Qualunque cosa accada, la Liturgia sarà
celebrata! – il metropolita Luka prepara il clero per la potenziale
chiusura di tutte le chiese
Orthochristian.com, 28 giugno 2023
foto: hramzp.ua
Il Consiglio comunale di Zaporozh'e voterà oggi sulla possibilità di privare la Chiesa ortodossa ucraina canonica di tutti i suoi edifici ecclesiastici in tutta la città.
Alla luce del voto imminente, sua Eminenza il metropolita Luka di Zaporozh'e ha pubblicato ieri un discorso al suo clero per prepararlo a questa possibilità.
Soprattutto, il metropolita chiama il suo clero e il suo gregge a rimanere fedeli al Signore e a seguirne l'esempio.
"Vi chiedo di non soccombere alle provocazioni e ad altre tentazioni diaboliche, ma di seguire i canoni della nostra madre Chiesa... Vi esorto tutti a non mormorare e a non disperare!", scrive il metropolita Luka.
Esorta inoltre i sacerdoti a considerare come e dove potrebbero servire la Liturgia senza chiese e li invita a proteggere tutti i loro oggetti liturgici.
E nel suo caratteristico stile focoso, sua Eminenza invita quei funzionari pubblici che vorrebbero chiudere le chiese a essere onesti davanti al popolo e a rinnegare semplicemente il proprio Battesimo e Cresima.
Leggete l'appello completo di vladyka Luka:
Beneamati fratelli e sorelle nel Signore!
Domani, 28 giugno, si terrà una sessione ordinaria del Consiglio comunale di Zaporozh'e, in cui i deputati dovrebbero esaminare una proposta per rescindere tutti i contratti conclusi con la diocesi di Zaporozh'e della Chiesa ortodossa ucraina.
Dichiarano ovunque che la società esige l'eliminazione della nostra Chiesa, in cui la maggior parte degli ucraini è stata battezzata, una Chiesa che aiuta tutti, anche quando le viene apertamente impedito di farlo. Dov'è questa società che esige la nostra chiusura e la privazione della comunione eucaristica dei nostri parrocchiani, loro costituenti? Non assomiglia alla folla ammaestrata da coloro che erano invidiosi di Cristo – in realtà, dai misantropi – al cui insegnamento la folla gridava: "Crocifiggilo, crocifiggilo!"?
Gli stessi ideologi di questa follia, riferendosi alla "richiesta della società", pensano solo a sedersi dopo tutto ciò che sta accadendo e ridere dell'incomprensione di quella stessa "società", spartire tra loro le vesti di Cristo e gettare la sorte sulle sue vesti. (cfr Gv 19:23-24; Ps 21:19)
Mi rivolgo a ciascuno di voi con le parole del Salvatore: perdonali; perché non sanno quello che fanno (Lc 23:34)! Tutti saranno responsabili per le loro decisioni terrene davanti al trono del tremendo Giudizio di Cristo. Ricorda che "regna l'Ade, ma non per sempre sul genere umano" (Canone del Sabato Santo, Ode VI).
Vi chiedo di non soccombere alle provocazioni e ad altre tentazioni diaboliche, ma di seguire i canoni della nostra madre Chiesa. Tutte le decisioni prese nel nostro mondo sono solo temporanee, terrene, e di ognuna di esse dovranno rispondere i persecutori della Chiesa davanti agli occhi del Signore. Noi siamo responsabili della conservazione delle nostre anime. E a coloro che si rivolgono a noi con proposte insensate per cambiare la nostra affiliazione confessionale, proponiamo che siano completamente diretti, e non mentano al popolo, e rinuncino apertamente ai sacramenti del Battesimo e della Cresima che sono stati celebrati su di loro nelle nostre chiese!
Figli fedeli della diocesi di Zaporozh'e, cari al mio cuore! Conoscendo l'esperienza delle persecuzioni avvenute nel XX secolo, disposte dal regime comunista, la cui esperienza si sta ripetendo oggi tra i persecutori della nostra Chiesa, esorto il clero e tutti i parrocchiani a considerare la possibilità di celebrare i servizi divini in luoghi al di fuori delle chiese e non così dipendenti dai mutevoli ordini dei "servi del popolo".
In questa situazione, esorto tutti voi a non mormorare e a non disperare! Non date al nemico del genere umano una ragione per trovare quella scappatoia attraverso la quale può trascinarvi con sé! Date un'occhiata alla schiera dei nuovi martiri e confessori di Zaporozh'e, la cui memoria celebriamo il 26 giugno. Guardandoli, non vediamo la disperazione, solo l'altezza del loro spirito, il potere della loro preghiera e la fiducia in Dio.
Chiedo al clero di custodire diligentemente i propri antimensi, il santo Crisma e gli utensili liturgici nel caso che la parrocchia sia costretta a lasciare la sua chiesa. Ricordate che cantiamo: "Che ogni respiro lodi il Signore". Potete officiare non solo in una bella chiesa, ma anche in qualsiasi luogo dove sacerdoti e parrocchiani possono offrire le loro fervide preghiere a Dio "con un solo cuore e una sola bocca". Non è il luogo che adorna un uomo, ma viceversa.
"Fratelli, state insieme! Pace e bene saranno per voi", ci chiama l'apostolo Giovanni il Teologo. Anche se siete costretti a lasciare la vostra parrocchia per "motivi legali" appena creati, sappiate e crediate: la Liturgia sarà celebrata! La cosa più importante nel nostro tempo è non scoraggiarsi, ma rimanere saldi nella nostra fede, sostenerci a vicenda e rimanere uniti in Cristo!
La nostra forza sta nella solidarietà e nell'unità attorno al calice di Cristo!
Dio è con noi! Lo è e lo sarà sempre!
Con amore nel Signore, invoco su di voi la benedizione di Dio,
† LUKA, METROPOLITA DI ZAPOROZH'E E MELITOPOL'
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