Alla riunione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa il 6 giugno 2022, sono state prese molte decisioni.
Verbale n. 57
Dopo il viaggio del metropolita Ilarion di Volokolamsk (Alfeev, nella foto)
in Ungheria, si esprime gratitudine al primo ministro ungherese Viktor
Orbán per la sua ferma posizione riguardo all'inammissibilità di
includere sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus'
nell'elenco delle sanzioni dell'Unione Europea.
Verbale n. 58
Visto lo sviluppo della situazione dopo il Concilio della Chiesa ortodossa ucraina tenutosi a Kiev:
1. Si notano con rammarico le continue pressioni su vescovi, chierici,
monaci e laici della Chiesa ortodossa ucraina da parte di rappresentanti
delle autorità statali ucraine e della parte estremista della società
ucraina.
2. Si esprime sostegno a tutti i vescovi, chierici, monaci e laici
della Chiesa ortodossa ucraina, che, rendendosi conto della necessità di
osservare il sistema canonico, si adoperano per aderire all'ordine
determinato dalla Gramota di sua Santità il patriarca Alessio II di
Mosca e di tutta la Rus' del 27 ottobre 1990, e alla norma canonica
della commemorazione ai servizi divini del patriarca di Mosca e di tutta
la Rus'.
3. Si ricorda che la decisione di cambiare lo status della Chiesa
ortodossa ucraina può essere presa solo nell'ambito della procedura
canonica, inclusa la decisione del Concilio locale della Chiesa
ortodossa russa. Si sottolinea che le azioni non autorizzate per
cambiare lo status della Chiesa ortodossa ucraina possono portare
all'emergere di un nuovo scisma al suo interno. Su questo ha richiamato
l'attenzione anche il Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina,
sottolineando nella sua dichiarazione del 12 maggio 2022 che qualsiasi
discussione sulla vita della Chiesa ortodossa ucraina dovrebbe svolgersi
all'interno del campo canonico e non dovrebbe portare a nuove divisioni
nella Chiesa.
4. Si invitano tutti i vescovi, chierici, monaci e laici a un'intensa preghiera per la conservazione dell'unità della Chiesa.
Verbale n. 59
Il metropolita Platon di Feodosija e Kerch, il metropolita Lazar di
Simferopol e della Crimea e il vescovo Aleksij di Dzhankoj e
Razdolnenskjj hanno rivolto un appello al patriarca di Mosca e al Santo
Sinodo chiedendo di trasferire le diocesi loro affidate sotto la diretta
giurisdizione del patriarca e del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa
russa. Il Concilio della Chiesa ortodossa ucraina ha concesso ai vescovi
diocesani "il diritto di prendere autonomamente decisioni su alcune
questioni della vita diocesana che rientrano nella competenza del Santo
Sinodo o del primate della Chiesa ortodossa ucraina, con conseguente
informazione alla gerarchia, quando si ripresenterà l'opportunità"
(comma 7 della delibera del Concilio). Sulla base della necessità di
mantenere un effettivo collegamento canonico e amministrativo con le
autorità ecclesiastiche centrali per il buon andamento della vita
ecclesiale nelle diocesi servite dai predetti vescovi, e considerata
l'impossibilità pratica di una comunicazione regolare tra queste diocesi
e la metropolia di Kiev, le diocesi di Dzhankoj, Simferopol e Feodosija
sono accettate in diretta subordinazione canonica e amministrativa al
patriarca di Mosca e di tutta la Rus' e al Santo Sinodo della Chiesa
ortodossa russa.
Sul territorio della Repubblica di Crimea e della città di Sebastopoli è
formata la metropolita di Crimea, con a capo il etropolita Lazar di
Simferopoli e della Crimea.
Verbale n. 61
Il metropolita Ilarion (Alfeev) di Volokolamsk succede al metropolita
Mark (Golovkov) come amministratore della diocesi Budapest-Ungherese,
Metropolita di Budapest e Ungheria [carica da lui peraltro già ricoperta
dal 2003 al 2009, ndc], terminando le funzioni di presidente del
Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne e di membro
permanente del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa, nonché di
rettore del programma di studi dottorali dedicato ai santi isapostoli
Cirillo e Metodio.
Il metropolita Antonij (Sevrjuk) di Korsun succede al metropolita
Ilarion come presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche
esterne e come membro permanente del Santo Sinodo, assumendo il titolo
di metropolita di Volokolamsk. Il metropolita Antonij mantiene
temporaneamente la direzione dell'Esarcato dell'Europa occidentale e la
carica di capo del Dipartimento patriarcale per le istituzioni estere.
La direzione della diocesi di Korsun è affidata all'amministrazione
provvisoria dell'arcivescovo Nestor (Sirotenko) di Madrid e Lisbona. Il
programma di studi dottorali dei santi Cirillo e Metodio è affidato
all'arciprete Maksim Kozlov, presidente del Comitato educativo della
Chiesa ortodossa russa, con il mantenimento delle sue precedenti
posizioni.
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