Sulle ingiustizie nella vita della Chiesa
dal blog del sito Orthodox England, 28 maggio 2018
La Chiesa, il corpo incarnato di Cristo,
è sempre stato il campo di battaglia centrale tra Dio e il mondo, il
cui principe è Satana. È per questa ragione che il mondo cerca
costantemente di distruggere e corrompere la Chiesa, infiltrandola con
coloro che scioccamente e ciecamente fanno la volontà di Satana. La
storia è piena di famosi esempi di nemici interni e di traditori nella
vita della Chiesa. Di fatto fu questo il fondamento della vita monastica
nel IV secolo. Tutto questo perché la presenza di Cristo è aberrante
per Satana, che vuole il mondo per se stesso, come vediamo nelle
tentazioni di Cristo, raccontate nel quarto capitolo del Vangelo di
Matteo. Satana ha sempre cercato di trasformare la Chiesa nel mondo, per
fare della Fede una semplice "religione" statale o istituzionale.
Trasforma vescovi e preti in anti-pastori, in scribi (intellettuali
vanitosi e pomposi come Ario e così tanti accademici che, gonfiati dalla
futile conoscenza descritta dall'apostolo Paolo in 2 Timoteo 3: 4,
pensano di sapere tutto) e farisei (ritualisti), per non parlare di
persecutori e burocrati. Così, nella storia della Chiesa, ogni eresia e
ogni scisma è stato un tentativo, solitamente inconsapevole a causa
della delusione spirituale di coloro che guidano l'eresia e lo scisma,
per compromettere la Chiesa con il mondo.
Così, nel settimo secolo in queste isole,
monaci irlandesi disordinati ma santi erano disorientati da una
religione romana organizzata ma fredda; durante il primo millennio
successivo gli zelanti monaci della Nuova Roma (Costantinopoli) furono
crudelmente perseguitati da imperatori e imperatrici con i loro progetti
politici iconoclasti filo-islamici; nell'XI secolo la Vecchia Roma
cadde nella tentazione di trasformare il suo vescovo in un imperatore
universale che comandava eserciti e torturatori, sostituva Dio e dal
quale, si diceva, procedeva lo Spirito Santo e così tutta la verità e
l'autorità; alcuni secoli fa in Russia sorse un grande dibattito tra gli
eremiti non possessori e coloro che gestivano i monasteri come unità
economiche con terreni agricoli e contadini; poco più di un secolo fa la
Chiesa russa, sebbene con grandi istituzioni, era compromessa come
parte delle macchine statali, e la gente non si radunava attorno a
ricchi vescovi-burocrati, preti cittadini carrieristi e cori
professionisti operistici all'italiana in chiese di pietra, ma attorno a
poveri anziani portatori di spirito in cappelle di legno nei monasteri
provinciali; e ai nostri tempi il più grande santo della diaspora, san
Giovanni di Shanghai, fu processato da vescovi che sostenevano i laici
con denaro e potere, e non gli autentici fedeli.
Che cosa dobbiamo fare di fronte alle ingiustizie nella vita della Chiesa?
In primo luogo, potremmo sbagliarci:
possiamo sapere che abbiamo ragione, solo se siamo perseguitati. Ce lo
dice Cristo (Luca 21 e Giovanni 16). Accettiamo quindi la persecuzione, a
condizione che non ci costringa a violare i comandamenti. Se ciò
significa compromettere i comandamenti, dobbiamo trasferirci in un'altra
diocesi canonica, ma non in una non canonica. La persecuzione non è
infatti una scusa auto-giustificante per cadere nello scisma. La Chiesa è
ovunque disseminata di piccoli gruppi, o per meglio dire sette
estremiste, per esempio di nuovi calendaristi o di vecchi calendaristi,
che furono spesso inizialmente vittime di ingiustizie episcopali, ma che
ora non hanno alcuno status canonico e quindi hanno screditato se
stessi. Ma il calendario della Chiesa è anche e ovunque disseminato di
santi che hanno sopportato le ingiustizie, tra quelli recenti san
Nettario di Egina e san Giovanni di Shanghai, e che così sono diventati
santi. Non si sono tolti le loro corone.
In secondo luogo, mentre rimanete nella
Chiesa con quelli che causano l'ingiustizia, non partecipate a
quell'ingiustizia, mettetevi dalla parte delle vittime dell'ingiustizia.
Ci saranno degli anti-pastori, ma voi dovete rimanere pastori, e la
vostra coscienza pulita. I bulli, i narcisisti e i manipolatori degli
ingenui, con le loro menzogne insinuatrici, l'ipocrisia e i tentativi di
screditare, non vinceranno. Questi non pensano al Giudizio ultimo e non
tremano, ma voi pensateci e tremate.
In terzo luogo, dobbiamo sapere che, come
si suol dire, ciò che dai, ti ritorna. I nostri persecutori dovrebbero
tremare – in ogni caso, lo faranno presto. Ho visto così tanti che hanno
perseguitato la gente della Chiesa, e cose terribili sono accadute a
tutti prima o poi, senza eccezioni. Negli ultimi quarant'anni e più, li
ho visti, vescovi e sacerdoti che muoiono improvvisamente dopo aver
agito in modo oltraggioso. Pensavano di poter farla franca: non ci sono
riusciti. Siate pazienti: la verità verrà allo scoperto. Dio è sempre
dalla parte dei buoni e dei fedeli. Siate pazienti, la giustizia
arriverà sempre, perché l'uomo propone, ma Dio dispone: non fatevi
ingannare; non ci si può prendere gioco di Dio; poiché ciò che l'uomo
semina, quello ancora raccoglierà (Galati 6:7).
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