Il metropolita Antonij chiarisce la posizione della Chiesa sulla vaccinazione contro il coronavirus
di Ekaterina Filatova
Unione dei giornalisti ortodossi, 1 settembre 2021
il metropolita Antonij (Pakanich) di Borispol e Brovary. Foto: antoniy.com.ua
La Chiesa non vieta la vaccinazione, la decisione se farsi vaccinare o meno dovrebbe essere presa da una persona in modo indipendente e volontario, ha affermato il cancelliere della Chiesa ortodossa ucraina.
Il cancelliere della Chiesa ortodossa ucraina, il metropolita Antonij (Pakanich) di Borispol e Brovary, ha presentato nel programma "Chiesa e società" tre posizioni fondamentali della Chiesa ortodossa ucraina sui temi della vaccinazione.
Innanzitutto, il metropolita ha osservato che non esistono documenti ufficiali della Chiesa che vietino ai parrocchiani o al clero di farsi vaccinare contro il coronavirus o altre malattie, e "se sentite che qualcuno vieta le vaccinazioni e lo motiva con il credo religioso, è necessario capire che questo è l'atteggiamento personale di quella persona, non la posizione ufficiale".
A suo avviso, la questione della vaccinazione non è religiosa e ogni persona deve decidere autonomamente se vaccinarsi o meno, tenendo conto dello stato di salute e delle raccomandazioni mediche. Ma la Chiesa ha una serie di posizioni di principio riguardo alla vaccinazione, e il cancelliere della Chiesa ortodossa ucraina le ha espresse ancora una volta.
Innanzitutto, qualsiasi vaccinazione – contro il coronavirus o altre malattie – deve essere volontaria. Una persona può rifiutarla e la legislazione ucraina prevede tale possibilità, ma allo stesso tempo "devono capire che sono responsabili dello stato della loro salute e della loro famiglia".
In secondo luogo, le informazioni sulla composizione del vaccino dovrebbero essere trasparenti e aperte. Il metropolita ha chiarito che i vaccini contro il coronavirus sono ancora "giovani", e le informazioni sulle sostanze di cui sono composti sono pochissime. Allo stesso tempo, è importante per un cristiano sapere se il preparato contiene linee cellulari ottenute da bambini abortiti, divieto fondamentale per un credente.
In terzo luogo, il rifiuto di farsi vaccinare non dovrebbe portare a una restrizione dei diritti umani e delle libertà, e "la Chiesa insiste sul fatto che la questione della vaccinazione non può essere un motivo per limitare i nostri diritti che ci vengono dati da Dio stesso", ha sottolineato il metropolita Antonij.
Come riportato, il papa e il capo del Fanar hanno invitato tutti a farsi vaccinare contro il coronavirus.
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