A leggere le varie locandine circa le feste che ogni paese svolge nel
mese di agosto, noto, per me, qualcosa di increscioso: quella che veniva
chiamata "Festa dell'amigrante", non esiste quasi più, soppiantata
dalla "Festa delle migrazioni".
Io personalmente, me la ricordo, quando si svolgeva al nostro paesello di Acquaformosa, il 15 di agosto, presso la canonica, sponsorizzata dal parroco p. Vincenzo Matrangolo.
(Oggi il suo nome viene utilizzato per propagandare associazioni a fini li lucro per pochi..........)
Era una festa aspettata, desiderata, voluta e amata, non solo dai paesani che restavano in paese tutto l'anno, ma era nel cuore anche di tutti coloro che ad agosto scendevano in paese per le sospirate vacanze, dalla Germania, Francia, Svizzera ecc., da passare insieme ai loro cari e festeggiare il santo Patrono il 29 del mese. Era una serata all'insegna della gioia, della felicità e dello stare insieme che iniziava con le parole della "predica" del parroco e proseguiva con i balli fino a tarda notte. Questa Festa accomunava le varie generazioni del villaggio e per una notte riusciva a coinvolgerle all'unisono, dimenticando che da lì a pochi giorni ci si doveva salutare e stare lontani per u altro anno.
Il popolo era contento, felice; per quelle poche ore di felicità reciproca ci si dimenticava dei dissapori di ogni genere ed origine. Insieme per si ballava, si divertiva e la parrocchia, con il suo pastore, era al centro e il protagonista di questo coinvolgimento d'amore.
Poi i tempi sono cambiati, anzi hanno continuato a restare identici, al mio paese per ricordarsi di questo triste fenomeno, una amministrazione di sinistra aveva, a ricordo di questo problema, messo una Stele ricordo, perchè tutti potessero ricordarsi che eri si cambiata la valigia, ora con le rotelline, ma il flusso di emigrandi che partiva dal paese era rimasto invariato.
Quella Stele, c'è, si può ammirare, ma credo che pochi siano coloro che la vogliono ricordare. Quella Stele sta lì, non offre nulla, solo brutti ricordi e sudore.
Ora gli amministratori, in genere, non parlano di "Emigranti", ma di migrazioni e sfruttano questo fenomeno per spendere soldini pubblici, mentre prima a sovvenzionare la festicciola "familiare" era solamente la parrocchia.
Si dedicano a questa nuova invenzione minimo tre giorni di dibattiti, di bla bla bla, con incontri presieduti da persone altisonanti e di grido. I soliti politici che coprono con i loro semoni, sempre uguali e patetici, le piazze dove si svolgono questi fenomeni. Ed il nostro povero paesano, veramente "EMIGRANTE", viene dimenticato perchè surclassato da persone che con il nostro paese, la nostra cultura, la nostra storia, la nostra lingua, il nostro sangue non hanno nulla da spartire. ADDIO emigrante, tu non produci nulla, con te non ci potranno essere associazioni di bissinis, quindi mettiti da parte, non rompere i cabassisi e parti prima che puoi.
Finisce l'epopea dei migranti, inizia quelle delle migrazioni, ma sicuramente anche questa avrà, come tutte le cose che sfruttano il nulla, la sua fine.
Cosa avrà prodotto, semplicemente che i "servi" saranno sfruttati, con una paga da fame, mentre i "Capi" .................. .
Io personalmente, me la ricordo, quando si svolgeva al nostro paesello di Acquaformosa, il 15 di agosto, presso la canonica, sponsorizzata dal parroco p. Vincenzo Matrangolo.
(Oggi il suo nome viene utilizzato per propagandare associazioni a fini li lucro per pochi..........)
Era una festa aspettata, desiderata, voluta e amata, non solo dai paesani che restavano in paese tutto l'anno, ma era nel cuore anche di tutti coloro che ad agosto scendevano in paese per le sospirate vacanze, dalla Germania, Francia, Svizzera ecc., da passare insieme ai loro cari e festeggiare il santo Patrono il 29 del mese. Era una serata all'insegna della gioia, della felicità e dello stare insieme che iniziava con le parole della "predica" del parroco e proseguiva con i balli fino a tarda notte. Questa Festa accomunava le varie generazioni del villaggio e per una notte riusciva a coinvolgerle all'unisono, dimenticando che da lì a pochi giorni ci si doveva salutare e stare lontani per u altro anno.
Il popolo era contento, felice; per quelle poche ore di felicità reciproca ci si dimenticava dei dissapori di ogni genere ed origine. Insieme per si ballava, si divertiva e la parrocchia, con il suo pastore, era al centro e il protagonista di questo coinvolgimento d'amore.
Poi i tempi sono cambiati, anzi hanno continuato a restare identici, al mio paese per ricordarsi di questo triste fenomeno, una amministrazione di sinistra aveva, a ricordo di questo problema, messo una Stele ricordo, perchè tutti potessero ricordarsi che eri si cambiata la valigia, ora con le rotelline, ma il flusso di emigrandi che partiva dal paese era rimasto invariato.
Quella Stele, c'è, si può ammirare, ma credo che pochi siano coloro che la vogliono ricordare. Quella Stele sta lì, non offre nulla, solo brutti ricordi e sudore.
Ora gli amministratori, in genere, non parlano di "Emigranti", ma di migrazioni e sfruttano questo fenomeno per spendere soldini pubblici, mentre prima a sovvenzionare la festicciola "familiare" era solamente la parrocchia.
Si dedicano a questa nuova invenzione minimo tre giorni di dibattiti, di bla bla bla, con incontri presieduti da persone altisonanti e di grido. I soliti politici che coprono con i loro semoni, sempre uguali e patetici, le piazze dove si svolgono questi fenomeni. Ed il nostro povero paesano, veramente "EMIGRANTE", viene dimenticato perchè surclassato da persone che con il nostro paese, la nostra cultura, la nostra storia, la nostra lingua, il nostro sangue non hanno nulla da spartire. ADDIO emigrante, tu non produci nulla, con te non ci potranno essere associazioni di bissinis, quindi mettiti da parte, non rompere i cabassisi e parti prima che puoi.
Finisce l'epopea dei migranti, inizia quelle delle migrazioni, ma sicuramente anche questa avrà, come tutte le cose che sfruttano il nulla, la sua fine.
Cosa avrà prodotto, semplicemente che i "servi" saranno sfruttati, con una paga da fame, mentre i "Capi" .................. .
Nessun commento:
Posta un commento