lunedì 9 agosto 2021

Dal Sito del Confratello Padre Ambrogio di Torino.

  Il tomos d'autocefalia ucraino non ha nulla a che fare con Dio

Orthochristian.com, 2 agosto 2021

 

foto: pravoslavie.ru

Tutto ciò che è connesso con il cosiddetto tomos di autocefalia dato agli scismatici ucraini dal patriarca Bartolomeo di Costantinopoli non ha alcun legame con Dio, ritiene sua Eminenza il metropolita Athanasios di Limassol della Chiesa ortodossa di Cipro.

Il vescovo cipriota si è dimostrato uno strenuo difensore dell'Ortodossia in Ucraina sin da quando il Patriarcato di Costantinopoli ha annunciato nel 2018 i suoi piani per sottrarre il territorio della Chiesa ucraina agli stessi fedeli ucraini e per creare una nuova "chiesa" scismatica incentrata sul nazionalismo e sull'inimicizia contro i propri fratelli ucraini.

Dopo che l'arcivescovo Chrysostomos di Cipro ha seguito il patriarca Bartolomeo e si è lanciato da solo a riconoscere la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" scismatica senza il sostegno del Santo Sinodo, il metropolita Athanasios è stato tra coloro che hanno rifiutato di approvare questa decisione non ortodossa e si è astenuto dal concelebrare con l'arcivescovo Chrysostomos fin d'allora. Insieme a molti altri, ha sopportato diffamazioni e minacce sempre più acute da parte dell'arcivescovo per la sua posizione di principio.

Affrontando nuovamente la situazione ucraina in occasione del 1.033° anniversario del Battesimo della Rus' sul canale YouTube Il primo indipendente durante il fine settimana, sua Eminenza ha sottolineato che la Chiesa canonica ucraina dovrebbe ricevere i suoi attuali problemi come una gioia, perché la Chiesa continua a esistere nonostante le difficoltà, il che indica che Dio è con la Chiesa:

Grazie a Dio, ci dà gioia che la Chiesa viva in tempi di persecuzione. Quando la Chiesa vive durante una persecuzione, è una conferma che Dio è con noi, che aiuta la nostra Chiesa.

Le nostre preghiere e il nostro amore sono sempre presenti nella Chiesa ortodossa ucraina e la nostra preoccupazione per le i fedeli è garantire che essi rimangano nella Chiesa ortodossa ucraina. Crediamo che la Chiesa ortodossa ucraina sia rappresentata dal metropolita Onufrij e non dovremmo guardare al dolore e alle preoccupazioni, ma dovremmo guardare alle testimonianze di fede nella Chiesa ortodossa. Questa testimonianza aiuta a vincere tutte le tentazioni che sorgono nella Chiesa. Dobbiamo credere che le nuvole cupe passeranno e che Cristo esalterà la nostra Chiesa e supererà tutti i problemi che esistono ora in Ucraina.

il metropolita Athanasios ha anche sottolineato che il nazionalismo è condannato nella Chiesa, perché la Chiesa è al di sopra di tutti i popoli e le nazioni. "La Chiesa è Cristo. Cristo deve essere nel cuore di ogni persona. Dobbiamo onorare la storia, ma prima di tutto dobbiamo onorare Cristo", ha detto.

Al contrario, la situazione del tomos non porta gioia, ha lamentato il vescovo cipriota:

Questo non ci porta gioia. Ho avuto un atteggiamento negativo nei suoi confronti fin dall'inizio. Mi dispiace molto per quello che sta succedendo ora in Ucraina. Dobbiamo capire che questo passerà nel tempo. Ma ciò che è connesso con il tomos e l'autocefalia non è connesso con Dio. E alla fine passerà. Dio sistemerà tutto e tutto tornerà al suo posto. Dobbiamo capire che ci sono canoni della Chiesa e che i vescovi non canonici non possono essere riconosciuti come canonici. Non abbiamo visto i metropoliti non canonici sotto giudizio, ma sappiamo per certo che il metropolita canonico è Onufrij. Colui che abbiamo riconosciuto prima, lo riconosciamo ora.

Credo che ci siano state azioni sbagliate da parte di un'altra Chiesa. Dobbiamo credere che Dio sistemerà tutto, che i canoni siano al primo posto, e un giorno tutto andrà bene.

"È solo un dato di fatto che dobbiamo essere fedeli [al metropolita Onufrij]", ha detto il metropolita Athanasios.

In precedenti interviste ha anche espresso la sua ammirazione per il metropolita Onufrij, che sta affrontando la crisi ucraina con umiltà, dignità e preghiera.

Sua Eminenza il metropolita Nikiforos di Kykkos, un altro metropolita cipriota che difende l'Ortodossia insieme al metropolita Athanasios, ha pubblicato sulla crisi ucraina uno studio che dimostra che il patriarca Bartolomeo ha agito contro i canoni quando ha invaso il territorio della Chiesa ucraina.

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