio. Spesso essi fanno leva sulle insicurezze umane e sulla nostra poca Fede e nei momenti di dolore ci spingono ad andare da maghi, stregoni, cartomanti, astrologi, medium che dicono di parlare coi defunti, i quali o sono ciarlatani o sono in combutta coi diavoli o entrambe le cose. Mai frequentare quelle persone! Mai! Si scherza con il fuoco, con un fuoco spirituale che ci brucia anche se non ce ne accorgiamo e quando ce ne accorgiamo siamo già molto in là nel vortice.
Per questo cari fratelli e sorelle vi raccomando di stare all’erta, non dico di andare all’eccesso opposto cioè di credere che tutto sia (come dicono alcuni settanti) sotto l’influsso del maligno, ma di stare all’erta e il più possibile vicini a Dio. I rimedi, la cura, il mantenimento della nostra salute spirituale sono dovuti alle solite semplici, buone e sante regole: preghiera personale e comunitaria assidua e regolare, digiuno, lettura e meditazione della Sacra Scrittura, frequenza ai sacramenti.
Buona Domenica a tutti.
p. Seraphim
Tono IV
Letture: Rm. 8,14 – 21 / Mt. 8,28 – 9,1
Nel nome del Padre e del Figlio e del Santo Spirito. Amen.
“Credo in unico Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le realtà sia visibili che invisibili…” la tradizione della Chiesa pone fra le realtà invisibili anche gli angeli. Gli angeli (dal greco: inviato) sono puri spiriti dotati di intelligenza che servono il Signore. La Sacra Scrittura ci riferisce che essi sono divisi in vari ordini: i Serafini dalle sei ali che stanno intorno al trono di Dio e si velano per timore della inaccessibile sua gloria, i Cherubini dai molti occhi, le Potestà, le Virtù, gli Arcangeli come San Michele il capo delle milizie celesti, San Gabriele l’annunciatore, san Raffaele il guaritore. Anch’essi come gli uomini sono stati creati liberi, alcuni di loro hanno per orgoglio e superbia rifiutato Dio. Pare anacronistico al giorno d’oggi parlare dei demoni o diavoli cioè quegli angeli che sono decaduti dallo stato di grazia e di comunione con Dio e che cercano in tutti i modi di sviare gli uomini dalla retta via per farli cadere nel peccato. Ci sono persone disposte a credere in Dio ma non credono che esistano i demoni tentatori, spesso ahimè la realtà degli spiriti maligni è sottovalutata anche nelle prediche e nei richiami dei sacerdoti.
Purtroppo come ci insegna tutta la Scrittura e tutta la Tradizione essi esistono e ci spingono ad andare contro Dio e contro la sua legge. Come esistono, purtroppo, persone malvagie nel mondo così esistono spiriti malvagi nell’universo, sono spiriti che pare si “nutrano” dei peccati delle persone. Avendo essi reciso ogni rapporto con Dio, con la vita vera, essi “vanno in giro cercando chi divorare” per riempire questa fame spirituale che li attanaglia, che li rode dentro in un circolo vizioso che arriverà alla fine dei secoli. Ad essi non importa se la gente creda o meno nella loro esistenza, ad essi interessa che la gente pecchi e trasportano chi li segue in una specie di vortice oscuro che trascina sempre di più verso il basso. Spesso essi scimmiottano Dio e si presentano come angeli di luce e traviano gli uomini facendosi adorare, è il caso di alcune mode new age e next age che parlano di angeli, di invocare o evocare le potenze angeliche, di vaga spiritualità, ma che sono pericolosissime perché non vengono da Dio. Spesso essi fanno leva sulle insicurezze umane e sulla nostra poca Fede e nei momenti di dolore ci spingono ad andare da maghi, stregoni, cartomanti, astrologi, medium che dicono di parlare coi defunti, i quali o sono ciarlatani o sono in combutta coi diavoli o entrambe le cose. Mai frequentare quelle persone! Mai! Si scherza con il fuoco, con un fuoco spirituale che ci brucia anche se non ce ne accorgiamo e quando ce ne accorgiamo siamo già molto in là nel vortice.
Per questo cari fratelli e sorelle vi raccomando di stare all’erta, non dico di andare all’eccesso opposto cioè di credere che tutto sia (come dicono alcuni settanti) sotto l’influsso del maligno, ma di stare all’erta e il più possibile vicini a Dio. I rimedi, la cura, il mantenimento della nostra salute spirituale sono dovuti alle solite semplici, buone e sante regole: preghiera personale e comunitaria assidua e regolare, digiuno, lettura e meditazione della Sacra Scrittura, frequenza ai sacramenti.
Buona Domenica a tutti.
p. Seraphim
Nessun commento:
Posta un commento