mercoledì 9 settembre 2020

Dal sito di Padre Ambrogio di Torino: Le mire espansionistiche del "FU" Patriarcato di Costantinopoli !!!!

 Il secolo del dominio di Costantinopoli sulla Chiesa moderna
Russian Faith, 27 agosto 2020

  Da oltre 100 anni il patriarca di Costantinopoli va contro gli antichi canoni, invadendo illecitamente i territori di altri patriarcati. Costantinopoli era stata umiliata, perdendo quasi tutto il proprio gregge a causa di una guerra tra Grecia e Turchia. L'unico modo per riguadagnare il proprio numero precedente, così come il proprio reddito precedente, era prendere persone e territori ad altri vescovi.
"La predicazione data dal pulpito di tutte le chiese del Patriarcato ecumenico non riguardava più le verità del Vangelo, ma solo il trionfo del partito che aveva nominato il patriarca ...".

Il sito web Orthodox History ha recentemente pubblicato un affascinante articolo intitolato La posizione del Patriarcato ecumenico nella Chiesa ortodossa, che riporta un articolo scritto dall'allora metropolita Christophoros di Leontopolis (futuro patriarca Christophoros II di Alessandria) nel 1924. Come affermato nell'introduzione:
L'articolo è stato scritto in un momento cruciale della storia ortodossa, quando l'ordine secolare era appena morto di morte violenta e l'Ortodossia stava entrando in un futuro pericoloso e incerto...
Nel maggio 1919, l'esercito greco invase la Turchia, scatenando la sfortunata guerra greco-turca. I greci, guidati dal loro primo ministro Eleftherios Venizelos, stavano seriamente perseguendo la "Megali Idea" ("Grande Idea") – il sogno di un nuovo impero bizantino, completo della riconquista di Costantinopoli. La guerra che seguì fu un disastro per i greci: i turchi vinsero in modo decisivo, una rivoluzione filo-venizelista rovesciò il re greco e il trattato di Losanna portò a uno "scambio di popolazione" – l'allontanamento forzato dei greci dalla Turchia e dei turchi dalla Grecia. Il Patriarcato ecumenico perse all'improvviso praticamente tutto il suo gregge".
Durante questo periodo, Meletios divenne patriarca di Costantinopoli, e apportò cambiamenti radicali durante il suo breve mandato di 20 mesi. Oltre a introdurre il nuovo calendario e prendere il controllo dell'Arcidiocesi greco-ortodossa d'America, promosse anche una nuova interpretazione del Canone 28 del Concilio di Calcedonia: la cosiddetta teoria delle "terre barbare", che presuppone che il Patriarcato ecumenico possa rivendicare tutti i territori che non fanno parte di un'altra Chiesa ortodossa.
Questo pezzo storico testimonia il fatto che l'interpretazione moderna delle "terre barbare" del Canone 28 (del Concilio di Calcedonia) aveva solo due anni quando l'articolo fu scritto. In altre parole, era un'innovazione creata durante il mandato di Meletios.
Questo affascinante pezzo storico è diviso in tre sezioni principali:
I. Tendenze del Patriarcato ecumenico alla supremazia
II. La condotta del Patriarcato ecumenico è contraria ai canoni e alla prassi della Chiesa
III. Ragioni dell'attuale comportamento del Patriarcato ecumenico
Storicamente, il patriarca di Costantinopoli aveva giurisdizione solo su un territorio limitato. L'articolo spiega così:
"...la giurisdizione spirituale del Patriarcato di Costantinopoli, secondo i canoni della Chiesa, non si estendeva oltre le diocesi del Ponto, dell'Asia (oggi Asia Minore) e della Tracia, comprese le nazioni barbare che si trovavano in quelle diocesi, come gli alani e i russi; i primi, vicini alla diocesi del Ponto, e i secondi, vicini a quella della Tracia ".
L'articolo prosegue descrivendo il modo fraterno in cui il patriarca di Costantinopoli interagiva normalmente con i suoi fratelli patriarchi:
Il Patriarcato ecumenico, conforme all'ordine stabilito dai santi canoni, nonostante lo splendore che lo circonda, non ha mai avuto pretese così forti. E, per quanto riguarda i patriarchi, i suoi fratelli, non ha mai voluto assumere un'aria altera...
Questa è dunque la posizione del Patriarcato ecumenico rispetto agli altri patriarcati secondo i santi canoni della Chiesa ortodossa orientale. È puramente fraterno. I quattro patriarchi sono uguali in dignità, in nessun modo uno è inferiore all'altro. Ciascuno di loro si muove e agisce all'interno della propria sfera, avendo come regola che la sua azione non si discosti in nulla dai dogmi dell'Ortodossia e dall'ordine stabilito dai santi canoni e dalle sacre tradizioni. E, se sorgeva una trasgressione o contro il dogma, contro i santi canoni, o contro la disciplina ecclesiastica, tutti i patriarchi intervenivano insieme. Nelle questioni ecclesiastiche generali, i patriarchi agivano insieme e solo le decisioni prese in comune avevano forza di legge nella Chiesa. Così fu il caso nella lite tra papa Nicola di Roma e il patriarca Fozio; quest'ultimo, in un'enciclica, denunciò il papa agli altri tre patriarchi. La stessa azione congiunta da parte dei quattro patriarchi ebbe luogo durante il Concilio di Firenze. Allo stesso modo, quando la Chiesa di Russia fu istituita come patriarcato e quando i bulgari furono dichiarati scismatici, tutti i patriarchi ritennero indispensabile riunirsi e prendere una decisione comune.
Sfortunatamente, dopo la perdita di gran parte del suo gregge un secolo fa, il patriarca di Costantinopoli iniziò a oltrepassare i propri confini, cercando di prendere il controllo su persone e territori non precedentemente sotto la sua giurisdizione. L'articolo articola il problema così:
Cosa ha potuto decidere in questi anni il Patriarcato ecumenico? Ha deciso di discostarsi dalla buona linea di condotta che aveva seguito fino a quel momento. Conquistare ogni paese considerato privo di un leader (religioso) e annetterlo al proprio territorio ecclesiastico. Interferire nei territori delle altre Chiese autocefale. E infine, volere, solo lui stesso – cioè senza il consiglio degli altri patriarchi – pronunciarsi su questioni religiose di carattere generale e, in caso di disaccordo con gli altri patriarcati, desiderare che la sua opinione predomini e che essa solo prevalga.
...non sarebbe contro ogni logica, in un momento in cui il Patriarcato ecumenico sta attraversando un calvario e il nemico di ogni bene lo ha privato di tutta la sua antica gloria e lo ha umiliato davanti al mondo? Non sarebbe del tutto irragionevole rivendicare un primato papale nella Chiesa e disdegnare sconsideratamente ogni opinione proveniente dai tre patriarcati orientali?
L'articolo originale è affascinante e contiene un gran numero di dettagli specifici. Lo raccomandiamo vivamente al lettore. L'articolo completo si può trovare al seguente link: The Position of the Ecumenical Patriarchate in the Orthodox Church

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