lunedì 21 marzo 2016

DAL SITO: http://fosilaron.tumblr.com/

1. Rallegratevi!
In questo tempo di Quaresima facciamoci guidare dalle parole del santo apostolo Paolo: “rallegratevi, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie” (1Tes 5,16-18). Non angustiamoci per lo sforzo ascetico di questo santo tempo ma rallegriamoci per i frutti spirituali che vedremo nascere dal nostro cammino verso la luce pasquale.
2. Pregate incessantemente!
L’apostolo Paolo ci invita poi a pregare incessantemente. La Grande Quaresima è un tempo opportuno per curare maggiormente la nostra vita di preghiera. Proviamo a fare maggiore attenzione alle liturgie, leggiamo anche i testi se è possibile. Cerchiamo di rimanere fedeli alla nostra regola di preghiera aggiungendo la preghiera di sant’Efrem il Siro e dedicando ad essa un po’ più di tempo. 
3. Pregate in chiesa
In Quaresima ci sono molte occasioni per pregare in chiesa oltre alla liturgia domenicale. Non perdiamo quest’occasione di ritagliare un po’ del nostro tempo per passare da una chiesa, non sempre è facile pregare a casa o sul posto di lavoro. Cerchiamo di non mancare alla preghiera del Grande Canone di Sant’Andrea di Creta e all’inno Akathistos. 
4. Aprimi le porte del pentimento, Datore di vita!
“Aprimi le porte del pentimento, Datore di vita” ci fa cantare la Chiesa in Quaresima. Questo è tempo di pentimento e purificazione. Se non abbiamo intenzione di pentirci, di fare metanoia non facciamo lo sforzo ascetico, sarebbe solo una perdita di tempo e salute. 
5. Conservate la vostra salute!
Lo sforzo ascetico del digiuno è sempre impegnativo. Se qualcuno ha problemi di salute non si cimenti senza aver parlato con il proprio padre spirituale. Dio e la Chiesa non saranno felici per eventuali ulcere o altri problemi di salute
6. Guardate al vostro piatto!
La “vanità del digiuno” è dietro l’angolo durante la Quaresima. Per prevenirla è bene guardare al proprio piatto e non soffermarsi a “controllare” gli altri. Ricordiamoci che sempre che non conosciamo le situazioni di ciascuno e le indicazioni dei loro padri spirituali. 
7. Non di solo pane vive l’uomo
Non è bene passare la Quaresima a pensare al cibo e alle regole alimentari. Questo tempo santo non è una questione di dieta, ma un tempo per l’anima. Sta scritto: “non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Mt 4,4). Ecco, non concentriamoci sul cibo ma sulla Parola di Dio. Possiamo utilmente in questi giorni leggere la Sacra Scrittura, in particolare i santi Vangeli, e affiancare ad essa gli scritti dei Padri
8. Siate solleciti nel bene
Sarebbe importante spostare il nostro interesse dal contenuto del piatto degli altri alle persone che ci circondano. Il digiuno che pratichiamo dovrebbe sempre accrescere in noi l’amore per Dio e per il prossimo. Ricordiamoci il monito di Cristo: “quod superest date elemosinam”, ciò che è sulla tavola venga donato ai poveri. (cfr. Lc 3,11). 
9. Vincete il rispetto umano
Padre Paisio invitava a non digiunare per spettacolo ma ricordava anche che oltre al rispetto per i vicini bisogna avere soprattutto rispetto per noi stessi e la nostra fede. Lo sforzo ascetico quaresimale è anche sforzo della volontà per vincere anche il cosiddetto rispetto umano: non c’è atto più servile che quello di ridurre e di costringere se medesimo alla necessità di conformare la propria religione al capriccio altrui. Un invito a gustare una fetta di torta, a un divertimento o mangiare un pezzo di pollo può essere gentilmente rifiutato anche con una buona scusa.
10. Andate a Cristo!
Andare incontro al Cristo risorto è la più importante regola quaresimale. La Sua compagnia è la cosa più grande che possiamo gustare in questo tempo santo: con il Signore cercheremo di superare i quaranta giorni di digiuno, con Lui andremo alla tomba di Lazzaro, poi entreremo con lui in Gerusalemme, con gli Apostoli parteciperemo all’ultima cena e infine saremo sotto la croce con la Madre di Dio e l'apostolo Giovanni. Saremo infine al sepolcro e gioiremo di trovarlo vuoto. E grideremo con tutto il cuore: Cristo è risorto!

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